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concessione - nei commenti

M5S: Porto turistico e #Verbaniainquina - 7 Aprile 2015 - 18:35

La verità... O, meglio, la mia verità
La vicenda del porto è stata più volte dibattuta nelle pagine di Verbania Notizie e, certamente, sono in molti ad essere aggiornati in materia ma, per i distratti o per coloro che non frequentano con regolarità questo sito, faccio un piccolo riassunto: il porto viene dato in concessione alla ENS che si aggiudica una gara indetta dal Comune nel 2001. ENS non presenta l'offerta più alta, ma viene scelta in virtù di una serie di progetti e opere da realizzare a carico del concessionario che fanno propendere la scelta dell'amministrazione di quel tempo in quella direzione. Va detto che nessuno dei lavori promessi è stato eseguito (si veda il contratto stesso). La concessione viene data per 10 anni a euro 18050 annui. Il comune si "dimentica " di formalizzarla e in realtà, per questa dimenticanza viene riconosciuto al concessionario il termine di 10 anni a partire dal giorno in cui in comune si accorgono di essersi dimenticati di registrare il tutto, vale a dire nel 2007(!!!). Da quando esiste la concessione esistono contrasti tra concessionario e comune su chi debba eseguire la manutenzione. In ogni caso la legge stabilisce che quella ordinaria è a carico del concessionario, quella straordinario a carico del locatore. Si verificano negli anni vari episodi di meteo avverso che causano danni alla struttura, sempre riparata a carico del Comune, mentre non si hanno tracce dell'avventura esecuzione della normale manutenzione ordinaria da parta dell ENS, anzi, leggendo la relazione dell'Università di Bologna, commissionata dall'amm.ne per indagare sulle cause del disastro del 10/2013, ci sono prove documentarie che mostrano che non sia stata eseguita e che nell'imminenza del disastro i pontili esterni non erano correttamente allineati. Quindi ecco qui alcune delle responsabilità del concessionario, ma cosa dire del Comune, il cui responsabile del demanio emana un'ordinanza già nel marzo 2013 e la spedisce con r/r alla ENS e in cui, per la cronaca, si vieta l'approdo e l'accesso,via lago e via terra alla struttura ? E cosa dire del fatto che nessuno è a conoscenza dell'ordinanza perché il suddetto responsabile non ne fa parola al comando dei Vigili Urbani, che avrebbero potuto transennare il tutto e, quindi , evitare il disastro di qualche mese più tardi? Cari lettori, appuntamento a ottobre in tribunale a Verbania per la causa civile per danni contro Comune e ENS....vedremo.

Ticino: "Noi impieghiamo solo personale residente" - 5 Febbraio 2015 - 17:36

ci mancherebbe!
"prendono stipendi tripli rispetto a quelli italiani" dice von Fersen. embeh? prendono stipendi svizzeri,lavorando in Svizzera. mica è una concessione speciale! anzi,in verità spesso gli stipendi dei frontalieri,anche a parità di mansione,sono più bassi.

Zacchera: "Verbania: vittoria per il gas" - 3 Febbraio 2015 - 11:37

@Zacchera Interessante......
"Un bel "bonus" lasciato in eredità per i miei successori: solo con la rendita della concessione – per esempio - si pagherebbe completamente la gestione del CEM." Quindi lei conosce già i costi di gestione, la domanda sorge spontanea: perchè il piano di gestione da voi elaborato non è stato ancora reso pubblico? Le era stato chiesto da più parti e sicuramente avrebbe indorato la pillola a chi il progetto lo aveva osteggiato. Perchè?

Scaraventò il cane contro il muro: un anno di reclusione - 1 Febbraio 2015 - 12:01

lupus...
Ragionamento ineccepibile. Il fatto è che, nello specifico, Corona non ha perpetrato furto alcuno. Se poi vogliamo paragonare questi alle "estorsioni" (tentate o consumate) nei confronti dei cd "vip", beh, ritengo che un distinguo sia doveroso: un personaggio pubblico deve sapere che, in questo mondo malato, il gossip esiste, e pure della peggior specie. Tra i tanti benefici di un "ruolo pubblico", c'è anche il rovescio della medaglia: uscire a cena ed assumere atteggiamenti intimi con un/a compagno/a diverso/a da quello/a "ufficiale", scatena inevitabilmente la curiosità del paparazzo di turno, al pari di concedersi una notte brava in discoteca per un giocatore di serie A alla vigilia di una partita. Fa parte del ruolo. Il vip che comprende questo, non è ricattabile, e il gioco finisce prima ancor di iniziare. Non sono propriamente un fan di Corona, ma lo sono ancor meno di coloro che ne giustificano il "lavoro". L'atteggiamento strafottente, per quanto censurabile, non dovrebbe essere sanzionato con la reclusione. Né si giustifica, a mio avviso, la recente mancata concessione dei domiciliari: se anche dovesse reiterare il reato (e per come è messo, l'ipotesi mi sembra alquanto remota), non si tratterebbe certo di furto, stupro, violenza o, peggio, omicidio... Ed allora a maggior ragione non si spiega tutta quella comprensione nei confronti di chi ammazza un essere umano...

Comitato Amici Pendolari riunione aperta - 29 Gennaio 2015 - 06:47

Parlare di cose che non si conoscono
Che dire di questo tal Paolino che vuole spiegarci fatti che non conosce. Chi ha studiato un po' di economia e gestione dei servizi pubblici (o se semplicemente informato un pochino) sa che l'azienda pubblica o privata che gestisce i trasporti locali deve per forza di cose essere sovvenzionato. E' una forma spuria di appalto di servizi. Con la privatizzazione si avrebbero però notevoli vantaggi: scelta del contraente; verifica degli standard; volontà di crearsi una clientela per mantenere la concessione/appalto/sovvenzione ecc. La vicenda Italo è un'altra cosa. La tratta Milano Roma è considerata economicamente redditizia. SI prega di informarsi prime di tentare di spiegare qualcosa.

Autostrade: A26 più cara del 1,5% - 3 Gennaio 2015 - 14:36

Togliere ai poveri per dare ai ricchi
L'Italiano distratto ,forse, non è al corrente che la famiglia Benetton con le società Atlantia e Gemina gestisce le autostrade italiane. E' la vera cassaforte Benetton . Nel 2011 e 2012 hanno incassato 3,3 miliardi che tolti i costi di gestione di 1,5 miliardi danno un utile netto (in contanti) di 1,8 miliardi . Questo era il momento, nell'interesse dei cittadini,di imporre dei canoni di concessione ai gestori rapportati alla percentuale degli utili in modo tale che gli extra profitti tornino allo Stato . No tutto questo non viene fatto, anzi viene imposto ai cittadini un ulteriore aumento delle tariffe ( le più care d'Europa) per fare un regalo natalizio esclusivamente ai Sigg. Benetton e ,ovviamente , gli organi d'informazione tutti ZITTI . Vergognaaaaaaa.

"Porto Turistico di Verbania: realizziamolo velocemente!" - 16 Dicembre 2014 - 15:52

Non si finisce mai di imparare ...
Si, il concessionario paga una miseria e percepisce anche l'affitto del ristorante. Tra l'altro, il motivo per il quale, nel lontano 2001 la ENS vinse il bando per la concessione, pur in presenza di offerte più alte rispetto al canone di euro 18050 che paga attualmente, risiede che la stessa società si impegnava a realizzare una serie di lavori mai eseguiti. Gli unici lavori in cui la ENS ha investito sono il rifacimento dei locali del ristorante, con l'unico scopo di lucrare un affitto maggiore. Delle restanti opere, prioritarie, in quanto previste nel contratto di concessione non è stato eseguito nulla e il Comune...(tutte le amministrazioni dal 2001 in poi di sinistra e di destra), fa finta di non vedere. Ma tanto poi alle elezioni i miei concittadini continuano a votare sempre gli stessi...che ne parlo a fare?

"Porto Turistico di Verbania: realizziamolo velocemente!" - 16 Dicembre 2014 - 12:18

x Guardiano del Faro
Incassi dell'affitto del ristorante Pascale. No non lo sapevo. Quindi paga di concessione, una cifra minore degli affitti che incassa dai beni della concessione stessa! Pazzesco!!

Giornata delle Forze Armate e dell'Unità d'Italia - 4 Novembre 2014 - 09:54

OMRI
UN GRAZIE DI CUORE PER LA concessione DEL TITOLO DI CAVALIERE AL MERITO DELLA R.I. AL CARO SERGIO CERRI DEL MUSEO DELLA RESISTENZA DI ORNAVASSO.

M5S: "Piscine che fanno acqua da tutte le parti" - 22 Ottobre 2014 - 11:30

Siamo alle solite
Anche questa volta abbiamo un esempio di come l'attuale amministrazione, nei fatti, agisce nel solco tracciato da quelle che l'hanno preceduta. I contratti di concessione assegnati con la formula " ti do' un bene pubblico a canone ridotto (ridicolo?) ma tu investi in interventi strutturali che ne incrementano il valore, esegui a tue spese la manutenzione e, dopo dieci o venti anni, riconsegni alla collettività lo stesso bene migliorato rispetto alle condizioni iniziali", hanno senso quando tutti rispettano le regole. Regole semplici e verificabili: il concessionario investe, gestisce e ricava dei giusti profitti commerciali, la collettività si ritrova un bene pubblico ristrutturato o migliorato, lo stato incamera le imposte, l'Amministrazione si sgrava della gestione onerosa di un impianto o una struttura che non ha le capacità professionali di condurre al meglio. Peccato che a Verbania, oggi come dieci anni fa, questi contratti vengono fatti, parrebbe, a vedere i risultati, con vantaggi per il privato e svantaggi per la collettività. Il privato paga poco o pochissimo per la concessione e investe poco o nulla nella manutenzione e nelle migliorie strutturali. Il Comune, che dovrebbe controllare, dorme ( o fa finta di dormire), e Verbania, alla fine, perde i pezzi, si ritrova, ad esempio, un porto in macerie e la piscina ...quasi. Certo che basterebbe così poco per fare bene le cose, basterebbe volerlo.

Piscina comunale riaperta - 7 Ottobre 2014 - 10:39

degrado
A quanto pare (articolo apparso su la Stampa di oggi) la concessione (canone?) di 12 anni della piscina all'Insubrika comporta la realizzazione di opere migliorative (quali?) da parte della Società. Mi sembra che di strada da percorrere ce ne sia ancora tanta (es insignificanti: la "cintura" da accappatoio usata come fermaporta negli spogliatoi maschili, le porte di accesso in compensato). Speriamo che il comune effettui controlli periodici e mirati all'effettivo miglioramento della struttura che, ripeto, è assolutamente inadeguata.

Piscina comunale chiusa dall'Asl - 5 Ottobre 2014 - 22:54

Ma lo sporco dov'è ?
Allora, l'acqua è pulita, non lo dico io, lo dice la ASL, gli spogliatoi, sono puliti, anche questo non lo dico io, lo dice la ASL, ma allora dove sono i problemi? Nello spogliatoio degli istruttori e nell'infermeria, vale a dire, due luoghi dove nessun utente ha mai, ne metterà mai, piede. Chi vuole parlare dell'argomento, dovrebbe almeno frequentare la piscina e, in tutta onestà ammettere che negli ultimi sei- sette mesi, la società che ha preso in gestione l'impianto ha eseguito i seguenti lavori: nuove docce, nuove porte degli spogliatoi, nuovi filtri e nuove pompe dell'acqua. La pulizia degli spogliatoi è migliorata , direi impeccabile. Allora mi domando, dove era la ASL fino ad un annetto fa quando l'acqua delle vasche era torbida, quando le porte ti cadevano addosso e le docce erano un buco del muro da cui zampillava l'acqua? Questa chiusura ad orologeria, nel momento in cui comincia la stagione sportiva, iniziano i corsi di nuoto, dopo un'estate piovosa che ha già causato minori introiti del previsto alla società concessionaria, mi fa pensare male. L'ineffabile sindaco si attiva per chiudere l'impianto, facendo valere la legge solo contro chi vuole lei, ma non si azzarda, per esempio, a revocare la concessione del porto, con tutte le violazioni che ci sono sotto ( e ampiamente illustrate proprio in questo sito), ma che lo dico a fare..... Insomma, da utente della piscina, dopo aver visto quanti miglioramenti ci sono stati in poco tempo, sono strabiliato di vedere questa sceneggiata, e non vedo l'ora che il buon senso consigli di riaprire al più presto l'impianto, lasciando lavorare chi sta gestendo, bene, la piscina.

Porto Turistico: Marchionini incontra la Regione - 25 Settembre 2014 - 12:12

Il fronte del porto
Dalla Stampa del 19 settembre, pagina 56, apprendiamo che l'amministrazione è in attesa di un progetto, pronto per ottobre, elaborato dall'Universita' di Bologna, per la ricostruzione del Porto Turistico di Villa Taranto. Come cittadino di Verbania, ma soprattutto come appassionato di nautica e proprietario di una piccola imbarcazione, non posso che rallegrarmi di questo importante annuncio. Leggendo poi l'articolo, molto poco dettagliato purtroppo, apprendo altre informazioni che fanno scattare qualche campanello d'allarme. Intanto il costo dell'opera, stimato tra gli 8 e i 9 milioni. Su questo punto faccio notare che la precedente struttura, andata In malora in soli 13 anni, ne costo' circa 5, compresa però tutto l'insieme delle opere fisse a terra. Ora la sostituzione dei soli pontili galleggianti e non meglio precisate altre strutture vanno a costare quasi il doppio. Per dovere di onestà mi riservo di vedere il progetto per dare un commento definitivo, anche se leggendo le cifre in gioco sono piuttosto perplesso. Altro punto di perplessità viene dal finanziamento dell'opera, soprattutto quando si dice " i privati si facciano avanti". Sì, perché i privati possono pure farsi avanti, ma poiché chi investe lo fa per raggiungere un risultato economico positivo, occorre pensare quanti anni debba tenere la concessione per raggiungere il punto di pareggio. Mi sono divertito a fare due conti: se i posti barca saranno 200, ammettendo di riempire da subito ( cosa non facile) la capienza, e ipotizzando un costo medio annuo di euro 2500 per ormeggio, significa incassare euro 500.000 lordi a cui vanno aggiunti i ricavi per la gestione del ristorante, altri 40.000, e tutti gli altri servizi di alaggio, ricovero e manutenzione natanti che stimiamo intorno ai 50.000 euro. Con un investimento di euro 9 milioni stiamo parlando di un tasso di rendimento annuo, al lordo delle tasse e dei costi di esercizio, del 6,5%. Se ipotizziamo il lavoro di almeno due persone, i costi per il materiale di consumo e l'energia elettrica, non possiamo pensare a meno di 50.000 euro di costi, che riducono il tasso di rendimento al 6%, ancora non male. Pagando poi le tasse, dobbiamo pensare ad un'aliquota del 27,5%, il risultato netto sarà di euro 394000 circa, pari ad un ritorno percentuale del 4,38%. A questo tasso di rendimento, con un semplice calcolo, si può affermare che occorrono, solo per ritornare in possesso del capitale investito, di più di sedici anni. Questo se il comune si accontenterà di avere, alla fine della concessione l'opera a gratis e non richiederà alcun canone annuo. Insomma un imprenditore che si assume tutti i rischi, incluso il fatto di avere il porto nel posto più soggetto a eventi distruttivi di tutto il lago, avrebbe un modesto ritorno (4,38%) . Se poi il comune volesse pure un canone? E se la concessione fosse solo per 10 anni? Quale pazzo potrebbe avere interesse a "imbarcarsi" in una simile avventura? In attesa di ulteriori sviluppi credo non sia il caso di scrivere oltre, se non fare un accenno alle imminenti cause civili per danni in cui il nostro povero Comune sarà coinvolto. Cosa dirà il giudice quando vedrà le ordinanze emanate ma non fatte rispettare? Cosa dirà quando saprà che le compagnie di assicurazione hanno fatto leva proprio su questo per non risarcire nulla ai malcapitati proprietari di barche? ( che per inciso non sono tutti miliardari). Forse ci sono soluzioni efficienti, progetti meno faraonici ma attuabili ( ad esempio sfruttando le strutture già esistenti) con spese più' abbordabili e con maggiore facilità di coinvolgimento dei privati, ma certo questo, avrebbe meno eco sui media.....

Porto Turistico: Marchionini incontra la Regione - 24 Settembre 2014 - 12:18

La Regione non si muove....
La regione non si muove perchè c'è un filo conduttore che unisce Comune e regione nel non volere l'accertamento delle responsabilità. Devi leggere uno dei primi commenti ( mai contestato dalla persona chiamata in causa) x capire il labirinto di niet,niet.... Tanto pagano i cittadini . Devi risalire a chi ha favorito la concessione ad un canone ridicolo.

Casa Cantoniera ai Tre Ponti in degrado - 24 Settembre 2014 - 10:10

Gia' ke o lanciato il sasso
Domanda e risposta dal sito ANAS. Si possono acquistare, affittare o cedere a terzi le case cantoniere in proprietà o in uso ad Anas SpA? Le case cantoniere sono strumentali alle “attività di istituto” tipiche di Anas. Tali beni non possono pertanto essere locati, venduti o ceduti in via definitiva a terzi. E’ possibile, tuttavia, che esse – in caso di temporanea mancata utilizzazione – vengano date in uso ad Amministrazioni dello Stato, Enti Pubblici territoriali e Associazioni con finalità istituzionali condivise, attraverso l’istituto della concessione amministrativa, comunque a titolo oneroso e previo espletamento di procedura ad evidenza pubblica. Per questioni specifiche può rivolgersi in merito al Compartimento della Viabilità dell’Anas della Regione dove si trova la casa cantoniera di Suo interesse o inviare una richiesta all’841148 tel. – fax -- email: 841148@stradeanas.it – PEC 841148@postacert.stradeanas.it Speriamo ke leggendo magari l'amministrazione comunale ne sia interessata

M5S Verbania: Vengo anch'io, no tu no! Storia di "anormale" amministrazione - 10 Settembre 2014 - 23:01

Il Sindaco deve fare chiarezza !
18.000 euro il canone annuo x il porto turistico e annesso mega posteggio!! Il vecchio porto di Intra ,senza nessun costo di manutenzione o vigilanza, porta alle casse del Comune 15.000 euro . E poi per riverniciare le panchine devo affidarsi alla buona volontà del volontari . Vergogna ! Revocare la concessione? Andate ad ascoltare la registrazione del Consiglio Comunale ( quando la maggioranza ha votato contro l'accertamento delle responsabilità) il Sindaco dichiara che si sono già incontrati con il gestore per chiarire le incombenze di manutenzione per i prossimi 2 anni . Oltre a dover pagare i danni ci beffano ...

M5S Verbania: Vengo anch'io, no tu no! Storia di "anormale" amministrazione - 10 Settembre 2014 - 21:59

Qualche altra perla sul porto, per i curiosi.
Porto Turistico, alcuni dati reperibili da documenti pubblici: Convenzione di concessione, canone annuale euro 18.050, una serie di opere da costruire da parte del concessionario e mai eseguite tra cui (clamoroso) la centralina di avviso per le burrasche ......Ci sarebbe da ridere se non fossimo seduti su un mucchio di macerie. Poi ci sono i lavori di manutenzione ordinari eseguiti in economia dal concessionario, e quindi non documentati, ma di qualità dubbia, visti gli effetti alla prima burrasca. Per chi volesse vedere gli "ammortizzatori" fatti con i copertoni incastrati tra i pontili galleggianti, si può consultare la documentazione fotografica allegata alla relazione dell'Università di Bologna. Possiamo anche parlare dell'inquinamento ambientale con i residui di polistirolo che per mesi si sono distribuiti nel lago, tra l'altro scambiati per cibo dalle anatre...(sono disponibili le foto, le teniamo per le prossime puntate). Ma il peggio è che le polizze assicurative sembrano insufficienti ( sia da parte del concessionario sia da parte del Comune). Temo che nelle cause per danni aperte dai proprietari delle barche per il risarcimento a causa dell'affondamento dei natanti, alla fine, l'unico a pagare sarà proprio il Comune, cioè noi.... Per chi si domandava sei Vigili Urbani fossero stati avvisati dell'ordinanza dell'8 marzo 2013 (N DST/DEM/34/2013) la risposta è.....no. Quindi abbiamo un mistero: da una parte il concessionario che ignora le disposizioni del Comune, dall'altra qualche dirigente comunale che emana ordinanze e poi non ne cura l'attuazione. Ma...e il mistero? Ah sì, il dirigente è stato recentemente promosso! A presto su queste pagine...anche se la domanda, non rinviabile è: cosa aspetta codesta Amministrazione a revocare immediatamente la concessione? Direi che i presupposti ci sono tutti. I lavori non eseguiti ma pattuiti in contratto, l'esposizione al rischio di rivalse legali per la cattiva conduzione della struttura locata, i danni di immagine per la città e chi più ne ha, più ne metta. Incrociamo le dita.

M5S torna sul porto turistico - 10 Settembre 2014 - 19:14

un disastro annunciato ed evitabile, ecco le prove
Porto turistico di Villa Taranto, un disastro annunciato ma..evitabile. A Verbania, c'è un problema sotto gli occhi di tutti, qualcosa che non può essere ignorato, nonostante l'assordante silenzio con il quale la vicenda viene trattata . Al turista che giunge in città, accanto al parcheggio antistante i Giardini di Villa Taranto, si offre uno spettacolo di devastazione e abbandono, tra pontili semi affondati, cataste di detriti e spazzatura. Stiamo parlando di quello che resta del porto turistico. Un disastro che affonda le sue radici non solo nell'infausta notte tra il 10 e l'11 ottobre 2013, quando il temibile vento di Marenca, con raffiche a quasi quaranta nodi ha dato "il colpo di grazia" ad una struttura già pesantemente provata da precedenti eventi atmosferici, ma, appunto, nella sua pluriennale storia, risalente al 2000. Si potrebbe parlare quindi della scelta del sito, a detta di tutti i residenti inadatto alla costruzione del porto, proprio perché esposto alla furia distruttiva del vento da Nord Est, si potrebbe parlare del fondale melmoso e profondissimo (35- 40 metri) su cui è estremamente difficoltoso ancorare i pontili galleggianti, si potrebbe parlare di un contratto di concessione con un canone ridicolmente basso (al limite dell'esposto alla Corte dei Conti per danno erariale), oppure ancora, dei lavori di miglioramento dell'area portuale pattuiti sul contratto e solo in minima parte realizzati dal concessionario, delle carenze nella manutenzione, ma sarebbe una storia troppo lunga. Occorre invece che la cittadinanza sappia che lo scempio del porto poteva essere evitato, che i milioni di euro che verranno spesi per rimediare al disastro, che gli ulteriori soldi (altri milioni) che verranno spesi per risarcire i proprietari delle barche affondate, avrebbero potuto essere risparmiati. Dalla lettura dei documenti contrattuali, dalle relazioni indipendenti di prestigiose Università, dalla consultazione delle ordinanze disattese, si comprende come, già a marzo 2013, cinque mesi prima del disastro, i pontili dovevano essere sgombrati per il palese ammaloramento delle opere galleggianti. Perché non si è attuata l'ordinanza, perché il concessionario, come se nulla fosse, ha continuato a farsi pagare i diritti di ormeggio dagli ignari proprietari delle barche? Ma, soprattutto, perché il Comune " ..ordina sgombero e divieto di approdo, ormeggio e accesso da terra ai pontili*** .."del porto e poi non si preoccupa di controllare se la disposizione e' stata eseguita? (***Vedi Ord. N DST/DEM/34/2013 del 08/03/2013) A questo punto è opportuno dire che tutto quanto scritto in questa sede non è frutto di considerazioni personali, ma scaturisce dalla semplice lettura dei documenti a disposizione di ogni cittadino tramite una semplice richiesta di accesso agli atti pubblici. Questo per mettere in evidenza che la vicenda del porto è sotto gli occhi di tutti, cittadini e amministratori, da molto tempo. Come al solito però c'è voluto un disastro, fortunatamente senza morti e feriti, perché se ne parlasse. A questo proposito bisogna riconoscere che l'unica voce a chiedere con forza che venga fatta chiarezza in materia, e' stata quello del Movimento 5 Stelle, con un'interpellanza in Consiglio Comunale, alla quale è stato risposto, tra l'altro, che l'ordinanza in questione non vieta nulla, facendo sorgere il legittimo dubbio che gli attuali amministratori si siano presi almeno il disturbo di leggerla, visto che il divieto è evidenziato addirittura in grassetto nel testo originale!! Concludendo, la vicenda, pur nella sua complessità, solleva parecchi interrogativi a cui l'attuale Sindaco e la sua squadra, che per la verità ereditano problematiche nate molto tempo fa, devono dare risposte. Risposte, tuttavia, che non possono non tenere conto di come un bene pubblico, una potenziale fonte di ricchezza e lavoro per il nostro territorio, sia stata gestita in passato e se, sopratutto, chi l'ha gestita sia ancora meritevole di proseguire il rapporto di concessione, se merita ancora la fiducia dell

Marchionini: riapre il Lido di Suna - 3 Settembre 2014 - 16:15

Errato titolo
Il titolo è errato. Si doveva invece scrivere "le solite spiagge a Verbania". Non sono mica state aggiunte altre spiagge ma il sindaco giustamente ha fatto rispettare norme di concessione.

M5S: Chiusura della spiaggia “Beata Giovannina”: aspettiamo risposte - 3 Settembre 2014 - 10:13

de gustibus..
ma sì,chissenefrega. il comune (cioè noi,anche Mino e Robi) spende 250mila euro per sistemare una spiaggia per darla poi in concessione quasi gratis a un tizio che dovrebbe farci un noleggio,ma che invece ci si fa la sua spiaggetta a spese nostre. non crea un singolo posto di lavoro,non genera un euro di business,nessuna ricaduta nè per l'economia locale nè per le entrate del comune. risultato,lo prendiamo tutti in quel posto. ma a Mino e Robi piace.
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