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"Perchè nessuno si perda", campagna per sostenere l'occupazione e il futuro dei giovani

PIEMONTE. "Perché nessuno si perda", questo è il nome della proposta elaborata da Acli, Compagnia delle Opere e Salesiani Don Bosco, per rilanciare l’istruzione e la formazione professionale nel nostro Paese, sostenuta da EnAIP Piemonte.

Verbania
"Perchè nessuno si perda", campagna per sostenere l'occupazione e il futuro dei giovani
10 punti per sostenere l’occupazione e il futuro dei giovani attraverso i percorsi della Formazione Professionale, che le statistiche confermano essere una risorsa strategica per combattere gli abbandoni scolastici e favorire gli inserimenti nel mondo del lavoro.

La domanda di formazione dei giovani e delle loro famiglie, infatti, è cresciuta negli ultimi anni molto rapidamente: gli iscritti ai percorsi di Formazione Professionale sono passati dai 23.500 dell’a.f. 2003/2004 (primo anno di sperimentazione) agli oltre 281.000 dell’a.f. 2012/2013. Le strutture di formazione professionale accreditate dalle Regioni sono state in grado, per mancanza di risorse, di accogliere solo 130.000 domande, a fronte di un numero di richieste molto più elevato, proveniente soprattutto dalle regioni del nord. Una parte della domanda è rimasta così insoddisfatta. Molti genitori hanno fatto lunghe code per iscrivere i loro figli ai percorsi di FP per l’anno 2013/2014 senza riuscirci, nonostante ne abbiano diritto. Le strutture formative accreditate per la FP sono, a pieno titolo, parte integrante dei nuovi ordinamenti del sistema educativo di istruzione e formazione in atto dall’anno scolastico 2010/2011 e pertanto su di esse bisogna investire.

Perché?

Come segnalano da anni le riflessioni dell’ISFOL in materia, i qualificati in uscita dai percorsi della FP esprimono performance migliori di altri percorsi; ad un anno dalla qualifica, il 70% dei ragazzi ha trovato un primo lavoro e l’85% lavora dopo due anni e il tipo di occupazione è molto coerente con la qualifica professionale conseguita (ben il 64% dei casi). I percorsi di FP raggiungono alte quote di successo formativo nonostante si tratti certamente della popolazione studentesca più difficile per insuccessi formativi pregressi, livello di motivazione, orientamento all’obiettivo, problemi sociali e familiari.

La FP è un formidabile strumento di contrasto agli abbandoni scolastici: il 50% degli iscritti è “recuperato” da altri percorsi (cioè dalla scuola); i percorsi di IeFP promuovono interesse verso lo studio e l’apprendimento: a tre anni dalla qualifica, circa il 10% dei qualificati sta svolgendo un’ulteriore esperienza di formazione. Non ultimo la FP è anche una grande opportunità di inclusione sociale, come dimostra il fatto che circa il 16% degli allievi sono ragazzi stranieri nati in Italia o ricongiunti.

Il sistema della Formazione Professionale si sta , inoltre, evolvendo verso il IV anno e sono già oltre 4.400 gli allievi che scelgono di continuare dopo aver conseguito una qualifica professionale. Pertanto le agenzie formative investono cifre ingenti per attrezzare i propri laboratori, poiché molti giovani preferiscono questi percorsi finalizzati ad imparare un mestiere attraverso la manualità. Nonostante questo il costo della FP è inferiore rispetto alle scuole statali di analogo indirizzo del 25-30%.

I percorsi della FP sono dunque efficaci e gratificanti: le valutazioni dell’esperienza formativa sono molto positive e quelle più alte provengono proprio dai qualificati. L’alta soddisfazione è confermata dal dato che l’85% di giovani rifarebbe la scelta di iscriversi ad un percorso della Ie FP.

Per tutte queste motivazioni abbiamo stilato 10 punti per sostenere l’occupazione e il futuro dei giovani attraverso i percorsi della Formazione Professionale.

Leggi e firma anche tu la campagna on line: http://www.enaip.it/enaip/articolo.jsp?idArticolo=342

La raccolta firme sarà presentata a Roma, mercoledì 13 novembre, alle ore 17.30, presso l’Istituto Luigi Sturzo, a Gabriele Toccafondi, Sottosegretario del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e ad Enrico Giovannini, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali.



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