Mi ammalo mi licenziano

Riceviamo e pubblichiamo, una mail di una lettrice che lamenta un ingiusto licenziamento dopo alcuni giorni di malattia certificata, perchè con nomina di supplenza breve.

  
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Buongiorno, mi chiamo T. S. e sono una dipendente della scuola della Provincia di Verbania.

Il 24 dicembre ho avuto un "malore", sono caduta e mi sono rotta un polso, 4 giorni di ospedale in osservazione, più 30 giorni di gesso, totale 34 giorni.

Risultato mi è arrivata la comunicazione del licenziamento sulla base di una interpretazione punitiva, malgrado l’Ufficio Scolastico Regionale consigliasse prudenza.

Mi sono rivolta al mio Sindacato, la UIL Scuola e il Segretario Regionale Diego Meli è intervenuto come il comunicato della UIL che vi allego racconta e spiega.

Purtroppo sono una delle persone licenziate. Aggiungo solo che nell'estremo tentativo di salvaguardare il mio posto..., sono andata dalla dottoressa dell'Asl che ha inoltrato il certificato di malattia con la prognosi, chiedendole di rettificare la fine malattia consentendomi di rientrare con il gesso prima di superare i 30 giorni.

La dott.ssa mi ha risposto che rettificando avrebbe dichiarato il falso in quanto non ero guarita, ed ha aggiunto..... non esiste in Italia datore di lavoro che può licenziare un dipendente "veramente" ammalato.

Cosa c'è di "giusto in tutto questo?

Sono veramente distrutta per quanto mi è capitato. Ancora adesso non ci voglio credere che si possa arrivare fino a questo punto.


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