Marchionini: le Poste di Suna per tutti

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato del Comitato Verbania Protagonista per Silvia Marchionini sindaco, riguardante le Poste di Suna e la sua apertura ai cittadini.

  
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Ufficio Postale di Suna per i cittadini: aperto almeno due ore al giorno

Mentre leggiamo della probabile privatizzazione del 40% di Poste spa il servizio ai cittadini è sempre più scoraggiante: poco personale, peggioramento del recapito, scarsa volontà di realizzare un accordo con le Istituzioni del territorio fornendo funzioni aggiuntive.

Ad un mese dall'accorata denuncia del sindacato pensionati per vedere rispettato il comunicato del maggio 2011 con la quale la direzione provinciale aveva definito le prestazioni da erogare, l’ufficio postale di Suna continua ad essere aperto solo per le imprese.

Perche’ questo brusco cambiamento?
Costruiamo nuovamente un rapporto positivo che venga incontro alle esigenze della popolazione, soprattutto quella anziana, che a Suna è molto numerosa, considerando anche le oggettive code allo sportello di Pallanza. Chiediamo al Direttore Provinciale di:

a) riprendere l’attività precedente, specificando con un apposito avviso che “l’ufficio e’ prioritariamente preposto per le attività delle imprese, e, quindi, i cittadini che richiedono il servizio di sportello, sono pregati di attendere il termine di eventuali operazioni in corso da parte degli impiegati”

Oppure
b) Definire una fascia oraria di 2/3 ore al giorno, (quella con un minor carico di lavoro) nella quale i cittadini possano recarsi a svolgere le funzioni tipiche (bollettini, pagamenti, spedizioni ecc..)

Se il management non intende più far svolgere a Poste lo storico ruolo sociale, lo dichiari al governo e rinunci al congruo finanziamento che riceve per il recapito universale, e si costituisca una realtà diversa!
Resta urgente la necessità di far rispettare in sede territoriale i contratti di servizio.

Pensiamo che un’iniziativa a livello regionale e provinciale sia da programmare dagli enti locali coinvolti con la fattiva partecipazione del Prefetto, finora attento, che può assicurare la conoscenza dei disciplinari inattuati. La convocazione di un ulteriore convegno, nelle prossime settimane, dopo quello di Pieve Vergonte del 26 ottobre 2013, per elaborare le soluzioni a cui partecipano amministrazioni comunali, sindacati, utenti, cittadini può essere utile.

Ed infine..Le Poste hanno smesso il loro servizio alla società italiana: è forse tempo di maturare una forzatura; invitando la gente, per quanto possibile, a non utilizzare alcun prodotto presso le poste (neppure i depositi)?
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