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Pasqua a Km zero

Pasqua "a chilometro zero" per dare un colpo alla crisi e scommettere sul prodotto "tipico, buono e al giusto prezzo". Questa la "ricetta" di Coldiretti e, insieme, la fotografia di una situazione reale, che vede abbandonare sempre più le tendenze di un consumismo sfrenato a vantaggio di scelte che premiano tradizione e territorio.

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Pasqua a Km zero

E così, ecco il successo dei Mercati, Punti e Botteghe di Campagna Amica, che tornano a riproporre i prodotti tipici della stagione primaverile: chi sceglie di pranzare a casa e in famiglia, quest'anno può contare su un'ampia scelta di prodotti "a Km0" scelti nell'ampio paniere agroalimentare che distingue le due province di Novara e Vco.

Tradizionale è, soprattutto, il consumo del capretto: anche in questo caso vince il "chilometro Zero", grazie agli allevamenti che tuttora insistono (e sono un'importante "spina dorsale" del settore primario) nell'Alto Novarese e nel Vco: in particolare, in Val Vigezzo (Ossola) si produce il tipico "capretto vigezzino" mentre, sempre dall'allevamento caprino, si ricava un salume rarissimo, il rinomato "violino di capra" prodotto solo in Vigezzo (Vco) e in Valchiavenna (Sondrio).



Prodotti che, però, possono essere consumati anche in uno dei numerosi agriturismi del territorio, che fanno registrare un buon numero di prenotazioni sia per il pranzo pasquale, sia per il lungo fine settimana che si concluderà, come sempre, con il lunedì' dell'Angelo.

I turisti sono in arrivo dall'Italia (in particolare dalle vicine aree metropolitane di Milano e Torino), ma anche da Svizzera e Centro Europa: mete ambite restano i laghi e le alpi, ma anche la pianura novarese – complice il fascino delle risaie che proprio in questi giorni hanno iniziato la fase di sommersione – fa registrare numeri incoraggianti. Del resto, successo degli agriturismi è un dato di fatto comune a tutta l'Italia: ad affollare i diciannovemila agriturismi italiani per il classico pranzo di Pasqua saranno soprattutto i gruppi familiari, mentre per il giorno di Pasquetta si registrerà il pienone di ragazzi che, sempre più spesso, scelgono l'agriturismo come valida alternativa al solito pic-nic fuori porta.



La vacanza verde, dunque è spesso abbinata all'enogastronomia locale grazie alla presenza in Italia della più grande varietà di percorsi turistici legati all'enogastronomia con 142 strade dei vini e dei sapori lungo le quali assaporare le molteplici tipicità del territorio e in Italia sono "aperti al pubblico" per acquistare prodotti enogastronomici 63mila frantoi, cantine, malghe e cascine ma anche centinaia di mercati degli agricoltori di Campagna Amica.

Le nostre due province - secondo la Coldiretti – sono parte integrande di un Sistema-Italia che può contare anche sulla leadership europea nella produzione biologica e nell'offerta di prodotti tipici con ben 229 denominazioni di origine riconosciute a livello comunitario e 4606 specialità tradizionali censite dalle regioni, mentre sono 511 vini a denominazione di origine controllata (Doc, tra cui i nostri Ghemme, Fara, Sizzano, Boca, Colline Novaresi, Valli Ossolane e Piemonte), controllata e garantita (Docg, tra cui il Ghemme) e a indicazione geografica tipica (Igt). Per scegliere la vacanza in agriturismo è possibile consultare le guide specializzate come "Agriturismo", (anche qui con un tocco di novaresità: è edito infatti dall'Istituto Geografico De Agostini) che raccoglie le aziende associate a Terranostra o ricercare su internet dove è presente il sito www.campagnamica.it con una selezione di quasi millecinquecento agriturismi.
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