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Zorzit: "Caccia e Senno"

Riceviamo e pubblichiamo una mail di Marcella Zorzit, su un episodio di caccia avvenuto nei giorni scorsi a Trobaso, nelle vicinanze della pista ciclabile.

Verbania
Zorzit: "Caccia e Senno"
CACCIA E SENNO
Nel corso dei mesi, i frequentatori del Parco La Gera e della sponda del torrente San Bernardino, in località Trobaso, hanno assistito con grande piacere e tenerezza al proliferare di una famigliola di anatre e alle loro graziose evoluzioni tra la leggera corrente del fiume.

Ieri un rampante cacciatore ne ha brutalmente ammazzate due e poi, munito di stivaloni, si è precipitato in acqua ad agguantare il libidinoso bottino. A chi gli ha riservato una nota di disappunto, ha risposto che la caccia è aperta e che è permesso esibirsi, purchè a 50 metri di distanza dalle case. E in tal modo si sarebbe espressa anche la Polizia Provinciale.

Se così è davvero, tutto in regola.
Esistono le (discutibili) leggi, però ci sia concesso di illuderci che possa ancora esistere qualche spiraglio di buon senso, di consapevolezza del limite e di sensibilità. In questo mondo pervaso da onnipotenza.

Quale tronfia soddisfazione avrà provato quell’individuo nel sopraffare una piccola indifesa espressione della natura, lì, proprio a un tiro di schioppo?
Ma è tollerabile andarsene in giro armato nei pressi di uno spazio pubblico ricreativo dove ci sono una pista ciclabile, un campo di calcio, una passeggiata spondale e un’area pic nic assiduamente frequentati da bambini, ragazzi, sportivi, anziani e persone che passeggiano col proprio cane ?

Ha senso un’azione venatoria sulle rive di un fiume dichiarato “Riserva di pesca”?
Tenendo a freno l’indignazione, consiglieremmo agli attori di simili prodezze di “spararsi” un po’ di sale nella zucca.
Per altro verso, chiediamo alle autorità preposte se sia possibile adoperarsi affinchè una tale situazione non abbia a ripetersi.

Marcella Zorzit



3 commenti  Aggiungi il tuo

Vedi il profilo di filippo marinoni buonsenso
filippo marinoni
23 Novembre 2013 - 18:58
 
Se il regolamento sulla caccia lo permette, purtroppo, non si può far molto per impedire che in futuro queste situazioni si possano ripetere. Certo che il buonsenso porterebbe a non sparare in una zona frequentata da bambini. Si parla dell'ingresso di aree del Comune, tra cui zona torrente S.Bernardino, nel Parco Nazionale Val Grande. Questa potrebbe esser una soluzione per le anatre e un'opportunità per il territorio verbanese.
Vedi il profilo di cittadino caccia e scemo
cittadino
24 Novembre 2013 - 11:04
 
Abbiamo in cittá un branco di scemi e pure armati.A quando la caccia agli scemi?
Vedi il profilo di lupusinfabula cacciatore?
lupusinfabula
24 Novembre 2013 - 16:58
 
Non vado a caccia ma non appartengo neppure alla schiera dei fanatici anticaccia: ad esempio, se si tratta di regolamentare la proliferazione dei cinghiali e dei danni che provocano vedo senz'altro bene un 'attività venatoria anche intensa e prolungata.Certo che sparare a due anatre ormai semi domestiche di sportivo non ha nulla: il solito cacciatore che spara nel pollaio...forse perchè come cacciatore non è in grado di catturare altro!Poveretto, che pena!



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