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Unione Industriale prosegue trend negativo

Gli indicatori oggetto dell’Analisi Congiunturale condotta dall’Ufficio Studi dell’Unione Industriale del VCO per il 4° trimestre 2012 non presentano grandi variazioni rispetto a quanto registrato nel trimestre precedente.

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Unione Industriale prosegue trend negativo
Periodo nel quale si era riscontrato un marcato peggioramento della produzione e degli
ordinativi: il quadro economico complessivo resta alquanto difficile, con l’unica eccezione di un lieve miglioramento nelle prospettive dell’export.

Ancora una volta negativo il saldo ottimisti/pessimisti relativo alla variabile occupazionale, che si è registrato positivo per l’ultima volta nel 3° trimestre 2008: -5,2 nel 4° trimestre a fronte di -10,8 nel 3° trim estre 2012, con una preponderanza di aziende, l’84,2%, che dichiara di voler mantenere invariato il proprio livello occupazionale; preoccupa però che solamente il 5,3% degli interpellati preveda di aumentare la propria forza-lavoro entro dicembre. Aumenta leggermente il dato relativo al ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni, che riguarderà poco meno di un’azienda su quattro (precisamente il 23,7%, a fronte del 21,6% registrato nel trimestre luglio-settembre 2012).

Lieve miglioramento, pur rimanendo sempre negativo, il dato relativo alla produzione, che passa da -19,5 registrato nel trimestre precedente, a -13,1 nel 4° trimestre 2012: cresce da 8,3% a 13,2% il numero di aziende che dichiara di prevedere un aumento della propria produzione nel trimestre ottobre-dicembre 2012, mentre poco più di un’azienda su quattro, sui livelli del 3° trimestre, ne prevede una diminuzione.

I valori degli indici relativi agli ordini restano negativi, ma se quello degli ordini totali si assesta attorno a 20 punti sotto lo zero (-21,1 nel 4° trimestre, a fron te di -19,5 nel 3° trimestre), passa da -6,6 a -2,9 quello relativo all’export: l’80% delle aziende interpellate prevede di ricevere commesse dall’estero almeno sui livelli
registrati nel 3° trimestre 2012, e per circa il 17% delle stesse si verificherà un aumento dei livelli degli ordinativi.

Le imprese del VCO, nonostante un quadro così poco incoraggiante, vogliono comunque continuare ad investire: il 71% circa delle stesse, era il 63% nello scorso trimestre, dichiara di voler effettuare investimenti; di queste, il 21,1% vuole ampliare la propria capacità produttiva, mentre il 50% prevede investimenti per sostituzioni di vecchi macchinari.

Per quel che riguarda l’analisi dei dati a consuntivo relativi al 3° trimestre 2012, si rileva come si sia verificata una prevedibile flessione del grado di utilizzazione degli impianti, nei mesi corrispondenti alla pausa estiva infatti lavorano a minor regime, che passa da 73,1% del 2° trimestre a 70,2% del 3° trimestre. Si mantiene sui livelli del trimestre aprile-giugno 2012 il dato relativo al carnet ordini: le aziende con ordinativi superiori al mese passano da 61,8% a 63,2%, e di queste solamente il 10,6%, a fronte del 17,6% del 2° trimestre, dichiara ordini per oltre tre mesi.

Variazioni non significative si riscontrano nel dato relativo alle tempistiche di pagamento: scendono, rispetto allo scorso trimestre, di una settimana circa sia i tempi di pagamento medi generali (che passano da 90 a 86 giorni), sia quelli relativi alla clientela rappresentata da enti pubblici, da 169 a 163. Si tratta comunque in entrambi i casi di medie molto superiori a quelle riscontrate nelle rilevazioni di altri stati europei.

Il dato più positivo riguarda le variazioni intervenute nel 3° trimestre nei programmi di investimento prestabiliti: infatti, il 13,2% delle aziende interpellate, era circa il 3% nel 2° trimestre, ha rivis to al rialzo i propri programmi, mentre per il 79% circa delle stesse non ci sono state variazioni. Infine cala lievemente il numero di aziende che lamenta ritardi negli incassi, passando dal 61,1% di aprilegiugno al 60,5% di luglio-settembre.
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