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L'olocausto del Lago Maggiore

A settant’anni da dall'Olocausto del Lago Maggiore si può tentare di trarre una sintetica valutazione dello stato della Memoria collettiva mentre stanno concludendosi le iniziative per il settantesimo della prima Strage di ebrei in Italia durante l’ultima guerra mondiale.

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L'olocausto del Lago Maggiore
Riportiamo parte di un interessante post del blog Fractaliaspei, che vi consigliamo di consultare per approfondire l'argomento.

Se per lungo tempo si è trattato di una “strage dimenticata”, nel 2011, in un articolo su Nuova Resistenza Unita, dopo la grande partecipazione di pubblico alle proiezioni di Even 1943. Olocausto sul Lago Maggiore mi pareva di poter affermare che probabilmente quella non sarebbe più stata una strage rimossa dalla memoria

Oggi dopo che tutti i nove Comuni coinvolti si sono coordinati per celebrare il settantesimo anniversario dell’eccidio con numerose e partecipate iniziative, come la posa sul lungolago di Baveno, davanti all’albergo che fu sede del comando delle SS autori delle stragi, di un monumento a ricordo di quelle vittime; dopo che la scuola elementare-media di Meina è stata dedicata ai tre giovani fratelli Fernandez Diaz, e quella di Trecate a Becky Behar, la sopravvissuta che ha dedicato la propria vita a portare nelle scuole la sua testimonianza, dopo che la Casa della Resistenza in questi mesi di ottobre e novembre ha dato vita ad un corso di aggiornamento per insegnanti sulla shoah con ampi riferimenti alle tragiche vicende sul Lago – e l’elenco non è certo completo – possiamo con certezza affermare che la Memoria collettiva delle nostre comunità si è riappropriata di quegli eventi iniziando a saldare un debito a lungo rimosso.

Il post continua su Fractaliaspei
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1 commento  Aggiungi il tuo

Vedi il profilo di adriana rossi commento ottolini
adriana rossi
10 Novembre 2013 - 21:32
 
sono d'accordo con ottolini, abbiamo ancora qualcosa di rimosso ma ciò che è ormai manifesto non perdiamolo di vista anzi ricordiamolo e commemorialo



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