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Forno crematorio: "perchè non andremo a votare" - 6 Aprile 2016 - 00:01

Per Maurilio
NON CI STAVANO PIÙ CARATTERI MA TI ACCONTENTO 2) Il trasferimento della gestione del forno crematorio ad un privato, viceversa, comporterebbe per il Comune di Verbania una serie di benefici: canone annuo al quale si aggiungano tutte le spese di gestione a carico del concessionario privato (manutenzione ordinaria e straordinaria, personale, utenze, rifiuti, ecc.) e quelle di manutenzione del cimitero di Pallanza, con la possibilità di estenderle all’intero sistema cimiteriale cittadino; ciò determinerebbe, tra introiti e risparmi, un utile pari, se non superiore, a quello attuale, senza alcuna perdita rispetto alla gestione pubblica. AD OGGI IL FORNO RENDE ALLE CASSE DEL COMUBE 250.000 EURO PULITI, COMPRESE TUTTE LE MANUTENZIONI FATTE. IL PRIVATO per poter mantenere lo status quo o aumenta il numero di cremazioni o aumenta le tariffe questa è l'unica soluzione. Infatti il Pd in sede di Consiglio si è badato bene nel mettere già dei paletti sia sulla cifra da percepire che sul numero massimo di cremazioni. Maurilio ti ringrazio per l'attenzione che mi dedichi , arrivederci.

Forno crematorio: "perchè non andremo a votare" - 5 Aprile 2016 - 18:37

FALSITA'
MI SCUSO MA PER COMODITA' SCRIVO IN MAUISCOLO I COMMENTI AL TESTO DEL SUDDETTO COMITATO NATO GRAZIE ALLA SPINTA ANCHE DI UNO DEI SAGGI CHE OGGI COMPONGONO IL SEGRETERIA DEL PD, GURU DEL SINDACO... E QUESTA LA DICE LUNGA. Roberto Campana 1) L’utile è in costante diminuzione: FALSO E' DIMINUITO SOLO QUEST'ANNO E NON PER ciò è dovuto da un lato all’aumento dei costi di gestione per le opere di manutenzione ordinaria di un impianto vecchio di 15 anni: FALSO IL FORNO E' STATO CHIUSO SOLO VENTI GIORNI LAVORATIVI, SONO DIMINUITE LE CREMAZIONI GIORNALIERE INOLTRE IL FORNO E' DEL 2004 e dall’altro ad una riduzione delle cremazioni dovuta ad un’offerta globale del servizio non in linea con quella di altri forni FALSO E' CAMBIATO IL METODO DI GESTIONE 2) Il trasferimento della gestione del forno crematorio ad un privato, viceversa, comporterebbe per il Comune di Verbania una serie di benefici: canone annuo al quale si aggiungano tutte le spese di gestione a carico del concessionario privato (manutenzione ordinaria e straordinaria, personale, utenze, rifiuti, ecc.) e quelle di manutenzione del cimitero di Pallanza, con la possibilità di estenderle all’intero sistema cimiteriale cittadino; ciò determinerebbe, tra introiti e risparmi, un utile pari, se non superiore, a quello attuale, senza alcuna perdita rispetto alla gestione pubblica. 3) L’attuale linea crematoria è obsoleta per cui deve essere sostituita da una moderna, più efficiente e meno inquinante: il nuovo forno dovrà essere inserito in un nuovo locale tecnico, dovranno essere predisposte una nuova sala del commiato (LA NUOVA SALA COMMIATO SERVE PER LA SECONDA LINEA, CIOE' AL RADDOPPIO DELL CREMAZIONI) e nuove celle frigorifere, entrambe attualmente insufficienti, e nuovo personale. Ciò comporterebbe un impegno finanziario che il Comune non sarebbe in grado di sopportare, se non a scapito di servizi primari FALSO, BASTA NON INVESTIRE NEI MOLTEPLICI PARCHEGGI O CASA CERETTI NEL 2016 O ALTRI SOLDI BUTTATI; e mantenere il forno nello stato attuale significherebbe una non lontana sospensione del servizio, mancanza che sarebbe supplita dalla presenza di un tempio crematorio attrezzato e molto efficiente a Domodossola. 4) Visto e considerato che l’attuale linea crematoria è obsoleta, (QUINDI DENUNCIANO CHE AD OGGI NON E' A NORMA?) per cui poco efficiente ed inquinante, il suo mantenimento in attività da parte del gestore privato non parrebbe logica (se non unicamente nella fase di transizione alla nuova linea) perché antieconomico a causa degli alti costi di gestione e manutenzione a fonte di una bassa efficienza d’esercizio; CONFERMANO CHE FARANNO UNA LINEA PIU' POTENTE 5) dall’analisi di uno studio tecnico inerente l’impatto ambientale di un forno crematorio (“Aspetti tecnico ambientali di un crematorio” – Prof. Gioacchino Nardin, Facoltà d’Ingegneria, Dip. Di Ingegneria Elettrica, Gestionale e Meccanica, Università di Udine) risulta che le emissioni prodotte da un forno di piccola taglia (come quello di Verbania, portata di circa 1000 Nm3/h) sono centinaia di volte inferiori a quelle di due comuni attività quali il legno domestico (ad es. un fornello, stufa o caminetto) e un’utilitaria a benzina verde. "..." QUESTO DITELO AI RESIDENTI DI S. ANNA 6) da un confronto tra emissioni di un moderno forno che è circa doppia di quella del forno di Verbania, il che significa che il numero di cremazioni è circa doppio di quelle attualmente eseguite a Verbania. VERO CONFERMA CHE A VERBANIA NE FAREBBERO CON LA STESSA TENOLOGIA IL DOPPIO 7) quand’anche il privato gestore privato dovesse decidere di aumentare le cremazioni raggiungendo il valore massimo concesso di 1872/anno, FALSO DIMOSTRAZIONE CHE LA DITTA HA FORNI DI PORTATA MOLTO BEN SUPERIORE

Governo su posta a giorni alterni: "Il piano va rivisto" - 29 Marzo 2016 - 13:36

Chissà perchè
Chissà perchè molti vogliono tagliare, risparmiare, sopprimere posti di lavoro solo....sulla pelle degli altri! Curioso questo modo di intendere tagli e risparmi! Nel momento in cui siamo, col governo che ci troviamo senza averlo scelto, slavre anche un solo posto di lavoro, fosse anche quell'impiegata/o postale dell'ultimo paese dell'ultima valle dell'ultima regione a me sembra importante. Dietro quell'impiegato/a in genere c'è una famiglia, figli, esigenze quotidiane; mi pare che molti commentatori sono diventati montiani, foneriani,renziani: parola d'ordine "tagliare". Ma che si taglino loro quello che dico io!!

Stop abusivismo servizi alla persona - 9 Marzo 2016 - 18:49

Condivido
Condivido in pieno l'analisi di Sibilla: una certa piccola evasione nasce come tentativo di sopravvivenza ad uno stato che non si limita ad esigere il giusto ma che su ogni guadagno si succhia sempre più del 50% e che sovente maschera l'imposizione con l'aumento dei prezzi ed il taglio dei servizi ai cittadini, taglio delle pensioni ( Fornero docet), blocco pluriennale dei contratti di lavoro e via discorrendo sia nel settore privato come in quello pubblico. Discorso diverso, ovviamente, è quella della grande evasione, ma quello è un tasto che i politici preferiscono non toccare: più facile vampirizzare i piccoli capitali come quelli dei risparmi dei frontalieri ad esempio. Dice bene Sibilla: " gli italiani sono stremati e cercano di sopravvivere come possono, loro malgrado". Gli unici che fingono di non capirlo sono solo coloro che stanno nelle stanze dei bottoni. Ma prima o poi qualcuno troverà il coraggio di reagire, saranno pochi singoli ma che daranno il via ad una valanga che diverrà inarrestabile: ed allora molte teste rotoleranno.

Frontalieri a Roma: non sanno chi siamo - 3 Marzo 2016 - 20:43

per Grazia
Certo, renzie è l'ultimo della fila, ma cosa che non è mai avvenuta con i suoi predecessori, è anche l'unico che ha equiparato i conti correnti svizzeri con i risparmi di una vita dei frontalieri, sacceggiandoli, agli esportatori di capitali: è abbastanza chiaro che bel breve termine costui voglia far vedere, conti alla mano ai danni dei frontalieri, che la sua lotta agli esportatori di capitali ha avuto successo. Tipico del soggetto che ormai è in tutto e per tutto estremamente prevedibile

Frontalieri a Roma: non sanno chi siamo - 2 Marzo 2016 - 13:50

Non sanno chi siete?
A Roma non sanno chi sono i frontalieri? Lo sanno benissimo, prova ne sia che stanno cercando di succhiare loro i risparmi di una vita! Per ulteriori informazioni sulla politica che lo stato italiano sta adottando contro i frontalieri citofonare Renzi.

Parte l'azione collettiva contro Veneto Banca - 20 Febbraio 2016 - 10:44

Eccome c'entra il Bail-in
Il fuggi,fuggi dalla piccole e/o chiacchierate banche è proprio causato dalla paura del Bail-In . i risparmi che vengono dirottati su banche solide o quantomeno di minor rischio. Attenti che ora ,se passa la nuova normativa UE, dove chiedono alle banche che investono in titoli di stato ns. una garanzia patrimoniale pari al 60/70 % dei titoli acquistati ,la nuova fregatura sarà sui titoli di stato ns . Sono all' 80% sottoscritti dalle ns banche chi li sottoscriverà se passa questa norma? Bella fregata la UE . Siamo diventati servi della UE . Le guerre attuali sono finanziarie e noi passivamente ci comportiamo da perdenti . A mio parere , presto ci sarà un nuovo governo e non certo scelto da noi elettori ma telecomandato dal solito potere finanziario. Spero di sbagliarmi.

Parte l'azione collettiva contro Veneto Banca - 19 Febbraio 2016 - 21:22

Re: Carta straccia
Ciao Hans Axel Von Fersen Purtroppo temo che anche i buoni postali potrebbero riservare brutte sorprese, la CDP cassaforte dei risparmi postali, è grazie anche al nostro amato Renzi, sempre più speculativa Non dimentichiamo che l'Italia resta ancora il paese europeo con il più alto risparmio privato, e la finanza attuale è talmente malata da non fermarsi davanti a nulla tantomeno si fa scrupoli nel depredare milioni di piccoli risparmiatori http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/13/cassa-depositi-emette-obbligazioni-garanzie-vendono-banche/1502075/

Parte l'azione collettiva contro Veneto Banca - 19 Febbraio 2016 - 14:26

Bail-in.
Bail.in chi la conosceva? Una bella fregatura che sta minando il sistema bancario . Eppure i nostri rappresentanti Europei l'hanno votata e benedetta. Arrivata nel momento giusto per salvare anche la porcheria del Monte dei Paschi il colosso bancario "Innominato" .Avete idea a quanto ammontano le obbligazioni subordinate di MPS ,una cifra spropositata , e i risparmiatori pagheranno . In questi giorni usciranno le notizie della Popolare di Vicenza ,stessa storia della Veneto Banca . Comprendo lo stato d'animo dei risparmiatori che hanno perso 80% dei propri risparmi ma purtroppo l'azione legale che vanno a fare ,a mio parere, porterà solo dei costi aggiuntivi . Ogni sottoscrittore di obbligazioni convertibili avrà pur modo di visionare i documenti sottoscritti e capire se tutto è in regola oppure mancano delle firme. Ha valore quanto è stato sottoscritto , tutte quanto è stato verbalmente detto e fuffa. Diversa la posizione dell'azionista . Se ha sottoscritto azioni non può dire che non sapeva del rischio ,anche se il funzionario addetto verbalmente garantiva l'investimento . Mi spiace per -sus urszula- ,se ha investito tutti in risparmi in azioni ha sbagliato ,è stata mal consigliata . Oggi il valore dell'azione è stimata in 7.000 euro e bisognerà attendere la quotazione del mercato di marzo ,che purtroppo non si presenta favorevole . Speriamo . Comunque è già una buona notizia che l'aumento di capitale è stato interamente prenotato e che il nuovo A:D: sta percorrendo la strada giusta , togliere tutti i rami secchi e vendere quelli semi secchi . La strada da percorrere sarà lunga ma chi ben inizia.... .Il traguardo è un ritorno all'utile d'esercizio nel 2018.

Parte l'azione collettiva contro Veneto Banca - 19 Febbraio 2016 - 13:23

sus urzula
provi a chiedere al Piazzista di Rignano (ovvero Matteo Renzi)......... Ovviamente, a lei, tutti i miei migliori auguri affinchè non perda i suoi risparmi

M5S: frontalieri, dalle parole ai fatti - 16 Febbraio 2016 - 13:54

Il commento di Grazia
Ottimo il commento di Grazia, veritiero e ben argomentato: ma siccome il bimbo toscano che sta a Roma deve far vedere che lui fa la lotta all'evasione fiscale, nulla di più semplice che attaccarsi ai risparmi di una vita di duro lavoro dei frontalieri per far vedere che le cose funzionano e grandi evasori sono stati scoperti dal fisco: alla miseria umana non c'è mai fine.

Il PAES di Verbania approvato dalla Commissione Europea - 4 Febbraio 2016 - 14:33

Re: Re: Re: Re: sprechi:
Ciao Maurilio L'obbiettivo del Paes è di fatto già raggiunto, così come è stato presentato basandosi sul 2010, dove a causa della crisi le emissioni e consumi sono ridotti, l'acetati ha chiuso, le imprese diminuiscono, quindi a mio modo di vedere è solo propaganda, se veramente si vuole perseguire un obbiettivo vero si doveva partire dal 2014, in merito allo scarso peso del forno per quanto riguarda il Paes, non sono d'accordo, mettiamoci anche la bolletta elettrica intorno ai 20 mila euro anno, consideriamo la possibilità che il forno privato potrà avere autorizzazione a bruciare altro, magari scarti di gas effetto serra, in quanto si neutralizza solo attraverso una combustione, 30 anni di gestione non sappiamo dove ci porterà, e comunque il risparmio energetico come quello economico è la somma di tanti piccoli risparmi, che a consuntivo fanno cifra, se fai una dieta non salti i pasti ma riduci le quantità di ogni pasto

Il PAES di Verbania approvato dalla Commissione Europea - 3 Febbraio 2016 - 10:55

Re: Re: Ok privatamail...
Ciao Aurelio Tedesco Sì autoalimenta? Cosa vorrebbe dire ? Allora cambio subito la caldaia di casa con una che si autoalimenta.....ho chiesto all'idraulico mi ha detto che se trovo una caldaia che si autoalimenta me ne compra subito 10 Scherzi a parte mi sembra evidente che un forno nuovo dovrebbe essere più performante e quindi inquinare meno, ma il principio della termodinamica dice che nulla si crea nulla si distrugge, ma tutto si trasforma, quindi otterremo dei risparmi energetici ma nella migliore delle ipotesi parliamo di un 10/15% ma quadruplicando le cremazioni, mi sembra evidente l'aumento delle emissioni

Marchionini su dimissioni Brezza e Lo Duca - 28 Gennaio 2016 - 15:05

Ma basta.......
Marchionini basta, ma cosa altro deve succedere ..... Per favore ci risparmi altri anni di sua disastrosa amministrazione.

M5S: Shopping in Bus “Ottima iniziativa, però…" - 6 Gennaio 2016 - 21:05

pensiamoci...
Mica tanto, un conto è un controllore che nell'esercizio delle sue funzioni ti chiede il titolo di viaggio o suo equivalente, un altro il fatto che te lo chieda un negoziante (salvo per esempio casi di pagamento con carta di credito e simili) per applicare un sconto. Nonchè la complessità dell'approccio biglietto+fotocopia CI + biglietto ritorno? --> presentazione al comune --> addetto al comune che si smazza il cartume e autorizza i pagamenti. Sicuro che si risparmi e che sia pratico ? Tutti i negozi hanno un fotocopiatrice in negozio ?

Torna lo sconto benzina nei territori di confine - 18 Dicembre 2015 - 13:57

Sì, Livio, ma.....
Sì, Livio, ma ognuno do noi pensa alle proprie tasche ( da buoni italiani ), per cui chi può, risparmi soldi !!!! Cioè, egoisticamente , chi se ne frega degli altri ?

Zacchera su Banche Popolari e Ospedale Unico - 6 Dicembre 2015 - 08:39

controlli in banca
Signor Maurilio. lei ha perfettamente ragione nel lamentare scarsi controlli in molte ex banche popolari che le portarono a fondo: responsabilità degli allora amministratori, ma anche dei controlli insufficienti di Banca d'Italia. Adesso avviene il contrario: se in una banca "normale" mi dicono improvvisamente che devo svalutare i crediti e poi ancora, e poi ancora, e poi ancora... Ecco che quella banca "sballa" e non nella sua gestione ma per i parametri di valutazione delle riserve. Trasformata in spa quegli stessi organismi che mi hanno imposto di svalutare mi impongono di aumentare il capitale, non lo fa nessuno dopo il disastro e la perdita e così la banca (come "popolare" non sarebbe stato possibile) diventata spa se lo "pappano" loro con pochi soldi. Più o meno in Veneto Banca le cose stanno andando così. Aggiungo che la frenesia di correre (si poteva imporre la trasformazione in spa in 2-3 anni) impedisce di fare una cosa giusta, ovvero dividere il capitale tra quello dei piccoli azionisti (che nel tempo "investirono" sul titolo i loro risparmi) e grandi investitori. Assegnare (faccio un esempio) nuove azioni privilegiate fino a un limite di 30.000 euro non vendibili ma garantite nel valore e in un dividendo, oppure trasformare in obbligazioni una fascia "popolare" di azioni non sarebbe stato troppo costoso per la Banca salvaguardando però il risparmio. Questo non si è voluto fare, così come a Veneto Banca si fa ora una assemblea il 19 dicembre senza neppure aspettare la sentenza del TAR del 10 febbraio sulla correttezza del procedimento di trasformnazione. Temi che semprano totalmente spariti dall'agenda della politica locale e dei media (La Stampa è ferocemente "pro" trasformazione sulle sue pagini nazionali, in modo esagerato e quindi sosopetto) e a rimetterci sono decine di migliaia di piccoli azionisti che stanno perdendo l' 81% (ottantuno per cento) del proprio investimento. Legga l'art. 47 del la Costituzione "La repubblica tutela ed incoraggia il risparmio.." DI CHI ? Ricambio il saluto Marco Zacchera

Veneto Banca: 7,3€ il valore d'uscita delle azioni - 4 Dicembre 2015 - 15:16

Una lettura realistica?
A due giorni dall'assemblea della vergogna di Montebelluna, le proteste di 88 mila azionisti di Veneto Banca non accennano a calmarsi. Il Consiglio d'amministrazione ha tagliato il valore delle azioni da 30 a 7,3 euro, mandando in fumo i risparmi di una vita di famiglie e piccoli imprenditori. “Un colpo pesante per l'economia veneta” dice uno degli azionisti, “tantissima gente, famiglie, imprenditori, non sapeva di giocare in Borsa, altrimenti avrebbero diversificato gli investimenti” non mettendo tutti i risparmi solo su questa banca. Ma come è stata possibile una cosa del genere? E' il sistema bancario veneto. La storia di come i grandi colossi bancari riescono a metter mano sui nostri risparmi, mandandoli in fumo per i loro interessi.Le banche popolari spolpate dagli speculatoriIniziamo dal principio. Nel Nordest italiano, dopo la guerra, imprese e artigiani sono riusciti ad uscire dalla crisi grazie ad un sistema bancario formato da piccoli istituti vicini al territorio e ai cittadini. Sono le banche popolari, cooperative, di credito artigiano e così via. In queste banche non finivano i soldi dei magnati internazionali, ma i risparmi di una vita, il Tfr e le pensioni dei lavoratori veneti ed italiani. Oggi, cosa resta di queste banche popolari? Gli speculatori internazionali affamati di denaro hanno deciso, in combutta coi vertici delle stesse banche, che è arrivata la loro ora. Nel loro mondo in cui il profitto viene prima del bene comune e in cui i soldi sono uno strumento di potere, non un mezzo per comprare il necessario, hanno messo in piedi il meccanismo che ieri ha portato gli azionisti di Veneto Banca, esattamente come quelli di Banca popolare di Vicenza, a veder bruciati i loro risparmi di una vita.Come VenetoBanca ha bruciato i risparmi dei suoi azionisti. In che modo? La banca aveva mentito agli azionisti proponendo azioni ad un prezzo alto e fuori da ogni canone realistico. Gli azionisti non potevano sapere, si sono semplicemente fidati di quelli che si sono rivelati poi dei pirati in giacca e cravatta. Il prezzo iniziale delle azioni era stato gonfiato in base a valutazioni personali di un tecnico esterno di Veneto Banca. Calcoli dei quali non ci è concesso approfondire il metodo perché “riservati”, nonostante le nostre richieste. Ma ieri, dato che la banca sta per diventare Spa, il Consiglio d'amministrazione è stato costretto a rivelare il reale valore di mercato delle azioni. Una confessione obbligata (data la trasformazione imminente della banca) e sudata, che è arrivata dopo una riunione durata 11 ore! 81% di perdita per i piccoli sociEcco l'annuncio: ai fini del recesso le azioni sono state valutate 7,3 euro contro i 30,50 euro fissati dall’assemblea di aprile, vale a dire il 76% in meno. Tenendo conto del fatto che il prezzo di 30,50 euro rappresentava già un taglio di oltre il 22% rispetto ai 39,50 euro degli anni precedenti, la perdita per i soci si aggira intorno all’81,5%. Un’enormità, ma non è detto che sia finita perché bisognerà vedere come la Borsa valuterà l’istituto di Montebelluna, che peraltro deve varare una nuova ricapitalizzazione da un miliardo di euro. Avete capito bene, l'81% dei risparmi di una vita andati in fumo per quella che potrebbe essere una truffa colossale da parte di una banca ai suoi risparmiatori.menzogne, i favoritismi e la volontà di andare in borsa ne sono la prova. Le uniche vittime sono gli azionisti ingannati. Lo conferma oggi Confedercontribuenti: "E' una rapina. Rimangono impuniti i veri colpevoli che hanno diretto la banca e che in questi anni ne hanno combinate di tutti i colori".I banchieri complici vanno puniti Ecco svelato dunque il disegno dei grandi speculatori internazionali: le mega banche, con la complicità dell'Europa e del premier Pd vogliono distruggere e azzerare le banche del territorio per fare posto ai grandi gruppi internazionali. Una volta affondate queste piccole banche infatti, come accaduto per Banca popolare di Vicenza e Veneto Banca, i grandi istituti finanziari potranno comprare per pochi spicci i l

Svizzera: 3 miliardi per l'erario italiano - 4 Dicembre 2015 - 08:58

Pochi risparmi?
Se lo stato ha incassato mediamente 30.000 euro per ogni adesione, ipotizzo una tassazione del 20x100, vuol dire mediamente capitali di 150.000 euro. E non mi sembrano "pochi risparmi"

Veneto Banca: 7,3€ il valore d'uscita delle azioni - 4 Dicembre 2015 - 07:50

IL "risparmiO" DIFESO DA RENZI
Questo governo non eccepisce nulla al fatto che un piccolo azionista (come hanno fatto in migliaia) che avesse investito nella "sua" Banca Popolare acquistando anche solo un paio di anni fa una azione Veneto Banca a 40 euro se ne ritrova in mano adesso 7,3. perdendo secco l'85% del suo capitale. Possibile che non si riesca a pretendere che fino ad un "tetto" ragionevole di azioni possedute, non ci debbano essere azioni di tutela e valori differenziati magari bloccandone il possesso per del tempi definiti come azioni privilegiate? "La repubblica tutela il risparmio" dice la Costituzione ma la frenesia del governo di trasformnare a tambur battente le "Popolari" in SPA porta a queste conseguenze e se è l'Unione Europea a chiederlo, perchè non si è sostenuto e difeso il concetto che le bance popolari erano e sono una caratteristica storica della nostra economia? Di queste cose non parla nessuno, ma stanno distruggendo i risparmi di decine di migliaia di famiglie. Se nella nostra zona questo aspetto è meno avvertito lo è solo perchè gli ex soci Banca di Intra cedettero buona parte delle loro azioni a Veneto Banca a un cambio allora vantaggioso (14 euro), ma chi si è tenuto in mano azioni di questa banca adesso è fregato. In Veneto questa situazione coinvolge decine di migliaia di famiglie rovinate e si tratta di piccoli risparmiatori, non di "speculatori": quelli, le azioni le hanno potute vendere per tempo....
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