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Svizzera: AAA 700mila informatici cercasi

L'Università della Svizzera Italiana di Lugano ha appena lanciato una campagna pubblicitaria rivolta all'Italia, partendo da un dato della Commissione europea: dal 2015 sul mercato mancheranno 700mila informatici in tutta Europa.

Canton Ticino
Svizzera: AAA 700mila informatici cercasi
Un'opportunità non da poco per i giovani, italiani e non solo, colpiti da un altissimo tasso di disoccupazione. Gli informatici oltretutto lavorano nei settori più diversi e guadagnano molto bene.

Dal sito: repubblica.it
L'università: 36 mila posti da noi, 700 mila in Europa. Il preside: "Questo settore è il quinto per importanza nella nostra economia". La Lega dei Ticinesi osteggia l'ingresso dei lavoratori italiani, anche transfrontalieri.

Contrordine dal Canton Ticino: non è vero che in Europa non c'è lavoro. Non per i draghi del computer. AAA cercasi 700 mila informatici. L'invito all'occupazione arriva dall'Università della Svizzera italiana (sedi a Lugano e Mendrisio). "Per un futuro assicurato, studia informatica", è scritto sugli annunci pubblicati su quotidiani e periodici italiani.

Di questi tempi 700 mila posti di lavoro quasi assicurati (36 mila in Svizzera, gli altri 664 mila spalmati in tutta Europa) sono una notizia: a prescindere. Se poi a offrirli è la stessa Confederazione cantonale che, da una parte seleziona all'estero i professionisti di domani, e dall'altra fa la guerra ai lavoratori che vengono da fuori - italiani ma non solo -, rei di "lasciare gli svizzeri in mutande", allora la notizia è doppia.

E' il paradosso perfetto. E' la contraddizione di un Paese che si avvia verso l'addio al segreto bancario e che, per quanto riguarda l'occupazione, gioca talmente in chiaro da danzare su un disequilibrio perfetto. "Qui per gli informatici è facile trovare lavoro - dice Mauro Pezze', preside della facoltà di Scienze informatiche - Il settore informatico è il quinto più importante dell'economia svizzera. E informatica non vuol dire
solo Google o Microsoft.

Ci sono tante altre aziende". Non solo orologi a cucù e cioccolata, insomma. La proposta dell'Università svizzera si basa su uno studio della Commissione Ue: nel 2015 in tutta Europa ci saranno 700 mila posti vacanti nel settore dell'Information and Communication Technology; 36 mila nella sola Svizzera, da dove infatti parte la "campagna acquisti". Nel Paese degli ex emigranti spazzacamino l'occupazione giovanile non si allontana da un mirabolante 3% (da noi è al 38%). E gli stipendi sono imparagonabili. E arrivano in fretta.

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