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Documento finanziario comunale 2012

"Variamo un bilancio di sacrifici ma anche di equità, pesantemente influenzato dai tagli statali e dalla situazione finanziaria nazionale ma che non toglie servizi e che, speriamo, potrà anche essere migliorato". Con queste parole il sindaco di Verbania, Marco Zacchera, ha aperto la conferenza stampa.

Verbania
Documento finanziario comunale 2012
Mercoledì 2 maggio, il sindaco ha illustrato insieme all’assessore alle Finanze Stefano Calderoni e alla presenza dei colleghi Lidia Carazzoni, Adriana Balzarini, Matteo Marcovicchio e di diversi consiglieri comunali di maggioranza, i numeri del documento finanziario per il 2012.

"Già il fatto che se ne discuta a maggio e che altri comuni non l’abbiano ancora approvato è significativo delle difficoltà degli enti locali dovute all’incertezza, anche normativa, che proviene dallo Stato – ha aggiunto Zacchera –. Nella nostra bozza, in ogni caso, abbiamo considerato i tagli nella loro ipotesi peggiore, chiedendo già al ministero una correzione sui trasferimenti statali che consideriamo troppo bassi per un loro errore tecnico".

«Il bilancio pareggia a 48,9 milioni di euro», ha detto Calderoni snocciolando numeri e cifre. «L’abbiamo predisposto agendo in tre direzioni: tagliando le spese ma non toccando i servizi, rimodulando l’addizionale Irpef con incrementi equamente distribuiti e con forti esenzioni, introducendo l’Imu, con molte agevolazioni, e tenendo conto che lo Stato ci ha tagliato 3 milioni di euro e che dagli oneri di urbanizzazione prevediamo un calo di almeno 500.000 euro».

RIDUZIONE DELLE SPESE

Dal taglio delle spese, partendo dall’ipotesi di una riduzione generalizzata del 30%, si sono recuperati tra 400 e 500.000 euro. «Ci sono innumerevoli interventi sui singoli capitoli – ha chiarito Calderoni – più alcuni maggiormente corposi: come i 100.000 euro di +Bus che razionalizzano le corse, i 43.000 in meno delle indennità agli amministratori, i 116.000 del turismo, gli oltre 100.000 sulle spese per il personale».

Tutto ciò a fronte di alcuni rincari obbligati: +200.000 di utenze dovute al caro-carburanti, +120.000 per il rifacimento della gara per il servizio di distribuzione del gas metano annullata dal Consiglio di Stato, +40.000 di spese legali per cause pendenti da tempo. «Queste ultime due voci – ha puntualizzato Zacchera – sono un’eredità della precedente Amministrazione». In un quadro di tagli s’è scelto comunque di potenziare le manutenzioni: +100.000 sugli immobili pubblici, +110.000 sulle case popolari, +70.000 sulla manutenzione del verde. «Le manutenzioni sono carenti da anni e non possiamo permetterci di depauperare il patrimonio della città – così Calderoni –. Vorrei rimarcare anche l’incremento di 120.000 euro del fondo anticrisi, che sosterrà i servizi sociali messi a dura prova dai tagli».

ADDIZIONALE IRPEF

Fino al 2011 l’addizionale irpef era applicata, indistintamente, a tutti i redditi nella misura dello 0,3%. Con il bilancio 2012 questa aliquota sarà variabile, esenterà un terzo dei verbanesi e sarà crescente - tra lo 0,5% e lo 0,8% - proporzionalmente al reddito. «Fino ai 14.500 euro non si pagherà più – hanno annunciato sindaco e assessore –. Per 5.700 contribuenti su circa 17.800 l’addizionale sparirà. Si tratta perlopiù di pensionati e di persone a basso reddito». Oltre questa cifra la tassa sarà applicata nel seguente modo:

fino a 15.000 0,50%

da 15.000 a 28.000 0,60%

da 28.000 a 55.000 0,65%

da 55.000 a 75.000 0,75%

oltre 75.000 0,80%

In totale alla voce addizionale Irpef si recupereranno 730.000 euro.

IMU

«Diciamo subito che l’Imu di municipale ha solo il nome: è una tassa che serve allo Stato per far cassa per sé, obbligando i Comuni a introdurla», ha affermato Calderoni prima di passare all’illustrazione delle aliquote. Per la prima casa si pagherà il 5,5 per mille, per gli altri edifici il 9,6 per mille con numerose agevolazioni e con un picco di 1,05 per mille per le seconda case non locate e per le banche. Prendendo come esempio una famiglia con un figlio residente under 26 e una casa media (classe catastale A3) con rendita catastale 482,89 euro, se con l’Ici fino al 2007 si pagavano 155 euro, con l’Imu si pagheranno 196 euro, con un incremento di 41 euro. Sono previste inoltre agevolazioni per chi affitta le seconda case: 0,90 per mille se locate a residenti, 0,76 per mille (il minimo di legge) per contratti a canone concordato. Per le prime case, gli immobili su cui grava un mutuo avranno uno sconto scendendo al 5 per mille, che diventa 4,5 per mille se i proprietari sono una coppia sposata dopo il 1° gennaio 2011.

L’aliquota del 5 per mille varrà anche per chi ha in casa una persona con un grado di invalidità oltre il 75%, mentre gli anziani ricoverati e per i quali dovrebbe applicarsi la tariffa della seconda casa, pagheranno il 5,5 per mille. Sono previsti sconti anche per artigiani e commercianti con ditte individuali e operanti in immobili di loro proprietà su cui pagano il mutuo. Per loro l’aliquota scenderà al 9 per mille.

A proposito di agevolazioni, grazie all’introduzione del quoziente familiare alcuni servizi potranno essere addirittura gratuiti. «L’attuale soglia di esenzione Isee è di 8.500 euro – ha detto il primo cittadino – ed è già tra le più alte del Piemonte. Con il quoziente familiare l’estenderemo di 500 euro per ogni figlio convivente e per ogni anziano non autosufficiente o disabile per più del 75% fino a una soglia massima di 12.000 euro. Queste agevolazioni varranno per asili nido, mense e per tutti i servizi erogati dal Comune».

Tornando all’Imu e alla fetta che lo Stato tratterrà per sé, Calderoni chiarisce il contributo dei verbanesi al salva-Italia. «Nel 2011 dall’Ici abbiamo incassato 4,6 milioni e ricevuto un rimborso per l’Ici prima casa abolita pari a 1,7 milioni. Nel 2012 la partita Imu vale12,7 milioni di cui 4 vanno allo Stato e senza il rimborso, che è pure aggravato dagli ulteriori tagli statali. Nelle casse del Comune entreranno sì 2,7 milioni in più, ma non compensano minimamente i soldi versati dai cittadini e trattenuti a Roma. Qualora, come prevede il governo, il primo gettito dell'Imu di giugno fosse superiore al previsto, potremo rivedere le aliquote prima del versamento della seconda rata. Vorrei infine far notare che attente gestioni negli anni passati hanno fatto di Verbania, come dice la Cgia di Mestre, il 95° capoluogo d’Italia per pressione fiscale su 107».

INVESTIMENTI

A fronte della scarsa possibilità di contrarre mutui, che nel decreto salva-Italia è stata inasprita al punto che in futuro non si potrà più ricorrere a queste fonti di finanziamento a meno di avere un rapporto tra rate di mutui e entrate inferiore al 4% (Verbania attualmente è al 7,5%), il Comune ha predisposto un piano degli investimenti per 5,2 milioni, in parte coperti con l’imposta di soggiorno «utilizzata quindi per rafforzare i servizi turistici», ha spiegato l’assessore Calderoni. Questi i principali interventi previsti: rifacimento illuminazione del lungolago di Intra 300.000 euro, sistemazione parchi gioco e arredo urbano 100.000, manutenzione straordinaria immobili 600.000, manutenzione straordinaria strade 400.000, parcheggi nelle frazioni 120.000, messa in sicurezza scuole 450.000, impianti sportivi 295.000, rifacimento piazza don Minzoni 100.000, nuova passeggiata San Bernardino 900.000 (nel piano Pisu), sistemazione di Palazzo Cioia 500.000 (con contributo di privati).
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