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PsicoNews: Attitudine proattiva

Attitudine proattiva è ciò che di fronte alle sfide pesanti della vita ci permette di dare una piega diversa agli eventi; di seguito vengono presentate le opinioni personali che favoriscono questa attitudine e quelle che favoriscono invece stati di frustrazione e sofferenza.

Verbania
PsicoNews:  Attitudine proattiva
Mi è già capitato qualche mese fa di parlarvi di resilienza, ma questa settimana appena trascorsa mi è parsa essere il Festival della resilienza, grazie all’incontro con due persone, nella cui storia ci sono tante caratteristiche simili e tante differenti, ma che sono riuscite a fare tesoro delle loro grandi sofferenze infantili per diventare persone adulte affermate e serene.
Come già accennato in precedenza, la resilienza indica la capacità di riemergere da esperienze difficili, mantenendo un’attitudine sufficientemente positiva nei confronti dell’esistenza; fortunatamente è un tratto diffuso, che può emergere inaspettatamente come risposta a eventi traumatici.
La Resilienza si può descrivere come un processo in due tempi:
1. All’inizio si para il colpo, difendendosi o lottando contro la fonte di stress
2. Successivamente si accettano i fatti, si attribuisce loro un senso e li si integra nella propria storia personale (anche di questo ne abbiamo parlato)
Un fattore comune alle persone che mostrano grande resilienza è quello di pensare di avere una responsabilità verso sé o verso altri, questo serve a riemergere e ricostruirsi.
Sappiamo tutti che molti eventi della nostra vita non dipendono da noi, eppure abbiamo uno spazio sufficiente per assumere un ruolo attivo anche in queste situazioni, ossia: Attitudine proattiva. L’attitudine proattiva è tipica della persona resiliente.
Chiariamoci subito, la realtà va presa in considerazione per quella che è, non illudiamoci che tutto possa svolgersi secondo i nostri piani, è necessario essere realistici; non serve pensare di dover vivere nel migliore dei mondi possibili, è necessario sviluppare una zona di autonomia ed estendere la propria zona d’influenza sull’ambiente, questa è l’attitudine proattiva. L’attitudine proattiva si manifesta anche nelle opinioni che le persone hanno:
• La vita è imperfetta e come tale va presa
• Chi non rischia niente non ha niente
• Bisogna saper accettare le conseguenze delle proprie scelte
• Le situazioni possono cambiare
• Tutte le scelte presentano vantaggi e inconvenienti
• Io sono responsabile dei miei atti e delle mie emozioni
Questi sono esempi di pensieri di attitudine proattiva, grazie ai quali si trova uno spazio di autonomia all’interno del quale agire e in tal modo si amplifica la propria zona di influenza; i pensieri, invece, che favoriscono l’attitudine retroattiva ( il contrario di quella proattiva) sono:
• Non posso farci niente
• Sono nato sfortunato
• Sono fatto così
• Non poteva durare, era troppo bello
• Gli altri non mi capiscono

E via dicendo.
Vi sarà balzato agli occhi il fatto che chi ha opinioni favorenti attitudine retroattiva dà l’idea di non poter scegliere nulla, di essere in balia degli eventi o, peggio ancora, degli altri; in questo modo non si crea lo spazio di azione autonoma necessario a prendere in mano la situazione e riemerge nonostante essa. L’assumersi responsabilità invece fa parte della resilienza, crea lo spazio di autonomia utile.

E voi? In quale dei due tipi di opinione vi riconoscete maggiormente?

Buona settimana
Mara Rongo
Fonti:

“Più forti delle avversità”, di A. Oliverio Ferraris e A. Oliverio, ed. Bollati Boringhieri, 2014



4 commenti  Aggiungi il tuo

Vedi il profilo di l Perchè riconoscersi in due alternative?
l
17 Agosto 2016 - 18:09
 
Ci sono dei discorsi che non capisco. Perchè uno dovrebbe riconoscersi in due alternative? Il mondo è grande ed i concetti, le visioni, sono molto più ampi. Ma andando oltre - non voglio offendere la persona ma direi che più in generale è una critica alla categoria - direi che questo scritto esprime abbastanza bene una certà vacuità, nel senso che è totalmente privo di appeal... insomma mi sembra un discorso pomposamente ozioso
Vedi il profilo di lady oscar 1proattivi??????
lady oscar
17 Agosto 2016 - 20:28
 
Sono veramente poche poche le persone che conosco, che sono riuscite veramente piu forti da un trauma. Molte restano potenzialmente malinconiche quando poi non si piangono addosso facendo scivolare chi sta loro accanto con loro come un mulinello nell acqua. E, o ne e' pieno il mondo, o io le attiro. Poi c'è chi si fortifica o vuole credere o farci credere che lo e' diventato... Almeno ci prova. Come siamo complicati...
Vedi il profilo di Bibi Re: proattivi??????
Bibi
17 Agosto 2016 - 20:50
 
Ciao lady oscar
concordo in pieno. LA persone dopo un trauma nella quasi totalità dele volte sono più fragili, malinconiche, angosciate anche dopo anni.
Vedi il profilo di Psiconews-Mara Rongo 1Buonasera,
Psiconews-Mara Rongo
23 Agosto 2016 - 20:05
 
prima di tutto vi ringrazio per l'interesse dimostrato e mi scuso per il ritardo nel rispondere.
@ l : in realtà andrebbe in questo caso considerato un continuum, i cui estremi sono le alternative fornite, e la richiesta era sbilanciarsi su ciò che maggiormente ci pare essere il nostro comportamento, proprio perchè le sfumature sono molte.
@Lady&bibi : avete colto un aspetto importante, la resilienza non coincide con l'assenza di malinconia. Poniamo il caso del familiare di una persona malata che decida di creare un'associazione di volontariato per aiutare tutti coloro che si trovano nella medesima situazione; questo è un esempio di resilienza, ma siamo tutti sicuri che dentro di sè porterà alcuni segni della sua sofferenza, proprio grazie a questa sarà di aiuto.
Grazie
Mara Rongo



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