Si dimette Presidente Comitato Gemellaggio

Riceviamo e pubblichiamo, la lettera con la quale, Attalla Farah, ha presentato le dimissioni da presidente del Comitato per il Gemellaggio di Verbania.

  
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Nell’ultimo anno, da quando ho assunto l’incarico di presidente del Comitato per il Gemellaggio, ho atteso che – come garantito dall’assessore Abbiati nell’occasione della mia elezione – l’Amministrazione riorganizzasse l’attività e riallacciasse i rapporti con le città gemellate.

Oggi, a distanza di parecchi mesi, di quanto s’era parlato sono rimaste solo promesse e, peggio, di recente è stato annullato senza ragioni dall’assessore il bando già concordato per selezionare la delegazione che avrebbe rappresentato Verbania all’evento “Giovani senza frontiere” che si terrà a Saint Feliu de Guixols con tema l’ambiente.

Sono consapevole che le iniziative del Gemellaggio sono marginali e tutt’altro che prioritarie all’interno dell’Amministrazione verbanese. Esse, però, rappresentano l’eredità di una tradizione ultradecennale in cui Verbania, insieme a Bourg de Peage, Mindelheim, East Grinstead, Schwaz, Saint Feliu de Guixols, Crikvenica ma anche Spinazzola, ha intessuto rapporti di amicizia e di collaborazione il cui valore sociale e culturale è innegabile.

L’impegno e la dedizione di numerose persone, e cito in particolare i compianti Guido Origgi e il cavalier Giovanni Bianchi che hanno anche garantito apporto economico al Gemellaggio, ha permesso di creare una rete di relazioni e di rapporti che negli ultimi anni è venuta meno, come rilevo dai contatti con gli amici delle città gemellate che intrattengo ancora a titolo personale.

Di ciò mi rammarico e me ne dispiaccio.

Il senso di questa mia lettera, tuttavia, non è il rimpianto o la protesta, ma l’invito a ritornare sull’argomento. Se al Comune di Verbania interessa mantenere le attività del Comitato per il Gemellaggio, sarebbe bene che riprendesse i contatti, riassumesse gli impegni presi con i patti di Gemellaggio e stanziasse quel minimo di risorse che necessitano.
Se, invece, si ritiene che siano venute meno nel tempo le premesse di questi scambi culturali, che si agisca di conseguenza interrompendo i rapporti e comunicandolo formalmente alle città interessate.

Nei mesi della mia presidenza mi sono confrontato con due diversi assessori e ho cercato di ribadire questi concetti. Non ho francamente ricevuto molta collaborazione e per questo, con la presente, rassegno formalmente le dimissioni da presidente e da membro del Comitato per il Gemellaggio, nella speranza che l’Amministrazione esprima la volontà di rinnovare l’attività o che, con coerenza, la cessi del tutto.

Cordialmente,
Attalla Farah
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