Il richiamo tra le righe è a Corrado Passera ministro delle Infrastrutture italiano, scrivono i sindacati svizzeri “I servizi di trasporto sul bacino del Verbano sono regolati da una convenzione internazionale in vigore dal 1966 e che deve essere rispettata”.
Fabio Guaschino rappresentante provinciale Cisl Trasporti dice . “In assenza di novità a marzo proclameremo uno sciopero”.
Infatti nei giorni scorsi è stato indetto lo stato di agitazione per quanto riguarda il lato italiano di Navigazione lago Maggiore, che ricordiamo da lavoro a circa 200 persone più altre 60 stagionali per coprire le carenze d’organico.
“La stagione turistica è oramai alle porte - prosegue Guaschino- , visto che scatterà il primo aprile, ma quest’anno, dell’assunzione degli stagionali, proprio non se ne parla”.
Che la situazione sia preoccupante lo sottolinea la dichiarazione di Massimo Checcucci direttore della Navigazione lago Maggiore “stiamo attraversando alcune difficoltà finanziarie a causa dei tagli ministeriale, a questa situazione si sono aggiunte maggiori spese dovute ai costi del gasolio e all’imponibile Iva per quanto riguarda la realizzazione di nuove navi”.
I sindacati svizzeri in difesa della Navigazione lago Maggiore
Spaventati dai recenti tagli annunciati sul lato italiano, i sindacati svizzeri Sev,Unia,Ocst, sollecitano un piano di difesa con un appello al Dipartimento del territorio del Ticino, all’Ufficio federale dei Trasporti di Berna, a comuni ed enti turistici elvetici.
