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Comitato pro Referendum - 21 Febbraio 2016 - 10:55

Re: x lady
Ciao cesare. No . Dal post si evince che Il sig Tedesco era alla riunione del quartiere nord qualche tempo fa e non e' intervenuto. E' intervenuto nella riunione del quartiere Pallanza quando il presidente della stessa stava facendo affermazioni non vere sul comunicato del comitato del no indicandolo come Falso e disonesto...una replica ci sta. Il sig Tedesco frequenta abitualmente consigli comunali e di quartiere senza intervenire.

Comitato pro Referendum - 20 Febbraio 2016 - 22:24

Da matti...
Ora che è "cambiato registro" , sarebbe bello sentire una parola dal "partito democratico" sul comitato pro astensionismo e sapere se lo avvallano o intendono costituire un comitato meno ridicolo x il NO... Perché vorremmo capire, non ascoltare deliri di personaggi perennemente in "cerca di autore"

Comitato pro Referendum - 20 Febbraio 2016 - 22:06

Re: Diritto all'astensione costituzionalmente sanc
dopo affannose ricerche su internet,probabilmente costate il sabato pomeriggio,Ramoni trova un paravento dietro il quale nascondersi per tentare di giustificare una posizione molto traballante. astenersi è un diritto,non ci piove. fare campagna per boicottare è cosa diversa. l'astensione come scelta individuale è un conto,costituire uno pseudo comitato al solo scopo di boicottare un referendum è scelta non illegale,ma decisamente avvilente e degna di pochissimo rispetto,e denota una assoluta mancanza di argomentazioni per sostenere il no. piuttosto che "sbattersi",informarsi e informare le persone delle proprie buone ragioni,questi otto personaggi preferiscono fare come quei bimbi antipatici in spiaggia che rompono i castelli costruiti da quelli più bravi di loro.

Comitato pro Referendum - 20 Febbraio 2016 - 18:28

Diritto all'astensione costituzionalmente sancito
Ho contribuito alla partecipazione cittadina al voto per le elezioni del CdQ nel 2015 quando nessuno ci credeva e molti, senza andare tanto lontano, li ritenevano inutili (e il Q. Est è stato il più votato tra i 5), contribuisco oggi assieme agli altri Consiglieri agli obiettivi che ci siamo prefissi cioè da un lato aumentare la partecipazione alla discussione delle problematiche cittadine, discussione ove spesso vi sono posizioni diverse ma tutte rispettabili ed esprimibili, e dall'altro di pretendere la presenza dell'Amministrazione per dare risposte alle diverse richieste e quindi proporre soluzioni a tali problematiche (cosa che avviene regolarmente). Ora, essendo anche io cittadino verbanese, penso di avere lo stesso diritto alla partecipazione, alla discussione, a valutare le decisioni prese dall'Amministrazione e quindi di sostenerle se ritenute valide nell'interesse della collettività e di costituire un comitato se più persone la pensano alla stesso modo, esattamente come avete fatto voi. E non mi si venga a dire che il problema non è il fatto di essere favorevoli alla delibera consiliare sull'esternalizzazione del forno (quindi NO sulla scheda referendaria) quanto quello di "sponsorizzare l'astensione": ebbene l'astensione al voto in caso di referendum abrogativo E' UN DIRITTO COSTITUZIONALE a disposizione del cittadino elettore. A sostegno di ciò vi cito quanto detto nel 2009 da Stefano Grassi, ordinario di Diritto costituzionale generale all’Università degli Studi di Firenze, a pochi giorni dal referendum sulla legge elettorale: " Per i referendum è la stessa Carta costituzionale a riconoscere implicitamente il diritto all’astensione. L’elezione dei rappresentanti è un dovere funzionale alla formazione del Parlamento e degli altri organi elettivi. Per il referendum invece, i cittadini possono decidere se accettare o meno di rispondere ai quesiti proposti». L’astensione è dunque un comportamento costituzionalmente corretto? « Sì, votare ai referendum è frutto di una scelta libera. Prevedendo un quorum di partecipazione, l’art. 75 della Costituzione riconosce la non partecipazione al voto come una volontà legittimamente espressa». Astenersi è allora un diritto? « Assolutamente, l’astensione sul referendum abrogativo non è certo una vergogna. Il voto è un dovere morale: fino a poco tempo fa era prevista una sanzione per chi non partecipava alle votazioni (l’iscrizione “non ha votato” nel certificato di buona condotta); dagli anni novanta invece, la sanzione è stata eliminata anche per le elezioni politiche. Ma per il referendum il diritto di voto comprende il diritto di astenersi e quindi il dovere morale è solo quello di assumere una decisione sui quesiti, compresa quella di non accettare di rispondere, astenendosi, anche mediante il rifiuto della scheda. Quali sono le prerogative del referendum? « I quesiti sono posti da una minoranza a tutto il corpo elettorale che, chiamato a partecipare al procedimento legislativo, ha così la possibilità di cambiare, abrogandole, le leggi. Chi ritiene i quesiti inammissibili può evitare di esprimersi, negando così il proprio contributo al raggiungimento del quorum». Nel caso dei referendum abrogativi che prevedono un quorum il cittadino ha quindi tre possibilità: SI, NO ASTENSIONE, costituzionalmente sancite. Mi auguro quindi che l'Avvocato Brizio prima s'informi meglio e poi permetta (dopo averlo concordato con il Presidente del Quartiere Nord) ad entrambi i Comitati di esporre, alla bisogna, le rispettive posizioni, tutte. Posso quindi affermare Sig. Marconi nella fattispecie della mia doppia posizione di Consigliere di Quartiere e di componente del comitato per l'astensione di non essere ne incoerente ne discutibile.

Comitato pro Referendum - 20 Febbraio 2016 - 10:21

le riflessioni di Andrea..
Mi sembra un po' di parte la sua riflessione, Andrea. A parte il fatto che i vari rappresentanti dei consigli di quartiere che sono nei comitati sono lì a titolo personale(pro e contro- ci sono entrambi gli schieramenti) non vedo lo scandalo. Perché sono per l astensionismo? E allora? Libero pensiero...(le assicuro che io aborro l astensionismo e il quorum). Guardi, Andrea, che se questo referendum sarà un flop e' perché alla gente non gliene frega niente. Non per il comitato dei 7/8/9/10 quanti sono?....

Comitato pro Referendum - 19 Febbraio 2016 - 21:49

poche riflessioni
Che all'interno del comitato che propone l'astensionismo ci sia qualcuno che siede in consiglio di quartiere lo trovo, quantomeno, discutibile. Che il comitato che promuove l'astensione nelle sue enunciazioni solenni dica falsità, giustificandosi affermando che non bisogna prendere per buone le parole del dirigente ( che poi è colei che si occupa di tuttala procedura) lo trovo scorretto. Che il Sig Tedesco dica a me di non utilizzare i quartieri per fare propaganda ( io ho chiesto pubblicamente e via email di poter intervenire alle riunioni) e poi lui si presenta in un quartiere per rivendicare le sue posizioni, ovviamente senza preavviso, lo trovo incoerente.

L’associazione 21 Marzo risponde a De Magistris e Minore - 19 Febbraio 2016 - 20:12

Etica: a chi manca in realtà?
E a qualcun altro Sig. Brignone fa invece molto comodo distinguere solo talune affermazioni della Minore (in questo caso specifico, di altri in ogni possibile altra occasione) usandole a proprio agio per attaccare l'Amministrazione con il solito metodo "a prescindere" senza considerare sufficientemente la gravità di talaltre affermazioni fatte. In questo senso non mi pare poi così differente, anzi. E infatti dalla gravità delle illazioni fatte dai leghisti nei confronti dell'Associazione 21 Marzo è sapientemente giunto a criticare il mio appartenere al comitato pro esternalizzazione del forno crematorio e alla mia mancanza di etica nell'appartenervi... questo si che è alquanto etico! In merito alla questione forno trattasi di altra storia, lei è andato ancora una volta fuori tema, in tal senso ho già risposto nel post dedicato.

Comitato pro Referendum - 19 Febbraio 2016 - 19:21

Re: Suvvia Brignone
Ramoni adombra il sospetto che dietro al comitato degli 11 in realtà ci sarebbero politici della minoranza. evidentemente Ramoni,ultras della maggioranza,è convinto che questo sia IL sistema. il comitato farlocco,baracconata messa su per boicottare il referendum, è esclusiva della maggioranza,per merito e metodo.

Comitato pro Referendum - 19 Febbraio 2016 - 14:31

La situazione finanziaria degli Enti Locali
pone seri elementi conoscitivi agli amministratori e ai cittadini. La programmazione degli interventi comunali non può prescindere da una conseguente valutazione. L’A.C. scegliendo la privatizzazione del forno, abbandona un compito non istituzionale per fissare la propria attenzione sul conseguimento di obiettivi di sua competenza: investimenti sulla città (per esempio Piazza Fratelli Bandiera), rilancio della cultura e turismo (per esempio il Maggiore), solidarietà sociale (per esempio il dormitorio del Rosa Franzi). Il comitato che invita all’astensione dal referendum per il forno, intende favorire una logica amministrativa capace di conseguire questi obiettivi che servono all’economia, allo sviluppo turistico e alla solidarietà sociale di tutto il tessuto cittadino e a favore di tutti i cittadini.

Lega Nord: insultare e denigrare. Un metodo politico di bassa ...lega - 19 Febbraio 2016 - 11:24

sempre "gli altri"?
no, dico, ma così non se ne esce... ma può essere sempre colpa degli "altri"? ma un PD che non dialoga su nulla, che accetta che le Commissioni vengano continuamente morificate, che da dei bugiardi agli avversari (vedi prova documentale allegata)... ma può avere ragione solo perchè ha preso più voti? ma con tutte ste dimissioni, ma con questa assenza di prese di posizioni (vedi forno e nuovo comitato per l'astensionismo) , a quale "livello politico" si ambisce di arrivare?

Lega Nord: insultare e denigrare. Un metodo politico di bassa ...lega - 19 Febbraio 2016 - 09:49

caro PD
Caro PD, ok, tutto giusto anche se sull'opportunità politica che certe persone rivestano certi ruoli amministrativi si potrebbe discutere, ma vista tutta questa voglia di una politica più alta, non potreste dire qualcosa su temi più alti? Tipo, sul referendum per il forno crematorio, vi sta bene che non ci sia un comitato per il no ma un comitato per l'astensione? Cosa farete lunedì in Consiglio? Per alzare il livello non basta ignorare gli interlocutori!

Comitato pro Referendum - 19 Febbraio 2016 - 09:29

Re: Perchè non serve questo referendum
le leggi non le fa Clerval,e l'opportunità del referendum non la stabilisce nè Clerval nè il comitato dei fenomeni. firme raccolte-referendum,con buona pace di chi prova a far fallire l'esercizio dell'unico strumento di democrazia diretta rimasto.

Comitato pro Referendum - 19 Febbraio 2016 - 09:08

Re: Perchè non serve questo referendum
Ciao Clerval Consentimi di dissentire, senza volerlo hai appena esposto il problema più grande con questa tua affermazione "Su quelle specifiche la democrazia rappresentativa ha eletto i suoi organismi: il Sindaco, la Giunta, il Consiglio Comunale che sono in grado di prendere adeguate decisioni perché informate. Il Consiglio comunale ed i suoi consiglieri NON SONO STATI INFORMATI nonostante le richieste, al contrario sembra conosca molti più dettagli il comitato neo costituito a favore della privatizzazione, a mio parere vi è un evidente carenza di democrazia ed il referendum nasce proprio da questo presupposto

Comitato pro Referendum - 19 Febbraio 2016 - 08:08

Perchè non serve questo referendum
La possibilità dell'astensione nel referendum del forno crematorio trova fondamento nella sua legittimazione: la presenza di un quorum. Il quorum non è richiesto sulle grandi questioni che riguardano la democrazia, per esempio le riforme costituzionali. Non si può infatti invalidare alcun diritto a prescindere dal numero delle sue espressioni. Il quorum è invece richiesto dove sono necessari elementi di conoscenza del problema. Occorre una qualificazione quantitativa che dimostri la opportunità della scelta. Lungi dal costituire una diminuzione della partecipazione la scelta del comitato non referendario richiama l'attenzione sul fatto che i referendum si fanno sulle grandi questioni. Su quelle specifiche la democrazia rappresentativa ha eletto i suoi organismi: il Sindaco, la Giunta, il Consiglio Comunale che sono in grado di prendere adeguate decisioni perché informate.

Forno Crematorio: nasce il comitato per il SI all’esternalizzazione - 18 Febbraio 2016 - 11:16

dati certi
sul 2014 (un anno non particolarmente redditizio) il forno ha prodotto utili NETTI per 250'000 euro (...a memoria , dati forniti dal dirigente). Oltre a ciò si aggiunga che se la gestione diventa privata va aggiunto il costo dell'IVA che attualmente con gestione pubblica non si paga. Per quanto mi riguarda non sono contrario a priori alla privatizzazione, ma pretendo paletti chiari e certi: Quante cremazioni massimo farà il privato? quali gli introiti per il comune? quali le tariffe che verranno applicate? quali garanzie su fumi e ceneri? che garanzie per tutto questo? Il comitato per l'astensione non risponde a queste domande, fa solo ipotesi. A queste domande dovrebbe dare risposta una Amministrazione seria, un comitato serio dovrebbe dare motivazioni per un voto diverso, non per il NON voto. In tutto ciò il problema delle assunzioni è un problema FASULLO.

Forno Crematorio: nasce il comitato per il SI all’esternalizzazione - 17 Febbraio 2016 - 21:27

senso civico
un comitato non per votare sì o no,ma un comitato che nasce per far fallire un referendum invitando la gente a non votare. senso civico,per non dire civiltà,pari a zero. va bene,volete metterla su questo piano?ok. il senso civico è anche quello che fa testimoniare,ad esempio,una persona che vede un pirata della strada investire qualcuno e fuggire. io auguro a chi invita la gente a non avere senso civico,di trovare la propria macchina bocciata davanti a un gruppo di persone,e che nessuna di queste voglia testimoniare. macchina bocciata e carrozziere da pagare. sai che ridere!

Forno Crematorio: nasce il comitato per il SI all’esternalizzazione - 17 Febbraio 2016 - 20:46

In concreto?
Hanno scritto un romanzo in stato confusionale. Nasce il comitato del SI per dire NO al referendum ..

Accorpamento Referendum - 17 Febbraio 2016 - 18:30

peccato
peccato che il comitato per l'astensione con la sua prima uscita abbia già iniziato a dire cose inesatte , se non proprio "castronerie" http://www.verbaniafocuson.it/n557071-referendum-nasce-il-comitato-per-l-astensionismo.htm

Il PAES di Verbania approvato dalla Commissione Europea - 3 Febbraio 2016 - 11:14

lo hanno detto
Giovedì sera al Centro d’ Incontro S.Anna c’è stata una Assemblea Informativa organizzata dal quartiere Pallanza-S’Anna sul progetto dell’esternalizzazione del forno crematorio, l’amministrazione comunale, per voce dell’Assessore Forni, ha dimostrato tutta la sua pochezza. Di fronte ad una cinquantina di persone (pochi ma ben informati) ha dribblato alle domande poste dai cittadini per poi dover ammettere le criticità di questa operazione. “Con la nuova linea le cremazioni aumenteranno?” Si, questa è la risposta, o meglio “dipenderà dalla capacità dell’impianto”, tradotto, se l’impianto potrà, con una linea come avviene a Domodossola, cremare più di 2500 salme, lo faranno, basterà cambiare le autorizzazioni. “Le tariffe aumenteranno?” Si, o meglio, per i cittadini Verbanesi potrebbero restare invariate salvo il sovrapprezzo dell’iva che oggi non si paga essendo comunale , mentre mediamente per i non residenti le tariffe aumenteranno notevolmente, se il privato vuole far quadrare i suoi bilanci. “Il comune a fronte dell’aumento dei fumi emessi guadagnerà di più?” No, anzi, per i primi anni il guadagno sarà prossimo allo zero per favorire l’investimento.Se prima erano dubbi, ora sono certezze. Sono già state superate le mille firme, il referendum si farà, ma ogni firma ha un peso, il peso di dire basta, state regalando i soldi pubblici, ovvero i mancati guadagni! Ultimo appunto, l’Assessore che si occupa di partecipazione, di rapporto con i quartieri, colui che dovrebbe ascoltare i cittadini ha affermato “…e poi bisogna vedere come dieci persone possano fermare un procedimento…”. Questa è l’idea di democrazia e partecipazione di questa amministrazione: voglio, comando e posso. Undici persone si sono attivate per mettere a posto un ingiustizia, ad oggi più di mille persone hanno firmato per sostenere la loro causa e Lei Assessore sostiene che più di mille persone non contino nulla? Infine, ma non certo per importanza, sottolineiamo e abbracciamo la proposta del comitato: accorpare questo referendum con quello confermativo per la riforma del Senato, probabilmente in autunno. In questo modo non ci saranno spese aggiuntive per i seggi e le persone che dovranno lavorarci. Quindi non fatevi abbindolare dalla minaccia che uno strumento di democrazia costerà alle tasche dei cittadini: il modo per farlo risparmiando c’è! Ci vuole solo lungimiranza, senso di responsabilità e la volontà, da parte di questa amministrazione, di volerlo fare… e su questo abbiamo forti dubbi.

M5S su incontro per il forno crematorio - 23 Gennaio 2016 - 14:42

Chi di pignoleria ferisce di pignoleria perisce
Se non sbaglio, e non mi sbaglio, è il comitato referendario e, di concerto M5S, in occasione della partecipata assemblea del 14 gennaio scorso, che hanno chiesto l'accorpamento non con il referendum sulle trivellazioni ma con quello sulla riforma del Senato, e questa era l'oggetto della richiesta di chiarimenti, non altri, ma a quanto pare si fa molto in fretta a cambiare le regole della comunicazione trasparente in corsa oltre che essere discrezionali nel trasmettere correttamente ai cittadini "poco partecipati" tutte le informazioni circa i regolamenti contenuti nello Statuto Comunale sul corretto svolgimento dei referendum. Se la normativa dovesse prevedere la possibilità di accorpare il referendum a qualsivoglia consultazione nazionale, lo si dica chiaramente, con correttezza e trasparenza, "valori" che dovrebbero contraddistinguere il M5S da sempre, diversamente si tratta solo delle solite "barbe finte", anche dei grillini. Il fatto poi che si temi una sconfitta è un fatto del tutto aleatorio, molto più realisticamente si prevede il contrario, se prendiamo l'adesione cittadina (e del quartiere Pallanza in particolare) all'assemblea informativa tenutasi a S. Anna come termometro dell'interesse cittadino al voto referendario, con conseguente inutile esborso di molti denari immolati alla causa democratica o, nella migliore delle ipotesi (e questo è tutto da dimostrare e ancora da verificare) profusione di tempo ed energie. Ma sono il primo a sottolinearlo e a sostenerlo, si rispetti il volere del popolo.
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