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Area Acetati una nota degli ambientalisti - 11 Dicembre 2018 - 09:43

Re: Re: Re: Re: Re: Obiettivo bonifica del sito
Ciao AleB Vero: "nessuna Amministrazione passata ha mai pensato ad una nuova industrializzazione dell'area ma nemmeno nessuna fazione politica lo ha nei suoi programmi di medio e lungo termine", ciò non vuol dire che sia la scelta migliore. Vero parzialmente anche il discorso dei trasporto. Una volta era più importante oggi il trasporto cuba molto poco rispetto. Per un industriale che vende container di merci in Portogallo e in Slovacchia avere la fabbrica a VB o Gallarate cambia pochissimo. Il fatto che si stia delocalizzando non vuol dire che sia giusto così. Con la delocalizzazione totale rimarremo col c. per terra e la terra è molto fredda. Bisogna agevolare l'industria. Certo, il turismo è industria ma con 3 mesi di industria non si campa 12 mesi. Nessun turista verrà appositamente a Verbania per comprare e se un turista compra, compra nei negozi del centro e non nei capannoni a Sant'Anna. Paragonare questa futura area con il centro di Arese che è il più grande d'Europa, localizzato in un'area comoda a milioni di persone, francamente mi sembra un pelino azzardato. Bye

Da VCO al corteo NO TAV - 10 Dicembre 2018 - 14:33

Infrastrutture, logistica e trasporto sostenibile
Proporremo in Consiglio Comunale una Ordine del Giorno a favore della TAV, infrastruttura strategica per il Nord Italia e non solo. Come da noi sottolineato in occasione del Convegno “Passaggio a Nord-Ovest” tenutosi a Verbania lo scorso 27 ottobre 2018, da noi organizzato e promosso, Piemonte, Liguria e Lombardia hanno bisogno di corridoi di collegamento infrastrutturali con l'Europa, in primis la TAV, alta velocità ferroviaria per il trasporto sostenibile su rotaia, senza dimenticare il terzo Valico dei Giovi, altra priorità nell'ambito del collegamento con l'Europa centrale per il trasporto delle di merci che transitano giornalmente dal porto di Genova. Il traffico di merci va spostato il più possibile su ferro, per decongestionare dal traffico le grandi arterie stradali, ridurre l'impatto su di una rete stradale e autostradale in parte obsoleta e non più in grado di sopportarne il transito massiccio e diminuire drasticamente le emissioni nocive del trasporto su gomma. Come abbiamo sottolineato in più occasioni e in sede di convegno, se un tempo ci si poteva permettere di sacrificare l’ambiente in nome dello sviluppo oggi lo sviluppo deve tutelare i territori: deve necessariamente affermarsi il connubio Sviluppo-Ambiente. La TAV è frutto di accordi internazionali che vanno rispettati, pena il risarcimento milionario alle imprese vincitrici dell’appalto e la restituzione all’UE dei finanziamenti ottenuti*. La lista civica Con Silvia per Verbania, in accordo con il coordinamento delle liste civiche del Nord Ovest, si schiera fortemente a favore della TAV ed esprime soddisfazione per l’esito della manifestazione tenutosi a Torino lo scorso 10 novembre, nella convinzione che questo tema non riguardi però solo la città di Torino ma sia il “core business” che tiene letteralmente in vita l’intero Nord, dal Friuli al Monviso, che ha fondato il suo sviluppo sulle esportazioni nazionali a tutta la Europa passando dal Nord Ovest Italia. Bisogna guardare al futuro, portare a termine le opere iniziate, salvaguardare i posti di lavoro di chi sta lavorando e condividere con tutte le forze politiche cittadine favorevoli una mozione in appoggio alla realizzazione della linea di alta velocità ferroviaria Torino Lione. *https://mobile.ilsole24ore.com/art/notizie/2018-12-06/tav-l8217-europa-avverte-se-l8217-italia-ritarda-i-lavori-dovra-restituire-i-soldi-ricevuti/AEvSoHuG

Area Acetati una nota degli ambientalisti - 10 Dicembre 2018 - 11:34

Re: Re: Re: Re: Obiettivo bonifica del sito
Ciao Hans Axel Von Fersen dobbiamo però essere seri: non solo nessuna Amministrazione passata ha mai pensato ad una nuova industrializzazione dell'area ma nemmeno nessuna fazione politica lo ha nei suoi programmi di medio e lungo termine. Ma dimentichiamo anche una cosa fondamentale: un'industria vive di trasporti, materie prime e semilavorati in ingresso, materie semilavorate o finite in uscita. Quale imprenditore investirebbe in una località come la nostra, dove l'ingresso alla città è notoriamente difficoltoso e non adatto al trasporto su gomma dei mezzi pesanti? Dozzine di capannoni, anche nuovi, giacciono fermi lungo le tratte autostradali più trafficate (A4 in primis, lungo le tratte venete). Qui si parla ormai di spostare le industrie in Bielorussia e noi fantastichiamo sul ritorno delle stesse sul territorio, magari sperando in qualche intervento statale/regionale (o comunale!), lo stesso Stato/Regione che fatica a riconoscerci territorio di confine con quei vantaggi da zero-virgola che ci spetterebbero di diritto. A tutti piacerebbe un ritorno alla Manchester d'Italia dell'era del cotone, non fosse altro per la prosperità economica ed un lavoro che oggi ci costringe a lunghe trasferte giornaliere, se non proprio a cambiare residenza: ma è utopia, un sogno che rimane nel cassetto se vogliamo fare ragionamenti concreti. Oggi l'industria si chiama Turismo: la stessa che sulle rive del Garda ha creato circoli economici di grande portata. Il turismo non è solo svago e benessere ma anche commercio: il turista è quello che spende e che è disposto a farsi 200km per arrivare al CENTRO di Arese, quello che muove l'economia locale ma anche quella nazionale con la sua spesa quotidiana. La realtà è ahimè questa: concentrarsi sulle soluzioni del momento invece che sperare nelle aste giudiziarie. E' questo che dovrebbe fare - e sta facendo, un bravo amministratore. A parti inverse, e così come è successo nell'affaire CEM, l'opposizione avrebbe preso le stesse identiche strade. Saluti AleB

Da VCO al corteo NO TAV - 10 Dicembre 2018 - 10:01

Lavoratori Pendolari da Verbania
La mia preoccupazione e' che senza TAV i lavoratori pendolari da Verbania diminuiranno perche' non prevedendo uno sviluppo logistico sostenibile regrediremo in termine di attivita' industriali. Ci vi ha raccontato che la TAV e' inutile e' un po' miope. Il risultato certo sara' di sostenere nel breve il trasporto su gomma; nel medio, lungo periodo sara' pero' una scelta penalizzante , essendo una modalita' evidentemente altamente inquinante e quindi destinata ad essere ridotta.

Area Acetati una nota degli ambientalisti - 8 Dicembre 2018 - 09:49

Re: Obiettivo bonifica del sito
Ciao Con Silvia per Verbania Come al solito si vuol spacciare una banalissima speculazione edilizia a favore di interessi privati come un’opera filantropica a favore della città, come già avvenuto per l’affaire forno crematorio. Diciamola così: un privato che ha preferito delocalizzazione lo stabilimento in Cina, lasciando in braghe di tela molti verbanesi, ora vuole portare a termine una maxi speculazione edilizia decuplicando il valore dei terreni trasformandoli da industriali a commerciali e l’AC invece di cacciare il privato fuori dagli uffici comunali a calci nel sedere, gli sta stendendo il tappeto rosso.

Area Acetati una nota degli ambientalisti - 5 Dicembre 2018 - 20:33

Re: non e' facile
Ciao Vincenzo Colombo aggiungi il nulla al nulla. I Verbanesi si esprimono mediante i propri rappresentanti politici eletti in Consiglio. I gruppi di interesse non mancano mai di sentire la loro voce. Questo comunicato in realtà non esprime nessun progetto. Non basta utilizzare il termine ambientalista o green per riempire quello che non esiste il termini di progetti o idee. Ecco il nulla.

"Cinquant'anni fa il '68" - 5 Dicembre 2018 - 16:30

Ma.....
Robi, Sinistro, Paolino.....amici miei ( se il termine non vi offende) ma non vi va bene nessuno, tutto è bipartisan!!! Mi piacerebbe vedere voi al posto di quelli che oggi stanno nella stanza dei bottoni! Ma anche al posto di quelli che ci sono stati prima. Da Berlu, a Monti a Renzi, a Gentiloni anch' io penso ci sia parecchio da buttare, molto che non ho condiviso, ma qualcosa da salvare c'è comunque. P.S. Su quel fotografo meglio sorvolare...........

Area Acetati una nota degli ambientalisti - 5 Dicembre 2018 - 11:01

Il nulla
Chiacchiere inutili. Concordiamo un po' che destinazione commerciale per un outlet sia inutile o addirittura dannosa. Credo che il problema però si risolva da solo in quanto nessuno invenstirà in imprese fallimentari. Poi c'è il solito chiscchiericcio ambientalista. Il nulla colorato con i termine "green" ma in pratica non hanno alcun progetto. Leggo il nulla

Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne - 24 Novembre 2018 - 09:46

Re: Alzo le mani
Ciao lupusinfabula Il problema di queste iniziative è che creano discriminazione. Che significa violenza di "genere"? Un termine assurdo e utilizzato per ogni cosa vedi genitori 1 e 2! Allora possiamo distinguere e classificare la violenza sulla base delle nostre paturnie? La violenza delle rapine in villa è meno grave di quella di "ggggenere"? La violenza sugli uomini è meno grave? E poi salta fuori che chi accusa di violenza un uomo essa stessa la compie. Vedasi attrice. Io mi sento discriminato da queste iniziative sessiste! Per me non c'è distinzione. Pene severe e certe. Punto e basta!

Montani contrario al progetto ex Acetati - 23 Novembre 2018 - 14:21

Re: Commento..to be continued
.. Per quelli che hanno così paura del nuovo parco commerciale dell’area, faccio notare che questo si risolverebbe in: - Lotto funzionale 1B: Ristorazione. Nuovo ristorante, come tanti ne aprono e tanti ne chiudono - Lotto funzionale 1A: Completamento insediamenti esistenti. Si parla, vista ormai la comparsa dell’investitore, di un’attività della dimensione (inferiore?) di Esselunga (Risparmio Casa?). SLP di 5800mq: lo sappiamo vero cosa significa SLP? Google vi aiuta nel caso. - Lotto funzionale 2: mercato coperto e ristorazione. Questo è il masterplan tanto discusso per la parte di vendita commerciale. Davvero bisogna essere così preoccupati? Probabilmente nel breve termine vedremo una specie di grancasa del casalingo accanto all’esselunga: quali piccole attività imprenditoriali del centro storico intrese ne trarrebbero un significativo svantaggio? Non si capisce. Infine, per quanto riguarda la proposta del CNR, mi sovvengono solo due pensieri: molto suggestiva ma alquanto fuori da tempi. Chi dovrebbe investire con lucro in questo progetto? Solo un investimento di lungo termine da parte del pubblico potrebbe avere senso per una tale proposta. Purtroppo per noi, questo non è il periodo storico adatto per pensare che lo Stato si faccia carico di attività di questo genere. Questo treno passa OGGI e tra trent’anni: a me piacerebbe vedere gli effetti di una riurbanizzazione di questa area nel medio termine. Se così non sarà, ce lo terremo così…contenti voi! Saluti AleB

Montani contrario al progetto ex Acetati - 23 Novembre 2018 - 14:17

Re: Commento
Ciao Filippo come ho avuto modo di dire altrove, a me interessano fatti e dati oggettivi. Non sono di parte: prova ne è che nella passata Amministrazione ho sostenuto le scelte di Zacchera in seno all'operazione “Teatro” che partì con le stesse premesse (mancata condivisione delle scelte, intervento in area degradata, cambio di destinazione, opportunità di finanziamenti mal gestiti e via dicendo: sembra proprio il nuovo CEM). Nel tuo (ed in quello di molti) ragionamento, non tornano parecchie cose: - Qualcuno sta inculcando alla gente l'equivalenza "commerciale=outlet". Il sindaco in persona ha già affermato, nonchè non v'è traccia nel masterplan in discussione – come fatto sopra presente da un altro utente, che non potrà mai essere insediato un outlet nella ns città proprio per i motivi da te menzionati (viabilità). Perché continuate a parlare quindi di outlet? Ma li leggete i documenti o vi fidate solo del politico di turno che ha tutto l'interesse di andare contro a prescindere? Non è nemmeno un’idea di centro commerciale stile Gravellona Toce o Castelletto Ticino: lo vedete dove sorgono quei posti (centri commerciali ed outlet)? Uscita autostrada non dice nulla? - Perché un soggetto privato dovrebbe chiedere alla cittadinanza tutta (attraverso quali strumenti?) un parere su immobili del proprio patrimonio? Perdona la franchezza: ma se devi fare un ampliamento in una tua proprietà con lavori che richiedono l'approvazione del Comune, cosa fai chiedi al tuo vicino di casa o parli direttamente con l'Ufficio tecnico? E se quest'ultimo dà benestare, tieni conto del parere del vicino al quale magari stai togliendo una vista pur rispettando le distanze di legge? Acetati si è comportata come un privato: ha avuto contatti con l'amministrazione la quale, secondo sue logiche, ha rilasciato benestare. Precisiamo inoltre che Sindaco e Giunta rappresentano di fatto e democraticamente la cittadinanza tutta: smettiamola di volere la condivisione di ogni singola questione che si presenta in capo ai nostri rappresentanti. Il sistema democratico funziona così; per quelli a cui questa operazione non piace, possono tranquillamente e segnatamente farlo presente con LO strumento democratico per eccellenza: il voto della prossima primavera. - Acetati, o quel che ne rimane, è oggi proprietaria di un'area industriale. Alla luce del sole, e contrariamente alle vostre polemiche di sotterfugi, chiede il permesso per fare una speculazione immobiliare per fare cassa ed evitare il fallimento: è OVVIO che sta guardando ai propri interessi. Il dato oggettivo è che OGGI Verbania ha, nel punto baricentrico della città, un ex polo industriale nel quale, OGGI, può essere insediato solo un altro polo industriale (tra l’altro accanto ad uno esistente ed in produzione). Ci va meglio un’altra industria chimica? Io sarei favorevole: recupero aree industriali e lavoro. - Infine, si parla erroneamente di un costo di bonifica al mq: a parte un banale ragionamento economico che vede nelle attività di ogni genere dei costi fissi e dei costi variabili, non sappiamo dove si concentra né quali sono le operazioni per portare a termine la stessa. Se parlano di 2.5M€ per bonificare l’area, ci vogliono tutti, indipendentemente da quelli che acquisteranno i singoli lotti. Tra l’altro si dimentica che questa bonifica o la fa Acetati o la fa il pubblico perché, così com’è, l’area non è “vendibile”. Si dice che i soldi si troveranno: mi scappa da ridere considerato che l’ex area della Padana Gas che dovrebbe ospitare il parcheggio del teatro è lì ferma da anni perché non si sono trovati 108.000€ per completare la bonifica (stanziati nel bilancio 2019). Davvero pensate che, in questo periodo storico, le amministrazioni locali possano impegnare qualche milione per bonifica un’area la cui destinazione è tutta da definire? to be continued..

M5S su bonifica area Acetati - 14 Novembre 2018 - 13:45

Re: Re: Proprietà privata, questa sconosciuta
@lupusinfabula, perdona la franchezza ma credo sia chiaro come funziona il sistema democratico del Paese, giusto? Le trattative non sono state seguite dal cittadino privato Marchionini, ma da un sindaco e da una giunta di una città che rappresenta democraticamente la stessa e che ha facoltà di portare avanti queste scelte. Può non piacere, lo capisco, ma non se ne faccia una questione personale: si poteva fare e lo si è fatto. Attendere il turno di altri per girarla a proprio favore (d'altronde non fu un Sindaco di cdx a stravolgere un progetto edilizio della precedente giunta senza condividere le scelte con la città? Aiuto nelle iniziali...CEM. Giusto per evitare commenti di personalismi: fui assolutamente favorevole a quella scelta, era un'opportunità e fu giusto coglierla al volo). @Hans Axel Von Fersen potrebbe anche essere un ricatto commerciale, quanti ne vediamo ogni giorno anche nella vita privata. La tua opzione sembra alquanto irrealizzabile, se non nel lunghissimo termine (20/30/40anni?). Ammesso e non concesso di trovare qualcuno interessato all'acquisto in sede di asta giudiziaria (quante deserte per il rudere di R.Sanzio?), quello rimarrebbe un terreno ad uso industriale ancorchè inquinato. Chi mai spenderebbe 4-lire per acquisire dei terreni senza una destinazione d'uso commercialmente appetibile? Crediamo davvero ci sia ancora qualcuno disposto a costruire fabbriche nella ns città? Tra l'altro, è dell'altro giorno il caos politico sulla modifica del PRG per il parcheggio di R.Sanzio...e pensiamo di avere una cultura politica tale da rendere questo un passaggio semplice per un'area grande come quella di Acetati? Non ho modo di verificare, ma nell'incontro pubblico si è anche parlato sull'onere di bonifica dei terreni: ad oggi questo onere ricade, come prioritario, sulla proprietà . In subordine (alias, con la stessa fallita) sulla pubblica amministrazione. Leggasi: l'area rimane industriale, il Comune dovrà mettere mano alla bonifica su ordine delle autorità competenti (con eventuale rivalsa verso....un'azienda fallita!), le aste andranno deserte, rimarrà tutto così com'è. Scenario di caso peggiore, ma molto, molto probabile. La concertazione politica e la condivisione delle scelte non trovano più spazio oggigiorno (da qualunque parte la si veda): chi decide di non decidere, perde solo le opportunità del momento. L'opportunità oggi ha un nome ed un cognome (leggere il link sopra): Acetati ricatta? Amen, la città ne guadagnerà in decoro. Capisco infine che tanti preferiscono il degrado reale all'aulica ed ormai immaginaria concertazione sociale. Saluti AleB

Interventi pro TAV - 14 Novembre 2018 - 10:00

Penso che
Io penso che gli eminenti politici della nostra provincia pensassero prima della TAV agli enormi lavori che ci sono da fare da noi e portarli a termine ,vedi movicentro ,pista ciclabile Fondotoce Verbania senza parlare della viabilità ormai al collasso etc. A Torino le signore da salotto ,non si sono attivate quando hanno portato via la FIAT quella si sarebbe dovuta rimanere a Torino invece i torinesi da salotto non hanno mosso un dito. Per restare nel merito TAV penso che si possa invece ristrutturare la linea già esistente, senza danneggiare altro, E infine devo dire che mi sembra piuttosto furbesco fare un'opera a casa di altri ,,è come chi non ha un box lo costruisce sul terreno di un altro senza chiedere il permesso.

Spazio Bimbi: 17 novembre: giornata internazionale degli studenti - 11 Novembre 2018 - 17:08

Meglio il diritto a svincolarsi
L'etimologia (l'avevo fatto notare poco tempo fa) della parola scuola porta a considerare quanto ci si è distanziati dal significato originario, vedere termine greco scholè. Qui ad esempio ho visto ora un articolo di una persona che usa la propria zucca per pensare http://www.edscuola.eu/wordpress/?p=34688 ""....Molto spesso gli studenti non sanno che i loro nonni o bisnonni non hanno avuto la possibilità di concludere nemmeno il ciclo della scuola elementare, essendo obbligati ad entrare nel mondo del lavoro già in tenerissima età...."" E altrettanto spesso si continua a propinare la scuola come unica fonte a cui abbeverarsi; e altrettanto frequentemente la si intende come procedimento nozionistico, cosa che evidentemente sortisce effetti contrari a quelli che apparentemente si vorrebbero (dico apparentemente perché gli intenti sono diversi, a volte buoni ma altre volte lobotomizzanti), creando dei forzati dello studio e riducendo quasi a zero la libertà di pensare autonomamente. ""....Ricordiamo ai bambini che chi non sa leggere né scrivere, non potrà costruirsi un futuro migliore, non saprà quali sono i suoi diritti e come farli rispettare...."" E ricordiamo anche che ciò che si legge e si scrive deve essere attentamente vagliato da un unico giudice supremo, e questo non si trova al di fuori di se stessi, e a scanso di equivoci, prevenendo l'obiezione, ciò non significa credere di avere la verità in mano ma evitare che le tue sinapsi vengano permanentemente occupate da connessioni appartenenti ad altre persone che già hanno pensato per te. E' schiavo chi è analfabeta ma sa analizzare quanto gli viene detto, oppure chi viene inondato da fiumi di nozioni e a cui non viene lasciato spazio per esprimere la propria autonomia di pensiero? Un video a caso. Di persone che usano la propria vita per almeno tentare di essere originali ce n'è. https://www.youtube.com/watch?v=VoJz0YA58cs

Forza Italia su progetto Outlet all'ex Acetati - 29 Ottobre 2018 - 15:26

Il treno del business
Dalla lettura di questo famoso documento, non è ben chiaro come mai tutti si gettino d’impulso sull’opzione Outlet: http://albopretorio.comune.verbania.it/sipal_ap/servlet/GetFile?id=00182910034\107032\ACETATI%20IMMOBILIARE%20-%20Relazione%20proposta%20di%20Masterplan.pdf Si fa riferimento tecnicamente ad un addensamento di tipo A3, ovvero di tipo commerciale urbano forte che indica punti vendita medio/grandi ed altri tipi di negozi/attività commerciali. Giusto per sgombrare il campo dagli equivoci, l’area di interesse commerciale è ben lontana dall’estensione di un qualsiasi Outlet così come lo conoscono tutti: pur mettendo insieme le aree funzionali 1A (dietro all’Euronics), 2A (spendibile a medio/lungo termine) e 2B (alquanto futuribile), non si raggiunge l’estensione tipica degli outlet più rinomati. Si tratta quindi di un’area commerciale più piccola e per questo motivo, per mio modesto parere, anche più fruibile. Ma anche fosse un outlet, non capisco che male c’è: d’altronde, chi vaneggia sulla spada di Damocle che penderebbe sul capo dei piccoli esercizi commerciali, poco o nulla sa del paradigma sulla concorrenza commerciale e quote di mercato. E la dimostrazione sta sotto gli occhi di tutti i nostri compaesani: tra la sola Pallanza e Intra, insistono sul territorio comunale ben 8 GDO (ma probabilmente ne ho perso qualcuno) e negli ultimi anni non risulta che nessuna abbia chiuso battenti. Insieme alle stesse, coesistono una miriade di piccole attività commerciali, anche alimentari, che si sono ritagliate evidentemente proprie quote di mercato sufficienti al sostentamento del business. Basterebbe poi spostarsi, come ben detto da qualcuno, nella vicina Castelletto T. dove, nell’area commerciale di recente edificazione, si stenta a trovare parcheggio nei weekend di maggior afflusso. Al momento non credo inoltre ci sia nulla di approvato, se non la delibera con la quale la Giunta dichiara “ammissibile” la proposta (che rimane tale) e si dà il via all’iter istituzionale di verifica e dibattito. Conoscendo le parti in causa, sembra ardito avvallare bi-partisan un progetto di riqualificazione così importante, non tanto per il progetto in sé, quanto per quella contrapposizione politica che ormai ha raggiunto un livello di non-ritorno: qualunque cosa faccia “l’altro”, non potrà mai essere condiviso. Leggendo i documenti – ed invito tutti a farlo visto che almeno vi farete un’idea più precisa e soprattutto VOSTRA e non con la chiave di lettura di altri, si intravede una possibilità di medio termine che riqualifica un’area oggi in disuso ma che potrebbe portare a qualche beneficio: le lottizzazioni 1A, 1B, 2A non fanno altro che estendere un’area commerciale già presente (Esselunga ed Euronics) includendola in un contesto che agevolerà la permanenza dell’utenza. Nel lotto 1B, c’è un parco nascosto e non accessibile di 13.000mq: non si tratta di sola cementificazione ma di un più ampio progetto di riqualificazione di un’area industriale che, al netto delle reali possibilità di sviluppo, è alquanto stupido lasciarselo scappare. Dobbiamo ormai prendere atto che i tempi della concertazione politica sono ormai troppo lontani da quelli del business: i treni ormai si prendono in corsa, non fermano più nelle stazioni. Saluti AleB

Giovani Democratici su referendum lombardia - 24 Settembre 2018 - 17:00

buco nell'acqua!
questo, come tanti altri referendum, sarà un buco nell'acqua: io probabilmente voterò a favore perchè il presente lo conosco ed il futuro certamente non potrà andare peggio. Tuttavia il sistema politico dei partiti ha già affossato l'iniziativa (nemmeno M5S ha preso posizione) e la gente è stanca di andare a votare il nulla. Poichè, anche in questo caso, non sono chiari gli obiettivi ed i risultati a lungo termine di questa eventuale transumanza regionale. Spero di sbagliarmi, ma dopo aver fatto il buco (di bilancio, quello sì!), toccherà riprendere da dove eravamo rimasti: l'eterno conflitto tra provincia montana e regione lontana! Chiunque sia il prossimo a cui toccherà governare il territorio. Saluti AleB

Croce Verde trasporto speciale - 15 Settembre 2018 - 20:07

Re: x Alessandro
Ciao Alberto Furlan Curiosità: ho necessitato di trasporto con ambulanza. Viaggio di circa 40 minuti in altra regione. Parlando m’han detto che lo facevano a tempo perso, uno ero un infermiere dell’ospedale, l’altro era evidentemente strapensionato, il terzo non ricordo... Ma anche loro potevano essere “stipendiati” oppure esistono volontari nel vero senso del termine?

Zacchera su referendum Lombardia - 24 Agosto 2018 - 00:39

Finalmente un analisi decente
 Direttore responsabile:  Riccardo Marchina OdG.103353 / 2004 HOME PAGE STAMPA CHIUDI  Isola dei Pescatori, Stresa Verbano-Cusio-Ossola: pro, contro ed effetti del passaggio in Lombardia di NICOLA DECORATO pubblicato il 18/08/2018 Quanto guadagnerebbe la provincia del VCO se i cittadini decidessero, il 21 ottobre, di trasferirsi in Lombardia? La doppia analisi, quella dei costi-benefici e quella (più importante) del paragone tra le due regioni coinvolte, dei pro e dei contro del trasferimento del VCO in Lombardia passa in larga parte dalla comparazione degli stanziamenti indirizzati da un lato dal Piemonte al VCO, e dall’altro dalla Lombardia alla provincia di Sondrio, esclusivamente montana e di confine, come quella di Verbania.  Tra le principali motivazioni addotte dal comitato Diamoci un taglio, promotore del referendum per il passaggio oltreticino della provincia, vi è l’apparente negazione dei 18 milioni di canoni idrici da parte della Regione Piemonte. Fondi che, invece, i cugini lombardi riconoscono alla provincia di Sondrio. In realtà la situazione che verrebbe a delinearsi è parecchio più complessa di quanto si voglia far credere. A partire proprio dalla questione relativa ai canoni idrici. I CANONI IDRICI – Nel 2018, per la prima volta, è stata inserita tra le voci spese del bilancio regionale l’attribuzione dei canoni idrici al VCO. Non nella loro totalità (circa 3 milioni sul totale richiesto), ma il caso rappresenta comunque un unicum nella storia della politica economica regionale. Scelta resa possibile dal pareggio di bilancio ottenuto dalla giunta nel 2017. Il mancato versamento dei canoni fino ad oggi è da attribuire ai debiti accumulati dalle precedenti amministrazioni, Bresso e Cota in primo luogo, cha hanno reso necessaria una difficile politica di ripianamento del debito, comunque portata a termine, nell’ottica del rispetto dei vincoli di bilancio richiesto alle regioni. FONDI COMPLESSIVI E SPESA PUBBLICA– Ma, a dispetto di dati parziali e circostanziali, occorre tenere a mente la portata complessiva degli investimenti pubblici dirottati, dalle regioni Piemonte e Lombardia, alle rispettive province montane.Fondi che, nel caso piemontese, superano i corrispettivi lombardi. A partire da quelli dedicati alle infrastrutture stradali: per la ristrutturazione della statale 34, il Piemonte ha investito circa 25 milioni di euro, a fronte dei 4,2 destinati da Milano alla statale 38 passante per Sondrio. Mentre, per quanto concerne l'assistenza ai trasporti, i disabili piemontesi godono di accesso completamente gratuito su treni e pullman regionali, agevolazioni non presenti in Lombardia. Per quanto riguarda il trasporto su rotaia, in Lombardi, differentemente che in Piemonte, le tratte locali vedono la compartecipazione al servizio di Trenitalia e Trenord: purtroppo, però, rilevamenti di giugno 2018 indicano come inaffidabile ben il 76% delle linee ferroviarie lombarde, sulla base proprio degli standard stabiliti nelle condizioni generali di trasporto di Trenord. Su38 linee, ben 29 sono state bocciate.  Anche per quanto concerne l’ambito culturale, Torino destina alla "provincia azzurra" somme più ingenti di quanto fatto da Milano verso Sondrio. E un caso interessante è rappresentato dal Teatro Maggiore. L’obiettivo dichiarato è quello di fare della struttura un polo culturale di rilevanza regionale, capace di attrarre visitatori (e investimenti) non solo dal VCO, ma anche dalle vicine province piemontesi (Novara e Vercelli), Lombarde (Varese), e lo svizzero Canton Ticino. In quest’ottica rientra il protocollo d’intesa firmato dalla Regione con il Comune di Novara a dicembre 2016. Per le sole attività in cartello nel 2018, il Piemonte ha investito 250.000 euro nellaFondazione Centro Eventi Il Maggiore. Politica differente, quella seguita dalla Lombardia, che destina ai centri culturali periferici della Regione meno del Piemonte, impegnandosi a concentrare sforzi e risorse ai poli culturali milanesi.  Altro caso

PD su ospedale unico e sindaci "dissidenti" - 15 Agosto 2018 - 08:44

Re: Re: Io non capisco....
Ciao Marco Gaggiotti razzista è colui che non affitta ai meridionali, il ticinese che definisce "ratti" i frontalieri ecc. ecc. Non mi risulta che dare del "terrone", sia un reato penale, ma sicuramente individua in chi lo usa come termine dispregiativo un razzista.

Una Verbania Possibile: su erba sintetica a scuola - 5 Agosto 2018 - 11:03

HA vF e Fornero
Avrei una proposta: mandare la Fornero a fare il "magutt" anche per soli 15 giorni presso una qualunque ditta edile sotto questo bel sole e caldo agostano. Scommettiamo che al termine dei 15 gg si rimagerebbe di corsa la sua famigerata ed iniqua legge?? Bisogna provare prima di parlare dall'alto di una cattedra universitaria con uno stipendio che ti permette anche di pagare chi fa i lavori di casa per te.
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