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M5S su emendamenti, forno crematorio e streaming - 29 Settembre 2016 - 12:33

Pieno rispetto della volontà popolare
Forse è il caso anche qui di analizzare i risultati scaturiti dalle urne dal punto di vista politico: 6.000 SI contro i circa 18.000 NO all'abrogazione della delibera di giunta sull'esternalizzazione del forno. Si, perché se è giusto tener conto della voce degli oltre 6000 verbanesi contrari deve essere altrettanto corretto soppesare l’eloquente silenzio dei circa 20.000 che, di fatto, hanno avallato la decisione dell’amministrazione di esternalizzare il forno. E le ragioni di tale decisione, e della scelta fatta dai ¾ dei verbanesi aventi diritto al voto (dati amministrative 2014), sono queste, frutto di ricerche, analisi e valutazioni basate su evidenze e dati oggettivi: http://www.verbanianotizie.it/n604125-forno-crematorio-perche-non-andremo-a-votare.htm Pertanto affermare che non sia stata presa una decisione da parte dei cittadini verbanesi solo perché non sia stato raggiunto il quorum è a dir poco tendenzioso. In merito al quorum è forse appena il caso di ricordare che esiste un motivo ben preciso per cui lo statuto referendario lo preveda in caso di abrogazione, così riassumibile: “Il quorum viene solitamente previsto nei casi in cui si voglia evitare che un'esigua minoranza di elettori possa prendere decisioni riguardanti l'intera collettività. Per questo motivo quasi tutti gli statuti di società e associazioni prevedono quorum (a volte molto elevati) per decisioni importanti. Quindi pieno rispetto per i 6.000 NO ma non può essere una minoranza di cittadini elettori a poter decidere per l'intera collettività, piuttosto è vero il contrario.

Relazione Presidente uscente - Fondazione Comunità Attiva Cannobio - 28 Agosto 2016 - 05:55

C'era da aspettarselo!
Con il blocco delle assunzioni negli Enti Pubblici questa è un'ottima occasione per i nove Sindaci e loro Amministrazioni Comunali di "sistemare" parenti, amici o politici "trombati"! In sostanza sembra una manovra creata ad arte per poter mettere le mani nella "marmellata". Bisognerebbe conoscere lo statuto della "Fondazione Comunità Attiva" per capire il metodo di elezione del Consiglio. Vuoi vedere che è iniziata la "caccia al voto"? Le elezioni non sono poi così tanto lontane ci vuole il suo tempo per raggiungere certi traguardi! Conserviamo la relazione dell'Avv. Pinolini, potrebbe tornare d'attualità quando si conosceranno i nomi del nuovo Consiglio.

Incontro per il No al referendum costituzionale - 24 Maggio 2016 - 17:50

Re: Giovanni...
Ciao annes, in effetti in tale ottica tu e Paolino avete pienamente ragione. Ponete argomentazioni molto valide. Ho letto frettolosamente e ti ho messo nel calderone di quelli che affermato semplicisticamente aboliamo le regioni e diamo tutto alle province. Credo, e come leggo forse mi darete ragione, che l'istituzione regionale è stato un fallimento totale dal punto di vita politico ed economico. Sarei dell'idea di cominciare a eliminare innanzitutto quelle a statuto speciale per poi passare a una nuova ridefinizione della struttura amministrativa nazionale. In tutti questi anni si è parlato a vanvera di federalismo tralasciando aspetti politici importantissimi. La colpa è da imputare anche alla sterile propaganda della Lega fatta a uso e consumo di ingenuotti che giocavano a essere duri nordici destrorsi.

Decisa la data del referendum sul forno crematorio - 15 Febbraio 2016 - 20:15

Buonsenso
Apprezzabile la decisione da parte dell'amministrazione, e nel caso salti il referendum sulle trivellazioni spero nell'accorpamento con quello sulla riforma della costituzione, anche se non si rispettano i tempi come da statuto comunale una deroga credo sia auspicabile

M5S su incontro per il forno crematorio - 23 Gennaio 2016 - 14:42

Chi di pignoleria ferisce di pignoleria perisce
Se non sbaglio, e non mi sbaglio, è il Comitato referendario e, di concerto M5S, in occasione della partecipata assemblea del 14 gennaio scorso, che hanno chiesto l'accorpamento non con il referendum sulle trivellazioni ma con quello sulla riforma del Senato, e questa era l'oggetto della richiesta di chiarimenti, non altri, ma a quanto pare si fa molto in fretta a cambiare le regole della comunicazione trasparente in corsa oltre che essere discrezionali nel trasmettere correttamente ai cittadini "poco partecipati" tutte le informazioni circa i regolamenti contenuti nello statuto Comunale sul corretto svolgimento dei referendum. Se la normativa dovesse prevedere la possibilità di accorpare il referendum a qualsivoglia consultazione nazionale, lo si dica chiaramente, con correttezza e trasparenza, "valori" che dovrebbero contraddistinguere il M5S da sempre, diversamente si tratta solo delle solite "barbe finte", anche dei grillini. Il fatto poi che si temi una sconfitta è un fatto del tutto aleatorio, molto più realisticamente si prevede il contrario, se prendiamo l'adesione cittadina (e del quartiere Pallanza in particolare) all'assemblea informativa tenutasi a S. Anna come termometro dell'interesse cittadino al voto referendario, con conseguente inutile esborso di molti denari immolati alla causa democratica o, nella migliore delle ipotesi (e questo è tutto da dimostrare e ancora da verificare) profusione di tempo ed energie. Ma sono il primo a sottolinearlo e a sostenerlo, si rispetti il volere del popolo.

M5S su incontro per il forno crematorio - 22 Gennaio 2016 - 23:01

Chiarimento
In merito alla parte conclusiva del comunicato " Infine, ma non certo per importanza, sottolineiamo e abbracciamo la proposta del comitato: accorpare questo referendum con quello confermativo per la riforma del Senato, probabilmente in autunno. In questo modo non ci saranno spese aggiuntive per i seggi e le persone che dovranno lavorarci. Quindi non fatevi abbindolare dalla minaccia che uno strumento di democrazia costerà alle tasche dei cittadini: il modo per farlo risparmiando c'è! Ci vuole solo lungimiranza, senso di responsabilità e la volontà, da parte di questa amministrazione, di volerlo fare... e su questo abbiamo forti dubbi", se, come si ventila, il referendum confermativo per la riforma del Senato dovesse tenersi ad ottobre 2016, potrebbe spiegarmi il M5S in merito alla tempistica cosa recita l'art. 55 dello statuto Comunale, in particolare i commi 2 e 4: Art. 55 Adempimenti necessari conseguenti all'ammissibilità del referendum 1. Entro sessanta giorni dalla notifica della delibera del “Comitato dei Garanti”, i soggetti interessati devono presentare - per ogni quesito - la richiesta corredata della firma autenticata ai sensi della legge, di mille residenti che abbiano compiuto i diciotto anni al momento della sottoscrizione. 2. Sulla regolarità della documentazione prodotta decide, entro trenta giorni dalla presentazione, il “Comitato dei Garanti”. 3. Entro novanta giorni dalla decisione del “Comitato dei Garanti” sull’ammissibilità, il Consiglio Comunale può recepire in atto formale la proposta dei promotori, facendo decadere la proposta referendaria. 4. Il referendum ha luogo nei tempi e nei modi previsti dall'apposito Regolamento, comunque non oltre novanta giorni dalla pronuncia dei Garanti di cui al precedente comma 2 e non può aver luogo in concomitanza con altre operazioni di voto, a meno che non riguardino un referendum nazionale.

Torna lo sconto benzina nei territori di confine - 17 Dicembre 2015 - 10:24

a e b
e quelli che vanno a gasolio? in Svizzera costa meno che in Italia ed è di ottima qualità e comunque mi ripeto, non ci devono essere cittadini di serie A e B ed infine quanti distributori ci sono in prossimità del confine da "salvare"? Per capirci io abolirei anche le regioni a statuto speciale...

Immovilli su Con.Ser.Vco - 2 Aprile 2015 - 06:58

lady
Il premio di produzione è un contratto di secondo livello non un regalo che viene fatto ai lavoratori . Il contratto nazionale demanda ( purtroppo) spesso alla contrattazione locale gli aumenti salariali in base alla produttività e alla redditività della azienda. sui licenziamenti individuali il tutto ( per le aziende con più di 15 dipendenti) era regolato dall ' articolo 18 dello statuto dei laviratori. Non è assolutamente vero che non si poteva licenziare per furto. c'era un lungo elenco di motivi per I quali il licenziamento era ritenuto valido . Ora tanto il signor Renzi ha cambiato tutto... guarda basta solo informarsi e non cadere in una demagogia da 4 soldi. Roby io mi sono commosso solo quando Maggie è morta , ma per la gioia. C è una canzone dei Pink Floyd ( ma tu immagino che non sappia nemmeno chi siano ) che dice " che cosa hai fatto Maggie che cosa hai fatto all ' Inghilterra" e io aggiungerei all Europa e al mondo insieme al suo amico Reagan... tutto è iniziato da li..

Banchetto natalizio della Squadra Nautica Salvamento - 22 Dicembre 2014 - 15:34

VOLONTARIATO
Gentile Alberto, comprendo la tua ostilità verso certi meccanismi ma non li condivido. Oggi va tanto di moda criticare e osteggiare qualsiasi utilizzo del denaro pubblico, ma forse sarebbe il caso di fermarsi a riflettere prima di sputare sentenze. in primo luogo perché si banalizza e si riducono ai minimi termini delle realtà che sono invece fondamentali per il nostro territorio. Le convenzioni con le Asl esistono, non sono un mistero, ma sono a malapena sufficienti a coprire una parte dei costi che un'associazione di questo tipo può sopportare. Se così non fosse, occorrerebbe ribaltare tali costi direttamente sull'utente finale perché sia ben chiaro che ad oggi il terzo settore (ovvero il non profit) ha più che mai difficoltà a reperire risorse dal settore privato. Fosse così facile acquistare un'ambulanza (il cui costo medio è 70.000 euro) con i contributi dei privati... Le associazioni vivono del volontariato e dell'opera essenziale dei volontari che meritano tutto il rispetto possibile per quello che fanno, privandosi di parte del proprio tempo libero per donarlo agli altri. Tuttavia garantire un servizio 24 ore su 24 non è sempre fattibile solo con i volontari e per questa ragione servono i dipendenti. Altrimenti rischieremmo di trovarci ad avere necessità di un ambulanza e di non avere nessuno in grado di intervenire. TI ricordo che le associazioni sono regolarmente revisionate da soggetti indipendenti che verificano la corretta applicazione delle regole e l'utilizzo dei fondi provenienti dalle convenzioni, garantendo la massima trasparenza nell'interesse di tutti. Infine, tutto il tuo discorso è secondo me fine a se stesso in quanto trattandosi di enti non profit anche qualora ci fosse un avanzo di gestione nessuno potrebbe appropriarsene in quanto per statuto esiste per questi enti il divieto di distribuire utili a chiunque, per cui eventuali avanzi possono essere utilizzati solo per essere reinvestiti nell'attività dell'ente medesimo. CI sono tanti sprechi in Italia, ma forse sarebbe opportuno capire che non sempre l'impiego di denaro pubblico è uno spreco ma spesso solo un volano per consentire a un ente di farsi carico di un servizio che tra l'altro, se fosse erogato direttamente da un ente pubblico, probabilmente costerebbe di più... mi spiego: se asl dovesse garantire il servizio 24 ore su 24 potrebbe farlo solo con dei dipendenti e quindi dovrebbe pagare sempre e comunque almeno 2 dipendenti per ogni equipaggio, 24 ore al giorno. Con gli enti di volontariato è invece possibile pagare magari solo un dipendente, perché il soccorritore può essere un volontario (che invece non potrebbe prestare la propria opera in asl gratuitamente). Con le associazioni di volontariato quindi si riesce a garantire un servizio con un costo minore e inoltre c'è l'indubbio vantaggio di diffondere la cultura del soccorso tra i volontari. Si vorrebbe non avere mai bisogno di un intervento del 118 ma personalmente ritengo che avere la certezza che in caso di necessità ci sarà sempre qualcuno in grado di intervenire mi fa dormire sereno. Sapere che quel qualcuno può essere un volontario che dona il suo tempo a favore di tutti, senza chiedere nulla in cambio, mi rende orgoglioso di essere il presidente della Squadra Nautica di Salvamento. Spero di avere chiarito qualche dubbio e forse di aver dato un punto di vista meno polemico ma più concreto alla questione.

LegalNews: La contestazione disciplinare a carico del lavoratore subordinato - 8 Dicembre 2014 - 15:36

contestazione datori di lavoro
ai dipendenti pubblici però non si attua lo statuto dei lavorati puo definirne l'iter?

Verbania Documenti raccoglie firme sulla sanità - 18 Novembre 2014 - 12:10

Per Cesare
Mi chiedo quindi quale iniziativa si possa considerare la migliore (o la peggiore, a seconda dei punti di vista): quella della Rappresentanza dei Sindaci dell'ASL VCO (cioè Sindaco di Domodossola e Sindaci suoi subalterni) "altamente responsabile" in quanto tesa al riconoscimento di una sola Sanità, quella dell'Ossola, in un perfetto atteggiamento campanilistico in difesa dei propri interessi; oppure quella del Sindaco Marchioni e gli altri 25 Sindaci del Verbano che per prima cosa, sicuramente in modo responsabile nei confronti di tutti i cittadini del VCO, per una evidente questione di pari dignità dell'intero territorio, hanno chiesto con forza e determinazione il mantenimento dei DEA e dell'intera Sanità in tutto il VCO (Ossola compresa). A conferma di ciò si riporta lo stralcio della parte finale del Documento presentato dal Sindaco di Verbania Marchionini e dal Sindaco di Cannobio Albertella per i 25 Sindaci del Distretto del Verbano: PROPOSTA ALLA REGIONE PIEMONTE IL SINDACO DEL COMUNE DI VERBANIA, D’INTESA CON TUTTI I 25 SINDACI DEL DISTRETTO DEL VERBANO, RESPONSABILMENTE, TENUTO CONTO CHE LA REGIONE PIEMONTE NON HA FORNITO ALCUN SUPPORTO FINANZIARIO A CONFERMA DEI NOTEVOLI RISPARMI CHE SI CONSEGUONO CON TALE OPERAZIONE, DICHIARA CHE LA SCELTA PROVOCHERA’ LE GIUSTE PROTESTE DELLA POPOLAZIONE (CHE POTREBBERO PROSEGUIRE PER UN LUNGO PERIODO) CHIEDE DI INSERIRE NELLA PROPOSTA REGIONALE DA PRESENTARE AL MINISTERO DELL’ECONOMIA “IL MANTENIMENTO DEI D.E.A. DI 1° LIVELLO A DOMODOSSOLA E VERBANIA”. LA MOTIVAZIONE DELLA DEROGA VA INDICATA SOPRATTUTTO NELLA PUNTUALE APPLICAZIONE DELL’ART. 8 DELLO statuto DELLA REGIONE PIEMONTE, CHE PREVEDE PER LA NOSTRA PROVINCIA IL RICONOSCIMENTO “ DELLA SPECIFICITA’ MONTANA,” CHE E’ STATA OTTENUTA DOPO ANNI DI IMPEGNO POLITICO E PRESSIONI DELLE POPOLAZIONI. SE NON CONSENTE IL MANTENIMENTO DEI 2 D.E.A., SI RITIENE CHE SIA SOLO UNA ENUNCIAZIONE VUOTA DI SIGNIFICATO CONCRETO, CHE SARA’ ALLORA ASCRIVIBILE A CHI POI NON E’ RIUSCITO POLITICAMENTE A DARE SPESSORE POLITICO/AMMINISTRATIVO. LA SPECIFICITA’ MONTANA E’ STATA APPROVATA NELLO statuto REGIONALE IN QUANTO SI E’ RICONOSCIUTO CHE 75 SU 77 COMUNI SONO CONSIDERATI MONTANI. E’ L’UNICA PROVINCIA CHE HA AVUTO TALE RICONOSCIMENTO IN UN TERRITORIO CHE E’ UGUALE A QUELLO DELLA ASL. SI RILEVA CHE MOLTI PAESI MONTANI SONO DISTANTI SIA DAL COMUNE IN FONDO ALLA VALLE, CHE MAGGIORMENTE DAGLI OSPEDALI. IN QUESTI GIORNI DI MALTEMPO PROLUNGATO, CHE PURTROPPO SI REGISTRA ORMAI CON UNA CERTA FREQUENZA DURANTE TUTTO L’ANNO, LE FRANE, GLI SMOTTAMENTI SULLE STRADE, L’ESONDAZIONE DEI TORRENTI RENDONO ANCORA PIU’ PROBLEMATICA LA CIRCOLAZIONE E DI CONSEGUENZA ANCHE LE “OPERAZIONI URGENTI DI SOCCORSO”. QUINDI IL PREVEDERE NEL NOSTRO TERRITORIO UN SOLO D.E.A. , PURTROPPO PENALIZZERA’ MAGGIORMENTE LE NOSTRE POPOLAZIONI, IN UN SETTORE QUALE LA SALUTE, CHE NON SEMPRE AMMETTE IL RECUPERO, MENTRE INVECE CON I 2 DEA E CON UNA RIORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI OSPEDALIERI, ANCHE I NOSTRI CITTADINI, CHE VIVONO AI MARGINI DEL PIEMONTE E MOLTO DISTANTI DA TORINO, SI SENTIREBBERO MEGLIO TUTELATI. LA PROPOSTA SOPRA INDICATA PUO’ ESSERE ACCOLTA, ANCHE PERCHE’ SE LA REGIONE OTTERRA’ L’APPROVAZIONE DEL PIANO COMPLESSIVO DI RIORDINO DELLA SANITA’, DOVRA’ POI PREDISPORRE IN MODO ANALITICO UN CRONOPROGRAMMA PER LA CONCRETA ATTUAZIONE DEL PIANO, PREVEDENDO TRA L’ALTRO, ELEMENTO NON DI POCO CONTO, CHE L’ASSESSORE SAITTA AD OMEGNA LUNEDI’ 10 NOVEMBRE AVEVA GARANTITO LA “CONTEMPORANEITA DEI PROVVEDIMENTI”, OVVERO LA CREAZIONE SUL TERRITORIO DI STRUTTURE E SERVIZI PER ATTIVARE FINALMENTE L’ASSISTENZA TERRITORIALE (E’ ALMENO 10 ANNI CHE LE PROMESSE SI SUSSEGUONO COME ENUNCIAZIONE E ZERO COME REALIZZAZIONE. QUINDI SICURAMENTE IL MANTENIMENTO DI 1 D.E.A. DI 1° LIVELLO E LA CHIUSURA DELL’ALTRO NON VEDRA’ NEI TEMPI PREVISTI LA SUA ATTUAZIONE, PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO RIORGANI

Job Act: l'ordine del giorno approvato - 2 Novembre 2014 - 17:27

Il documento dice altro
Dott. Tartari, Mi va bene la Sua spiegazione, ma fino ad un certo punto. Il documento di Di Gregorio dice testualmente "l’intento del Governo e della sua maggioranza di voler smantellare definitivamente il sistema di tutele previste dallo statuto dei lavoratori, senza che ciò produca vantaggi alle imprese e al mercato, anzi produrrà molto danno" e ancora "’introduzione del contratto di lavoro a tutele crescenti viene utilizzato per demolire lo statuto dei lavoratori, di cui alla legge n. 300 del 1970, cancellando nei fatti l'art. 18, abrogando il divieto di controllo a distanza dei lavoratori e abrogando il divieto di demansionamento;". Non mi pare sia particolarmente favorevole allo Job act. Inoltre il dualismo tra precari e stabilizzati esiste appunto per norme come l'art. 18 e, come giustamente dice Lei, di un mercato del lavoro (il termine non mi pare offensivo) delirante. E questo grazie o per colpa anche dei sindacati, che non hanno mai considerato i precari per un semplice conteggio di tessere. Piuttosto ora vedo che nel Pd nazionale siamo alla resa dei conti, con Renzi che punta alla scissione dalla sinistra del partito. Per me è una buona cosa, ma pone seri rischi anche a livello locale. La votazione sullo job act a Verbania ne è la dimostrazione plastica. Più che le dimissioni degli assessori e il canile, ora vedo un serio rischio per la maggioranza e per la Giunta di spaccatura interna proprio per questo motivo.

Job Act: l'ordine del giorno approvato - 2 Novembre 2014 - 15:12

il signor Robi
non è d'accordo.. ce ne faremo una ragione.. l'importante è che sia stato d'accordo il consiglio comunale... opposizione compresa (tra i quali il suo amato dottor Tigano) e che erano d'accordo il milione di persone che sabato erano in piazza a Roma. Poi se lei vuole continuare con la favola che le aziende non assumono per via dello statuto dei lavoratori... liberissimo.. sa quante favole ho raccontato a mio figlio quando era piccolo. Che se uno ruba non può essere licenziato è un'altra favola... qui si parla di giusta causa... potrei fare della bassa demagogia come fa lei (scrivendo di ladri e lavativi) e del facile populismo dicendole che è lei quello che non può essere licenziato perché è un dipendente pubblico.. . =robistaisereno

Job Act: l'ordine del giorno approvato - 2 Novembre 2014 - 11:42

coerente con il jobs-act
Nel mio intervento in Consiglio ho cercato di spiegare dettagliatamente il perché del mio voto favorevole: l'ordine del giorno riporta elementi contenuti nella proposta di riforma del Jobs Act del Governo Renzi. Unico elemento di forma che non condivido in pieno del documento, tra le premesse però, è la delega definita "in bianco" al Governo che invece, costituzionalmente non consente la modifica agli articoli 4, 13 e 18 dello statuto dei Lavoratori. Temi dal grande valore politico ed ideologico purtroppo già ampiamente messi in discussione dalla Riforma Fornero, insieme agli ammortizzatori sociali. I principi contenuti in questo documento non sono proprietà di qualcuno (sindacati, partiti od intellettuali), rappresentano un patrimonio di valori costituzionali per tutti i lavoratori e cittadini italiani. A maggior ragione il Partito Democratico non può che esserne interprete attento e responsabile nell'ambito dell'attività legislativa riformatrice cui è chiamato. Sollecitare le Istituzioni rappresentate dal nostro Partito, in questo momento, è dovere di chiunque abbia a cuore il futuro del nostro Paese. Per questo, insieme ad altri Consiglieri, ho votato favorevolmente e con convinzione questo ordine del giorno. Marco Tartari Consigliere Comunale Verbania Gruppo Partito Democratico

Piscine: Società Sportiva Insubrika risponde a M5S - 26 Ottobre 2014 - 10:53

piscina.com
Cari gestori, lo sappiamo che per statuto certe società, come ad esempio la vostra, devono chiudere i bilanci in pari perchè lo prevede il vostro statuto in quanto non a scopo di lucro, ma le gestioni, come in questo caso della piscina di Verbania, comportano giri di denaro che entrano inevitabilmente in tasca dei singoli componenti di queste società; sappiamo poi che i bilanci di queste società, più delle volte sono rigorosamente in rosso, questo per dimostrare ai proprietari (in questo caso il popolo), che le spese superano i ricavi, il che sta a significare voler rivedere e rinegoziare i termini dell'appalto per diminuire le spese di gestione; c'è anche da dire che queste manovre, "pseudo giustificate", vanno però a compromettere la qualità della gestione e dei servizi che vengono offerti. Va detto, e tutti lo sappiamo, che questi tipi di gestioni sono sempre un punto di domanda per via di tutta una serie di problemi legati alle manutenzioni delle strutture e dei manufatti (nel caso della piscina a causa dell'età), ma penso che un gestore accorto, al momento del bando, verifichi e metta in cantiere tutte le problematiche prima di partecipare e/o accettare, non far credere poi al popolo che sia sempre come a Pasqua, con tante sorprese! perchè il popolo, anche se a volte soccombe, non è scemo!

M5S: no alle elezioni provinciali - 29 Settembre 2014 - 19:31

Ripartizione chiara delle competenze
Si può fare in diversi modi, ma sostanzialmente credo che un modello federale tedesco rimodulato sull'Italia possa andare bene. In Germania credo ci siano una quindicina di Laender, quindi il numero delle macroregioni può anche essere più di tre. Il tutto sta a fare le cose per bene. Ovviamente lo statuto speciale deve sparire ed anzi, si dovrebbe utilizzare il sistema della geometria variabile, ovvero la regione o macroarea virtuosa acquisisce più competenze, quella meno virtuosa sta al palo. E finisce la storia dei finanziamenti a pioggia, perchè ciascuno ha autonomia nella gestione delle proprie risorse. Se finiscono si pesca da un fondo di solidarietà che esiste in tutti gli stati federali, ma ogni aiuto deve essere giustificato, altrimenti ciccia! Insomma non siamo certo noi a dover rifare l'architettura dello stato, ma visti i risultati potremmo addirittura fare meglio dei signori politici, o almeno di Delrio!

M5S: no alle elezioni provinciali - 27 Settembre 2014 - 12:30

le Province vanno rafforzate!
la solita demagogia spiccia, che però ha il merito di ricordarci il vero nocciolo del problema. Le province vanno abolite o rafforzate? Perchè in 19 stati UE ci sono livelli di governo paragonabili a province? Sono tutti impazziti o la cosa ha un senso? Tutto sta a fare una seria riforma del titolo V, vero pasticciaccio voluto dalla sinistra. Le regioni sono gonfiate, le province svuotate di competenze. Che senso ha avere le regioni a statuto speciale? Che senso ha avere 20 sanità diverse? Cosa hanno fatto le regioni fino ad ora, oltre che sperperare denaro pubblico? La nostra Costituzione che a me non piace, ma che ha nel principio di sussidiarietà uno dei suoi pilastri, non dice che la Repubblica è costituita prima dai Comuni, poi dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e in ultimo dallo Stato? Significa che l'ente più vicino al cittadino è il Comune, poi la provincia, fino allo Stato centrale. Perchè si pensa di abolire le province quando sono nate praticamente nel medioevo, mentre le regioni molto dopo la seconda guerra mondiale? Le province hanno confini naturali di tipo geografico, sociale e culturale. Le regioni hanno confini artificiali, costruiti su misura per la spartizione del potere. Se ci fossero 5 macroregioni e le competenze a livello locale fossero distribuite tra province e comuni sarebbe tutto più semplice e coerente. Ma siamo in Italia, dove di semplice e coerente non c'è proprio niente..... L'importante è spararla più grossa!

Nobili fiducioso su nuove province - 14 Settembre 2014 - 15:41

equivoco di fondo
Secondo me c'è un grosso equovoco. Le province, come risulta anche in un elaborato dell'UPI (unione province italiane) esistono in 19 paesi sui 28 dell'UE, per non parlare del resto del mondo. Il problema è l'organizzazione dello stato e la ripartizione delle competenze tra i vari livelli di governo. Senza entrare troppo nel dettaglio, la modifica al famigerato titolo V della costituzione, voluta dal centro sinistra, è unanimemente considerata una ciofeca. Esistono competenze che si accavallano tra regione stato, le cosidette competenze concorrenti, mentre alle province rimangono le scartine. Eppure storicamente l'Italia è in paese delle province. se pensiamo ai granducati e alle contee, beh, praticamente sono la stessa cosa. E con la creazione delle regioni che è andato tutto in vacca. Oggi abbiamo una sanità diversa per ogni regione, che succhia risorse incredibili e che guai solo a pensare di tagliare gli sprechi, come in una sorta di "stato nello stato". Mi andrebbe bene, visto che sono favorevole al federalismo all'americana, ma non in questa maniera distorta. ad esempio, che ci stanno a fare le regioni a statuto speciale, oltre che paciare soldi a destra e a manca? Se non si pensa ad una riorganizzazione generale dell'assetto istituzionale, a poco serve fare proclami sui tagli agli sprechi delle province o del senato. Demagogia pura e semplice, e delusione da parte mia per le promesse non mantenute. Meglio sarebbe creare non più di 6 macroregioni a mo' di Laender tedeschi e fare delle province la vera realtà territoriale assieme ai comuni. E le città metropolitane (all'italiana)? Altro pasticciaccio, altro aggrovigliamento di competenze, altre poltrone doppie o triple = ingovernabilità cronica. Mi chiedo veramente se sono incapaci o furbi, ovvero se sono incapaci facciamocene una ragione, se sono furbi e vogliono che le cose prendano questa piega allora......facciamocene lo stesso una ragione, perchè sbattere contro i muri di gomma è inutile.

Procedure elezioni di secondo grado province riformate - 2 Settembre 2014 - 23:21

Delrio o delirio?
Mah. Masticando un po' di istituzioni politiche, mi pare purtroppo che siamo al delirio...di Delrio. Secondo me è la riforma più inutile che potessero fare. E lo dico pur apprezzando Renzi. Invece di mettere mano all'architettura complesiva dello Stato, hanno fatto una minuscola operazione di marketing politico. la cosa da fare era rivedere le competenze dei vari livelli di governo. La Costituzione, di cui tutti si riempiono la bocca ma nessuno conosce realmente, dice una delle poche cose giuste all'art. 114: La Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato. Ciò significa che, sulla base del principio di sussidiarietà, spetta ai comuni governare, e a scalare province, regioni e stato centrale. Basterebbe solo questa riga per costruire una vera riforma. Ma niente. Competenze mischiate, sovrapposizioni, confusione, enti inutili ed inutilizzati. Sono le province che non funzionano, o l'assurda riforma del titolo 5 che ha reso questi enti addirittura dannosi? E le regioni a statuto speciale, che senso hanno? Non sarebbe meglio fare uno stato federale alla tedesca? tutte domande che rimarranno senza riposta. Intanto becchiamoci sui denti la ehm...riforma di Delrio-delirio, in attesa di qualche miracolo, che come sappiamo di solito non avvengono.

M5S: Requisiti? a Verbania sono un optional… - 28 Agosto 2014 - 14:17

Dem Dir in sospeso
Caro Renato, noi abbiamo ancora in sospeso un incontro sulla Democrazia Diretta da tipo Febbraio dell'anno scorso, cosa ne dici di organizzarne uno per confrontarci, soprattutto in vista delle modifiche allo statuto comunale? Sai mai che si possa cambiare idea ;)
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