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ritorno a utopia

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ritorno a utopia - nei post

Carlo Cottarelli a Domodossola - 13 Dicembre 2023 - 18:06

Il 14 e 15 dicembre il Prof. Carlo Cottarelli a Domodossola. alle 21 del 14 dicembre in Cappella Mellerio per presentare il libro “Chimere”, la mattina seguente incontrerà gli studenti dell'Istituto Marconi-Galletti-Einaudi e del Liceo Giorgio Spezia.

Presentata Letteraltura 2023 - 7 Settembre 2023 - 08:01

Dal 20 al 24 settembre al via la diciassettesima edizione del Festival Lago Maggiore Letteraltura 2023, il festival di letteratura di montagna, viaggi e avventura.

Gruppo di lettura online - ritorno a utopia - 18 Novembre 2020 - 08:30

Società Filosofica Italiana sez VCO, giovedì 19 novembre ore 20.30, in occasione della giornata mondiale della Filosofia, SfiVCO propone la lettura del libro: ritorno a utopia di Roberto Mordacci.

Lo Spazio bianco propone "ritorno a utopia" - 27 Maggio 2020 - 18:06

Lo Spazio bianco, rubrica di promozione culturale della Società filosofica italiana sez VCO, propone la lettura del libro ritorno a utopia, di Roberto Mordacci, attraverso la presentazione in video di Massimo Flematti, che analizza il perché è necessario pensare alle utopie.

Prossima Verbania: dalla circonvallazione alla viabilità alternativa - 4 Aprile 2013 - 17:31

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato, il primo di alcuni interventi che Prossima Verbania lancerà su temi specifici nel percorso di avvicinamento alle amministrative 2014.
ritorno a utopia - nei commenti

Area Acetati una nota degli ambientalisti - 10 Dicembre 2018 - 11:34

Re: Re: Re: Re: Obiettivo bonifica del sito
Ciao Hans axel Von Fersen dobbiamo però essere seri: non solo nessuna amministrazione passata ha mai pensato ad una nuova industrializzazione dell'area ma nemmeno nessuna fazione politica lo ha nei suoi programmi di medio e lungo termine. Ma dimentichiamo anche una cosa fondamentale: un'industria vive di trasporti, materie prime e semilavorati in ingresso, materie semilavorate o finite in uscita. Quale imprenditore investirebbe in una località come la nostra, dove l'ingresso alla città è notoriamente difficoltoso e non adatto al trasporto su gomma dei mezzi pesanti? Dozzine di capannoni, anche nuovi, giacciono fermi lungo le tratte autostradali più trafficate (a4 in primis, lungo le tratte venete). Qui si parla ormai di spostare le industrie in Bielorussia e noi fantastichiamo sul ritorno delle stesse sul territorio, magari sperando in qualche intervento statale/regionale (o comunale!), lo stesso Stato/Regione che fatica a riconoscerci territorio di confine con quei vantaggi da zero-virgola che ci spetterebbero di diritto. a tutti piacerebbe un ritorno alla Manchester d'Italia dell'era del cotone, non fosse altro per la prosperità economica ed un lavoro che oggi ci costringe a lunghe trasferte giornaliere, se non proprio a cambiare residenza: ma è utopia, un sogno che rimane nel cassetto se vogliamo fare ragionamenti concreti. Oggi l'industria si chiama Turismo: la stessa che sulle rive del Garda ha creato circoli economici di grande portata. Il turismo non è solo svago e benessere ma anche commercio: il turista è quello che spende e che è disposto a farsi 200km per arrivare al CENTRO di arese, quello che muove l'economia locale ma anche quella nazionale con la sua spesa quotidiana. La realtà è ahimè questa: concentrarsi sulle soluzioni del momento invece che sperare nelle aste giudiziarie. E' questo che dovrebbe fare - e sta facendo, un bravo amministratore. a parti inverse, e così come è successo nell'affaire CEM, l'opposizione avrebbe preso le stesse identiche strade. Saluti aleB

Nasce la costituente cittadina di Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale - 14 Novembre 2016 - 16:45

Re: Giovanni% e Parisi
Ciao lupusinfabula Concordo sul parallelismo Renzi-Parisi, ma il punto cruciale a mio avviso è la credibilità della politica, possono cambiare gli attori, alcune scene dei film ma il finale è sempre lo stesso , ed il vero motivo lo si trova nelle motivazioni degli attori, registi e produttori, i quali sono sempre gli stessi cloni e guardano solo al ritorno economico. Quindi bisogna trovare dei produttori indipendenti che hanno il coraggio di girare film, dove potrebbero non esserci effetti speciali per stupire, dove magari si racconta la quotidianità noiosa, dove si combatte per piccole conquiste e si spende con parsimonia il danaro, accantonandolo per i sogni concreti come una casa, un matrimonio ed una famiglia serena, dove si soddisfano i bisogni primari, tutto ciò si chiamava realtà, ora sembra sempre più utopia
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