Rimborsopoli in Piemonte: chiesti 40 rinvii a giudizio

La procura di Torino ha chiesto il rinvio a giudizio per il presidente della Regione Piemonte Roberto Cota per peculato, nell'ambito dell'inchiesta sui rimborsi ai gruppi consiliari. Con Cota, e' stato chiesto il rinvio a giudizio anche altro 40 consiglieri.

  
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Dal sito: agi.it

Chiesta invece l'archiviazione per Mercedes Bresso, che era indagata per finanziamento illecito si partiti. Oltre a Mercades Bresso, e' stata chiesta anche l'archiviazione per Monica Cerutti, consigliera di Sel che era indagata per peculato e finanziamento illecito ai partiti. E' stata invece stralciata la posizione di Andrea Stara, del gruppo "Insieme per Bresso", indagato per peculato, per il quale i pm intendono svolgere ulteriori accertamenti.

Oltre ai 40 consiglieri regionali (compreso il presidente Cota) e' stato chiesto il rinvio a giudizio anche per altri due indagati esterni al Consiglio: si tratta di Sara Lupi (figlia del consigliere regionale dei Verdi Verdi, Maurizio Lupi) e di Gabriele Moretti, ex consigliere comunale di Torino dei moderati, indagato in concorso per peculato per alcuni sondaggi commissionati alla societa' di cui e' titolare. Pm, "spese di Bresso giustificate" "Non si ritiene di poter raggiungere la prova della mancanza di un interesse in capo al Gruppo dell'acquisto di tale materiale, attesi che lo stesso non consta di meri spot elettorali, ma illustra, senza specifici riferimenti alla scadenza elettorale, le prese di posizione di Mercedes Bresso su diversi versanti dell'attualita' politica".

Cosi' i pm torinesi, che indagano su 'rimborsopoli' hanno motivato la richiesta di archiviazione per l'ex presidente della regione Mercedes Bresso, in ordine all'accusa di finanziamento illecito ai partiti. Al centro delle contestazioni c'erano foto e video che erano stati commissionati in campagna elettorale (per un importo complessivo di circa 9 mila euro) e che vennero pagati solo successivamente alle elezioni non dal comitato elettorale bensi' con i soldi dei rimborsi al Gruppo "Uniti per Bresso".

Bresso ha sostenuto davanti ai pm che la spesa era giustificata dal fatto che il materiale era stato utilizzato per il sito web del Gruppo e per questo poteva rientrare nelle spese rimborsabili. "Alcuni di questi video - proseguono i magistrati - sono ancora accessibili dal sito del consigliere e questo ne conferma l'effettivo utilizzo da parte del Gruppo". "Sono contenta di essere riuscita a chiarire la mia posizione". E' questo il commento di Mercedes Bresso (Pd) appena saputo dell'archiviazione. "Nel secondo interrogatorio con i pm - spiega Bresso - ho chiarito nei minimi particolari il mio operato, dimostrando la correttezza del mio comportamento.

Stiamo vivendo la pagina piu' brutta per l'istituzione regionale - prosegue l'ex presidente - , una Regione umiliata da un presidente eletto illecitamente e ora rinviato a giudizio per spese personali a carico della collettivita'. Mi domando - conclude Bresso - cos'altro deve succedere per costringere Cota a staccarsi dalla poltrona".

Salvini, in Regione governano i pm, non ci arrendiamo "Rinvio a giudizio per Cota, elezioni annullate. Ormai in Piemonte governa la magistratura. Ma la Lega, unica opposizione, non si arrende". Cosi' il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini, commenta la richiesta di rinvio a giudizio per il governatore del Piemonte nell'ambito dell'inchiesta sui rimborsi ai gruppi consiliari. Leggi QUI il post completo