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Cattaneo incontra le Poste del Nord-Ovest

"La rete degli uffici postali può diventare un'opportunità di crescita del territorio, se si metteranno tutte le risorse a fattor comune". Ne è convinto Valerio Cattaneo, che ieri ha incontrato a Torino Antonio Sgroi, responsabile della Comunicazione di Poste italiane Nord-Ovest.

Fuori Provincia
Cattaneo incontra le Poste del Nord-Ovest
"Da parte del dott. Sgroi, che ringrazio per la disponibilità - dice Cattaneo - mi è stato comunicato che, a seguito dell'incontro avvenuto all'inizio di maggio fra i vertici aziendali e le organizzazioni sindacali nazionali, si è convenuto di approfondire il confronto relativo all'evoluzione organizzativa dei servizi postali oltre ad altri temi sul tappeto. Il confronto dovrà concludersi entro il 15 giugno. Quindi la ipotizzata riorganizzazione delle zone di recapito, che avrebbe potuto comportare una variazione della frequenza di consegna della corrispondenza, allo stato attuale è sospesa. Naturalmente continuerò a seguire la vicenda, in conformità agli impegni ribaditi dal Consiglio regionale nell'ordine del giorno, a mia firma, votato all'unanimità la scorsa settimana".

Il documento esprimeva preoccupazione per il progetto denominato "Interventi Servizi Postali" che prevede un significativo taglio occupazionale (431 portalettere, 17 capisquadra nonché il dimezzamento del Centro di Meccanizzazione Postale di Novara), nonostante il Verbano Cusio Ossola abbia già subito le riorganizzazioni nel 2007 e nel 2010 che hanno ridotto in modo significativo i posti di lavoro.

"Oltre al tema delle zone di recapito - prosegue Cattaneo - vi è quello dell'apertura degli uffici postali che in alcuni casi, per i centri di minori dimensioni, è stata via via ridotta, con la chiusura dei turni pomeridiani. Per cercare di ovviare a questo problema, occorre che tutto il territorio si muova in modo tempestivo per individuare soluzioni che possano portare a una sinergia tra i diversi servizi. Penso, ad esempio, alla possibilità di concentrare sugli uffici postali esistenti altri servizi di interesse pubblico, come le prenotazioni di visite ed esami sanitari, la consegna dei relativi referti o di medicinali e presidi sanitari forniti dall'Asl, oppure di documenti e certificati amministrativi. Ma anche, perché no, alla distribuzione dei giornali in quei piccoli centri ormai privi persino di un'edicola. La rete capillare delle Poste, unita alle potenzialità dell'informatica, può davvero determinare un salto di qualità, ma si devono muovere gli amministratori.

Mi farò promotore, insieme al presidente della Provincia Massimo Nobili, di un incontro con tutti i Comuni del Vco e con le forze economiche per studiare una soluzione in collaborazione con Poste italiane che, in un territorio a popolazione dispersa come il nostro, possa magari diventare un modello da esportare in tutto il Piemonte e anche in altre Regioni".
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