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Studi Aperti ad Ameno la XII edizione

Studi Aperti è un progetto di Asilo Bianco, nato nel 2005 dall’idea di un piccolo gruppo di artisti abitanti di Ameno che, mossi dalla volontà di far avvicinare la popolazione locale all’arte, decisero di aprire le proprie case-studio al pubblico per due giorni.

Fuori Provincia
Studi Aperti ad Ameno la XII edizione
Così Enrica Borghi, Angelo Molinari, Fausta Squatriti e Riccardo Sinigaglia inaugurarono una modalità di fruizione dell’arte nuova, diretta e immediata. Dall’entusiasmo del pubblico e dall’interesse mostrato da un numero sempre crescente di creativi, Studi Aperti diventa, dal 2007, un vero e proprio festival multidisciplinare, coinvolgendo sempre più artisti e inaugurando la fortunata sezione dedicata al design e all’architettura, Paesaggi Mirati.

Studi Aperti è oggi alla sua XII edizione, in programma da venerdì 1 a domenica 3 luglio; ospita oltre cinquanta artisti e coinvolge performance di musica, spettacolo, letteratura, insieme a laboratori, workshop e ovviamente, arte e architettura. Gli spazi espositivi utilizzati sono sia pubblici che privati, i cittadini infatti aprono le loro case e le loro ville, premettendo agli artisti di installare le loro opere. Oltre agli spazi privati vengono utilizzati il Museo Tornielli, il parco Neogotico, la storica Casa Cotta. Per tre giorni Ameno, piccolo borgo nelle colline tra il Lago d’Orta e il Lago Maggiore si trasforma in un grande museo a cielo aperto, da scoprire e da attraversare.

La dodicesima edizione della manifestazione riprende il tema già anticipato nel 2015, per porre l’attenzione sulla relazione tra il mondo del sociale e il mondo della cultura contemporanea, nelle sue diverse declinazioni. L'incontro tra l'arte e il sociale dunque, tra il fare artistico e la progettazione nella società. Verranno presentati spazi di aggregazione non convenzionali, spazi per il dialogo e la rappresentazione di mondi poco visibili e pratiche responsabili di sviluppo sostenibile ed equo in contesti locali e internazionali.

La nuova edizione di Studi Aperti vuole offrire uno sguardo sulla progettualità artistica che sconfina in altri territori, dall'impegno sociale al lavoro coi pazienti psichiatrici e disabili, dai progetti con paesi extraeuropei alle esperienze più eterodosse. Al centro dei tre giorni del festival saranno le opere, ma soprattutto i progetti. Un'occasione per entrare nel vivo della progettazione di artisti, designer, architetti e operatori culturali.

Il Salone centrale del Museo Tornielli ospiterà la mostra “50+!. Il grande gioco dell’industria”, curata da Francesca Molteni, una delle iniziative realizzate da Museimpresa - Associazione Italiana dei Musei e degli Archivi d'Impresa -, con il patrocinio di Assolombarda. Un’esposizione iconografica di 50 e più oggetti che hanno fatto la storia della società e la storia dell’impresa italiana, scelti dalle collezioni degli archivi e dei musei associati a Museimpresa, con la collaborazione dei loro curatori.

Una macchina del tempo, una storia attraverso gli oggetti ritmata da invenzioni, intuizioni, azzardi nati dall’ingegno di capitani d’industria e poeti delle fabbriche, di visionari delle officine, entusiasmo delle maestranze e del silenzio delle tavole in studio. Oggetti di storia industriale dalla valenza simbolica straordinaria: sacri e domestici, museali e casalinghi, realizzati da grandi firme o da piccoli artigiani, hanno plasmato l’immaginario collettivo di una nazione con innovazioni tecnologiche rapide, orgogliose e inattese. Sono grandi, piccoli, evidenti o nascosti, fissi o mobili, potenti, dolci, misteriosi e insospettabili.

Nella sezione ARTE a cura di Francesca Gattoni e Andrea Grotteschi saranno presentati i lavori di vari artisti, negli studi e in location diverse diffuse sul territorio. Enrica Borghi, Cesare Viel, Fausta Squatriti, Angelo Molinari, Jay C. Lohmann, Lillian Daddi, Natalie Mayer, Luciano Pivotto, Aurelio Andrighetto, Monika Gasser e Pia Gisler ,FrancescaGagliardi, Mauro Cappelletti, Francesco Brugnetta, Alda Failoni, Fabio Oggero, Maurizio Corradi, Paul Dorn e Laura Mercadante (DadAmeno), Giancarlo Bedoni, Davide Marini, Tiziano Bertona, le Tricottine di Ameno, Giovanni Cesca, Salvatore Zito, Adrian Hossli, Josef Gnos.

Quest'anno verrà proposta la nuova sezione Sparkling. Un progetto espositivo dedicato agli artisti emergenti. Sarà la realizzazione concreta di un'utopia: dedicare spazio, visibilità e attenzione al lavoro dei giovani: Ilaria Bochicchio, Hisako Mori, Valerio Cerasani, Giulio Maulini, Carlo Valsesia, Yasmine Dainelli, Moritz Hossli, Johanna Gschwend, Reto Müller, Rojna Bagheri.

Saranno inoltre allestiti spazi in collaborazione con le gallerie: Opere Scelte, Burning Giraffe Art Gallery, Bottega Gollini, MEB Arte Studio, Cristina Moregola Gallery.

Nella sezione PAESAGGI MIRATI, rassegna di architettura del paesaggio, a cura di Elena Bertinotti di DA-A Architetti saranno presentati i progetti di architetti e designer che in questi anni hanno contribuito alla nascita e a alla crescita del festival: Gian Maria Sforza, A4Adesign, Blumerandfriends, Lorenzo Consalez, es-arch Enrico Scaramellini, Ghigos, studio Caravatti, Corinne Gallotti e Laura Crespi, a questo consolidato gruppo di lavoro si accompagnano ogni anno nuovi arrivi e presenze speciali quali Marco Ferreri, Giulio Iacchetti, Hands on Design, Slow Wood e la collaborazione con alcune aziende del territorio, in particolare con Alessi. Saranno presentati, inoltre, 4 progetti di 30 allievi del Politecnico di Milano e Mantova, selezionati per Advanced School of Architecture, seguiti dai docenti Paolo Citterio, Diego Cisi, Valerio Tolve e Matteo Moscatelli.

Sabato 2 luglio alle ore 10.30 ci sarà l’incontro con Marco Ferreri che ci parlerà del  progetto “La Casetta del Viandante”  i cui prototipi sono attualmente in mostra a Milano nel cortile della Statale presentati al  fuorisalone all’interno di Open Borders e designati come mostra ufficiale della XXI Triennale Internazionale di Milano “21st Century. Design After Design”. All’incontro parteciperanno Tullio Bagnati, urbanista, direttore del Parco Nazionale della Val Grande, Lorenzo Consalez docente del Politecnico di Milano, Gianmaria Sforza fondatore di Super (il festival delle periferie di Milano), Fabio Caccaiati (Cacciati Costruzioni  Restauri) e Paolo Lampugnani, ideatore del progetto Geochavez, Interreg Italia-Svizzera."

Durante tutta la durata del festival, sono in programma anche concerti, spettacoli, performance e workshop.



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