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ammissione - nei commenti

Oggi il Vescovo a Carciano dopo l'arresto del parroco - 21 Luglio 2014 - 14:48

ridimensionare tutto
Ridimensionare il valore e il potere reale del sacerdote sarebbe prudente: il sacerdote è un uomo in carne ed ossa, esattamente come tutti gli altri. E, come tutti noi NON HA poteri sovrannaturali, non è immune da tentazioni né debolezze. E' "il popolo" che, in cerca di "protezione" si è illuso che avesse e di fatto gli ha attribuito una "rassicurante superiorità" alla quale appoggiarsi. Per questo motivo la Chiesa dovrebbe riconoscere ai sacerdoti il diritto ad una moglie e ad una famiglia: egli stesso sarebbe più protetto e disincentivato dal seguire "rotte sbagliate". Il celibato dei sacerdoti cattolici è un'invenzione per evitare la frammentazione del patrimonio ecclesiastico ( spinoso problema già nel XII secolo, dai tempi di un papa Gregorio se non ricordo male), "sostenuto" da traduzioni sibilline e fuorvianti di antichi testi sacri che tentano di giustificare la regola. E' un argomento complesso e delicato, non trattabile in questa sede. Ma ritengo sia sbagliato dare tutta la colpa al singolo sacerdote, che è un uomo come tutti gli altri e come tale andrebbe giudicato. E poi, fare di nuovo il sacerdote? Io, fossi in lui lascerei la tirannica e venale Madre Chiesa e andrei a fare il missionario laico in qualche angolo del mondo dove tutti si è considerati figli di Madre Natura e basta. Di certo, non sarà la tirannica e venale Madre Chiesa a respingerlo: sarebbe una ammissione di colpa, sarebbe ammettere il fallimento della loro pomposa e ipocrita gerarchia.

Consiglio Comunale fiume: il CEM torna protagonista - 18 Luglio 2014 - 10:50

per "sibilla" ed altri "ignoranti " della legge !
Le pubbliche amministrazioni possono affidare appalti di lavori entro il valore di un milione di euro con procedura negoziata, ma devono assicurare un minimo confronto concorrenziale con la gara informale. Il Dl Sviluppo riformula l'articolo 122 del Dlgs 163/2006, razionalizza la disciplina della procedura negoziata ed elimina la norma che prevedeva un tetto massimo a 100mila euro, ma non indicava regole selettive. I lavori fino a un milione di euro possono quindi essere affidati dal responsabile del procedimento tramite procedura negoziata, ma rispettando alcuni dei principi dell'ordinamento Ue (trasparenza, parità di trattamento, non discriminazione, proporzionalità) e dovendo effettuare una gara informale fra un numero minimo di operatori economici. Anche nel nuovo quadro, comunque, la procedura negoziata è considerata una fattispecie eccezionale, che si integra con le altre ipotesi previste dall'articolo 57 del codice. Le stazioni appaltanti devono quindi dimostrare l'esistenza di adeguati presupposti per poter utilizzare il percorso semplificato (ad esempio l'urgenza derivante dall'esigenza di avviare il cantiere entro termini prefissati per non perdere finanziamenti comunitari). Il modulo operativo che la stazione appaltante deve seguire per la selezione è espressamente stabilito nel format disciplinato dall'articolo 57, comma 6 dello stesso codice dei contratti. La stazione appaltante deve quindi prima di tutto procedere all'individuazione degli operatori economici da invitare alla gara ufficiosa, mediante indagine di mercato. L'Avcp ha evidenziato (documento istruttorio del dicembre 2010) che questa fase deve avere un'adeguata pubblicità, e che la concreta individuazione dei soggetti da invitare al confronto possa essere effettuata mediante l'applicazione di criteri reputazionali o mediante sorteggio. La stessa autorità ha anche ammesso la formazione di elenchi di operatori economici, dai quali estrapolare i soggetti da invitare: per essere compatibili con il divieto previsto dall'articolo 40, comma 5, del codice, gli elenchi devono essere configurati come "aperti" e non devono determinare la condizione esclusiva per l'ammissione alle gare informali. Secondo la nuova regola, il responsabile del procedimento deve rivolgere l'invito ad almeno cinque soggetti quando l'importo dell'appalto è inferiore a 500mila euro, e ad almeno dieci quando il valore è tra 500mila e un milione di euro. Nello svolgimento delle gare il rispetto dei principi dell'ordinamento Ue richiede che alcune fasi abbiano adeguata trasparenza: l'apertura delle offerte dovrà pertanto avvenire in seduta pubblica. La tempistica per la presentazione delle offerte è individuata dallo stesso articolo 122 del codice (comma 6, lettera d) in 10 giorni dall'invio della lettera di invito, salvo che non vi siano ragioni di urgenza (che andranno evidenziate). Nell'area tra 500mila e un milione di euro, quando utilizzano come criterio di valutazione quello del prezzo più basso, le Pa possono esplicitare nella lettera di invito che si opererà l'esclusione automatica delle offerte anormalmente basse (in base all'articolo 122, comma 9), a condizione comunque che pervengano almeno dieci offerte. L'applicazione della gara informale definita dall'articolo 57, comma 6, del codice comporta anche l'applicazione del principio di rotazione (richiamato nella norma), per cui le stazioni appaltanti non possono affidare lavori ulteriori all'aggiudicatario della gara informale per un certo periodo (che va dichiarato), e non lo possono invitare alle procedure selettive ufficiose. La nuova norma introduce anche obblighi di pubblicità dell'aggiudicazione, che va resa nota con pubblicazione sul sito internet della stazione appaltante, sul sito del ministero delle infrastrutture (www.serviziobandipubblici.it) e sul sito dell'osservatorio regionale.

In 2000 da Grillo - 20 Maggio 2014 - 19:50

@ Sebastiano
Rispetto il tuo pensiero ma devo contraddirlo perché è frutto della disinformazione cui tutti gli italiani sono succubi, devi sapere che l'Italia è al 70° posto mondiale per libertà di informazione e il M5S, avendo nel programma l'abolizione del finanziamento pubblico all'editoria (centinaia di milioni all'anno) naturalmente si é attirato l'antipatia di tutti coloro che in questo mare di soldi pubblici ci sguazzano scaldando le sedie e stampando giornali che nessuno compra. La "vera" verità, e su youtube trovi la registrazione dell'ammissione, è che Bersani non chiedeva al M5S di fare un governo di coalizione dividendo equamente i ministeri, lui voleva solo 16 deputati del M5S che ricevessero le "direttive" del PD, come delle marionette, per sostenere un governo costituito dagli uomini del PD. Il M5S sarebbe morto quello stesso giorno e invece il MoVimento vive e cresce, cresce proprio per la sua coerenza, proprio perchè l'unico compromesso l'ha fatto con i cittadini essendo formato completamente da cittadini liberi, cittadini che non devono scodinzolare davanti ai segretari di partito per avere una carica istituzionale o per mantenere la poltrona.

Risultati sondaggio sui candidati sindaco - 7 Aprile 2014 - 14:30

Come no?
Renato, come no? La Redazione per sua stessa ammissione ha cancellato un certo numero di voti "tarocchi" .....

Chifu sindaco: ultimo passo verso integrazione - 21 Febbraio 2014 - 12:50

Zanetta
L'onorevole Zanetta ha parlato, per sua stessa ammissione, a titolo personale, rimandando la decisione definitiva al Coordinatore Regionale di F.I. Gilberto Pichetto.

Intervento di Valerio Cattaneo sul PISU - 10 Luglio 2013 - 11:39

Fate in fretta
È opportuno che il Presidente Cattaneo, si metta a lavorare per la ricollocazione dei fondi PISU. Per sua ammissione non crede nemmeno lui al CEM. La preoccupazioni che la ditta faccia ricorso e' superata: la ditta ha già' aperto il contenzioso, per cui e' stato richiesto un arbitrato. il tassametro sta girando. La ditta va pagata in fretta e sciolto il contratto. Non si citi Expo. CEM non ne farà parte. È come nella vicenda della Costa Concordia, non c' e' Schettino. E siamo in ritardo sull' allarme. L' argomento dei finanziamenti da usare male ma da usare e stata la causa del declino italiano. Fate in fretta,
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