Comunità.vb compatibilità ed incarichi

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del Consigliere Comunale di Comunità.Vb, Patrich Rabaini, riguardante la compatibilità tra incarichi professionali e incarichi istituzionali.

  
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Un bel tacer non fu mai scritto. E’ la prima cosa che mi viene in mente dopo aver letto le dichiarazioni rilasciate a “La Stampa” dall’assessore Roberto Brigatti all’indomani del caso relativo alle sua incompatibilità professionale. E dire che al “bel tacer” l’assessore Brigatti aveva già fatto ampio ricorso in occasione di una seduta della Commissione Urbanistica allorché proprio il sottoscritto gli rivolgeva alcune domande alle quali si rifiutava di rispondere (rifiuti del porto turistico n.d.r.). In questa occasione, invece, l’assessore – ostentando tranquillità - ha preferito rilasciare alcune dichiarazioni che, a mio parere, hanno solo “ingarbugliato” una questione assai semplice. Già, perché ammettere di avere svolto “solo poche” pratiche in regime di incompatibilità non facilita certo la risoluzione della questione ma, anzi, la complica sotto il profilo disciplinare di cui dovrà occuparsi l’Ordine professionale di appartenenza del quale – ulteriore guaio – l’assessore Brigatti è consigliere e del quale è stato anche Presidente.

Tengo a precisare che nella vicenda dell’incompatibilità non ci vedo nulla di “politico” poiché si tratta di una questione normativamente chiara (art. 78 della legge 267/2000) che in tema di incompatibilità è immune da “interpretazioni”. Il carattere politico, semmai, è stato proprio l’assessore Briigatti a volerlo far emergere chiamando in causa sia il Segretario Generale che la Giunta i quali dovrebbero esprimersi circa la sua incompatibilità. Personalmente trovo piuttosto inelegante passare la “palla” al Segretario Generale e alla Giunta i quali certamente non potranno né sostituirsi al legislatore, né alle decisioni già rese sul punto in casi analoghi. L’incompatibilità è certa e l’assessore Brigatti non può raccontarci, tra le righe, che non lo sapeva o che pensava che non ci fosse e ciò anche in ragione degli incarichi ricoperti all’interno del consiglio dell’Ordine. Affermare, poi, di “avere fatto tutto alla luce del sole” è circostanza oltremodo inopportuna giacché non fa venir meno l’illegittimità del comportamento posto in essere dall’assessore; comportamento che rimane oggettivamente e soggettivamente in contrasto con la normativa, nonostante il tentativo di Brigatti di giustificare un fatto che, a mio avviso, giustificabile non è, soprattutto perché riferito a norme che sono manifestazione dell’etica comune.

Personalmente ritengo che ci sia poco da discutere o da interpretare; la norma è chiara e lo stesso assessore ha pubblicamente ammesso di aver firmato pratiche in regime di incompatibilità. Per concludere, caro assessore, mi permetto di suggerirLe che un buon modo per “ripagare” la fiducia che le ha concesso il Sindaco, sarebbe stato quello di evitare comportamenti in contrasto con norme vigenti, evitando imbarazzi al Primo Cittadino. A questo punto credo che all’assessore Brigatti resti un solo modo per dimostrare la propria buona fede e chiudere in maniera onorevole tutta la vicenda; tragga l’assessore le Sue conclusioni.

Patrich Rabaini – Consigliere Comunale Comunità.Vb
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