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Quartiere Intra l'ulimo verbale - 8 Marzo 2015 - 10:48

Regole quartieri
Buongiorno, per corretta informazione a chi partecipa ai commenti di questo blog Rendo noto quanto scritto nel regolamento dei quartieri: l'adunanza del consiglio e' valida con la presenza di almeno la maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati in prima convocazione. in seconda convocazione, che può avvenire anche mezz'ora dopo la prima, la seduta e' valida con la presenza di almeno la metà meno uno dei consiglieri assegnati. Possono partecipare alle sedute – senza diritto di voto – il Sindaco, gli Assessori ed i Consiglieri Comunali. Le sedute sono pubbliche.Inoltre elenco gli interventi dei volontari di questi anni - castagnata Muller ottobre 2010-Volenterosi non associati che tengono in ordine piccoli spazi nei pressi delle loro abitazioni eper i quali ho voluto un riconoscimento da parte del sindaco2011Giornata ecologica maggio 2011 fiume s Giovanni e lungolago intra-apertura mostra ad opera di volontari “il mio s vittore “ settembre 2011-serata” mondo cane” aprile 2012 di formazione alla quale sono seguiti lezioni nelle scuole elementari-giornata ecologica maggio 2012 zona porto turistico e villa maioni-Pulizia arena giugno 2013-parco alpi giulie aprile 2013 con ragazzi CCR verniciatura giochi-_messo a dimora piantine infopoint e lungolago cavallotti luglio 2013-marzo 2014 parco le meraviglie (ex minigolf) preparazione casette con cuori di donna-marzo 2014 verniciatura parco via mondovi-2014 partecipazione giornata ecologica trobaso -agosto 2014 verniciatura panchine lungolago intra “pan chinando”-settembre 2014 partecipazione a ripastura ,verniciatura parco biganzolo -Novembre 2014 verniciatura parcheggio Rosmini e rimesso a nuovo parco istituto Franzosini in corso cairoli-dicembre 2014 verniciatura struttura comunale via restelliniMarzo 2015 verniciatura bagni pubblici e panchine Non mi è possibile integrare con tutto il restante lavoro xè il materiale è molto corposo, una parte è nei verbali nell’apposita pagina del quartiere intra sul sito del comune , il resto è a disposizione dei cittadini. Loredana Bazzacchi

Sgombero neve: finiti i soldi tutti a 30km/h - 28 Febbraio 2015 - 09:09

dove vanno i soldi?
.Il primo intervento del sindaco di Verbania è stato quello di aumentare i compensi a Lei e ai suoi assessori (vedere in proposito le tabelle pubblicate su questo blog a suo tempo subito dopo la formazione della nuova giunta - I dipendenti pubblici nella grande maggioranza lavorano senza incentivi e poco valorizzati per cui finiscono per lavorare male e trovare scuse per non fare. Ad esempio le statistiche dicono che il 25% dei dipendenti pubblici in Italia gode della legge 104 (invalidità) che permette assenze pagate ecc .Fortunatamente esiste una piccola minoranza di dipendenti pubblici che se, anche mal pagati, lavorano molto e con coscienza anche in ambienti ostili e grazie ai quali riusciamo ad avere buoni servizi. La voracità della politica è senza limiti per cui (come articolo su sole 24 ore) a fronte di una tassazione più alta rispetto ad altri paesi europei godiamo di servizi inferiori E' la politica nazionale il problema se pensiamo che solo il 19,5% delle spese pubbliche riguardano comuni,prov, e regioni (servizi al cittadino, strade prov, e comunali, sanità ecc ecc stipendi e gestione di regioni prov e comuni) (dati ricavati dal sole24ore) mentre ben 80,5% lo stato lo spende per giustizia difesa politica estera scuola strade statali e fin qui niente da dire ma purtroppo enormi spese senza controllo in migliaia di rivoli per far contenti amici o per cercare voti e facile consenso con i nostri soldi che potrebbero esser meglio impiegati per cose indispensabili come la pulizia delle strade dalla neve.

Ispettorato del Lavoro: dati dei controlli 2014 nel Vco - 30 Gennaio 2015 - 14:52

Corsi di formazione
Ho la sensazione che i corsi di formazione servano soprattutto aremurare docenti e agenzie varie e costituiscono inltre uno strumento comodo per i vari enti di riferimento per far credere ai cittadini di aver fatto qualcosa per il lavoro.

Ispettorato del Lavoro: dati dei controlli 2014 nel Vco - 30 Gennaio 2015 - 12:29

No,no, nessun insegnamento.
No, Lady oscar, da molto tempo gli artigiani non insegnano più alcunchè , per i motivi che avevo accennato. Non parliamo dei corsi di formazione, che sono delle vere e proprie prese per i fondelli. Questi sono gestiti da ditte di tipo artigianale, che raffazzonano pseudocorsi di formazione con docenti spesso incompetenti e privi di titoli specalistici, mal pagati e mal controllati dai responsabili della gestione. Ne so qualcosa, perchè diversi anni fa ne ho frequentati alcuni per tentare di rientrare nel mondo del lavoro, ed erano una vera beffa. Spesso gli artigiani non hanno adeguata preparazione neppure per il loro mestiere, per cui come puoi pretendere che insegnino ad altri ciò che non sanno fare neppure loro ?

Centrodestra Verbania sul registro coppie di fatto - 25 Gennaio 2015 - 07:53

registromcoppie di fatto a Verbania
"L’art. 2 Cost. dispone che la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. Orbene, per formazione sociale deve intendersi ogni forma di comunità, semplice o complessa, idonea a consentire e favorire il libero sviluppo della persona nella vita di relazione, nel contesto di una valorizzazione del modello pluralistico. In tale nozione è da annoverare anche l’unione omosessuale, intesa come stabile convivenza tra due persone dello stesso sesso, cui spetta il diritto fondamentale di vivere liberamente una condizione di coppia, ottenendone – nei tempi, nei modi e nei limiti stabiliti dalla legge – il riconoscimento giuridico con i connessi diritti e doveri". La Corte di Cassazione, con sentenza n. 4184/2012, depositata il 15 marzo 2012, ha affermato che, in alcune specifiche situazioni, le coppie omosessuali hanno il pieno diritto di rivolgersi al giudice per far valere il diritto ad un trattamento omogeneo a quello assicurato dalla legge alla coppia coniugata.[7] Nella stessa pronuncia si afferma che i componenti della coppia omosessuale, a prescindere dall'intervento del legislatore in materia, sono titolari del diritto alla vita familiare, del diritto inviolabile di vivere liberamente una condizione di coppia e del diritto alla tutela giurisdizionale di specifiche situazioni. La Corte ha inoltre precisato che la differenza di sesso non è più da considerare quale elemento naturalistico del matrimonio. Secondo la massima (cioè il riassunto ufficiale) della sentenza[8] il matrimonio contratto all'estero non è trascrivibile nei registri dello stato civile italiano. Tuttavia, esso può produrre effetti anche in Italia, quali il sorgere del diritto della coppia gay alla vita familiare e all'unità della coppia.

Valentina Scampini: trovato il corpo senza vita - 20 Dicembre 2014 - 12:14

Valentina
Questa è l'ennesima conferma della fragilità dei nostri giovani, è un allarme che deve farci riflettere a noi genitori. Ho comunque notato che a differenza di anni scorsi (circa 30), quello che manca sempre di più è il dialogo tra figli e genitori, che ritengo sia fondamentale, almeno per quanto concerne la formazione e la determinazione del carattere di questi ragazzi. Concludo questo mio commento con tanta tristezza nel cuore ma la certezza che il Signore terrà vicino a se l'anima di questa triste giovane.

Rinasce il Partito dei Comunisti Italiani - 14 Dicembre 2014 - 08:18

"Nuovo partito"
Faccio tanti auguri a questa nuova espressione della politica di sinistra, sperando che, a differenza dei loro fratelli, cugini, compagni delle altre coalizioni, chiamateli come volete, pensi davvero è seriamente al bene e agli interessi del popolo; comunque, permettetemi di poter dire che l'Italia è proprio il paese dei riciclatori, giusto come siamo diventati il paese dei balocchi per aver dato i natali a Pinocchio! Nulla di personale su questa nuova formazione politica, era sola una pura e semplice constatazione,

Fisconews: I voucher, come funzionano e chi li può utilizzare. - 3 Dicembre 2014 - 18:43

Precisazione
Chiedo scusa ma non capisco il tono della domanda. Quale tipo di corsi di formazione? Quelli inerenti l'attività svolta? Cordiali saluti

Fisconews: I voucher, come funzionano e chi li può utilizzare. - 3 Dicembre 2014 - 09:36

formazione
Chiedo un informazione per quanto riguarda i voucher. È necessario fare i corsi di formazione sia per il dipendente o per il datore di lavoro? Grazie

NCD e Comunità.vb: "No alla chiusura dei Dea" - 8 Novembre 2014 - 17:36

Cosa ha buttato via il VCO
Per guardare un po' al di la del nostro naso, estrapolato dal sito "architetturasostenibile.it", e per sapere cosa il VCO ha buttato via: "Secondo Renzo Piano il primo passo da fare nella società attuale, sarebbe quello di “recuperare una visione umanistica dell’ospedale”. Dopo aver preso in rassegna le tipologie ospedaliere ottocentesca(a padiglione) e novecentesca (monoblocco), l’architetto ha criticamente estrapolato e mixato le caratteristiche positive di entrambe. Se da un lato la prima, a padiglioni, denotava una certa attenzione alla persona, anche grazie alla presenza di alberi e giardini negli spazi aperti, con l’evoluzione e l’avanzamento tecnologico, si è presentata una spersonalizzazione ed il presentarsi di una serie di difetti. Pian piano alla tipologia ottocentesca si è poi sostituita quella monoblocco che ha il vantaggio di non essere più dispersiva, e riuscire, quindi, a contenere tutto nello stesso edificio, con evidente maggior funzionalità. Si è però persa la “visione umanistica”. Una visione moderna. Una visione critica di questo tipo permette di comprendere errori ed aspetti positivi del passato: l’idea di un unico edificio, grigio e privo di verde, ormai è superata, e non mette a proprio agio chi deve fruire dei suoi spazi. Non bastano più una serie di fredde nozioni funzionali, dimensionali ed ingegneristiche per progettare un buon ospedale: è necessario un approccio umanistico. I tempi sono cambiati: bisogna riflettere sullo stato d’animo di chi subisce direttamente o indirettamente un ricovero e cercare, con la concezione dell’edificio, di rendere questo momento meno traumatico possibile. Si potrebbero enunciare una serie di punti, proveniente da una profonda analisi: • Umanizzazione: lo spazio e l’ambiente in cui si trova il degente devono essere a misura d’uomo, sicuri e confortevoli, garantire benessere e privacy. • Urbanità: l’ospedale non deve essere un edificio isolato ed avulso dal tessuto urbano in cui si colloca, ma esserne parte integrante e comunicare con esso. • Innovazione: la flessibilità deve essere alla base della concezione architettonica, garantendo cambiamenti secondo le esigenze terapeutiche, tecnologiche, organizzative e formali. • Affidabilità: tranquillità e fiducia rispetto all’ospedale dipendono anche dalla sicurezza ambientale, tecnico–costruttiva, impiantistica ed igienica del luogo. • Ricerca: nell’ospedale deve essere presente una sezione dedicata alla ricerca clinico–scientifica che, favorisca aggiornamento ed adeguamento alle ultime novità sul campo. • formazione: l’ospedale deve essere attrezzato adeguatamente per l’aggiornamento professionale e culturale, per medici interni ed esterni, infermieri, tecnici e chi si occupa della gestione. Alla luce di questi punti si può dire che il modello più consono sarebbe quello che prevede vari edifici inseriti nel verde. In tal modo i flussi di persone sarebbero selezionati e suddivisi per usi. Il verde, oltre a svolgere la funzione di barriera acustica, assorbe lo smog, crea un microclima ed abbassa le temperature estive, dà pace e serenità ai degenti, aiutandoli nella terapia di riabilitazione. Il piano terra potrebbe assumere carattere più urbano rispetto al passato, essere reso più dinamico prevedendo una serie di servizi connessi alla tipologia ospedaliera, che spesso non sono presenti: bar, edicola, lavanderia, negozi, fiorai, parrucchiere. I limiti tra verde, edificio ospedaliero e città non devono essere rigidi come in passato; nella progettazione e realizzazione devono confluire sicuramente efficienza e sostenibilità".

Giovanni Alba il nuovo assessore - 8 Novembre 2014 - 14:13

Carriera politica piú che lavorativa
A parte l'Incapacità evidente ad usare anche minimamente un Pc, ma il Sig. Alba perito agrario ha detenuto ruoli dirigeniziali in comune per quasi trent'anni in dipartimenti che non avevano nulla a che vedere con la sua formazione. Oggi diventa assessore in contesti ancora diversi rispetto ai precedenti e che non hanno nuovamente nulla a che vedere con la sua formazione. Ma che fine a fatto l'aria di rinnovamento e la valorizzazione del merito e delle competenze che aveva conquistato il miop voto alle elezioni comunali?? Sono sinceramente DELUSA!

Lavori non omogenei alla pavimentazione - 4 Novembre 2014 - 16:09

pavimentazione
Io non sono tenuto a parlare o ad avvisare nessuno,tanto meno sindaco o ufficio tecnico,mi sembra che siano le istituzioni che devono vigilare,e garantire che le cose vengano ben fatte, il cittadino comune non ha tempo o non è competente.Io sono un tecnico di formazione e sono molto competente quindi mi pongo sempre la domanda se un lavoro è fatto bene o male.quindi ognuno nei propri ambiti deve prendersi le proprie responsabilità,se fosse stata mia la responsabilità del lavoro, come minimo avrei controllato le lastre prima che fossero posate ,dato che l'intervento era nella piazza principale del paese e sotto gli occhi di tutti.Ma ripeto dove era l'ufficio tecnico durante la riparazione????? Chi ha controllato che il lavoro sia stato fatto a regola d'arte????? Vedete semplici domande che aspettano semplici risposte. In ogni caso si può anche dire senza problemi di avere sbagliato non vedo cosa ci sia di grave,e ringraziare chi ha segnalato il problema.

Job Act: l'ordine del giorno approvato - 2 Novembre 2014 - 08:29

Il Job act è l'inizio
Non sono assolutamente d'accordo con questa impostazione neomarxista del lavoro e della società, e sono stupito dal voto espresso in Consiglio. L'art. 18, che esiste solo in Italia, così come è strutturato, di fatto intimidisce le aziende che non si vanno ad imbarcare in nuove assunzioni per poi vedersi portate davanti ai giudici senza poter licenziare non un bravo dipendente, ma un lavativo o un ladro. L'idea che siamo tutti uguali ha portato al disastro mezzo mondo. Credo che dobbiamo porci nell'ottica che chi merita va avanti, tenendo conto del fatto che vanno sempre aiutate le persone con meno possibilità, non con l'assistenzialismo ma con formazione continua ed inserimento lavorativo laddove sia necessario, senza vincoli per le imprese. In Italia la perdita del lavoro è un dramma perchè non c'è offerta alternativa. E l'offerta si crea rendendo il mondo del loavoro appetibile agli investimenti. Quindi meno vincoli, meno burocrazia, meno stato. In altri paesi si cambia lavoro molte volte, perchè vige il principio della mobilità in entrata ed in uscita. Quindi ben venga il job act, anche se non è ancora sufficiente. in quanto all'art. 18 secondo me va abolito in toto, perchè salvaguardare il dipendente a prescindere, è un'offesa per chi lavora seriamente ed onestamente. Questa visione marxista e veterocomunista della società, che rispetto ma non approvo, è una delle cause dei mali dell'Italia. (PS: ho offeso qualcuno? Non credo).

Damiano Tradigo si dimette - 28 Ottobre 2014 - 22:00

Ahi, Brignone
Caro Consigliere e Presidente Brignone, ioi miei 5 annetti di scienze politiche me li sono fatti. Quando dice che di politica capisco pochino ci può anche stare, ma detto da Lei mi pare un po' azzardato. Sono certo che i Suoi studi di politica siano di gran lunga superiori ai miei. Potemmo fare lunghe discussioni sui sistemi politici europei, oppure sui sistemi elettorali, o ancora sulla definizione di democrazia o anche sul concetto di leadership. O magari sulle competenze dei comuni. Ma temo che uno dei due non sarebbe in grado di reggerlo. Vede, una delle prime cose che insegnano nello studio della definizione di politica è che non ne esiste una sola definizione, ma tre. Lei intende la politica come lotta per il potere, io la intendo come lo strumento migliore per soddisfare le istanze dei cittadini. Detto in parole povere, Lei ha capito benissimo che la politica fatta dai dilettanti e dagli incompetenti è quella che da più risultati a breve termine. in sostanza ti fa eleggere, ma poi la pochezza viene fuori. Se per Lei capire di politica significa mettere il deretano sulla seggiolina del potere, fare due interpellanze e un po' di casino mediatico, allora tanto di cappello. Ha capito tutto! Ma quanto durera? Mi dia retta, se vuole fare il politico serio e non la macchietta studi, studi, e studi ancora. Almeno ci provi! Ci sono scuole organizzate di formazione politica, o magari si può iscrivere all'Università. Non si dia per vinto, può ancora farcela a diventare un bravo politico! Ora me ne vado a nanna che domani mi alzo alle 5 per lavorare. saluti

Riorganizzazione Arpa: lettera dei lavoratori Vco - 10 Ottobre 2014 - 19:00

Lupus, non entro nello specifico ma....
Da dipendente comunale sono favorevole a che un servizio venga dato al cittadino basandosi sui principi di efficienza, efficacia ed economicità. In sostanza, ottenete il risultato migliore possibile con minori costi possibili. Questo come criteiro generale. Stavolta dissento da Lupus quando contesta Renzi sul "grasso che cola". Il grasso c'è, eccome. Te lo dico io. E ti dico anche se mi dovessero considerare parte di quel grasso, sarebbe giusto spedirmi a casa. Io lavoro da 6 anni nel settore pubblico, dopo avere fatto un po' di tutto, anche la fabbrica di notte, e pur non essendo giovanissimo anagraficamente, lo sono per formazione. Per me lavorare nel settore pubblico non è un lavoro come gli altri, ma una "mission". E i miei datori di lavoro non sono i miei dirigenti, ma i cittadini della città dove opero. E' a loro che devo rendere conto, la famosa accountability. Non mi arrabbio quando mi danno del lavativo e fannullone, perchè non credo di esserlo, e so che purtroppo ce ne sono. Ma più che altro, quello che frena il settore pubblico è la burocrazia strabordante, che impedisce a chi lavora di farlo bene e velocemente. Quando Arpa dice che non si deve permettere che la tutela dell'ambente venga svenduta per esigenze di bilancio non è corretta. Non significa niente, sono cose che devono stare assieme, non contrapposte. Possibile che quando si parla di riorganizzazione e razionalizzazione vengano sempre fuori i fantasmi e che il cittadino ci rimette? Io non credo sia così, e se andiamo avanti di questo passo rischiamo tutti di fare la fine dell'orchestra sinfonica di Roma: tutti licenziati in tronco.

Lega Nord su sanità e punto nascite - 21 Settembre 2014 - 22:16

La sanità del futuro
Eppure ci sarebbe la possibilità di evolvere anche in campo sanitario. Vi allego un estratto del progetto di Renzo Piano dell'ospedale del futuro. intanto che noi litighiamo per il nostro pollaio, altri volano alto. Buona lettura. RENZO PIANO: LA VISIONE SULLA TIPOLOGIA OSPEDALIERA E CRITERI D'INTERVENTO SOSTENIBILI Un'analisi tipologica. Secondo Renzo Piano il primo passo da fare nella società attuale, sarebbe quello di "recuperare una visione umanistica dell'ospedale". Dopo aver preso in rassegna le tipologie ospedaliere ottocentesca (a padiglione) e novecentesca (monoblocco), l'architetto ha criticamente estrapolato e mixato le caratteristiche positive di entrambe. Se da un lato la prima, a padiglioni, denotava una certa attenzione alla persona, anche grazie alla presenza di alberi e giardini negli spazi aperti, con l'evoluzione e l'avanzamento tecnologico, si è presentata una spersonalizzazione ed il presentarsi di una serie di difetti. Pian piano alla tipologia ottocentesca si è poi sostituita quella monoblocco che ha il vantaggio di non essere più dispersiva, e riuscire, quindi, a contenere tutto nello stesso edificio, con evidente maggior funzionalità. Si è però persa la "visione umanistica". Una visione moderna. Una visione critica di questo tipo permette di comprendere errori ed aspetti positivi del passato: l'idea di un unico edificio, grigio e privo di verde, ormai è superata, e non mette a proprio agio chi deve fruire dei suoi spazi. Non bastano più una serie di fredde nozioni funzionali, dimensionali ed ingegneristiche per progettare un buon ospedale: è necessario un approccio umanistico. I tempi sono cambiati: bisogna riflettere sullo stato d'animo di chi subisce direttamente o indirettamente un ricovero e cercare, con la concezione dell'edificio, di rendere questo momento meno traumatico possibile. Si potrebbero enunciare una serie di punti, proveniente da una profonda analisi: Umanizzazione: lo spazio e l'ambiente in cui si trova il degente devono essere a misura d’uomo, sicuri e confortevoli, garantire benessere e privacy. Urbanità: l’ospedale non deve essere un edificio isolato ed avulso dal tessuto urbano in cui si colloca, ma esserne parte integrante e comunicare con esso. Innovazione: la flessibilità deve essere alla base della concezione architettonica, garantendo cambiamenti secondo le esigenze terapeutiche, tecnologiche, organizzative e formali. Affidabilità: tranquillità e fiducia rispetto all'ospedale dipendono anche dalla sicurezza ambientale, tecnico-costruttiva, impiantistica ed igienica del luogo. Ricerca: nell’ospedale deve essere presente una sezione dedicata alla ricerca clinico-scientifica che, favorisca aggiornamento ed adeguamento alle ultime novità sul campo. formazione: l’ospedale deve essere attrezzato adeguatamente per l'aggiornamento professionale e culturale, per medici interni ed esterni, infermieri, tecnici e chi si occupa della gestione. Alla luce di questi punti si può dire che il modello più consono sarebbe quello che prevede vari edifici inseriti nel verde. In tal modo i flussi di persone sarebbero selezionati e suddivisi per usi. Il verde, oltre a svolgere la funzione di barriera acustica, assorbe lo smog, crea un microclima ed abbassa le temperature estive, dà pace e serenità ai degenti, aiutandoli nella terapia di riabilitazione. Il piano terra potrebbe assumere carattere più urbano rispetto al passato, essere reso più dinamico prevedendo una serie di servizi connessi alla tipologia ospedaliera, che spesso non sono presenti: bar, edicola, lavanderia, negozi, fiorai, parrucchiere. I limiti tra verde, edificio ospedaliero e città non devono essere rigidi come in passato; nella progettazione e realizzazione devono confluire sicuramente efficienza e sostenibilità.

M5S: Requisiti? a Verbania sono un optional… - 31 Agosto 2014 - 21:59

Centomila son pure pochi!!
Considerato le attuali cariche, che riporto dal sito del Comune di Verbania: Dirigente a tempo indeterminato del Dipartimento Servizi Territoriali del Comune di Verbania, composto dai settori: Programmazione e Gestione del Territorio (Ecologia, Urbanistica, Sistema Informativo Territoriale), Sportello Unico Edilizia Privata (Edilizia Privata e Vigilanza Edilizia), Patrimonio/Demanio; responsabile della Gestione Associata del demanio idrico lacuale “Bacino Maggiore Provincia Verbano Cusio Ossola” composto da otto comuni di cui Verbania capofila. Coordinatore del Programma Territoriale Integrato – P.T.I. - della Provincia del V.C.O. con Verbania capofila (comprendente tutti i 77 Comuni della Provincia attraverso le dieci Comunità Montane). Responsabile del Programma Integrato di Sviluppo Urbano per il Comune di Verbania –P.O.R. – F.E.S.R. 2007/2013 Asse III Riqualificazione territoriale Attività III 2.2 Riqualificazione aree degradate. E considerando che da sempre svolge una attività esterna di partecipazione a convegni in qualità di relatore, come risulta ad esempio da qui: http://www.ordinearchitetti.mi.it/media/ordine/files/2010-11-26-10-17-00-fronte%20oppal.pdf e qui: http://www.awn.it/AWN/download/ita111109a.pdf e considerando inoltre che a tale attività si accompagna anche la scrittura di testi, regolarmente commercializzati da una importante azienda del settore della formazione professionale, vedasi qui: http://www.lafeltrinelli.it/libri/vittorio-brignardello/1055014 Direi che centomila euro l'anno so' pure pochi!! Se io fossi in grado di fare tutte queste cose assieme, e trovassi qualcuno interessato al mio lavoro ed in grado di pagarmi, personalmente ne pretenderei almeno il triplo!! ;-)

Resoconto Consiglio Comunale - 27 Agosto 2014 - 17:06

Convenzione Grandi Eventi Sport PRO-MOTION A.S.D.
Buongiorno a tutti, per non essere di parte non posso commentare la scelta delle due amministrazioni di investire sui Grandi Eventi che in ogni caso, dati alla mano, sono in grado di rappresentare un validissimo strumento per concrete ricadute economiche e di promozione per tutto il territorio. Non posso però non replicare a Renato Brignone con alcune considerazioni: - Tutti i contributi pubblici che Sport PRO-MOTION A.S.D. riceve hanno giustamente l'obbligo di vedere delle rendicontazioni dettagliate di tutte le entrate/uscite delle manifestazioni, documenti che puntualmente forniamo alle Istituzioni post-evento insieme ai numeri relativi alla partecipazione di atleti, accompagnatori e pubblico. Bene fino ad ora i ns rendiconti per le due manifestazioni sono in passivo, fatto che non denota una scarsa partecipazione e nemmeno una cattiva gestione, ma semplicemente conferma che i Grandi Eventi (vedi Maratona di Praga, da me diretta sino al 2007 prima di ritornare a investire la mia professionalità nella ns Provincia) necessitano di anni di duro lavoro ed investimento per potersi affermare e per poter diventare economicamente sostenibili. Bene la Maratona di Praga, prima di essere indipendente, ha investito oltre 10 anni in promozione, formazione del personale e volontari e sulla ricerca di tutte le forme per poter ottimizzare e ridurre i costi, migliorare la logistica etc......risultato? Un indotto economico attuale di oltre 20 milioni di euro; non dico arriveremo a tanto, ma sono convinto che Maratona e Mezza Maratona possano portare ricadute davvero importanti. Noi dal 2008 investiamo per migliorare i ns eventi, semplicemente perché crediamo di avere dei margini di miglioramento altissimi...speriamo si aggiungano altre forze per far crescere la LMM e la LMHM! - La preparazione di un grande evento prevede dei costi che non variano minimamente in relazione alle condizioni meteo. Nel senso che se ci aspettiamo 2.500 o 3.000 partecipanti (numero derivante dalle statistiche delle precedenti edizioni) si lavora per questo numero approntando un Piano Operativo che prevede tutti i materiali e servizi (bevande, gadget, tensostrutture, WC, ambulanze, volontari etc.) per questo numero. Quindi non possiamo agire nei termini da te descritti. L'unica variabile è rappresentata, in caso di maltempo, dal pubblico che ovviamente risulterà meno numeroso. - In merito alla partecipazione di atleti diversamente abili ti posso dire che erano previsti per le prime 3 edizioni della Lago Maggiore Half Marathon. Qui il problema è stato che non abbiamo mai avuto più di 5/7 handbikers (atleti in carrozzina) e dover chiudere i tratti stradali 40 min. prima, a tanto ammonta la tempistica, risultava difficile; a confronto di altre gare che vedono 70/80 partecipanti. Il problema è che si andrebbero ad allungare ulteriormente i tempi di chiusura delle arterie avendo il passaggio dei primi atleti diversamente abili con a seguire un buco di 30/40min prima dell'arrivo della gara di testa. Quando si terranno le riunioni di pianificazione in Prefettura, sarà comunque mia cura riproporre l'iniziativa per capire il possibile reinserimento delle categorie Hanbike & Wheelchair. - Sono felice di leggere che reputi i due eventi ad "Impatto Zero"; in questo senso abbiamo stretto una collaborazione con Acqua No.Vco per eliminare quasi totalmente l'utilizzo delle bottiglie in PET. Concludo dicendo che il ns territorio ha potenzialità indescrivibili, dobbiamo solo essere in grado di offrirle e presentarle al meglio...in maniera coesa e compatta.....almeno in questo....prima che sia troppo tardi e per evitare che chi ha deciso di investire anni di esperienza all'estero sul territorio si stanchi di "correre contro vento"... Buona serata. Paolo Ottone Presidente Sport PRO-MOTION A.S.D.

Riqualificazione di Villa San Remigio - 11 Agosto 2014 - 23:42

Aldilà dei facili entusiasmi, i conti torneranno?
tra spendere 2.600.000 euro per alloggiare 2 tele del Veronese e spostare le stesse con 1000 euro in una delle 3 (dicasi tre, anzi 4 con Villa Giulia) sedi del Museo del Paesaggio io opterei decisamente per la seconda soluzione. Poi "corsi di alta formazione", "spazi per fruizione multimediale".... E' di oggi la notizia che la provincia di Vercelli vende il palazzo in cui ha sede perchè non hanno più un euro; scommetto che Villa S.Remigio è candidata alla stessa fine. PS A Meina Villa Faraggiana ha già inghiottito più di 2 milioni di euro per il suo recupero (ovviamente come "centro culturale"!) e non se ne vede la fine...

Consiglio Comunale fiume: il CEM torna protagonista - 18 Luglio 2014 - 10:50

per "sibilla" ed altri "ignoranti " della legge !
Le pubbliche amministrazioni possono affidare appalti di lavori entro il valore di un milione di euro con procedura negoziata, ma devono assicurare un minimo confronto concorrenziale con la gara informale. Il Dl Sviluppo riformula l'articolo 122 del Dlgs 163/2006, razionalizza la disciplina della procedura negoziata ed elimina la norma che prevedeva un tetto massimo a 100mila euro, ma non indicava regole selettive. I lavori fino a un milione di euro possono quindi essere affidati dal responsabile del procedimento tramite procedura negoziata, ma rispettando alcuni dei principi dell'ordinamento Ue (trasparenza, parità di trattamento, non discriminazione, proporzionalità) e dovendo effettuare una gara informale fra un numero minimo di operatori economici. Anche nel nuovo quadro, comunque, la procedura negoziata è considerata una fattispecie eccezionale, che si integra con le altre ipotesi previste dall'articolo 57 del codice. Le stazioni appaltanti devono quindi dimostrare l'esistenza di adeguati presupposti per poter utilizzare il percorso semplificato (ad esempio l'urgenza derivante dall'esigenza di avviare il cantiere entro termini prefissati per non perdere finanziamenti comunitari). Il modulo operativo che la stazione appaltante deve seguire per la selezione è espressamente stabilito nel format disciplinato dall'articolo 57, comma 6 dello stesso codice dei contratti. La stazione appaltante deve quindi prima di tutto procedere all'individuazione degli operatori economici da invitare alla gara ufficiosa, mediante indagine di mercato. L'Avcp ha evidenziato (documento istruttorio del dicembre 2010) che questa fase deve avere un'adeguata pubblicità, e che la concreta individuazione dei soggetti da invitare al confronto possa essere effettuata mediante l'applicazione di criteri reputazionali o mediante sorteggio. La stessa autorità ha anche ammesso la formazione di elenchi di operatori economici, dai quali estrapolare i soggetti da invitare: per essere compatibili con il divieto previsto dall'articolo 40, comma 5, del codice, gli elenchi devono essere configurati come "aperti" e non devono determinare la condizione esclusiva per l'ammissione alle gare informali. Secondo la nuova regola, il responsabile del procedimento deve rivolgere l'invito ad almeno cinque soggetti quando l'importo dell'appalto è inferiore a 500mila euro, e ad almeno dieci quando il valore è tra 500mila e un milione di euro. Nello svolgimento delle gare il rispetto dei principi dell'ordinamento Ue richiede che alcune fasi abbiano adeguata trasparenza: l'apertura delle offerte dovrà pertanto avvenire in seduta pubblica. La tempistica per la presentazione delle offerte è individuata dallo stesso articolo 122 del codice (comma 6, lettera d) in 10 giorni dall'invio della lettera di invito, salvo che non vi siano ragioni di urgenza (che andranno evidenziate). Nell'area tra 500mila e un milione di euro, quando utilizzano come criterio di valutazione quello del prezzo più basso, le Pa possono esplicitare nella lettera di invito che si opererà l'esclusione automatica delle offerte anormalmente basse (in base all'articolo 122, comma 9), a condizione comunque che pervengano almeno dieci offerte. L'applicazione della gara informale definita dall'articolo 57, comma 6, del codice comporta anche l'applicazione del principio di rotazione (richiamato nella norma), per cui le stazioni appaltanti non possono affidare lavori ulteriori all'aggiudicatario della gara informale per un certo periodo (che va dichiarato), e non lo possono invitare alle procedure selettive ufficiose. La nuova norma introduce anche obblighi di pubblicità dell'aggiudicazione, che va resa nota con pubblicazione sul sito internet della stazione appaltante, sul sito del ministero delle infrastrutture (www.serviziobandipubblici.it) e sul sito dell'osservatorio regionale.
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