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Giunta Provinciale a Intragna

Richiesta prioritaria del piccolo comune della Valle Intrasca garantire la circolazione stradale il prossimo inverno.

Intragna
Giunta Provinciale a Intragna
Incontro nella serata di ieri tra la Giunta Provinciale e l’Amministrazione di Intragna. “Proseguiamo con queste riunioni sul territorio anche per dimostrare come in una Provincia come la nostra, costituita da tanti piccoli Comuni, un ente di coordinamento di area vasta risulta indispensabile.

L’Associazione Nazionale Piccoli Comuni in questi giorni si è dichiarata favorevole a sostenere l’UPI nella sua battaglia per una riassetto globale e proporzionato dello Stato, nel quale le Province non scompaiano, ma ridefinite – nei loro confini e compiti e mantenendo l’elezione diretta – siano rafforzate nelle loro funzioni di raccordo amministrativo, che né i Comuni né le Regioni sono in grado di svolgere” ha rimarcato il Presidente Nobili.

Il Sindaco Tiziano Morandi ha confermato questa posizione, rapportandola alla realtà del suo piccolo comune della Valle Intrasca. “Al momento il nostro problema più urgente è la manutenzione e pulizia della strada.

Per il verde già dallo scorso autunno ci siamo organizzati con squadre di volontari del paese: quello che ora più ci preoccupa, e che esula dalle possibilità di diretto intervento della nostra Amministrazione, è lo sgombero neve. I residenti a Intragna tutto l’anno sono un centinaio e tra questi ci sono giovani e giovanissimi che devono scendere a Cambiasca, a Verbania e oltre per la scuola e il lavoro”.

Morandi ha altresì spiegato come Intragna con Caprezzo, Aurano, Miazzina e Cambiasca abbia dato vita all’Unione della Valle Intrasca, ottenendo dalla Regione la deroga al raggiungimento dei 3000 abitanti e che questa sia un ulteriore passo del suo Comune verso la razionalizzazione dei costi di gestione, avendo già un segretario comunale in condivisione con cinque comuni e la sola impiegata comunale ‘a scavalco’ con Caprezzo.
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“A settembre come Provincia convocheremo una riunione con Regione, Prefettura e i Sindaci del VCO, per ribadire in modo incisivo che con i tagli subiti e le risorse negate non possiamo fare fronte a quella che per i territori di montagna è un intervento fondamentale. Se non vi saranno risorse per ristipulare i contratti con le ditte per la salatura e pulizia dalla neve, il rischio conclamato è l’isolamento di numerosi centri abitati.

E’ una questione di ordine pubblico, dato che in queste condizioni non vi sarà nessuno che si accollerà la responsabilità di mantenerle aperte. Un problema stringente che deve essere affrontato, nel rispetto di chi in montagna, con disagio e sacrificio, continua a vivere” ha fatto presente il Presidente Nobili che nell’immediato ha potuto rispondere alla richiesta di Intragna con la messa a disposizione di una squadra di cantonieri per la sistemazione dei tombini della strada che sale al paese, animato in questo periodo estivo da sagre e con le seconde case - dei discendenti di Intragnesi emigrati nel secolo scorso a Milano, Svizzera e Francia - riaperte per le vacanze.

Dal Sindaco Morandi all’attenzione dell’Amministrazione Provinciale il problema delle incessanti incursioni dei cinghiali nell’abitato di Intragna e della frazione di Cambiesso. “Siamo al confine con il territorio del Parco della Val Grande: questa animali spinti dalla fame, per la moria di castagni attaccati da una malattia parassitaria, si spingono fin sulla porte delle case in cerca di cibo. Le nostre squadre di cacciatori, con il supporto della Polizia Provinciale e grazie a quanto previsto con il piano di contenimento provinciale, ne hanno abbattuti parecchi ma non è sufficiente. Sono animali che, appena si sentono in pericolo, sono veloci a rifugiarsi nell’area protetta, dove il contenimento con le battute di caccia è vietato”.

Con il parroco Don Giorgio l’Amministrazione di Intragna ha esposto alla Giunta provinciale la necessità di poter intervenire con una ristrutturazione e ridestinazione del vecchio Asilo, in disuso da cinquant’anni. Il progetto potrebbe essere quello in ambito di housing sociale o di ostello, all’interno di una proposta ricettiva di ‘albergo diffuso’, al centro della bozza di una legge regionale attualmente in fase di stesura.



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