Provincia per il Territorio: "dimissioni di massa"

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del Gruppo consiliare la Provincia per il Territorio riguardante la situazione delle provincie e le iniziative delle ultime settimane.

  
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Benino per la “Settimana di mobilitazione delle Province a difesa dei diritti e della sicurezza delle Comunità e dei territori” che il prossimo 22 marzo vedrà i principali attori del territorio confrontarsi su quali azioni mettere in atto in considerazione della mancanza di risorse per gli enti Provincia..

Un po’ meno bene gli esposti cautelativi, che possono sì avere una valenza politica ma che riteniamo siano fini a sé stessi, poiché o un reato si configura (preventivamente?) – e noi non lo vediamo – oppure l’esposto non potrà che essere archiviato.

Male, molto male, che dopo l’esposto nei confronti del Governo per i tagli che hanno reso impossibile il benché minimo operato delle Province, il Presidente Costa sottoscriva il documento a sostegno di Renzi che, da Presidente del Consiglio dei Ministri insieme al Ministro Delrio, è il massimo responsabile per la situazione per la quale ci si mobilita.

Certo anche i Governi precedenti hanno le loro colpe, ma l’accelerazione voluta dal penultimo Presidente del Consiglio, senza preventivamente studiare soluzioni alternative per le funzioni lasciate senza ossigeno, è sotto gli occhi di chiunque osservi la Cosa pubblica con un minimo di attenzione.

Una contraddizione (denunciare il Governo e, sostanzialmente, sostenerlo) che non può trovarci d’accordo.

Come Gruppo “La Provincia per il Territorio” abbiamo proposto in Consiglio provinciale dimissioni di massa: il Governo impedisce di operare? Operi il Governo stesso, per tramite di un commissario prefettizio, che si assuma la responsabilità di mantenere aperti alcuni plessi scolastici o alcune strade in stato, possiamo dirlo, di abbandono.

Inizi il Presidente Costa col chiudere qualche aula non idonea o qualche tratto di strada pericoloso. Lo faccia.

Anche a tutela dei suoi funzionari, perché qualora accadesse qualcosa, gli organi preposti obietteranno che la strada o la scuola andavano chiuse in quanto pericolose, non esimendo alcunché gli esposti preventivi.

È comodo, quest’oggi, rispondere – come è stato risposto un paio di inverni or sono quando la Provincia non era in grado di prevedere lo sgombero neve – che non è possibile chiudere una strada perché si verterebbe nell’ipotesi di interruzione del pubblico servizio.

Qualora le responsabilità fossero in capo a chi oggi risponde in questo modo, siamo certi le risposte sarebbero diverse.

Si dimettano, non solo nel VCO ovviamente, i Consiglieri e i Presidenti delle Province italiane: sarebbe questo un segnale davvero forte e significativo su cui Roma porrebbe attenzione.

Lo si faccia indipendentemente dal colore politico di chi ci governa: i territori (non solo gli Enti Provincia, atteso che anche le Strade Statali cadono a pezzi e serve un’azione sinergica di tutte le istituzioni locali verso il Ministero perché ANAS senza soldi non può certo operare) hanno bisogno di fatti, non di sostegno alle poltrone romane.

Siamo pronti a dimetterci e a scendere in piazza con studenti e cittadini ormai esasperati per protestare – pacificamente, si intende – contro scelte sempre più penalizzanti.

Noi ci siamo, Presidente. Ci sia anche Lei.

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Gruppo consiliare la Provincia per il Territorio
Il capogruppo: Luigi Spadone
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