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Forno crematorio: "perchè non andremo a votare" - 8 Aprile 2016 - 13:14

curiosità per Maurilio
ma che mestiere fa? per mettersi addirittura a disposizione dei comitati per redigere dei business plans,o è un imprenditore di un certo livello o un dirigente di d'azienda,chissà. di sicuro ha un'alta considerazione di sè

Forno crematorio: "perchè non andremo a votare" - 8 Aprile 2016 - 12:17

Re: tutti bravi a commentare, ma sono altri a "far
Caro renato brignone Primo non ho detto che le opposizioni "non siano all'altezza", ma che non sempre sono all'altezza, due concetti ben diversi! Secondo, ne le opposizioni ne la maggioranza ha dimostrato, in modo chiaro, che sia un buon o pessimo affare! Finora sia la maggioranza che le opposizioni hanno "giocato" con i numeri, si è detto tutto e il contrario di tutto sia sul piano economico che sul piano delle emissioni. Per questo il referendum è una fuffa! Sei un imprenditore, dovresti conoscere il concetto di "Business Plan", presentamene uno che dimostri che la privatizzazione non sia vantaggiosa e avrai tutta la mia ammirazione e, per quel che vale, il mio appoggio! Fino ad ora solo parole! Da ambo le parti! Saluti Maurilio

Forno crematorio: "perchè non andremo a votare" - 6 Aprile 2016 - 19:13

Re: Maurilio birichino...
Ciao renato brignone infatti io, da liberista convinto fino al midollo, solo del parere che il pubblico detta le regole e il privato fa l'imprenditore! In Italia di esempi dove lo stato imprenditore ne sia uscito bene, nel senso che il paese ci ha guadagnato, sono davvero pochini...quindi non mi scandalizza barattare 150.000€/anno certi con utili incerti, anche visto che anche i tanto decantati 250.000€/anno non sono una certezza. Questo non è svendere! Ovvio, le condizioni lr detta il pubblico a favore del pubblico, cioè di noi cittadini, senza favorire questa o quella cordata! Saluti Maurilio

Forno crematorio: "perchè non andremo a votare" - 5 Aprile 2016 - 22:32

Re: Lo dice il dirigente
Caro Renato Brinone (sei un utente diverso o Brignone che si è collegato con un altro account e ha perso una g?) ti butto lì una provocazione, tanto per farsi due risate. Se il Comune di Verbania deve mettersi, in realtà continuare, a fare l'imprenditore, e sappiamo in Italia come finisce quando lo stato si mette a fare l'imprenditore, non ci sono altre aree di business più redditizie? E magari più divertenti del servizio di cremazione! Con simpatia Maurilio

Movimento Giovani Padani su ex Tam Tam - 3 Aprile 2016 - 14:13

Tam tam
Esiste una proposta di gestione di un privato protocollata almeno sei mesi fa , persona del settore con un programma di eventi per giovani da realizzare, anche con nomi noti, tutti finanziati da questo imprenditore che non è stato ricevuto dal Sindaco .

Movimento Giovani Padani su ex Tam Tam - 2 Aprile 2016 - 14:18

...non dimentichiamo che...
Non mi piace l'idea di abbattere l'Andromeda e fare un parcheggio, però non dimentichiamo che negli ultimi 4/5 anni, il locale è stato ristrutturato un paio di volte, con ingenti investimenti privati, senza riuscire a rilanciarsi! Quindi basta con la "tiritera" delle discoteche e i locali peri giovani, tanto per dire qualche cosa! I gusti dei giovani sono cambiati e i costi non sono più sostenibili per i piccoli locali, se c'è qualche imprenditore con idee e voglia di investire bene, altrimenti si valutino soluzioni alternative. Anche il Kelly di Omegna ha chiuso, ci sarà un motivo! So che questo mio appello cadrà nel vuotp, ma cari "giovani padani", nei vostri comunicati, qualche banalità in meno no? Saluti Maurilio

Forno Crematorio: nasce il comitato per il SI all’esternalizzazione - 18 Febbraio 2016 - 11:31

Re: dati certi
Ciao renato brignone accusi il consigliere Marinoni di essere analfabeta (in capigruppo) , ma vedo che anche tu pecchi in qualcosa..per le risposte alle tue domande .. basta leggere il documento sopra... Il nuovo forno crematorio gestito da una società privata subentrerà con la stessa attuale autorizzazione provinciale per compiere al massimo 1872 cremazioni all'anno come oggi. Un impianto tecnologicamente avanzato che sostituisce quello vecchio è EVIDENTE a tutti che è in grado di emettere un minor quantitativo di emissioni nocive. I filtri di questi forni sono dotati delle migliori tecnologie oggi sul mercato che andranno a sostituire una tecnologia vecchia e obsoleta come quella attuale, e quindi si avranno per ogni cremazione meno emissioni di CO2 (anidride carbonica) e Nox (composti gassosi che si formano con l’azoto ogni volta che l'aria è riscaldata sopra i 1.400° C. ). l Comune, che non farà più l'imprenditore che controlla se stesso, potrà: -- decidere le tariffe preferenziali per i residenti; - incassare un canone annuo dalla società che gestirà il forno crematorio.

Morto Renato Bialetti, il papà della Moka - 12 Febbraio 2016 - 11:43

Re: sara^'
Ciao Max Lavecchia infatti,i n Italia, non ci sono molte più aziende che producono tazze dei cessi!!!! Resta il fatto che: - Renato Bialetti ha fatto grande quella che era la piccola azienda del padre! - E' stato un innovatore, perchè è stato uno primi ad applicare il principio del bello e del valore della marca ad oggetti semplici e di uso quotidiano unito ad un grande impegno nella comunicazione d'impresa. - Se ne è andato in pensione, ad una giusta età, è morto a 93 anni, ha venduto 30 anni fa, credo giusto che uno a 63 anni si ritiri dal lavoro, indipendentemente dal fatto che possieda una Rolls o solo un'utilitaria. Immagino anche che la famiglia non fosse particolarmente interessata a proseguire l'attività in un mercato difficile. - quelli che sono venuti dopo, avevano altri interessi o altre capacità, trovo, purtroppo, naturale che un imprenditore di Brescia non sia troppo interessato al Cusio. - il fatto che si producessero 6.000.000 di caffettiere non significa nulla, se il mercato non è disposto a riconoscerti margini maggiori (per esempio quello che accade all'Alessi, ma anche al Crodino). Se ipotizzo, ma so di essere molto largo, un margine industriale unitario medio di 2€ a caffettiera, parliamo di 12.000.000€, e sono stato largo! Se penso a cosa costa un minuto di spot in TV o una pagina di pubbllicità in una rivista di tendenza, vediamo che 12Mln, non sono granchè... Il problema, caro Max, non è tenere le fabbriche nel VCO, ma far si che chi produce nel VCO, ma questo vale in generale per tutta l'Europa, sappia produrre beni e servizi di valore, beni e servizi che i mercati emergenti comprimo proprio perchè italiani, o europei in genere. Purtroppo le caffettiere e padelle non sono tra questi prodotti! Saluti Maurilio

Morto Renato Bialetti, il papà della Moka - 12 Febbraio 2016 - 10:35

la povera Bialetti
Sono completamente d'accordo con Giovanni e con Andrè e la storia purtroppo la conosco benissimo in quanto interessato dalla chiusura Bialetti. Renato Bialetti è stato un buon imprenditore, ma al momento da lui ritenuto opportuno ha venduto l'azienda per monetizzare al suo culmine, quindi sicuramente non è un santo ne un Olivetti, ha fatto i suoi calcoli ed è salito sulla sua Rolls Royce. Di Moka ( fino all'ultimo anno di Omegna) se ne sono sempre prodotte 6 milioni l'anno con mercato costante, sono tutte caxxxxte messe in giro ad arte dalla Rondine ( l'azienda bresciana propretari) le storie che ormai le cialde avevano azzoppato la vecchia Moka FALSO. La verità è che la Rondine, produttrice di padelle ( la padella ha un margine di guadagno bassissimo) pesantemente indebiatata ( 80 milioni), ha trasferito l'intera produzione di Moka da Omegna alla Cina e Romania per guadagnarci ancora di piu' e sperare quindi di ripagare i debiti del settore padelle. Questa è la VERITA', si è giocato sul fatto che la gente al di fuori del Vco guarda solo il marchio Bialetti senza interessarsi ne sapere che esse sono fatte in oriente. E negli ultimi anni si sono fatti "flash mob" , mostre e caxxxte varie ricordando la Moka, quando NESSUN politico si è messo seriamente di mezzo 6 anni fa per impedire che la Bialetti di Omegna fosse violentata e uccisa. Io sono sicuro che se si fosse fatto come in Ossola per la chiusura del Crodino a Crodo ( altra pasta e carattere di persone gli ossolani dal mio punto di vista) si sarebbero fatte le barricate e le trincee, portando la questione a carattere nazionale e nazional-popolare e magari la storia sarebbe andata diversamente. Invece si è lasciata gestire la questione alla giunta Quaretta che non ha potuto far altro ( un sindaco da solo) che assistere al funerale. E adesso ci si consola e masturba con le mostre sulla Moka, com'era bella la Moka, la Moka è nata qui, ecc...

Morto Renato Bialetti, il papà della Moka - 12 Febbraio 2016 - 09:27

Re: delocalizzazione
Cara Lady Oscar, sai che apprezzo molto il tuo buon senso maquesta volta non sono d'accordo con te. Stati considerando questo importante ambito on modo del tutto incompleto. Non è solo una questione di tassazione. Se nella concorrenza globale del commercio internazionale consideriamo solo i costi, mi sembra evidente che non rientrano solo le tasse da pagare allo stato. E' noto a tutti che nei cosiddetti paesi in via di sviluppo un operaio costa molto ma molto di meno in termini di salario, sicurezza ecc. ecc. In questo scenario di commercio globale è inserita la nostra scadente classe imprenditoriale. La vicenda del sig Bialetti riassume tutto. Ha avuto l'ideona ma al momento di maggior profitto vende tutto per far cassa. Liberissimo di farlo mon è stato l'eroico imprenditore che capitana la propria industria, intergrado le proprie linee magari con altri. Tutto si è concluso come sappiano. Il cinese e il rumeno costano di meno e centinaia di operai cusiani ne hanno fatto le spese. Lady Oscar non è solo una questione di tasse!

Chiusura Camere di Commercio? Dipendenti in agitazione - 31 Gennaio 2016 - 11:32

Sui servizi persi...
Ammetto che mi è difficile spiegare in poche righe i servizi che verranno persi dai Commercianti. Non per nulla nella precedente mail ho allegato la foto del libro (che risale al 2001) con cui volevo far capire quanto fossero ampi i servizi erogati (anche se poco conosciuti e di questo c'è una autocritica generale) dalle Camere di Commercio. Ora comunque anticipo dalla mia esperienza lavorativa qualcosa e mi impegno al mio rientro in ufficio mercoledì (domani e dopodomani sarò ancora lontano dal posto di lavoro per altro impegno) di valutare assieme ai miei colleghi come meglio rispondere particolareggiando il problema. Senza pensarci due volte la cosa più importante è l'anagrafica delle imprese che può essere distribuita sotto forma di visura/certificato. Un esempio banale di utilizzo del data base. Quante persone si sono trovare a dover cambiare un assegno in banca intestato all'impresa di loro proprietà e per dimostrare la loro identità e i loro poteri è stato necessario presentare la visura camerale corredata dal data base della loro impresa. E' un esempio banale. Purtroppo la telematica oggi è ancora poco diffusa e a volte osteggiata (Ho avuto più volte davanti a me la persona che aveva scaricato il certificato al proprio domicilio ma la banca non ha accettato il tipo di format) per cui il ricorso alla Camera di Commercio permette, con un unico documento, all'imprenditore di "accelerare" la riscossione del beneficio. Ho detto e lo ripeto è solo un esempio banale... A parere dello scrivente e spero di trovare appoggi, molti appoggi, ... a monte della mia posizione al fine di particolareggiare il VCO bisogna parlare anche della configurazione geografica della zona... Quasi sconosciuta a Roma, lontana da Torino e fermata dalla "barriera" della suddivisione regionale italiana con Milano, il territorio, sparite le miniere d'oro di Macugnaga, chiusa la chimica della Montedison e con il turismo "difficile" per la forte concorrenza, si ritrova solo diviso in una miriade di piccoli Comuni "la cui voce" non è per nulla ascoltata. Ecco come in questa configurazione e scenario io possa anche giustificare la presenza di un Ente di una certa levatura per gli interessi economici nel VCO. Presenza che mi permetto far presente è fatta oggetto di dubbi, visto la ristrettezza sul numero di imprese presenti, anche nel libro che ho utilizzato oltre dieci anni fa per studiare e che qui allego e che la realtà per ora ha perfettamente smentito..

Chiusura Camere di Commercio? Dipendenti in agitazione - 28 Gennaio 2016 - 13:10

x Gio%
si,hai ragione ,intendevo quesllo che dici tu.Ho scritto di getto ''casta'',giusto per semplificare,tutti avrebbero capito.Restano cmnque dei privilegiati,fanno sciopero e intanto verranno riassorbiti chissa' in quale altro carrozzone.Se un commerciante ''inciampa'',nessun riassorbimento o ''paracadute''....e cmnque i ''finanziamenti ai progetti..bla bla bla''..,sn sempre a cooperative o ad amici degli amici...mai sentito uno della mia categoria,imprenditore di se stesso,che abbia ricevuto un cacchio di 100 euro grazie a quei bandi.....oltretutto ,quandopartecipi,devi prepararti a produrre carte e cartacce che neanche per scrivere Eneide ed Odissea.............ciao Gio%

Zanotti, Brignoli e Grieco: pro e contro privatizzazione crematorio - 20 Gennaio 2016 - 22:12

per Aurelio
Vedo che non ha colto appieno la battuta sulle centrali nucleari britanniche. Cercherò di spiegare in altro modo ma non posso, qui, fare disegni. L'accostamento, se pur fuori scala, voleva mettere attenzione sul fatto che il privato investitore mira alla pecunia (soldi, ricavi) e dove non se ne può fare o addirittura si rischia di perderne (pensi ad una fuoriuscita radioattiva) non si presenta nemmeno. NEL NOSTRO PICCOLO, invece, è addirittura l'imprenditore che fa la "proposta indecente" alla P.A. per accaparrarsi un servizio, non essenziale, ma che rende meglio di una qualsiasi altra azienda. E la P.A. senza grosse perplessità cede istantaneamente alle lusinghe. Ora, al di là dei conteggi, delle congetture e delle regole studiate alla facoltà di economia. Cedereste la Vs. azienda per quattro soldi quando la stessa è capace di produrne il triplo/quadruplo (e non è un'invenzione i bilanci parlano chiaro) solamente mettendoci un po' di impegno??? A quanto pare la politica, se così si può chiamare, ha ritenuto di si. Contrariamente a quanto pensa il "buon padre di famiglia". Non serve disturbare citazioni economiche o schemi imparati all'università, l'azienda "crematorio" non è da inventare ne da inserire nel mercato, e questo è un dato di fatto. Produce già un reddito e questo è pure ben assestato e ripetuto negli anni. Non serve quindi speculare su manutenzioni ordinarie/straordinarie etc..etc..etc...serve invece comprendere che la gestione pubblica è necessaria per garantire un servizio ai cittadini al di sopra di ogni sospetto di tipo speculativo. Per quanto concerne la parte ambientale....beh che dire....anche loro sono sottoposti a controlli come del resto anche le Aziende limitrofe: Plastipak e Betteo Rottami. Che sinceramente di emissioni ne hanno di gran lunga di più.

Zanotti, Brignoli e Grieco: pro e contro privatizzazione crematorio - 20 Gennaio 2016 - 12:23

Re: Re: x tedesco
Ciao Maurilio Quei numeri li userei se fossi un imprenditore interessato alla gestione, cosa intendi per ragionamento politico? Far quadrare I conti, valutare la redditività dell'impegno, tutelare la salute pubblica, sentire il parere della città non è politica? Per quanto riguarda il bando perche porre palettti sulla base della proposta di un privato? Ed invece non vagliare più progetti? Facciamo un ragionamento fuori schema, il forno va sostituito ogni ? Anche qui non è chiaro, l'esistente ha retto fino ad oggi è lo potrebbe fare ancora per qualche anno, quindi siamo nell'ordine dei 15/20 anni, ipotizziamo 15 anni la giunta è del comune di verbania? L'incasso da residenti nel 2014 è di circa 68.000 euro si potrebbero cremare gratis i verbanesi per ricompensarli dell'impatto ambientale, l'utile netto sulla base del 2014 scenderebbe a 270/250 mila circa moltiplicato per la vita del forno di 15 anni avremmo a disposizione almeno 3.750.000 mila euro per sostituire il forno, aggiornare e formare il personale ed avere fondi per i servizi cimiteriali, penso potremmo sbizzarrirci a trovare formule a vantaggio della città, invece abbiamo dato una delega in bianco alla giunta dove prevarrà il profitto di un unico privato

Zanotti, Brignoli e Grieco: pro e contro privatizzazione crematorio - 19 Gennaio 2016 - 22:03

maurilio
Altrettanto Legittimo chiedersi per quale motivo debba diventare privato. Non crede? Proprio perché non tutti i comuni possono averlo dobbiamo tenercelo stretto. Produce reddito....e posti di lavoro....mi/Vi chiedo quale sia la vera ragione per cui l'attuale giunta vuole sbarazzarsene? Riguardo a .....meglio un uovo oggi che una gallina domani.....sono punti di vista. Certo che un ragionamento a lungo termine sarebbe preferibile in luogo della solita emergenza!!!!! Non le pare? Se avesse un'azienda che è sicuro produrrà reddito nel giro di poco cosa farebbe? la cederebbe? (Per altro già lo sta facendo reddito). Alcuni anni fa il regno unito mise a gara la gestione del sistema energetico nucleare della nazione. Sapete quanti presentarono offerta? Nessuno! Nel nostro piccolo e modesto caso, invece, è lo stesso privato a chiedere di poterlo fare. Ripianando gli investimenti i due/tre anni e facendoci migliaia di euro di guadagno in quelli successivi. Quindi....se Maometto cerca la montagna vuol dire che i calcoli fatti dal signor tedesco non sono granché attendibili. Secondo voi un imprenditore già affermato si sbatterebbe per 40000€ anno? Vogliamo fare 80000 per un ipotetico raddoppio? Naaaaaa......non ci credo. È più verosimile pensare che i ricavi, pur considerando tutti i costi (mettendoci dentro pure qualche sanzione) possano attestarsi sui 150/200 mila per anno. Poi potrebbero essere anche di più visto come vanno le cose da noi. Un esempio su tutto? Privatizzazione di autostrade. Di fatto senza reale concorrenza (se devi andare a Milano, bologna, Genova non ci sono alternative. Non puoi scegliere) il costo al km, nonostante le rassicurazioni del governo, è raddoppiato senza motivo.....è nessuno ha detto niente!! Qui potremmo pure essere in regime di monopolio........

Comitato Referendum forno crematorio ultimi banchetti - 16 Gennaio 2016 - 10:25

x giovanni
Io imprenditore , se ho un'attività redditizia certa e magari l'unica ,cerco di migliorala programmando investimenti ed ammortamenti x aumentare il ritorno economico che mi servirà per impostare altre attività . Inoltre ,se si vuole rinunciare a questa attività bisogna , in nome della trasparenza, spiegare bene ai cittadini le motivazioni , con dati precisi e non un fumoso investimento turistico . Il Giro d'Italia è stato un duraturo investimento turistico ? Una bella manifestazione ok, ma a spacciarlo come investimento turistico no.......

Case Cantoniere usate per Turismo: Verbania? - 4 Gennaio 2016 - 17:48

x Lady
sai lady quanti soldi da investire per quella casa?......allora meglio la Colonia....o il Prussian...strategico e gia' sede di attivita' turistica.....quando ero piccolino,mio Nonno,mi ci portava a piedi a prendere il gelato,c'era un ristorante etc etc. ....quello si ,che sarebbe strategico.........ciclabile e company....da imprenditore investirei li'.

Niente neve: Piemonte chiede stato emergenza - 28 Dicembre 2015 - 11:13

La verità sta nel mezzo
Credo abbiano ragione Lady Oscar e Livio ma anche Valerio, quindi è vero che il turismo invernale va sostenuto anche perché crea indotto e posti di lavoro, ma in caso di crisi andrebbero tutelati tutti, piccoli commercianti come grandi imprenditori, e non solo e sempre chiedendo aiuti di stato ma creando un fondo alimentato dagli stessi imprenditori (soprattutto durante le stagioni magiormente redditizie) da utilizzare in caso di vera crisi (come ora) per far fronte al rischio d'impresa, che un imprenditore deve sempre mettere nel conto, qualunque ne sia la causa. Altrimenti la solfa sarebbe (è ) identica a quella delle quattro banche regionali, i profitti sono un bell'affare privato da spartire tra pochi mentre i debiti devono sempre essere un dovere pubblico a carico di tutti noi.

Non chiamatemi più CEM! Ora sono “Il Maggiore” - 17 Dicembre 2015 - 09:56

Maggiore
Maggiore senza IL sarebbe stato piu che sufficiente, quel IL stona. Poi un nome valke l'altro, quel che conta saranno i contenuti che questo Teatro ci darà. Mi chiedo , però perchè il sindaco abbia annunciato che vi sarà un bando per gestire ristorazione e bar publicato solo su Milano. Buona l'idea ma perchè non, anche, qualche imprenditore provinciale non dovrebbe averne l'opportuinità? A meno che si sappia già a chi andrà. Però non mi diapiacerebbe se una realtà come Eataly venisse a Verbania in quel contesto, ma per avere un semplice gestore di bar e ristorante che venga da Milano non ne capisco il motivo. O una grande realtà imprenditoriale oppure cerchiamo in provincia che di ristoratori barvi ve ne sono tanti.

Forno Crematorio rivelati i privati - 8 Novembre 2015 - 08:46

che imprenditore!
spero per lui che maurilio non sia un imprenditore,altrimenti ha vita corta. spiegata in parole semplici: se ho tre negozi,di cui uno va bene (molto bene,e con prospettive concrete di incremento) e due male,mi privo di quello che va bene e mi tengo i due che vanno male? ammazza che volpe... capita stavolta?
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