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Zacchera: Dovrò spegnere le luci cittadine

"In una delle prossime sere credo che sarò costretto a far spegnere tutte le luci pubbliche cittadine, almeno per un certo tempo". Così il sindaco di Verbania, causa tagli ai consumi imposti dal Governo.

Verbania
Zacchera: Dovrò spegnere le luci cittadine
Dal sito marcozacchera.it:

Siamo infatti in una situazione surreale, con il governo che evidentemente non si accorge delle sue infinite contraddizioni. Ci è stato notificato nei giorni scorsi che come comune di Verbania dobbiamo ridurre – entro fine anno – i consumi eletttrici comunali per 161.500 euro.

Ma come risparmiare oltre che spegnere tutto? Anche se abbiamo fondi potenzialmente disponibili (Verbania è un “comune virtuoso”con giacenza di cassa) per la spending review non possiamo investire neppure volendolo per rifare altri tratti della rete dell'illuminazione pubblica passandola a LED e quindi risparmiare nei consumi, anche se l' abbiamo ereditata a pezzi dai nostri predecessori.

Allo stesso modo non possiamo nemmeno ripristinare i punti luce danneggiati dal tornado del 25 agosto.
Si impone insomma ai comuni di ridurre i consumi energetici (giustissimo!) ma poi si bloccano contemporaneamente i progetti di messa a norma degli edifici (come il municipio) per evitare le dispersioni termiche o il rifacimento delle linee elettriche: ma allora, come si potrà mai risparmiare in futuro?

Altra assurdità è mantenere nei vincoli del patto di stabilità anche il blocco di opere urgenti come quelle conseguenti ad un disastro naturale imprevedibile. Va bene non aiutare, ma almeno si permetta che un ente possa liberamente ripristinare i propri impianti spendendo i propri soldi!

Ma continuiamo con le contraddizioni: il governo ci impone di pagare entro 30 giorni i fornitori (e fin qui a Verbania ci siamo riusciti) ma presto non potremo più pagarli perchè sfonderemmo il “patto di stabilità” e così andremmo a pezzi.

Come uscire da questa situazione se non chiedendo allo Stato di rispettare almeno allo stesso modo i propri impegni ? Invece proprio lo Stato è il nostro principale contribuente moroso visto che - ad esempio - solo per i costi di gestione del tribunale (anticipati dal comune per conto del ministero) ci deve quasi un 1.000.000 di euro arretrati e scaduti da anni.
Fossero pagati non avremmo problemi di “patto”.

Leggendo i dati ministeriali si scopre cosi' un' altra anomalia sorprendente, ovvero che' i costi standard non sono calcolati con il criterio di “competenza” ma di “cassa” (concetto che farebbe inorridire ogni ragioniere) quindi chi quest'anno ha fin qui pagato correttamente i propri fornitori viene bloccato, mentre chi non ha pagato puo' continuare a spendere (a credito) perche' di fatto non viene sanzionato: un incentivo a non pagare.

La conseguenza e' una (non) sorpresa: i tagli della spending review ai comuni e alle citta' del nord – che mediamente pagano prima i loro fornitori - sono mediamente molto piu' alti di quelli imposti al centro-sud dove ci si e' indebitati e si paga piu' in ritardo.
Questa e' la serieta' dei presunti professori.
..Eppure siamo i primi d'Italia !
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