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investimenti - nei commenti

Parte l'azione collettiva contro Veneto Banca - 19 Febbraio 2016 - 15:39

Carta straccia
Mi spiace... Ma chi non ha le competenze o il giusto tempo per seguire gli investimenti, dovrebbe limitarsi a investire in buoni postali come faceva mia nonna. Se invece ci si fa incantare solamente dagli interessi prospettati purtroppo ci si fa male.

Comitato pro Referendum - 19 Febbraio 2016 - 14:31

La situazione finanziaria degli Enti Locali
pone seri elementi conoscitivi agli amministratori e ai cittadini. La programmazione degli interventi comunali non può prescindere da una conseguente valutazione. L’A.C. scegliendo la privatizzazione del forno, abbandona un compito non istituzionale per fissare la propria attenzione sul conseguimento di obiettivi di sua competenza: investimenti sulla città (per esempio Piazza Fratelli Bandiera), rilancio della cultura e turismo (per esempio il Maggiore), solidarietà sociale (per esempio il dormitorio del Rosa Franzi). Il Comitato che invita all’astensione dal referendum per il forno, intende favorire una logica amministrativa capace di conseguire questi obiettivi che servono all’economia, allo sviluppo turistico e alla solidarietà sociale di tutto il tessuto cittadino e a favore di tutti i cittadini.

Il PAES di Verbania approvato dalla Commissione Europea - 4 Febbraio 2016 - 07:58

Re: sprechi:
Lady oscar, da donna di grande buon senso, dopo un'inutile discussione sul crematorio, pone un questione importante. La riduzione di spesa si attua con le "buone pratiche" (tanto care a Tartari) di gestione quotidiana. Sareppe forse opportuno per i vari enti pubblicare una specie di bilancio del rispermio enegetico esponendo quanto si si è appunto risparmiato con le buone pratiche "chiudere porte e finestre, non lasciare accese luci inutili ecc." e quanto si potrebbe risparmiare con opportuni investimenti (abbassamento soffiti, lampadine led ecc).

M5S: Ex Casa della Gomma venduta si o no? - 27 Gennaio 2016 - 23:11

Questa volta le opposizioni sbagliano
Questa volta non sono d'accordo con gli ottimi e bravi ragazzi del M5S. Spero vivamente che il comune definisca definitivamente la vendita di questi locali per uso commerciale. Vederli come sono utilizzati ora, inutile vetrina per un museottolo di provincia, è un vero spreco. E' un'entrata derivante da patrimonio disponibile che potrà essere utilizzata per far quadrare la parte di bilancio riguardante le entrate e le spese in conto capitale e quindi utile per nuovi investimenti infrastrutturali. La maggioranza commette come sempre un grande errore capitale: NON SAPER COMUNICARE e lascia grande spazio a chi fa strumentale schiamazzo.

Zanotti, Brignoli e Grieco: pro e contro privatizzazione crematorio - 21 Gennaio 2016 - 12:03

Re: un po' per tutti
Caro Hans Axel Von Fersen io sono molto critico proprio nei confronti di chi nei commenti di blog, e spesso anche nei post, si lancia a semplificazioni tipo "basterebbe fare..." a cui poi io risponderei "se mia nonna avesse le ruote...". Non è mancanza di rispetto nei confronti di chi commenta, ma non sopporto superficialità e supponenza, non che io non se sia dotato! Pensare che basti dire:"basterebbe fare l'intervento in leasing comprensivo di manutenzione..." per risolvere la questione, mi lascia costernato. Il leasing è sempre una forma di finanziamento, che da alcuni vantaggi di bilancio, ma sempre finanziamento è! Se vai in banca a chiedere un leasing, vieni valutato esattamente come se fosse un mutuo! E poi il leasing su cosa? Nuovo impianto, ampliamento,...? Tutta questa manfrina, non è per entrare nel tecnicismo del leasing, di cui sono fermo all'unico che ho fatto nel 1997, ma per ribadire basta a commenti così semplificati, scusa l'impertinenza, ma se non ho niente da scrivere, è meglio stare zitto! Inoltre, io non ho detto che "nelle spese ipotizzate non si considerano le spese come..." ma ho posto una domanda ai tanti commentatori che giocano con i numeri; quando "sparano" certe cifre, hanno tenuto conto di "spese come...". Perchè poi le cifre potrebbero cambiare. Ti faccio un esempio personale. Qualche anno fa, usando molto l'auto per lavoro, anziché acquistarne una, ho stipulato un contratto di "noleggio a lungo termine" con una casa automobilistica. Spendevo un pò di più, circa 1.000 € all'anno, ma qualsiasi cosa fosse successo all'auto, il noleggiatore garantiva comunque la copertura di 50.000km/anno. Qualsiasi cosa fosse successa all'auto (guasto, furto, incidente,...) il noleggiatore si sarebe preoccupato di sistemare la cosa e, non mi ricordo più in quali termini precisi, mi avrebbe fornito un'altra auto in sostituzione, oppure si sarebbe preoccupato di farmi rientrare alla sede di lavoro. Non ho fatto la scelta solo in funzione del costo, ma, soprattutto di altri fattori (rischi, costi indiretti, detrazione fiscale,...). Ora, l'esternalizzazione di un servizio come il forno crematorio, o di un altro servizio, e, più o meno la stessa cosa. Accetto di di guadagnare un po' di meno (sulla carta, perchè la realtà non lo so) qualcuno si preoccupa di far funzionare la "baracca". Come succede in molti bar o locali, il proprietario, non solo del locale fisico ma anche della licenza, "affitta" a qualcuno la gestione del locale, in cambio di un "affitto", poi è problema del gestore far funzionare e guadagnare dal locale. Non c'è nulla di strano in questo, quando si rispettano le leggi! Ovviamente, il bando di gara e il successivo accordo dovranno tenere conto di tutti gli aspetti (investimenti, tecnologia, qualità degli scarichi, livello di servizio,...). Non lo trovo sbagliato a priori, poi se si decide di mantenerlo pubblico, va bene lo stesso, purché la scelta sia stata ben ponderata Saluti a tutti, e scusate se, spesso, mi dilungo. Maurilio

Zanotti, Brignoli e Grieco: pro e contro privatizzazione crematorio - 19 Gennaio 2016 - 22:03

maurilio
Altrettanto Legittimo chiedersi per quale motivo debba diventare privato. Non crede? Proprio perché non tutti i comuni possono averlo dobbiamo tenercelo stretto. Produce reddito....e posti di lavoro....mi/Vi chiedo quale sia la vera ragione per cui l'attuale giunta vuole sbarazzarsene? Riguardo a .....meglio un uovo oggi che una gallina domani.....sono punti di vista. Certo che un ragionamento a lungo termine sarebbe preferibile in luogo della solita emergenza!!!!! Non le pare? Se avesse un'azienda che è sicuro produrrà reddito nel giro di poco cosa farebbe? la cederebbe? (Per altro già lo sta facendo reddito). Alcuni anni fa il regno unito mise a gara la gestione del sistema energetico nucleare della nazione. Sapete quanti presentarono offerta? Nessuno! Nel nostro piccolo e modesto caso, invece, è lo stesso privato a chiedere di poterlo fare. Ripianando gli investimenti i due/tre anni e facendoci migliaia di euro di guadagno in quelli successivi. Quindi....se Maometto cerca la montagna vuol dire che i calcoli fatti dal signor tedesco non sono granché attendibili. Secondo voi un imprenditore già affermato si sbatterebbe per 40000€ anno? Vogliamo fare 80000 per un ipotetico raddoppio? Naaaaaa......non ci credo. È più verosimile pensare che i ricavi, pur considerando tutti i costi (mettendoci dentro pure qualche sanzione) possano attestarsi sui 150/200 mila per anno. Poi potrebbero essere anche di più visto come vanno le cose da noi. Un esempio su tutto? Privatizzazione di autostrade. Di fatto senza reale concorrenza (se devi andare a Milano, bologna, Genova non ci sono alternative. Non puoi scegliere) il costo al km, nonostante le rassicurazioni del governo, è raddoppiato senza motivo.....è nessuno ha detto niente!! Qui potremmo pure essere in regime di monopolio........

Zanotti, Brignoli e Grieco: pro e contro privatizzazione crematorio - 19 Gennaio 2016 - 17:47

Re: re-vamping
Caro/a annes io ho sollevato, sostanziandolo con un esempio, una questione...per quale motivo un forno crematorio debba essere pubblico? Esistono parecchi comuni che non ne hanno. Poi, per quale motivo, anche se ci sarà un guadagno in futuro, devo bloccare (questo è indiscutibile, qualsiasi sia l'importo) investimenti più utili alla comunità nell'immediato? Ultimo, se veramente c'è, o ci sarà, un business delle cremazioni, perchè non ampliare il forno, a parità di emissioni, creando ulteriori posti di lavoro? Questo lo deve fare il comune o è meglio che se ne occupino aziende specializzate? Ognuno avrà le sue risposte, l'amministrazione, alla quale è stato delegato di fare scelte, ha le sue. Saluti Maurilio

Zanotti, Brignoli e Grieco: pro e contro privatizzazione crematorio - 19 Gennaio 2016 - 08:49

Re: Elio
Ciao Roberto Campana parto da una premessa , visto che mi chiami Elio sai benissimo chi sono ... ma capisco anche che magari dovevi indirizzare qualcuno/a alla ricerca del mio nome e cognome in social visto che ho ricevuto messaggi di insulti ... però la cosa ti posso assicurare che non mi tocca. Mi domando dove sia la provocazione nella domanda cosa un comune deve gestire e cosa no... quali sono i servizi che un comune deve dare al cittadino e cosa no... è una domanda provocatoria ? Provocatorio può essere Brignone , ma visto che vorrei una discussione pacata .... togliermi la casacca da supporter... quindi secondo te chi è a favore del lavoro della giunta è un supporter .. e chi è contro su ogni cosa che cosa è? Quello che ho sempre detto parlando con le persone sono le stesse cose che ha scritto Maurilio sopra " Perchè quello che non si dice, e temo che molti non hanno capito, è che se si investe, per esempio 800 mila €, nel forno crematorio, non potranno essere fatti altri investimenti per 800 mila € (strade scuole, impianti sportivi,..). Credo sia una questione di "patto di stabilità", oltre che buonsenso economico finanziario." e non solo caro Roberto, ma quando viene abbassata la retta degli asili nido alle persone meno abbienti , l'addizionale IRPEF e la Tasi ... beh allora è una questione di scelta... io scelgo di stare non come supporter dalla parte del sindaco, ma dalla parte di chi cerca di fare qualcosa ... sai è facile dire sempre no... più difficile governare .. e scusa se ritorno sull'argomento.. ma i 5 stelle hanno vinto le elezioni a Parma per la non apertura del forno inceneritore... ma poi il forno lo hanno aperto... i bla bla bla fanno parte del modo di fare politica... saluti PS giovedì sera non ero dietro la tastiera... c'era mio figlio che non stava bene ...

Zanotti, Brignoli e Grieco: pro e contro privatizzazione crematorio - 19 Gennaio 2016 - 06:40

La colpa principale della maggioranza.
La maggioranza ha una grandissima colpa e consiste nella sua incapacità o volontà di NON COMUNICARE. Credo che il comune non debba imbarcarsi in questo tipo di investimenti ma rimango enormemente perplesso, e qui do ragione a Brignone, M5S e Di Gregorio e Zanotti, nel denunciare la mancata esposizione delle valutazioni economiche e dei conti.

Zanotti, Brignoli e Grieco: pro e contro privatizzazione crematorio - 18 Gennaio 2016 - 18:28

Qual'è l'utilità pubblica?
Giustamente, l'articolo di Verbaniasettanta chiude con la frase: "il problema non è di natura tecnica, ma di volontà politica...", facendo cenno, varie parti al concetto di "caratura pubblica" dell'impianto di cremazione. Premesso che non mi sono ancora fatto un'idea precise sulla questione, mi chiedo, quale è la vera utilità pubblica di un forno crematorio? Fatto salvi tutti i pro e tutti contro, è giusto che un comune debba investire per un servizio che può benissimo essere svolto da privati? Perchè quello che non si dice, e temo che molti non hanno capito, è che se si investe, per esempio 800 mila €, nel forno crematorio, non potranno essere fatti altri investimenti per 800 mila € (strade scuole, impianti sportivi,..). Credo sia una questione di "patto di stabilità", oltre che buonsenso economico finanziario. Quindi, la scelta politica, ma anche tecnica, è un po' più complessa. Se investo 800 mila €, avrò utili per 200 mila € all'anno, ma dovrò posticipare altri investimenti fino a quando non avrò esaurito parte di mutuo (al lordo dell'obsolescenza/ammortamento dell'impianto). Se è un privato a fare l'investimento, il comune incassa un canone più basso, che è si può basso dell'utile stimato ma è netto (l'obsolescenza/ammortamento sono nel bilancio del privato) ma può fare altri tipi di investimenti di (maggior) utilità pubblica, ripagandoli anche con il canone, che essendo netto è tutto destinato alla città. Non è una scelta facile, motivo per il quale, allo stato attuale, non me la sento di schierarmi apertamente per un caso o per l'altro, ho qualche idea, ma questa è un'altra storia. Saluti Maurilio

Comitato Referendum forno crematorio ultimi banchetti - 16 Gennaio 2016 - 11:07

Re: Re: Re: e adesso?
Paolino, qui effettivamente tocchi un punto delicato. Giusto dare una linea di indirizzo politico per i futuri investimenti in conto capitale (in questo caso il settore turistico) ma bisognerebbe citare concretamente questi obiettivi. Ho già delineato un deficit comunicativo dell'attuale maggioranza ma questa è accompagnata anche a una carenza di idee? Giusto investire nel turismo ma come?

Comitato Referendum forno crematorio ultimi banchetti - 16 Gennaio 2016 - 10:58

X giovanni%
Non è complicato... Investi nel forno crematorio e con gli incassi di questo, finanzi i vari investimenti nel turismo. Mia nonna svedese direbbe: hai il pollaio, vendi le uova e ti compri il prosciutto. Se regali il pollaio (o lo svendi) poi come lo compri il prosciutto?

Comitato Referendum forno crematorio ultimi banchetti - 16 Gennaio 2016 - 10:44

Re: e adesso?
Non capisco questa battuta di paolino pur riconoscendo altri commenti la sua ironia è stata più efficace. E' ovvio che non ci sarà la mia firma di piccolo e unico cittadino elettore verbanese, Per quanto concerne gli investimenti dobbiamo chiarire alcuni concetti di contabilità pubblica. Qui non stiamo parlando di spese correnti (il giustamente criticato Giro d'Italia, feste festicciole varie ecc.) ma di spese in conto capitale aventi durata e utilità pluriennale. SI tratta di indirizzare una spesa in conto capitale dalla sostituzione di impianti del forno crematorio o per la creazione in INFRASTRUTTURE turistiche. Entrambe le spese possono avere un ritorno economico. Io preferisco di gran lunga la la seconda opzione. Certamente bisogna ben valutare la scelta della spesa infrastrutturale ma condivido questa prima basilare linea di indirizzo.

Comitato Referendum forno crematorio ultimi banchetti - 16 Gennaio 2016 - 10:25

x giovanni
Io imprenditore , se ho un'attività redditizia certa e magari l'unica ,cerco di migliorala programmando investimenti ed ammortamenti x aumentare il ritorno economico che mi servirà per impostare altre attività . Inoltre ,se si vuole rinunciare a questa attività bisogna , in nome della trasparenza, spiegare bene ai cittadini le motivazioni , con dati precisi e non un fumoso investimento turistico . Il Giro d'Italia è stato un duraturo investimento turistico ? Una bella manifestazione ok, ma a spacciarlo come investimento turistico no.......

Comitato Referendum forno crematorio ultimi banchetti - 16 Gennaio 2016 - 09:56

Linea di indirizzo politico
Il forno crematorio è un'attività redditizia ma che necessità a breve di alcuni investimenti e assunzioni. E' vero, probabilmente negli anni, questi investimenti saranno ammortizzati e coperti con l'attività dello stesso forno ma mettiamo per un attimo le vesti del sindaco di Verbania. Tu sindaco di Verbania per un giorno, avendo a disposizione una certa quantità di fondi preferiresti investirli un, anche se pur redditizio, forno crematorio oppure in un investimento turistico duraturo con ritorni economici e occupazionali nell'intero tessuto economico della città? Io non ho dubbi. Questa pur criticabile Amministrazione in questo caso ha scelto il percorso giusto. Non firmerò e non andrò a votare.

Lagostina: confermati i licenziamenti - 15 Dicembre 2015 - 22:48

licenziamenti lagostina
Che schifo la Lagostina ora si mette a licenziare anche gli invalidi! Ma dove siamo finiti!? E’ una vergogna! Questi francesi sono anni che si portano via la produzione e i posti di lavoro, sfruttano la cassa integrazione pagata dai lavoratori italiani, si fanno dare i nostri soldi dalla regione per i loro investimenti ed infine si sbarazzano della gente come nulla fosse. E i dirigenti italiani cosa fanno? Venduti!!

Veneto Banca: 7,3€ il valore d'uscita delle azioni - 4 Dicembre 2015 - 15:16

Una lettura realistica?
A due giorni dall'assemblea della vergogna di Montebelluna, le proteste di 88 mila azionisti di Veneto Banca non accennano a calmarsi. Il Consiglio d'amministrazione ha tagliato il valore delle azioni da 30 a 7,3 euro, mandando in fumo i risparmi di una vita di famiglie e piccoli imprenditori. “Un colpo pesante per l'economia veneta” dice uno degli azionisti, “tantissima gente, famiglie, imprenditori, non sapeva di giocare in Borsa, altrimenti avrebbero diversificato gli investimenti” non mettendo tutti i risparmi solo su questa banca. Ma come è stata possibile una cosa del genere? E' il sistema bancario veneto. La storia di come i grandi colossi bancari riescono a metter mano sui nostri risparmi, mandandoli in fumo per i loro interessi.Le banche popolari spolpate dagli speculatoriIniziamo dal principio. Nel Nordest italiano, dopo la guerra, imprese e artigiani sono riusciti ad uscire dalla crisi grazie ad un sistema bancario formato da piccoli istituti vicini al territorio e ai cittadini. Sono le banche popolari, cooperative, di credito artigiano e così via. In queste banche non finivano i soldi dei magnati internazionali, ma i risparmi di una vita, il Tfr e le pensioni dei lavoratori veneti ed italiani. Oggi, cosa resta di queste banche popolari? Gli speculatori internazionali affamati di denaro hanno deciso, in combutta coi vertici delle stesse banche, che è arrivata la loro ora. Nel loro mondo in cui il profitto viene prima del bene comune e in cui i soldi sono uno strumento di potere, non un mezzo per comprare il necessario, hanno messo in piedi il meccanismo che ieri ha portato gli azionisti di Veneto Banca, esattamente come quelli di Banca popolare di Vicenza, a veder bruciati i loro risparmi di una vita.Come VenetoBanca ha bruciato i risparmi dei suoi azionisti. In che modo? La banca aveva mentito agli azionisti proponendo azioni ad un prezzo alto e fuori da ogni canone realistico. Gli azionisti non potevano sapere, si sono semplicemente fidati di quelli che si sono rivelati poi dei pirati in giacca e cravatta. Il prezzo iniziale delle azioni era stato gonfiato in base a valutazioni personali di un tecnico esterno di Veneto Banca. Calcoli dei quali non ci è concesso approfondire il metodo perché “riservati”, nonostante le nostre richieste. Ma ieri, dato che la banca sta per diventare Spa, il Consiglio d'amministrazione è stato costretto a rivelare il reale valore di mercato delle azioni. Una confessione obbligata (data la trasformazione imminente della banca) e sudata, che è arrivata dopo una riunione durata 11 ore! 81% di perdita per i piccoli sociEcco l'annuncio: ai fini del recesso le azioni sono state valutate 7,3 euro contro i 30,50 euro fissati dall’assemblea di aprile, vale a dire il 76% in meno. Tenendo conto del fatto che il prezzo di 30,50 euro rappresentava già un taglio di oltre il 22% rispetto ai 39,50 euro degli anni precedenti, la perdita per i soci si aggira intorno all’81,5%. Un’enormità, ma non è detto che sia finita perché bisognerà vedere come la Borsa valuterà l’istituto di Montebelluna, che peraltro deve varare una nuova ricapitalizzazione da un miliardo di euro. Avete capito bene, l'81% dei risparmi di una vita andati in fumo per quella che potrebbe essere una truffa colossale da parte di una banca ai suoi risparmiatori.menzogne, i favoritismi e la volontà di andare in borsa ne sono la prova. Le uniche vittime sono gli azionisti ingannati. Lo conferma oggi Confedercontribuenti: "E' una rapina. Rimangono impuniti i veri colpevoli che hanno diretto la banca e che in questi anni ne hanno combinate di tutti i colori".I banchieri complici vanno puniti Ecco svelato dunque il disegno dei grandi speculatori internazionali: le mega banche, con la complicità dell'Europa e del premier Pd vogliono distruggere e azzerare le banche del territorio per fare posto ai grandi gruppi internazionali. Una volta affondate queste piccole banche infatti, come accaduto per Banca popolare di Vicenza e Veneto Banca, i grandi istituti finanziari potranno comprare per pochi spicci i l

SEL VCO su ospedale unico - 27 Novembre 2015 - 07:04

Ospedale unico
Questo comunicato è la chiara posizione di come è messa la quasi totalità dell'attuale "politica" italiana, CONFUSIONARIA, DISFATTISTA E ARROGANTE: facciamo un po di riordino, prima l'ospedale unico non andava bene e non lo si è fatto ma in molti hanno mangiato lo stesso - oggi, nonostante molti investimenti fatti ultimamente sui presidi già esistenti (Domo e Verbania), l'ospedale unico va bene; ah è vero, che stupido che sono, ci sono quelli che non avevano potuto mangiare prima che reclamano la loro fetta. Ecco perchè l'attuale "politica" non è più credibile; fanno credere al popolo di farsi la guerra tra loro mai poi nella realtà sono tutti amici e tali vanno a braccetto e sotto sotto si fanno spalletta, sopratutto quando devono aumentarsi gli stipendi e i benefit; ne è l'esempio la vicenda dei vitalizzi, TUTTI (tranne i penta stellati), hanno sempre affermato che erano diritti acquisiti e quindi non erano da toccare, peccato che anche le pensioni erano un diritto acquisito per il popolo lavoratore, ma loro se ne sono altamente fregati. Ecco perchè da cittadino indignato dico a questi signori: abbiate la decenza di tacere e di finirla di prendere per i fondelli il popolo; voi vigilate? vigilate su cosa, su altri politici che si mettono ad un tavolo a giocare a monopoli con i soldi veri di chi fa fatica a tirare avanti? Se potete e se ci riuscite, fate i seri!

La posizione di Insubrika Nuoto sulla revoca della gestione delle piscine comunali - 24 Novembre 2015 - 14:02

Francamente
trovo l'atteggiamento di Insubrika Nuoto quanto meno anomalo, poco professionale e molto carente dal punto di vista igienico-sanitario (mia figlia si è beccata una bella patologia cutanea da ricondurre alla frequentazione della piscina, diagnosticata da specialista medico, quindi parlo da utente). Ma in Italia funziona così (e su questo concordo totalmente con il Sig. Furlan), chi gestisce la cosa pubblica ha come primo obiettivo quello di spremerla al massimo con il minimo investimento. Mi si dira "e gli investimenti fatti?" Ah certo, nuovo management e nuovo D.S. ma sempre per il raggiungimento del massimo profitto a discapito di un'adeguata manutenzione (finanche straordinaria!). Altri investimenti? Piani ottimali di prevenzione? Piani ottimali di gestione? Di manutenzione? Certo 1000 utenze, grazie al fatto che non vi sono altre piscine nel raggio di molti chilometri ove potersi recare e quindi monopolio che comporta minor qualità del servizio e aumento del costo d'ingresso (qui mi pare sia Insubrika a non aver dialogato con l'A. C. o sbaglio??). Ma ciò di cui si preoccupa primariamente Insubrika è il danno d'immagine arrecatole, meno di quello da lei arrecato alla Comunità verbanese da una conduzione tanto professionale.

Beni culturali e degrado - 17 Ottobre 2015 - 15:45

Re: Sì, ma....
Ciao Vermeer. Sono d accordo con te sul fatto che le chiese sono veri e propri monumenti. Ma in questo momento l Italia non ce la fa. Il clero ha le risorse e può far più facilmente leva su benefattori e/o investimenti privati. E' da folli, in questo momento storico da acqua alla gola, chiedere di togliere risorse allo stato che già si fa carico di immigrati e tutto il resto. Si chieda aiuto a fondazioni o banche. Nn vedo alternativa. Ciao
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