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LegalNews: Risarcimento diretto del danno da parte dell’assicurazione e spese di consulenza

Con la recentissima sentenza n. 3266/2016 del 19.02.2016 la Suprema Corte ha preso in esame il tema della ripetibilità delle spese legali sostenute dall’assicurato durante la fase stragiudiziale della procedura di risarcimento diretto del danno ai sensi dell’art. 149 cod. ass., nel caso che egli abbia accettato la proposta formulata dalla compagnia.

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LegalNews: Risarcimento diretto del danno da parte dell’assicurazione e spese di consulenza
La fattispecie sottoposta all’esame della Cassazione è la seguente: l’assicurato si era avvalso della consulenza di un avvocato durante le trattative tese ad ottenere il risarcimento diretto dalla propria compagnia assicuratrice di un danno patito a causa di un sinistro stradale ai sensi dell’art. 149 cod. ass.; una volta accettata l’offerta risarcitoria dell’assicurazione, agiva però in giudizio in quanto quest’ultima rifiutava di rifondergli le spese sostenute per l’assistenza legale.

Sul punto è opportuno sottolineare che il co. II dell’art. 9 del D.P.R. n. 245/2006 (regolamento che disciplina la procedura di risarcimento diretto del danno da parte della compagnia assicurativa del soggetto danneggiato da un sinistro stradale) prevede che nel caso in cui la somma offerta dall'impresa di assicurazione venga accettata dal danneggiato, non sono dovuti compensi per la consulenza o assistenza professionale di cui si sia avvalso l’assicurato ad eccezione di quella medico-legale per i danni alla persona.

Ciò premesso la Suprema Corte ha però rilevato sul punto che il co. II dell’art. 9 del D.P.R. n. 245/2006 non sancisce un divieto assoluto di rifusione da parte della compagnia delle spese per consulenze sostenute dall’assicurato che poi abbia accettato la proposta di risarcimento formulata dalla stessa assicurazione; la conclusione contraria, infatti, si porrebbe in aperto contrasto con l’art. 24 Cost., che sancisce l’inviolabilità del diritto di difesa.

Di conseguenza la Cassazione ha affermato che le spese legali sostenute dall’assicurato che poi abbia accettato la proposta di indennizzo formulata dalla compagnia, pur stando al dettato della norma in menzione, devono essere rifuse dall’assicurazione quando essa non ha fornito all’assicurato la dovuta assistenza tecnica e informativa nella gestione della procedura oppure quando il sinistro ha presentato particolari problemi giuridici, per la risoluzione dei quali era necessaria l’assistenza tecnica.

Avv. Mattia Tacchini



5 commenti  Aggiungi il tuo

Vedi il profilo di cesare Sintesi
cesare
29 Febbraio 2016 - 11:25
 
Manca una sintesi chiarificatrice per tutti noi ,almeno per me, ignoranti in materia.
Vedi il profilo di lupusinfabula per Cesare
lupusinfabula
29 Febbraio 2016 - 13:25
 
Per questo esistono e prosperano gli avvocati: perchè chi scrive le leggi fa apposta ad ingarbugliare anche la situazione più semplice ed il semplice cittadino non riesce mai a cavarsela da solo! Non per nulla fra i parlamentari la categoria degli avvocati è quella presente in maggior numero
Vedi il profilo di marco infatti
marco
29 Febbraio 2016 - 17:50
 
evidentemente l'estensore dell'articolo pensava di fare una lezione di giurisprudenza, invece di spiegare in concreto la questione: troppa teoria e poca pratica!
Vedi il profilo di Mattia Tacchini Procedura di risarcimento diretto
Mattia Tacchini
2 Marzo 2016 - 08:33
 
Egregi SIgnori, ben volentieri nel mio prossimo contributo proverò a fare chiarezza in una materia abbastanza complessa, soprattutto per chi non ha una formazione specifica, come quella del diritto assicurativo. In particolare mi concentrerò sulla procedura di risarcimento diretto del danno, oggetto della pronuncia citata. Al contempo, però, mi permetto - in ottica costruttiva - di muovere al sig. Lupusinfabula un piccolo rilievo: trovo che sia più costruttivo chiedere un chiarimento, assolutamente legittimo, piuttosto che formulare il solito generalizzato attacco nei confronti di una categoria professionale che, pur se ha sicuramente dimostrato negli anni di dover migliorare, però giornalmente contribuisce a tutelare i diritti di milioni di persone, in Italia e nel resto del mondo. Un caro saluto. Avv. Mattia Tacchini
Vedi il profilo di lupusinfabula Avvocati in parlamento
lupusinfabula
2 Marzo 2016 - 13:45
 
Pregiatissimo avvocato Tacchini la mia critica non era diretta all'intera categoria avvocati bensì al fatto che il maggior numero dei parlamentari è avvocato e proprio per questo motivo l' Italia , più di altri paesi, dovrebbe avere leggi, chiare, semplici, concise, con ridotto numero di articoli ed ancor più ridottissimo numero di commi; purtroppo non è così: qualche interrogativo mi sembra legittimo visto che, soprattutto in campo penale, si nascondono sempre codicilli pro reo.



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