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Peggioramento del tempo con neve a quote basse - 21 Febbraio 2015 - 11:23

ue' ue'
Lassa' sta i donn!!!!!

Marcella Severino: "In uno Stato così non mi riconosco" - 16 Gennaio 2015 - 18:33

Crisi profonda
Non si tratta solo dell'italia, ma dell'intera Europa. Una crisi profonda e forse irreversibile. La delusione per una ue che ci riempie di regolette assurde sulle mozzarelle e poi coltiva al proprio interno la serpe del terrorismo islamico. Nessuna iniziativa sulla chiusura delle frontiere e su come difenderci dai potenziali terroristi, nessuna forza di difesa europea, niente di niente. Meglio tornare alla vecchia CEE e ridare sovranità agli stati. In quanto all'Italia, altra cocente delusione ha rappresentato Renzi. Parole e basta, a parte gli 80 euro abbondantemente superati dalle tasse su casa e rifiuti. Pur con critiche e riserve, ritengo la Lega e Fratelli d'Italia le uniche forze degne di essere votate. In quesrto momento, considerata la situazione che ci espone ad un gravissimo rischio, ritengo sia necessario fare blocco con il FN della Le Pen e con le altre forze riescono a vedere la minaccia a cui siamo sottoposti, mentre la miope e molle europa dei socialisti e del PPE ci sta portando alla catastrofe. Ripeto, senza entusiasmo, ma voterò Lega o FDI. Bene la Severino.

Pochi a bordo dell'aliscafo - 12 Novembre 2014 - 23:06

Caro Lochness...
Caro Lochness, Lei o ci è o ci fa! Per questo motivo questa sarà l'ultima mia risposta a Lei, e, a questo punto l'ultimo commento a questa notizia. Ho parlato di egemonia di Berlusconi, specificando bene che è stata diretta, quando ha governato e indiretta quando non era lui a governare. Come sta accadendo ora. Negli Stati Uniti, tanto per fare un esempio, dal 1992 ad oggi si sono succeduti 3 presidenti, in alternanza e con due mandati quadriennali a testa, dopo di che cambi lavoro. In Italia, 15 governi, che come il presidente degli USA rappresentano il potere esecutivo, quindi non sono da confondere con il nostro Presidente della Repubblica, i 13 che ha elencato Lei, più Amato (92/93), Ciampi (93/94), Letta (2013/14) e Renzi (attuale); il denominatore comuni è proprio Berlusconi, o governava o guidava l'opposizione, come giustamente Lei ha scritto Berlusconi 104 mesi, Altri 122. Mi chiedo, se non è egemonia questa! George Bush non ha guidato l'opposizione al governo Obama, ha semplicemente cambiato mestiere! Cosa che alcuni, e dico alcuni, esponenti del centro sinistra hanno fatto; gli altri, hanno aiutato Renzi che ha potuto spingere sullo slogan della rottamazione! Un'ultima cosa su Berlusconi, dal 2001 al 2006 ha governato con una maggioranza schiacciante, poteva trasformare l'Italia a suo piacimento, trasformarci, ma non lo ha fatto! Ha dimostrazione di ciò, le ricordo la legge elettorale, che ancora abbiamo, il cosiddetto Porcellum, fatto per far contenere la sicura vittoria di Prodi nel 2006, che funzionò benissimo, Prodi dovette fare un'alleanza di Governo larghissima e Mastella lo pugnalò passando con Berlusconi. Se non è egemonia questa! Cambiamo discorso, passiamo al CEM. So benissimo che i fondi per costruirlo, sono arrivati dal PISU, cioè da fondi europei, ma da dove arrivano i soldi peri fondi europei? Dalle nostre tasche ovviamente, attraverso i trasferimenti che ogni stato versa all'ue. Poi, mi scusi, sono soldi europei e allora li buttiamo dalla finestra? non c'era in tutto il Piemonte un modo migliore per spenderli? Poi, è bene ricordare che il PISU finanzia 12,8 Mln€, su un costo totale di almeno 17 Mln. Nella migliore delle ipotesi il comune tirerà fuori 4,2 Mln, più arredamenti. E per ora non parliamo della gestione. Non ci sarebbe un modo migliore per spendere questi soldi? Se si fosse mantenuto il progetto originale in piazza mercato, che già era un'esagerazione, i soldi del PISU sarebbero anche avanzati! Dimenticavo, il costo di costruzione dell'Arena, letteralmente buttato a lago! Quindi il CEM ci costerà di sicuro, non sappiamo bene a cosa servirà, ha distrutto l'ultimo spazio verde a lago della città, e soprattutto il Comune non potrà più accedere a mutui per finanziare progetti utili alla cittadinanza. Bel lavoro, e noi stiamo qui a discutere del costo dell'Aliscafo per i frontalieri, che per altro, se fosse a regime, tra biglietto e ristorni se lo sono già pagato! Poi, non nego che avrà fatto bene l'ordinaria amministrazione, la sistemazione marciapiedi, la sistemazione dell'argine del San Bernardino,... Quindi, caro Lochness, quando parlo, so sempre quello che dico, non uso slogan e cerco di usare il più possibile una l'ironia (come nella proposta di viaggi gratuiti a Stresa per assistere a spettacoli ed eventi), ma forse non tutti sono attrezzati per capirmi... Saluti Maurilio

Job Act: l'ordine del giorno approvato - 3 Novembre 2014 - 10:33

signor Robi
lungi da me farle cambiare idea ,questa mia solo per sottolineare che ho profondi dubbi che le cause per licenziamenti illegittimi durino anni . A quanto mi risulta si fanno sempre con urgenza Comunque questo è quello che succede negli altri paesi facenti parte della ue e non dell'ex patto di Varsavia : Francia L'ordine di reintegro è ammesso ma non può essere imposto. La somma del risarcimento per il lavoratore va da un minimo di 6 mensilità a oltre 24. In alcuni casi è prevista anche un’indennità che varia in base al danno subito. Regno Unito Nessun diritto di reintegro. Il risarcimento prevede un rimborso base pari a 6600 sterline, un importo compensatorio di 12mila sterline ed eventualmente degli importi speciali. L'unico caso in cui è ammessa il reintegro del lavoratore è quella di licenziamento per "motivo illecito", come la discriminazione per motivi politici o razziali. Spagna Per l'attuale legge spagnola l'ordine di reintegro è facoltativo. Il datore di lavoro può optare per il risarcimento al lavoratore tramite un'indennità pari a 33 giornate lavorative per ogni anno di anzianità, più gli arretrati. Nel corso dei primi 12 mesi di lavoro entrambe le parti possono recedere liberamente il contratto. Portogallo Reintegrare il lavoratore licenziato ingiustamente è obbligatorio per il datore di lavoro. La decisione del giudice è basata su un'analisi dei costi connessi con la (prevista) riorganizzazione aziendale e dei benefici economici che l’azienda trae dal licenziamento. Il dipendente può scegliere tra il reintegro e il pagamento delle mensilità arretrate, o un'indennità pari a una mensilità per ogni anno di servizio. Grecia Anche in questo paese è ammesso l'ordine di reintegro. Il risarcimento per il lavoratore, inoltre, è un’indennità per il periodo tra la data del licenziamento e la decisione del giudice. Il giudice deve valutare la legittimità del licenziamento in base al giudizio sul bilanciamento tra esigenze dell'impresa e del lavoratore. Olanda Il datore di lavoro può scegliere se reintegrare il lavoratore o in alternativa versargli un'indennità. Qui il datore di lavoro che intende licenziare deve però sottoporsi preventivamente a un’autorizzazione amministrativa finalizzata a vagliare la "ragionevolezza" del recesso. Austria Quando una persona è licenziata ingiustamente, il datore di lavoro è obbligato a reintegrarla e a pagare un risarcimento, comprensivo della liquidazione e di una somma uguale allo stipendio che avrebbe dovuto essere percepito nel periodo tra il licenziamento e la conclusione legale del caso. Il giudice è però tenuto a valutare la legittimità del licenziamento in base ad un giudizio di 'bilanciamento' tra le esigenze dell’impresa e l'interesse del lavoratore a mantenere il posto di lavoro. Belgio In questo Paese non esiste per il lavoratore il diritto al reintegro, pur essendo quest'ultimo possibile, ma al risarcimento, che comprende il periodo di preavviso e un rimborso danni pari a sei mensilità. Danimarca La legge danese ammette l’ordine di reintegro del lavoratore licenziato ingiustamente e stabilisce un risarcimento pari a un anno di retribuzione. Svezia Il licenziamento può avvenire solo per grave disobbedienza o per ristrutturazione dell'azienda. Il giudice può imporre il reintegro o il risarcimento dei danni più le retribuzioni maturate dal momento del licenziamento fino al termine della sentenza. Se il datore di lavoro nega il reintegro deve corrispondere un'indennità che va da 16 a 48 mensilità. Il lavoratore licenziato ha la priorità nelle nuove assunzioni. bisogna ricordare che le nazioni appartenenti all’ue rispondeno all’articolo 30 della Carta dei diritti fondamentali dell’ue, che è stata resa fonte giuridicamente vincolante in seguito all’entrata in vigore del Trattato di Lisbona. In particolare l’articolo 30 stabilisce che: “Ogni lavoratore ha il diritto alla tutela contro ogni licenziamento ingiustificato, conformemente al diritto comunitario e a

Arrivati tredici profughi Eritrei - 22 Ottobre 2014 - 21:46

Per quanto tempo ?
Questi profughi per quanto tempo saranno ospitati ? Arrivano e restano . Avete visto come fanno i controlli sanitari ? Siamo senza soldi ,continuiamo ad emettere carta straccia per mantenere in piedi la baracca ,spostiamo il pagamento delle pensioni e non le indicizziamo più , la sanità è allo sfascio finanziario eppure ci permettiamo di sprecare soldi per i non italiani. Aiutarli come ue mi sta bene , da soli non siamo nelle condizioni di poterlo fare .Non facciamo confronti con la Svizzera loro hanno dei controlli seri e se non hai lavoro...a casa.

M5S: no alle elezioni provinciali - 27 Settembre 2014 - 12:30

le Province vanno rafforzate!
la solita demagogia spiccia, che però ha il merito di ricordarci il vero nocciolo del problema. Le province vanno abolite o rafforzate? Perchè in 19 stati ue ci sono livelli di governo paragonabili a province? Sono tutti impazziti o la cosa ha un senso? Tutto sta a fare una seria riforma del titolo V, vero pasticciaccio voluto dalla sinistra. Le regioni sono gonfiate, le province svuotate di competenze. Che senso ha avere le regioni a statuto speciale? Che senso ha avere 20 sanità diverse? Cosa hanno fatto le regioni fino ad ora, oltre che sperperare denaro pubblico? La nostra Costituzione che a me non piace, ma che ha nel principio di sussidiarietà uno dei suoi pilastri, non dice che la Repubblica è costituita prima dai Comuni, poi dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e in ultimo dallo Stato? Significa che l'ente più vicino al cittadino è il Comune, poi la provincia, fino allo Stato centrale. Perchè si pensa di abolire le province quando sono nate praticamente nel medioevo, mentre le regioni molto dopo la seconda guerra mondiale? Le province hanno confini naturali di tipo geografico, sociale e culturale. Le regioni hanno confini artificiali, costruiti su misura per la spartizione del potere. Se ci fossero 5 macroregioni e le competenze a livello locale fossero distribuite tra province e comuni sarebbe tutto più semplice e coerente. Ma siamo in Italia, dove di semplice e coerente non c'è proprio niente..... L'importante è spararla più grossa!

Torna "La Notte dei Ricercatori" - 26 Settembre 2014 - 08:18

dai che ci siamo!
e come finanzia la ricerca la Commissione? attraverso borse di studio! mica "fa un bonifico alla ricerca italiana"! prendersela con l'Europa è un modo puerile di scansare le nostre responsabilità,perchè di fondi da usare (anche per la ricerca) ce ne sarebbero montagne,solo che la Commissione (cattivoni) per darceli vuole dei progetti,non basta la nostra bella faccia. e noi italiani siamo secondi solo alla Grecia nella penosa classifica di chi non accede ai fondi ue per mancanza di progetti.

Torna "La Notte dei Ricercatori" - 25 Settembre 2014 - 23:04

confusione
si rilassi Stefano,si metta comodo e legga bene che magari impara qualcosa. quel poco di ricerca che ancora si fa in Italia la si deve proprio in gran parte ai fondi europei. peraltro la informo che gli stati membri finanziano la ue e non la Commissione,che è invece un organo dell'Unione. tra le funzioni della Commissione,decidere le politiche,e in questo ambito rientrano anche iniziative come questa,che a rotazione viene attuata in tutta l'Unione. non è difficile da capire,dai!

Torna "La Notte dei Ricercatori" - 24 Settembre 2014 - 14:00

paga ue
"promossa e finanziata dalla Commissione Europea". se incide sul nostro PIL,lo fa in positivo.

Nobili fiducioso su nuove province - 14 Settembre 2014 - 15:41

equivoco di fondo
Secondo me c'è un grosso equovoco. Le province, come risulta anche in un elaborato dell'UPI (unione province italiane) esistono in 19 paesi sui 28 dell'ue, per non parlare del resto del mondo. Il problema è l'organizzazione dello stato e la ripartizione delle competenze tra i vari livelli di governo. Senza entrare troppo nel dettaglio, la modifica al famigerato titolo V della costituzione, voluta dal centro sinistra, è unanimemente considerata una ciofeca. Esistono competenze che si accavallano tra regione stato, le cosidette competenze concorrenti, mentre alle province rimangono le scartine. Eppure storicamente l'Italia è in paese delle province. se pensiamo ai granducati e alle contee, beh, praticamente sono la stessa cosa. E con la creazione delle regioni che è andato tutto in vacca. Oggi abbiamo una sanità diversa per ogni regione, che succhia risorse incredibili e che guai solo a pensare di tagliare gli sprechi, come in una sorta di "stato nello stato". Mi andrebbe bene, visto che sono favorevole al federalismo all'americana, ma non in questa maniera distorta. ad esempio, che ci stanno a fare le regioni a statuto speciale, oltre che paciare soldi a destra e a manca? Se non si pensa ad una riorganizzazione generale dell'assetto istituzionale, a poco serve fare proclami sui tagli agli sprechi delle province o del senato. Demagogia pura e semplice, e delusione da parte mia per le promesse non mantenute. Meglio sarebbe creare non più di 6 macroregioni a mo' di Laender tedeschi e fare delle province la vera realtà territoriale assieme ai comuni. E le città metropolitane (all'italiana)? Altro pasticciaccio, altro aggrovigliamento di competenze, altre poltrone doppie o triple = ingovernabilità cronica. Mi chiedo veramente se sono incapaci o furbi, ovvero se sono incapaci facciamocene una ragione, se sono furbi e vogliono che le cose prendano questa piega allora......facciamocene lo stesso una ragione, perchè sbattere contro i muri di gomma è inutile.

Regio Insubrica: Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale - 9 Settembre 2014 - 22:28

interessante
Tutto quello che riguarda l'integrazione territoriale interregionale è interessante. Del resto l'unica cosa seria che l'ue ha proposto è la cosidetta europa delle regioni, ovvero coesione di zone omogenee culturalmente ed economicamente. Se le nazioni devono perdere sovranità (purtroppo la direzione è questa), altre forme di sovranità devono essere trovate, per non lasciare l'Europa alla mercè del resto del mondo. Il futuro potrebbe proprio essere una nuova architettura edell'Europa dal punto di vista geografico e di revisione dei confini.

Camion ConSer VCO pausa troppo lunga? VIDEO - 30 Agosto 2014 - 18:41

x Lady
Hello Lady O.,siamo circondati da ''ipocrisia'' allo stato puro,e' per questo che da quarta potenza economica siamo scivolati all'ottavo posto(sempre che ci dicano la verita',sic).Troppi di noi non affondano mai il fioretto xche' anche loro hanno qualcosa da nascondere o da guadagnare ,siamo al ''tutto cambi xche' nulla cambi''.Nel nostro piccolo,scheletri nell'armadio probably ne abbiamo,ma abbiamo pagato di tasca nostra gli errori passati,quindi adesso possiamo permetterci di alzare la voce per non passare da fessi.per il giubbotto antiproiettile mi organizzo,visto l'aria che tira mi tornera' utile quando l'IS sbarchera' in Europa,tempo un mese se l'ue/NATO non fanno qualcosa....e' il caso di dire ''teniamo la testa sul collo''....bye now!!!

12 nuovi migranti in città - 25 Agosto 2014 - 20:34

germania o francia
Chissà se il signor Alberto è mai stato in Francia o Germania e ha visto quanti sono gli extracomunitari che vivono in quelle nazioni ? Vogliamo aiutarli nei loro paesi? Sono d'accordo. Basta vendere armi , basta sfruttare il petrolio del delta del Niger, basta avere l esclusiva della pesca davanti al Senegal, basta sfruttare i giacimenti del Ciad , basta vendere prodotti ortofrutticoli in Nord Africa con il sostegno dei fondi ue. Ripaghiamoli di secoli di colonizzazioni che ci hanno permesso di raggiungere il nostro benessere. Basta con l organizzare colpi di stato e finte rivoluzioni .

"Aiutatemi devo operare mia figlia" arrestato - 17 Agosto 2014 - 15:41

tornare a casa? no non devono venire
le nostre aziende del nord devono finirla di produrre armi per venderle poi a certi governi compiacenti Africani.. le nostre aziende chiuderanno.. fa niente.. ma almeno ci ranno meno persone che scappano dalla guerra.. vietare all 'ENI di sfruttare il petrolio del delta del Niger e lasciare il petrolio in mano ai Nigeriani... benzina e gasolio costeranno di più ,ma almeno ci saranno meno persone che scapperanno dalla fame.. vietare alle nostri multinazionali del pesce surgelato di andare a pescare davanti alle coste del Senegal (dove hanno una concessione esclusiva) e lasciare pescare i pescatori del luogo a cui è vietato.. certe aziende in Italia chiuderebbero e ci sarebbero meno senegalesi.. divieto dello sfruttamento delle miniere in Ciad , in Angola e pagamento delle materie prime a prezzo di mercato .. divieto di vendere prodotti agricoli a prezzi più bassi ,delle grandi aziende europee (che hanno sovvenzioni dalla ue) , dei paesi nordafricani... un po di lavoratori in meno in Italia, ma almeno meno immigrazione, divieto di esportare i nostri rifiuti tossici nei paesi africani.. i rifiuti nocivi che produciamo devono rimanere nei nostri giardini (magari in quello di Lupus o di Furlan) e da parte dei paesi stranieri rimandare a casa tutti i milioni di italiani che dal 1900 (dunque seconde ,terze e quarte generazioni) sono emigrati nei loro paesi dove spesso hanno non solo lavorato onestamente, ma rubato, ucciso stuprato e spacciato droga e commesso atti di pedofilia (nei paesi del sud-est asiatico e Brasile)

Il Comune tranquillizza: il circo si esibisce senza animali - 11 Agosto 2014 - 21:06

Alabanese di Intra
Condivido in parte il commento di Robi e riprendo qui il discorso sull' "albanese di Intra": ho conosciuto in questi giorni un nostro connazionale che prossimamente dovrà recarsi negli USA per lavoro; Mi ha raccontato della pigna di documenti che ha dovuto presentare, della richiesta del visto e del coloquio che ha dovuto sostenere a Milano al Consolato USA; me l'ha raccontato non con spocchia ma con ammirazione. E noi invece? Mare nostrum, dentro tutti, e chi se ne frega se nella massa ci sarà anche qualche terrorista che farà saltare in aria qualche parte dell'Italia o anche solo dei " fanigottoni" che di voglia di lavorare mai ne hanno avuita e mai ne avranno; dentro tutti, avanti c'è posto: bene ha fatto la Francia ( paese ue, non dimentichiamolo) a riaprire i posti di controllo con le frontiere con l'Italia, posizionando anche agenti in mare su sperduti scogli, per bloccare il flusso dei cosiddetti migranti verso la loro terra; da noi, "MareNostrum", 1600 cosiddetti migranti solo oggi a Reggio Calabria, dentro tutti e chi se ne frega se poi un minorenne albanse plurindagato ferisce un nostro poliziotto? Anzichè pestarlo come un rebattino lo mandiamo nei barabitt di Torino: e a lui sai che gliene frega? Prima o poi ( più prima che poi) da li se andrà e riprenderà a spacciare droga ai nostri figli: Mare Nostrum avanti tutti che l'Italia è il paese di bengodi per tutti: sì,........ meno che per gli Italiani. E datemi pure del razzista: sarà solo un complimento ed un onore.

Furti in casa, sgominata gang albanese - 3 Agosto 2014 - 16:05

sistemazione carceraria
Migliore sistemazione carceraria? Ahhh è per questo che ci è stata appena data una forte multa dalla ue .... è proprio vero c è chi parla solo perché ha la bocca e chi scrive solo perché lo ha imparato a scuola... non dico che tutti debbano visitare un carcere ma almeno di informarsi quello si prima di scrivere... mai sentito parlare di sovraffollamento, di violenze e suicidi ? O siamo stati multati per la televisione di chi si trova in cella?

Consiglio Comunale fiume: il CEM torna protagonista - 18 Luglio 2014 - 10:50

per "sibilla" ed altri "ignoranti " della legge !
Le pubbliche amministrazioni possono affidare appalti di lavori entro il valore di un milione di euro con procedura negoziata, ma devono assicurare un minimo confronto concorrenziale con la gara informale. Il Dl Sviluppo riformula l'articolo 122 del Dlgs 163/2006, razionalizza la disciplina della procedura negoziata ed elimina la norma che prevedeva un tetto massimo a 100mila euro, ma non indicava regole selettive. I lavori fino a un milione di euro possono quindi essere affidati dal responsabile del procedimento tramite procedura negoziata, ma rispettando alcuni dei principi dell'ordinamento ue (trasparenza, parità di trattamento, non discriminazione, proporzionalità) e dovendo effettuare una gara informale fra un numero minimo di operatori economici. Anche nel nuovo quadro, comunque, la procedura negoziata è considerata una fattispecie eccezionale, che si integra con le altre ipotesi previste dall'articolo 57 del codice. Le stazioni appaltanti devono quindi dimostrare l'esistenza di adeguati presupposti per poter utilizzare il percorso semplificato (ad esempio l'urgenza derivante dall'esigenza di avviare il cantiere entro termini prefissati per non perdere finanziamenti comunitari). Il modulo operativo che la stazione appaltante deve seguire per la selezione è espressamente stabilito nel format disciplinato dall'articolo 57, comma 6 dello stesso codice dei contratti. La stazione appaltante deve quindi prima di tutto procedere all'individuazione degli operatori economici da invitare alla gara ufficiosa, mediante indagine di mercato. L'Avcp ha evidenziato (documento istruttorio del dicembre 2010) che questa fase deve avere un'adeguata pubblicità, e che la concreta individuazione dei soggetti da invitare al confronto possa essere effettuata mediante l'applicazione di criteri reputazionali o mediante sorteggio. La stessa autorità ha anche ammesso la formazione di elenchi di operatori economici, dai quali estrapolare i soggetti da invitare: per essere compatibili con il divieto previsto dall'articolo 40, comma 5, del codice, gli elenchi devono essere configurati come "aperti" e non devono determinare la condizione esclusiva per l'ammissione alle gare informali. Secondo la nuova regola, il responsabile del procedimento deve rivolgere l'invito ad almeno cinque soggetti quando l'importo dell'appalto è inferiore a 500mila euro, e ad almeno dieci quando il valore è tra 500mila e un milione di euro. Nello svolgimento delle gare il rispetto dei principi dell'ordinamento ue richiede che alcune fasi abbiano adeguata trasparenza: l'apertura delle offerte dovrà pertanto avvenire in seduta pubblica. La tempistica per la presentazione delle offerte è individuata dallo stesso articolo 122 del codice (comma 6, lettera d) in 10 giorni dall'invio della lettera di invito, salvo che non vi siano ragioni di urgenza (che andranno evidenziate). Nell'area tra 500mila e un milione di euro, quando utilizzano come criterio di valutazione quello del prezzo più basso, le Pa possono esplicitare nella lettera di invito che si opererà l'esclusione automatica delle offerte anormalmente basse (in base all'articolo 122, comma 9), a condizione comunque che pervengano almeno dieci offerte. L'applicazione della gara informale definita dall'articolo 57, comma 6, del codice comporta anche l'applicazione del principio di rotazione (richiamato nella norma), per cui le stazioni appaltanti non possono affidare lavori ulteriori all'aggiudicatario della gara informale per un certo periodo (che va dichiarato), e non lo possono invitare alle procedure selettive ufficiose. La nuova norma introduce anche obblighi di pubblicità dell'aggiudicazione, che va resa nota con pubblicazione sul sito internet della stazione appaltante, sul sito del ministero delle infrastrutture (www.serviziobandipubblici.it) e sul sito dell'osservatorio regionale.

Arrivati i 50 profughi a Verbania  - 13 Aprile 2014 - 19:01

l'orlo del baratro
Cara Signora Ramoni, come sempre, quando non si hanno argomenti, si parla a sproposito di buonismo, razzismo, e tutto l'armamentario possibile ed immaginabile. Se come dice conosce la situazione, dovrà prendere atto che sarebbe umanamente impossibile accogliere non i 50 di Verbania ma i milioni di profughi che stanno puntando l'Italia. Non so se si rende conto che in 20 anni sono arrivati 6 milioni di stranieri in Italia, tra cui un milione solo di romeni. Una mazzata che neppure paesi abituati ai flussi migratori avrebbero potuto attutire. L'Italia bene o male ha retto. Ma ora, con la crisi economica e sociale e con la oggettiva incidenza della criminalità straniera con il record di carcerati, omicidi, rapine in villa, stupri, la situazione sta esplodendo. Di chi la colpa? Per andare sul facile potrei dire di una sinistra che non ha mai compreso l'importanza del fenomeno ed ha confuso l'accoglienza indiscriminata, a brave persone e a criminali, senza distinguerli. Un caso solare. La grassa e civile Bologna ha il record dei crimini, peggio di Palermo o Napoli. Colpa dei bolognesi? Dubito. Ma più in generale paghiamo la scellerata politica della libera circolazione delle persone in Europa. mi ricordo come fosse ieri, quando nel giorno dell'omicidio Reggiani da parte di un "rom camminante" romeno, come direbbe Marino, il Ministro Ferrero disse che il problema non esisteva perchè i romeni erano nell'ue. Morta una donna? Amen. Peccato che la GB abbia bloccato per anni gli ingressi di bulgari e romeni, alla faccia della stupida Europa. Tutto questo per dire: attenzione! Ora siamo in questa situazione già grave. Se non vogliamo peggiorare e affondare definitivamente, ripeto non con 50 profughi, ma con milioni, cambiamo ora la politica sull'immigrazione, a costo di "strappare" con l'Europa. Bloccare gli sbarchi e ripristinare i controlli alle frontiere impedendo ai criminali di entrare è una soluzione molto probabile. Credo anche che L'ue così come strutturata oggi sarà demolita entro due o tre anni e si tornerà alla vecchia CEE occidentale. Tornerà ad essere un fortino, come prima della caduta del muro, e tutti i sogni di stati Uniti di Europa moriranno per colpa di governanti ottusi e poco lungimiranti, incapaci di prevedere e governare i cambiamenti, soprattutto il fenomeno dell'immigrazione. Se questa disanima può sembrare di un razzista ignorante me ne assumo la responsabilità. Se ha qualche fondamento di razionalità e un minimo di logica, allora possiamo riflettere e discuterne.

Chifu sindaco: ultimo passo verso integrazione - 21 Febbraio 2014 - 12:10

Ucraina , Libia e Iraq
onestamente la candidatura di Chifu non mi interessa.. era solo per rispondere al signor Furlan che solidarizza con un movimento (Svoboda e non il popolo ucraino) composto da neonazisti ,nazionalisti ,antisemiti (sostenuti finanziariamente da ue e Nato) che tentano di rovesciare un governo democraticamente eletto. In Iraq , non ci fu nessuna ribellione, ma un intervento militare angloamericano sostenuto in via indiretta dalla Nato e in Libia un intervento militare della Nato voluto fortemente dai francesi (che organizzarono i cosiddetti ribelli con rifornimenti di armi e con l'addestramento da parte dei servizi segreti) fuori dai giochi del petrolio libico e per sfruttare l'uranio presente in Ciad impeditogli fino a quel momento da Gheddafi

Lista civica "Movimento Civico Insubria" - 1 Febbraio 2014 - 11:30

sig.Paolino
il progetto è tuttora in corso.Lei si riferisce al piano di bilancio.Sempre sul sito ue trova un formato di documentazione relativo alle richieste di quest'anno.Ripeto poi che vorrei appunto vedere approfonditi questi temi per capirne il peso e la relazione.Nient'altro.Se poi si vuole ridere va bene,ma ci s'informi almeno.
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