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Torino: Lavoratori forestali a rischio, la proposta di Cattaneo.

Centinaia di posti di lavoro a rischio tra i lavoratori forestali, ecco il comunicato stampa del Presidente del Consiglio regionale piemontese Valerio Cattaneo.

Fuori Provincia
Torino: Lavoratori forestali a rischio, la proposta di Cattaneo.
“Il Piemonte non può permettersi di disperdere l’enorme patrimonio professionale che ha acquisito in questi ultimi 20 anni con i propri operatori forestali che hanno mantenuto il territorio con grande professionalità e qualità. Se gli operatori forestali a tempo determinato non potranno essere confermati, il rischio è che molti di loro cambieranno mestiere, disperdendo la preziosa esperienza maturata sul campo; cosicché, quando si dovessero ricreare adeguate possibilità economiche per il loro eventuale reimpiego, non saranno certo più disponibili e non sarà possibile rimpiazzarli su due piedi. Il Piemonte non assomiglia certo ad altre regioni del profondo sud dove esiste addirittura un esubero di forestali; in molte aree piemontesi ed in particolare nel Verbano Cusio Ossola, le poche decine di operatori forestali sono assolutamente indispensabili per la regolare cura di alcune porzioni di territorio, il pronto intervento nel caso di possibili dissesti idrogeologici legati ad eventi alluvionali, la pulizia dei sentieri di montagna e delle valli funzionale allo sviluppo del turismo… tutte queste azioni non sarebbero realizzabili senza la figura del forestale. E certamente gli enti locali non sono nelle condizioni e soprattutto non hanno le risorse sufficienti per garantire questi servizi. Su questo tema ho preparato un ordine del giorno che chiederò di condividere con gli altri colleghi consiglieri del VCO, nel quale si propone che la Regione Piemonte valuti di rivedere i parametri dei canoni idrici di concessione delle derivazioni che potrebbero supportare, in relazione al canone attuale, un incremento, a mio giudizio, tra il 30 e il 50%, considerando anche il prezzo di vendita di energia qualificata quale è quella idroelettrica. Infatti, queste attività presentano un alto indice di redditività e i costi di investimento delle centraline e degli impianti di produzione vengono ammortizzati in pochi anni. In questo particolare momento di difficoltà e di scelte da compiere con senso di responsabilità, penso sia legittimo chiedere uno sforzo a chi, sfruttando un’importante risorsa come l’acqua (unica materia prima del nostro territorio), riesce a creare ampi margini di profitto. Con questa iniziativa di rivalutazione dei canoni idrici, la Regione potrebbe ampiamente recuperare le risorse necessarie (circa 8 milioni di euro) per dare una risposta concreta agli oltre 200 operatori forestali a tempo determinato che vedono allontanarsi le prospettive di un lavoro che hanno scelto, consapevoli dei rischi legati ad un impiego che si rinnova anno dopo anno (in alcuni casi da 18 anni a questa parte!) e all’assenza di ammortizzatori sociali e che hanno messo al servizio della comunità, scongiurando i rischi connessi ai pericoli di dissesto ambientale, alla pulizia e alla messa in sicurezza del territorio, dei letti dei fiumi e dei torrenti. Tutte azioni e attività che generano benefici e risparmi per la collettività, altrimenti costretta ad intereventi economici pesantissimi per tamponare le emergenze.”



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