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Gioco d'azzardo: campagna della Regione nelle scuole

Ripartirà nei prossimi giorni il tour nelle scuole piemontesi del progetto “Fate il nostro gioco”, la campagna sui rischi del gioco d’azzardo patologico promossa dalla Regione Piemonte.

Verbania
Gioco d'azzardo: campagna della Regione nelle scuole
Venti incontri rivolti agli studenti degli istituti secondari di secondo grado, che puntano a far comprendere le conseguenze del gioco compulsivo attraverso la matematica: un antidoto logico capace di dimostrare che il banco non perde mai!

Un progetto avviato dalla Provincia di Torino, attraverso il CeSeDi, che dallo scorso anno gli Assessorati Regionali all’Istruzione e alla Sanità hanno deciso di estendere a tutto il resto del territorio, in sinergia con il Consiglio Regionale e l’Osservatorio sul fenomeno dell’usura, l’Ufficio scolastico regionale e il personale dei SerT (i Dipartimenti di Patologia delle Dipendenze).

Un modo divertente, leggero, ma estremamente efficace per far comprendere ai ragazzi i limiti e i rischi del gioco d’azzardo, a cui si affianca anche l’intervento di specialisti dei servizi di cura.

Quasi otto mila gli studenti e oltre 380 i docenti che, lo scorso anno, sono stati coinvolti con grande entusiasmo nel progetto, che ha fatto tappa in 64 scuole e 369 classi di tutto il Piemonte.

Il nuovo tour partirà il 9 dicembre dal Cuneese con Mondovì e Cuneo, poi toccherà il 19 dicembre l’Alessandrino a Casale Monferrato e Alessandria, il 10, 17 e 31 gennaio tre tappe a Torino, poi Vercellese e Novarese, con il 20 gennaio a Borgosesia e Borgomanero e il 29 gennaio a Vercelli e Novara, a Biella tappa il 22 gennaio, il 30 gennaio a Verbania, il 7 febbraio ad Asti e Alba, e infine altri cinque incontri nella provincia di Torino che si concluderanno a maggio.

Al via anche la II edizione del Concorso rivolto alle scuole superiori per la realizzazione di un video di due minuti o di un articolo che affronti il tema del gioco d’azzardo sviluppando, in particolare, uno di questi temi: la Legalità (come le mafie si inseriscono nel sistema del gioco d’azzardo), la Famiglia (le problematiche vissute dai familiari dei giocatori), la Salute (lo sviluppo di forme di dipendenza che possono portare a sentimenti di impotenza, colpa, ansia, depressione, fino al rischio di suicidio), e l’Economia (ovvero il pericolo di indebitarsi in modo grave).

I vincitori parteciperanno a viaggi-studio in località italiane, significative per la lotta alla mafia e per il recupero sociale e produttivo dei beni confiscati alla criminalità.

“L’entusiasmo con cui ragazzi e docenti hanno accolto la prima edizione di questa campagna è un segnale importante di quanto può essere fatto per tenere i nostri giovani lontani dal rischio di ammalarsi di gioco d’azzardo - sottolinea l’assessore all’Istruzione della Regione Piemonte, Alberto Cirio – Ogni gioco è divertente solo se rimane tale ed è fondamentale imparare che nella vita il successo non lo si vince, ma lo si conquista con la fatica e il lavoro di ogni giorno”.
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