PsicoNews: Il potere del racconto in Medicina

In ambito sanitario è noto ormai da tempo: permettere al paziente di raccontare e raccontarsi migliora l’adesione alle cure prescritte e pone la persona al centro del percorso di cura, aumentando le possibilità di guarigione.

  
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Con il termine di Medicina Narrativa (mutuato dall’inglese Narrative Medicine) si intende una metodologia d’intervento clinico-assistenziale basata su una specifica competenza comunicativa.

Questa declinazione di Medicina non è da contrapporsi a quella che noi consideriamo la Medicina classica (Medicina basata sull’evidenza), anzi la Medicina Narrativa si integra all’interno del percorso della Medicina basata sulle evidenze, rendendo l’intervento più completo, personalizzato, efficace ed appropriato.

Il percorso di cura, attivato dalla Medicina Narrativa, porta in sé il concetto di cura a 360°, facendo percepire il soggetto attivo fautore del proprio benessere e non come passivo, ricevente le cure.

Anche il Ministero della Salute si è interessato all’argomento creando delle linee guida, e, attualmente, in Italia,così come nel resto del mondo, sono molte le sperimentazioni per testare questa nuova forma di cura.

Nel percorso attivato dalla Medicina Narrativa non viene tenuto in considerazione esclusivamente il punto di vista del paziente, ma anche il vissuto di malattia di chi è vicino al paziente: parenti, medici, personale sanitario di vario titolo.
Soprattutto con la battaglia contro le malattie rare e quelle cronico-degenerative (spesso causa di sentimenti di abbandono e solitudine in chi ne è affetto e in chi è loro vicino) si è accesa l’importanza di utilizzare forme di Medicina che incrementino la presa in cura, che aiutino a percepire la propria unicità, nonostante la similarità della patologia.

Le iniziative sono davvero numerose e vicine, anche perché a volte il malato non vuole raccontare la propria storia, e nella necessità di far emergere il messaggio è possibile usare delle strategie letterarie diverse. Da alcuni studi recenti, ad esempio, si è dimostrato come uno stesso e identico antidolorifico possa avere un miglior effetto se prescritto da un medico, che accompagna la prescrizione con le “parole”, oppure da un robot.

Non in tutti i contesti la Medicina Narrativa ottiene risultati di eccellenza, poiché in alcuni ambiti valgono di più e meglio altri interventi; di seguito vengono elencate le situazioni nelle quali può fare la differenza in senso positivo l’applicazione della Medicina Narrativa, come riportato nelle “Linee guida”” del Ministero della Salute:
- prevenzione, diagnosi, terapia e riabilitazione;
- aderenza al trattamento;
- funzionamento del team di cura;
- consapevolezza del ruolo professionale e del proprio mondo emotivo da parte degli operatori sanitari e socio-sanitari;
- prevenzione del burn-out degli operatori e dei caregiver;
- promozione e implementazione dei Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale;
- ottimizzazione delle risorse economiche;
- prevenzione dei contenziosi giuridici e della medicina difensiva

Buona settimana
Mara Rongo
Fonte:
I Quaderni di Medicina “Linee d’intervento nell’utilizzo della Medicina Narrativa”
Direpsicologia Leggi QUI il post completo