Mostra: "Danzare la Vita"

Dal 1° marzo inaugurazione ore 17.30, al 9 marzo 2014, presso la Palazzina Liberty di Stresa, si terrà la mostra "Danzare la Vita".

  
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EMANUELA MEZZADRI: "l’artista ricerca un equilibrio compositivo dove colore, materia e parole risultino importanti in ugual misura."
Utilizza la successione matematica di Fibonacci per costruire lo spazio e la poesia haiku per definire l’idea. Entrambi hanno come concetto di base la natura, che l’artista ricrea in paesaggi di luce e orizzonti astratti mediante l’uso di inchiostri lavati, diluiti, stratificati.

ROBERTO RIPAMONTI: recupera gli avanzi della tipografia e, mediante un’operazione concettuale, veicolata dalla combinazione dei colori primari, conferisce loro espressione e significato. L’artista non adopera matite e pennelli, ma rulli e spatole, rivelando il potenziale creativo che, insito in ogni strumento fabbricato dall’uomo, consente di nobilitare i suoi prodotti e di condurli nella sfera artistica. Interroga il discorso silenzioso di una materia così semplice ed espressiva come il colore. Le stesure cromatiche di Ripamonti sono superfici che ricordano l’attimo di momenti sorprendenti, dove l’acqua diventa aria, la terra cielo, dentro a quelle nebbie e fumi che fanno parte degli stati liquidi e gassosi della materia che cambia attraverso i colori.

CHEN LI - artista e calligrafa, ama coniugare segni, scritture e parole. Le sue opere hanno un linguaggio comune tra oriente e occidente e ricercano un gusto più contemporaneo nella scelta dei materiali e delle composizioni

DONATELLA MORA
Artista eclettica, viene dalla pittura accademica che lascia per formarsi professionalmente nel teatro di figura. Grazie all’esperienza scenica incontra i libri-gioco e passa, come sviluppo del percorso teatrale, ai libri d’artista che la riavvicinano alla pittura ma con sguardo e spirito rinnovati. Lo stesso sguardo e curiosità che la spingono a ricercare nei legni di lago bizzarri personaggi che come in un gioco teatrale raccontano le loro storie.

MARISA CORTESE alterna il colore a frammenti e reliquie del tempo, a citazioni letterarie e ad altre simbologie scaturite da una certa gioia della geometria; sono passaggi/ paesaggi, accordi musicali ed effetti teatrali in cui si gioca tra significato e significante; un rito che consiste nel ridare a questi insiemi, valenza di memoria, d’impronta sciamanica, di valore aggiunto agli scarti masticati e sputati dall’opulenza del consumismo metropolitano. La nota nostalgica è nella ricerca di equilibri cromatici vissuti come ampolle contenenti quella scheggia di gioia perduta nell’infanzia che torna nella ritrovata poesia - .

MARCO ESTEBAN CAVALLARO Dopo gli studi accademici e di art therapy ho scoperto quanto l’influenza terapeutica della pittura fosse preponderante su me stesso e sui miei stati d'animo interiori.- Quando davanti alla tela inizio un lavoro sento che la vita cittadina, traboccante di stimoli e di attività defluisce in un silenzio interiore fatto di riflessi meditativi e poesia quasi mistica.
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