A dare “il benvenuto al nuovo direttore, con i migliori auguri di buon lavoro” il presidente Federico Boieri e la dirigenza della Coldiretti interprovinciale che, nel contempo, ringraziano Ramella per quanto svolto nel corso del suo mandato.
Un ritorno sul territorio interprovinciale, dunque, dove Maria Lucia Benedetti ha svolto la proprio percorso prima di giungere in Liguria, dove ha operato presso la federazione regionale e dov’è stata vice direttore della federazione di La Spezia, prima di divenire, nel 2011, direttore a Savona, incarico che ha ricoperto in questi ultimi anni: “Non nascondo di essere particolarmente onorata per un incarico importante e di responsabilità, che mi riporta nella mia terra d’origine” dice il neo direttore.
“E’ un ruolo di grande responsabilità e sono onorata della fiducia che mi è stata accordata dal presidente Boieri e dalla dirigenza della Coldiretti interprovinciale. L’impegno, da parte mia, sarà costante e con obiettivi precisi, a iniziare dal rapporto con le imprese e i soci, che deve essere costante e prioritario: i soci devono trovare in Coldiretti un'organizzazione di rappresentanza attiva, pronta a fornire risposte e a costruire con i propri soci politiche sindacali efficaci. Oggi fare impresa agricola significa essere impegnati in un quadro dinamico che vuole dare risposte concrete per uscire dalla congiuntura in atto. Proseguiremo, allo stesso tempo, nel consolidare un rapporto di stretta fiducia con i consumatori, in primis grazie alla rete di Campagna Amica che oggi conta oltre 60 Punti di vendita diretta in azienda, che si affiancano ai quattro AgriMercati periodici – il cui numero crescerà ulteriormente nei prossimi mesi - e al circuito degli Agriturismi di Terranostra”.
Tra le intenzioni del nuovo direttore quella di proseguire e di accrescere il rapporto di concertazione con gli enti territoriali e le istituzioni e la considerazione a 360° del concetto di innovazione, dalla tecnologia alla produzione. “I cambiamenti devono partire da noi: dalla promozione di uno sviluppo organizzativo, da un’ottimizzazione dei servizi e delle procedure, dalla capacità di fornire alle imprese tutte le condizioni utili e indispensabili per restare sul mercato. Reduci dall’esperienza di Expo, ripartiamo con la consapevolezza che l’agricoltura può e deve essere il motore della ripresa. Un’agricoltura che, per il nostro territorio, è fatta di tante specialità che dalle risaie della nostra pianura ci conducono fino agli alpeggi sulle alpi tra le più alte d’Europa. Un’agricoltura che vuole crescere e che vuole farsi conoscere. Noi di Coldiretti siamo pronti a fare la nostra parte”.