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La Provincia finanzia il digitale nelle valli

La Provincia finanzia le Comunità Montane per interventi di adeguamento tecnologico per 300 mila euro. In Valle Strona al via i lavori su 6 ripetitori. In Ossola: bando, in chiusura a fine aprile, per l’individuazione dell’operatore di rete con cui collaborare per adeguare 24 postazioni.

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La Provincia finanzia il digitale nelle valli
Segnale digitale terrestre RAI: mappatura della Provincia per chiedere alla TV pubblica una migliore copertura.

Il passaggio al digitale terrestre, e il conseguente spegnimento del segnale analogico (nel Piemonte orientale avvenuto tra l’ottobre e il novembre 2010), ha comportato notevoli disagi in modo generalizzato su tutto il territorio nazionale, drasticamente amplificati in un territorio, come quello del Verbano Cusio Ossola, con una componente prevalentemente montana.

“In questo quadro di tangibili ed evidenti criticità di ricezione per un’ampia porzione del suo territorio, la Provincia – pur non avendo compiti e funzioni in materia – ha sostenuto azioni per intervenire sul problema in collaborazione con le Comunità montane, che detengono la proprietà della maggior parte dei tralicci nelle valli e che, grazie a finanziamenti regionali appositamente assegnati, stanno procedendo all’adeguamento dei ripetitori di proprietà per la diffusione del segnale RAI. Con Mediaset che ha investito di suo sull’aggiornamento tecnologico, restava però aperto il nodo critico dell’informazione locale. Un servizio da ritenersi ‘d’interesse pubblico’ vista l’attenzione che le riserva la popolazione, in particolare nelle valli, e l’importanza che questa assume nei momenti di emergenza, come nel caso di rischio idrogeologici, purtroppo sul nostro territorio piuttosto ricorrenti” fa saper l’Assessore Provinciale all’Informatizzazione Alberto Preioni.

“Per questi motivi – rammenta il Presidente Massimo Nobili – nel novembre 2010 con un accordo di programma ci eravamo impegnati a riportare sul territorio il segnale delle tv locali laddove mancante, da conseguire con la mappatura delle zone rimaste scoperte e i relativi bandi per l’acquisto e posa delle apparecchiature in un quadro di aspetti tecnici e giuridici molto complesso. Un’operazione da attuare in collaborazione con le Comunità Montane perché sono i soggetti proprietari dei ripetitori. Sono loro che - dopo aver richiesto e ottenuto i pareri necessari per la trasmissione del segnale (in particolare dall’Ispettorato territoriale del Ministero per lo Sviluppo Economico e Comunicazioni per la ‘interconnessione a rimbalzo’ nelle zone di più difficile raggiungimento) - stanno procedendo con le gare per l’affidamento degli interventi di adeguamento tecnologico. La parte autorizzativa non è stata semplice né breve, ma ora la Valle Strona e le valli dell’Ossola sono quasi al traguardo del superamento del problema, per la soluzione del quale la Provincia ha assegnato 242 mila euro alla Comunità Montana delle Valli delle Ossola e 58 mila euro alla Comunità Montana Due Laghi, Cusio Mottarone e Valstrona”.

“Il nostro bando è stato pubblicato la scorsa settimana – spiega il Presidente della Comunità montana Valli dell’Ossola Giovanni Francini – e si chiuderà il prossimo 27 aprile. Entro i primi di maggio sarà quindi individuato l’operatore di rete che - risultando vincitore con l’applicazione di una dettagliata griglia di punteggio - diventerà nostro partner. A quel punto verrà indetta una seconda gara per l’acquisto delle apparecchiature e si procederà all’adeguamento di 24 nostre postazioni, distribuite in Valle Anzasca, Antrona, Vigezzo, Divedro e Antigorio-Formazza”.

“Per quanto riguarda la Valle Strona, – spiega il Presidente della Comunità Montana Due Laghi Cusio Mottarone e Valle Strona Paolo Marchesa Grandi – con un’indagine tra la popolazione abbiamo rilevato che l’interesse prioritario e prevalente è per la programmazione di VCOAzzurra TV. Da qui un progetto con il quale abbiamo quantificato il costo per l’adeguamento dei nostri 6 tralicci di Germagno, Chesio, Luzzogno, Massiola, Sambughetto, Forno. La spesa è sostenuta dalla Provincia: noi abbiamo già indetto e chiuso il bando per l’individuazione della ditta che si occuperà dell’intervento che dovrebbe essere ultimato entro l’estate”.

Per il completamento dell’operazione di estensione del segnale di digitale terrestre nel VCO per la ricezione dell’informazione locale, manca l’adeguamento dei tralicci della Comunità Montana del

Verbano. Il costo stimato è di 77.000 euro e verrà deliberato con l’approvazione del bilancio 2012. L’intervento interessa 4 postazioni esistenti (Falmenta, località Durone; Cavaglio Spoccia, località Caserma; Gurro, località Deccio; Premeno, località Sasso Corbè).

MAPPATURA DELLA RICEZIONE DEL SEGNALE TELEVISIVO DIGITALE TERRESTRE DEI CANALI RAI NEL VCO.

Su indicazione del Consiglio Regionale del Piemonte, del CORECOM (Comitato Regionale per le Comunicazioni) e dell’Unione delle Province Piemontesi, la Provincia del Verbano Cusio Ossola sta redigendo attraverso il suo ufficio Pianificazione Territoriale un ‘censimento’ della ricezione del segnale televisivo digitale terrestre dei canali RAI sul territorio provinciale.

I dati e le informazioni utili per una valutazione ‘regionale’ dei disservizi derivanti dal passaggio al digitale terrestre sono desunti da tre fonti: il monitoraggio realizzato dagli uffici provinciali subito dopo la cosiddetta fase di ‘switch-off; lamentele arrivate a Eco Risveglio e raccolte dal settimanale locale con una petizione; l’invio da parte provinciale di questionari ai 77 Comuni della Provincia.

42 quelli che a oggi, compilati, sono stati restituiti alla Provincia. Da questi risulta che in 25 Comuni arriva la programmazione di Rai Piemonte ed è visibile il TG regionale mentre in 11 la ricezione giunge ‘a singhiozzo’ (in 6 risulta assente). In solo 10 dei 42 Comuni la ricezione dei canali RAI appare migliorata: in 5 uguale e in 27 peggiorata.

Per riportare il segnale RAI nei paesi delle valli dove dopo lo switch off risultava totalmente assente, la Comunità montana Due Laghi, Cusio Mottarone e Valle Strona ha provveduto all’adeguamento dei suoi impianti attraverso gli appositi finanziamenti regionali (47 mila euro), effettuando l’installazione delle apparecchiature necessarie.

Nello stesso modo ha fatto la Comunità montana delle Valli dell’Ossola (con 57 mila euro messi a disposizione dalla Regione) intervenendo sulle postazioni di Varchignoli in comune di Villadossola, La Piana in comune di Viganella, Antrona S. Pietro in comune di Antrona, Goglio-Ausone in comune di Baceno, San Michele in comune di Formazza, Alpe Colmine in comune di Crevoladossola, Bugliaga in comune di Trasquera e Provola in comune di Cursolo Orasso per Finero in comune di Malesco. Per eventuali disservizi, dovuti al solo metodo di trasmissione possibile in queste zone montante (‘a rimbalzo’), la Comunità Montana Valli Ossola raccoglie segnalazioni allo 0324-22.6628.

Restando alle zone montane, le maggiori segnalazioni di disagio al momento provengono dalle zone della Comunità Montana del Verbano, che non ha ancora completato l’adeguamento tecnologico sui suoi ripetitori.

In generale, il segnale digitale terrestre dei canali Rai nel territorio provinciale risulta allo stato attuale sufficientemente esteso e omogenea, anche se con evidenti disagi localizzati.

La ricezione del segnale è ancora assente o molto debole nella valle Cannobina (Cavaglio Spoccia, Cursolo Orasso, Gurro).

Problemi generalizzati di ricezione del segnale molto debole restano in diverse aree del Verbano.

Una ricezione del segnale debole si ritrova a ‘macchia di leopardo’ in molti Comuni della Provincia, anche nei principali (Verbania, Domodossola, Gravellona Toce).

Il disservizio può essere imputabile a diverse e differenti cause: segnale trasmesso con poca potenza, sovrapposizione di segnali, esposizione sfavorevole al segnale, decoder e antenne mal funzionanti.

Dai dati complessivi presi in considerazione risulta che la zona del Vergante riceve RAI tre Lombardia.

“Obiettivo regionale e dell’UPP è, una volta completata questa mappatura, promuovere un’azione collegiale e istituzionale che porti la RAI a farsi carico della risoluzione dei problemi laddove sono stati riscontrati” rimarca il Presidente Nobili.
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