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barche

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barche - nei commenti

Frana SS34: riapertura il 6 gennaio - 28 Dicembre 2014 - 19:02

gennaro scognamiglio
A me che tu sia anonimo o no non interessa un beato....... Il problema è che scrivi cazzate. Un ponte di barche di fronte a Cannero? Accendere il cervello , please P.s. non ti arrabbiare , rispondo semplicemente usando i uoi toni

Frana SS34: riapertura il 6 gennaio - 28 Dicembre 2014 - 18:50

allora
Allora genio come vedi non sono anonimo....il ponte di barche te lo studiano e te lo fanno quelli del genio....che sono geni al contrario di te......esiste anche il genio civile che ti sistema le strade....poi esistono i geni dei sindaci che non producono nulla ....anzi producono battelli a spese nostre.......ora che leggi il nome se vuoi un appuntamento per singolare tenzone dimmi quando ed orario che porto le spade......ma guarda te se uno deve perdere tempo a rispondere ad uno cosi. ...

Frana SS34: riapertura il 6 gennaio - 28 Dicembre 2014 - 16:27

Le stupidate..........
Effettivamente quando si scrive in un blog, prima di farlo, come minimo bisognerebbe accendere il cervello, se ne esiste una minima dotazione.... Qui non si tratta di essere di DX o SX, si tratta di scrivere cose decenti, o almeno, magari non conosco perfettamente i luoghi :-), e allora, anonimo o giomandolino, ci spieghi da dove partirebbe sto cavolo di ponte di barche e dove arriverebbe, quanto sarebbe lungo, cosi tanto per capire......

Frana SS34: riapertura il 6 gennaio - 27 Dicembre 2014 - 18:02

la strada
La strada si apre con l'esercito...il genio pontieri di Piacenza ti fa un ponte di barche in 4 ore. ..il sindaco di Verbania non ha fatto nulla se non farci pagare il carburante dei battelli e per questo dovrebbe dimettersi. ...pessimo sindaco

Il lago è sceso le barche no - 19 Dicembre 2014 - 11:44

si
assolutamente d'accordo...sono altresì d'accordo con i proprietari delle barche che non si fidano del meteo dato che fino a ieri pioveva.....quindi si chiede tolleranza visto che non è periodo turistico.....purtroppo molti la tolleranza la usano su loro stessi quando fa comodo mentre sono intransigenti nei confronti degli altri......

Il lago è sceso le barche no - 19 Dicembre 2014 - 11:04

X sig. Gennaro
Nessuno ha mai messo in dubbio le criticità del posto, specie quelle eccezionali come l'esondazione del lago, ma pensi se tutti, dico tutti i possessori di imbarcazioni usassero il medesimo sistema! Quindi, nel momento dell'emergenza è accettabile un ripiego d'emergenza, quindi anche i giardinetti vanno bene, ma finita l'emergenza non penso ci possano essere altre motivazioni che giustifichino la presenza di queste barche al fianco delle panchine!

Il lago è sceso le barche no - 19 Dicembre 2014 - 09:45

no
Non è vero....visto che piove da gennaio a secchiate e dato che è inverno e non c'è anima viva che passeggia per il lungo l'ago le barche non danno fastidio. ....se uno vivesse con un po' di tolleranza sarebbe molto meglio

Il lago è sceso le barche no - 19 Dicembre 2014 - 09:17

barche sui giardini
Questo è l'ennesimo esempio di qualunquismo e arroganza all'italiana, per il quale bisognerebbe rispondere coi fatti, PRELEVARE COATTAMENTE E PORTARE IN DISCARICA! Forse si comincerà a capire come ci si dovrebbe porre e comportare in un paese civile!

Frana SS34: tecnici prudenti sulla riapertura - 17 Dicembre 2014 - 21:19

ponte
Genio pontiier in 4 ore vi fa un ponte di barche dove possono passare per fino i carri armati. ...costa poco. ..ecco forse questo frena il tutto

"Porto Turistico di Verbania: realizziamolo velocemente!" - 16 Dicembre 2014 - 20:45

Per Cesare
Caro utente, mi rallegro della tua attenzione alla vicenda che danneggia me come cittadino e tante persone che hanno avuto come unica colpa quella di ormeggiare la propria imbarcazione in un porto inagibile. Tuttavia il dettaglio che ti manca e' che l'ordinanza e' magicamente apparsa all'indomani del disastro e, prima di quel momento, a parte il concessionario e il firmatario dell'ordinanza, nessuno ne era al corrente. Naturalmente puoi non credere alle mie parole, ma , fidati, è esattamente così . I diportisti sono stati ingannati dalla ENS, che tra l'altro ha incassato le quote di ormeggio poche settimane prima del disastro e si è ben guardata da restituire le somme pagate per un servizio non ricevuto. Comunque, è la cosa deve farti pensare, un'ordinanza va fatta rispettare utilizzando i Vigili Urbani, mai avvisati. Un divieto di quel tenore implica la transennatura dell'area con una supervisione sul fatto che le barche non solo non siano ormeggiate ma addirittura non attracchino, invece......

"Porto Turistico di Verbania: realizziamolo velocemente!" - 16 Dicembre 2014 - 10:44

X Cesare
Introito annuale stimato in 1.000.000? Cifra esagerata considera (straesagerando) 200 barche x 2.000 euro anno (straesagerando) = totale lordi 400.000. Di ciò non sono certo, ma mi sembra che le affissioni delle ordinanze vengano fatte proprio dalla polizia municipale. Quindi se non l'ha ricevuta, non poteva sicuramente affiggerla.

"Porto Turistico di Verbania: realizziamolo velocemente!" - 15 Dicembre 2014 - 23:14

Per Cesare
Gentile utente, leggo con sorpresa le tue considerazioni sulle responsabilità del disastro del porto. Ma come può una persona attenta e obiettiva solo pensare che i proprietari delle barche siano una delle concause della distruzione del porto? La famosa ordinanza dell'8/3/2013 non è mai stata resa nota al pubblico, salvo essere tirata fuori dal cassetto dopo l'evento. L'ordinanza che vieta " approdo e transito da lago e da terra " fu inviata con raccomandata a/r alla ENS, ma non fu mai consegnata ai vigili urbani perché la facessero rispettare. Insomma, fu un gioco di fioretto tra il responsabile del demanio/patrimonio del Comune e il concessionario, per mettere le mani avanti in caso di futuri problemi. Gli ignari diportisti che hanno pagato l'ormeggio alla ENS, oltre ad essere stati, a mio avviso, truffati dal concessionario, hanno anche avuto la beffa di vedersi negare i rimborsi dalle compagnie di assicurazione che, ovviamente, hanno citato l'ordinanza dell'8/3/2013 per evitare di risarcire i danni. Per questo sono in rampa di lancio ( con i tempi lunghi della giustizia) le cause contro ENS e Comune di Verbania, che hanno palesemente combinato un pasticcio dietro l'altro, da parte dei proprietari delle imbarcazioni distrutte. Spero che ora le cose ti siano più chiare.

"Porto Turistico di Verbania: realizziamolo velocemente!" - 12 Dicembre 2014 - 21:04

Studio di fattibilità
Lo studio di fattibilità è costato ai cittadini verbanesi ben 40.000 euro. Perchè la sindachessa non ha voluto l'accertamento delle responsabilità ? Se il cartello di divieto di ormeggio è stato messo è corresponsabile anche il gestore come sono responsabili i proprietari delle imbarcazioni . Le barche ormeggiate sono state una concausa dell'affondamento del pontile. La sindachessa non ha voluto agire .. perdon , il PD non ha voluto agire ,per quale motivo ?

La ladri in azione a Verbania, Cannero, Cannobio e Domodossola - 1 Dicembre 2014 - 17:36

Lader
Dobbiamo ripristinare al più presto la legge del taglione. Comunque, se può interessare, non ricordo in quale località, hanno fermato 2 furgoni sospetti con targa dell'est, quelli che usano, si fa per dire, per spedire ogni che; erano pieni di biciclette nuove e usate, motori di barche, motorini, arredamenti, hi fi, computer, tablet, orologi, ecc. ecc.. Quindi, quando vedete bazzicare per troppo tempo dalle vostre parti questi furgoni, state in campana e avvertite chi di dovere, oppure, rifatevi alla legge del taglione, ma solo se siete sicuri!

Lago Maggiore, un volo sopra l'esondazione - 15 Novembre 2014 - 09:25

errata corrige
Grazie davvero per le straordinarie foto,se posso correggere l'autore suggerisco che le immagini inerenti il porto barche non sono di quello nuovo, come citato nell'indice, ma del tradizionale porto con relativa "buzza" complimenti vivissimi anche per il mezzo innovativo usato!!

Cartelli ed equivoci - 13 Novembre 2014 - 15:19

forse bisogna solo imparare a leggere
il concetto è che si posiziona una rete per impedire al legname di entrare nel porto e se per caso a qualche illuminato venisse in mente di uscire con delle imbarcazioni, si avvisa che finchè non sarà avvenuta la rimozione del legname (dietro l' ipotetica rete) le barche non potranno uscire !!!

Porto Turistico: Marchionini incontra la Regione - 25 Settembre 2014 - 12:12

Il fronte del porto
Dalla Stampa del 19 settembre, pagina 56, apprendiamo che l'amministrazione è in attesa di un progetto, pronto per ottobre, elaborato dall'Universita' di Bologna, per la ricostruzione del Porto Turistico di Villa Taranto. Come cittadino di Verbania, ma soprattutto come appassionato di nautica e proprietario di una piccola imbarcazione, non posso che rallegrarmi di questo importante annuncio. Leggendo poi l'articolo, molto poco dettagliato purtroppo, apprendo altre informazioni che fanno scattare qualche campanello d'allarme. Intanto il costo dell'opera, stimato tra gli 8 e i 9 milioni. Su questo punto faccio notare che la precedente struttura, andata In malora in soli 13 anni, ne costo' circa 5, compresa però tutto l'insieme delle opere fisse a terra. Ora la sostituzione dei soli pontili galleggianti e non meglio precisate altre strutture vanno a costare quasi il doppio. Per dovere di onestà mi riservo di vedere il progetto per dare un commento definitivo, anche se leggendo le cifre in gioco sono piuttosto perplesso. Altro punto di perplessità viene dal finanziamento dell'opera, soprattutto quando si dice " i privati si facciano avanti". Sì, perché i privati possono pure farsi avanti, ma poiché chi investe lo fa per raggiungere un risultato economico positivo, occorre pensare quanti anni debba tenere la concessione per raggiungere il punto di pareggio. Mi sono divertito a fare due conti: se i posti barca saranno 200, ammettendo di riempire da subito ( cosa non facile) la capienza, e ipotizzando un costo medio annuo di euro 2500 per ormeggio, significa incassare euro 500.000 lordi a cui vanno aggiunti i ricavi per la gestione del ristorante, altri 40.000, e tutti gli altri servizi di alaggio, ricovero e manutenzione natanti che stimiamo intorno ai 50.000 euro. Con un investimento di euro 9 milioni stiamo parlando di un tasso di rendimento annuo, al lordo delle tasse e dei costi di esercizio, del 6,5%. Se ipotizziamo il lavoro di almeno due persone, i costi per il materiale di consumo e l'energia elettrica, non possiamo pensare a meno di 50.000 euro di costi, che riducono il tasso di rendimento al 6%, ancora non male. Pagando poi le tasse, dobbiamo pensare ad un'aliquota del 27,5%, il risultato netto sarà di euro 394000 circa, pari ad un ritorno percentuale del 4,38%. A questo tasso di rendimento, con un semplice calcolo, si può affermare che occorrono, solo per ritornare in possesso del capitale investito, di più di sedici anni. Questo se il comune si accontenterà di avere, alla fine della concessione l'opera a gratis e non richiederà alcun canone annuo. Insomma un imprenditore che si assume tutti i rischi, incluso il fatto di avere il porto nel posto più soggetto a eventi distruttivi di tutto il lago, avrebbe un modesto ritorno (4,38%) . Se poi il comune volesse pure un canone? E se la concessione fosse solo per 10 anni? Quale pazzo potrebbe avere interesse a "imbarcarsi" in una simile avventura? In attesa di ulteriori sviluppi credo non sia il caso di scrivere oltre, se non fare un accenno alle imminenti cause civili per danni in cui il nostro povero Comune sarà coinvolto. Cosa dirà il giudice quando vedrà le ordinanze emanate ma non fatte rispettare? Cosa dirà quando saprà che le compagnie di assicurazione hanno fatto leva proprio su questo per non risarcire nulla ai malcapitati proprietari di barche? ( che per inciso non sono tutti miliardari). Forse ci sono soluzioni efficienti, progetti meno faraonici ma attuabili ( ad esempio sfruttando le strutture già esistenti) con spese più' abbordabili e con maggiore facilità di coinvolgimento dei privati, ma certo questo, avrebbe meno eco sui media.....

Area Beata Giovannina: trovato un primo accordo tra le parti - 11 Settembre 2014 - 15:30

x Mino...e il suo cervello!
"La nautica da diporto non è necessariamente nautica a motore, cioè incompatibile con la balneazione. Su quel pontile potevano fermarsi i pedalò, le canoe (come accade alla Polisportiva Verbano, a Suna), le barche a vela… È stato il dirigente del Comune, nel pieno delle facoltà concessegli dalla legge e quando l’Amministrazione non era più in carica (primavera 2013), a pubblicare un bando comprendente quella tipologia di nautica. Ciò in contrasto con le previsioni del Prg – sempre di sua competenza perché a Verbania Patrimonio e Urbanistica avevano e hanno lo stesso dirigente – che volevano in quel luogo un’area attrezzata per la balneazione. Evidentemente in allora ha ritenuto di interpretare questa incongruenza a favore dei natanti a motore, come ha recentemente ribadito ratificando il contratto con determina dirigenziale." Comunicato emesso da Comunità.vb ;-)

M5S Verbania: Vengo anch'io, no tu no! Storia di "anormale" amministrazione - 10 Settembre 2014 - 21:59

Qualche altra perla sul porto, per i curiosi.
Porto Turistico, alcuni dati reperibili da documenti pubblici: Convenzione di concessione, canone annuale euro 18.050, una serie di opere da costruire da parte del concessionario e mai eseguite tra cui (clamoroso) la centralina di avviso per le burrasche ......Ci sarebbe da ridere se non fossimo seduti su un mucchio di macerie. Poi ci sono i lavori di manutenzione ordinari eseguiti in economia dal concessionario, e quindi non documentati, ma di qualità dubbia, visti gli effetti alla prima burrasca. Per chi volesse vedere gli "ammortizzatori" fatti con i copertoni incastrati tra i pontili galleggianti, si può consultare la documentazione fotografica allegata alla relazione dell'Università di Bologna. Possiamo anche parlare dell'inquinamento ambientale con i residui di polistirolo che per mesi si sono distribuiti nel lago, tra l'altro scambiati per cibo dalle anatre...(sono disponibili le foto, le teniamo per le prossime puntate). Ma il peggio è che le polizze assicurative sembrano insufficienti ( sia da parte del concessionario sia da parte del Comune). Temo che nelle cause per danni aperte dai proprietari delle barche per il risarcimento a causa dell'affondamento dei natanti, alla fine, l'unico a pagare sarà proprio il Comune, cioè noi.... Per chi si domandava sei Vigili Urbani fossero stati avvisati dell'ordinanza dell'8 marzo 2013 (N DST/DEM/34/2013) la risposta è.....no. Quindi abbiamo un mistero: da una parte il concessionario che ignora le disposizioni del Comune, dall'altra qualche dirigente comunale che emana ordinanze e poi non ne cura l'attuazione. Ma...e il mistero? Ah sì, il dirigente è stato recentemente promosso! A presto su queste pagine...anche se la domanda, non rinviabile è: cosa aspetta codesta Amministrazione a revocare immediatamente la concessione? Direi che i presupposti ci sono tutti. I lavori non eseguiti ma pattuiti in contratto, l'esposizione al rischio di rivalse legali per la cattiva conduzione della struttura locata, i danni di immagine per la città e chi più ne ha, più ne metta. Incrociamo le dita.

M5S torna sul porto turistico - 10 Settembre 2014 - 19:14

un disastro annunciato ed evitabile, ecco le prove
Porto turistico di Villa Taranto, un disastro annunciato ma..evitabile. A Verbania, c'è un problema sotto gli occhi di tutti, qualcosa che non può essere ignorato, nonostante l'assordante silenzio con il quale la vicenda viene trattata . Al turista che giunge in città, accanto al parcheggio antistante i Giardini di Villa Taranto, si offre uno spettacolo di devastazione e abbandono, tra pontili semi affondati, cataste di detriti e spazzatura. Stiamo parlando di quello che resta del porto turistico. Un disastro che affonda le sue radici non solo nell'infausta notte tra il 10 e l'11 ottobre 2013, quando il temibile vento di Marenca, con raffiche a quasi quaranta nodi ha dato "il colpo di grazia" ad una struttura già pesantemente provata da precedenti eventi atmosferici, ma, appunto, nella sua pluriennale storia, risalente al 2000. Si potrebbe parlare quindi della scelta del sito, a detta di tutti i residenti inadatto alla costruzione del porto, proprio perché esposto alla furia distruttiva del vento da Nord Est, si potrebbe parlare del fondale melmoso e profondissimo (35- 40 metri) su cui è estremamente difficoltoso ancorare i pontili galleggianti, si potrebbe parlare di un contratto di concessione con un canone ridicolmente basso (al limite dell'esposto alla Corte dei Conti per danno erariale), oppure ancora, dei lavori di miglioramento dell'area portuale pattuiti sul contratto e solo in minima parte realizzati dal concessionario, delle carenze nella manutenzione, ma sarebbe una storia troppo lunga. Occorre invece che la cittadinanza sappia che lo scempio del porto poteva essere evitato, che i milioni di euro che verranno spesi per rimediare al disastro, che gli ulteriori soldi (altri milioni) che verranno spesi per risarcire i proprietari delle barche affondate, avrebbero potuto essere risparmiati. Dalla lettura dei documenti contrattuali, dalle relazioni indipendenti di prestigiose Università, dalla consultazione delle ordinanze disattese, si comprende come, già a marzo 2013, cinque mesi prima del disastro, i pontili dovevano essere sgombrati per il palese ammaloramento delle opere galleggianti. Perché non si è attuata l'ordinanza, perché il concessionario, come se nulla fosse, ha continuato a farsi pagare i diritti di ormeggio dagli ignari proprietari delle barche? Ma, soprattutto, perché il Comune " ..ordina sgombero e divieto di approdo, ormeggio e accesso da terra ai pontili*** .."del porto e poi non si preoccupa di controllare se la disposizione e' stata eseguita? (***Vedi Ord. N DST/DEM/34/2013 del 08/03/2013) A questo punto è opportuno dire che tutto quanto scritto in questa sede non è frutto di considerazioni personali, ma scaturisce dalla semplice lettura dei documenti a disposizione di ogni cittadino tramite una semplice richiesta di accesso agli atti pubblici. Questo per mettere in evidenza che la vicenda del porto è sotto gli occhi di tutti, cittadini e amministratori, da molto tempo. Come al solito però c'è voluto un disastro, fortunatamente senza morti e feriti, perché se ne parlasse. A questo proposito bisogna riconoscere che l'unica voce a chiedere con forza che venga fatta chiarezza in materia, e' stata quello del Movimento 5 Stelle, con un'interpellanza in Consiglio Comunale, alla quale è stato risposto, tra l'altro, che l'ordinanza in questione non vieta nulla, facendo sorgere il legittimo dubbio che gli attuali amministratori si siano presi almeno il disturbo di leggerla, visto che il divieto è evidenziato addirittura in grassetto nel testo originale!! Concludendo, la vicenda, pur nella sua complessità, solleva parecchi interrogativi a cui l'attuale Sindaco e la sua squadra, che per la verità ereditano problematiche nate molto tempo fa, devono dare risposte. Risposte, tuttavia, che non possono non tenere conto di come un bene pubblico, una potenziale fonte di ricchezza e lavoro per il nostro territorio, sia stata gestita in passato e se, sopratutto, chi l'ha gestita sia ancora meritevole di proseguire il rapporto di concessione, se merita ancora la fiducia dell
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