Passeggiata sui sentieri della memoria partigiana

Anpi Verbania organizza per domenica 9 aprile (rinviato per meteo domenica scorsa) la ormai tradizionale passeggiata sui sentieri della memoria partigiana. Il percorso, facile 200 mt. dislivello, vedrà la partenza dei partecipanti alle ore 14 dal parcheggio antistante la nuova questura di Suna e si svilupperà percorrendo la via Partigiani e al via del Buon Rimedio sino a Cavandone.

  
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Quest'anno viene proposta una variante che porterà a terminare l'escursione al Canton Magistris di Fondotoce.
E' prevista una breve sosta al circolo di Cavandone per ristoro.

Cavandone, sito a un altitudine di circa 440m sulle pendici del Monterosso, la montagna dal fitto manto di vegetazione che si vede alle spalle di Fondotoce, Suna e Pallanza .

Alle spalle di Cavandone si apre il parco nazionale della Val Grande, raggiungibile sia a piedi che in macchina, mentre frontalmente si specchia nel golfo Borromeo.

E' un piccolo borgo di origine Medioevale assai carino e suggestivo.

E' costituito principalmente da case rura...li in sasso con muri di pietra a secco, davvero caratteristiche con viuzze strette che lo attraversano, anche esse acciottolate, tanto che percorrendole e sentendo i propri passi rimbombare, si ha quasi l'impressione di tornare indietro nel tempo, ma anche quella di invadere in un certo senso la pace che vi aleggia.

Attraverso alcune di queste viuzze si può scorge anche uno spettacolare panorama che domina dall'alto una parte del lago Maggiore.

Lo si gira in poco tempo e ci si può imbattere in qualcosa di particolare, una vecchia macina in pietra, ben conservata e davvero molto affascinante da vedere.

Cavandone ha una sua attrazione che non è artistica, ma naturale ... è una pianta, un tasso.
Lo si incontra prima di entrare in paese, è sito sulla sinistra in prossimità della Parrocchia.. da vedere anche essa.
E' un tasso plurisecolare ed è considerato monumentale perché oltre a essere alto ed avere una circonferenza del fusto pari a circa 3,6 m, ha anche una sua particolarità: Ha il fusto spiralato, ossia arrotolato su se stesso.

E' bellissimo e affascinante da vedere, sia per la sua imponenza, sia perché è sito in prossimità di un muretto che guarda verso il lago e difatti anche il tasso è leggermente sbilanciato verso il lago, come se lo volesse ammirare.
La parte storica dedicata ai martiri della resistenza riguarderà Teresa Binda, Salvatore Grillo, Felice Volpone (Toro)
Ricorderemo in particolare, Beniamino Cobianchi del quale ricorre l'anniversario della morte.

Nato a Suna (Novara) nel 1931, fucilato a Cavandone (Novara) il 5 aprile 1945, studente.
Aveva appena concluso i tre anni delle scuole medie e voleva "andare con i partigiani". Inutili le preghiere dei genitori per dissuaderlo; inutili anche gli argomenti usati, allo... stesso scopo, dai dirigenti del CLN verbanese, ai quali il ragazzino si era rivolto. Ma quando si decise l'assalto ad una caserma della GNR, si pensò che la presenza di un infiltrato nel fortilizio avrebbe potuto facilitare l'azione.

Quando Beniamino chiese ai fascisti di essere arruolato, la sua offerta fu prontamente accolta e, la notte dell'attacco partigiano, sul finire del marzo 1945, di guardia alla caserma era proprio quel bambino in divisa della GNR. Fiero del successo dell'impresa, Beniamino Cobianchi, smessa l'odiata uniforme, voleva andare ad Intra, dove stavano gli ignari genitori, per raccontare che era diventato, loro malgrado, un vero partigiano. Non li vide mai più. Catturato a Cavandone dai fascisti di un reparto della "Ravenna", fu sottoposto a brutali interrogatori.

Ma il ragazzino non parlò. Era ormai in fin di vita, quando fu trascinato presso la cinta del piccolo cimitero e passato per le armi. Ottanta fori di proiettile furono trovati nel corpo del partigiano quattordicenne, che poche ore dopo il ritrovamento, era ricoperto di fiori di campo, portati dai compagni di scuola. Oggi, sul lato esterno destro del cimitero di Cavandone, una lapide ricorda il sacrificio del ragazzino. Un'altra lapide, con una piccola foto, ne tramanda la memoria a Suna (oggi nella provincia Verbano-Cusio-Ossola), in Via dei Partigiani.

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