Verbania documenti: "Storia del Centro d’incontro S. Anna”

Riceviamo e pubblichiamo, una nota di Verbania documenti, relativa al convegno del 3 marzo 2018: "Storia del “Centro d’incontro S. Anna”… e prospettive future".

  
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La parrocchia Immacolata e S. Bernardino, dagli anni 1982-1983 (parroco don Piergiorgio Menotti), ha investito sulla struttura denominata, allora, “Centro Religioso Sociale S. Anna”, oggi più conosciuto come Centro d’incontro S. Anna, collocato al centro del rione omonimo, nel quale la parrocchia opera dal 1957.

Un po’ di Storia…
● Negli anni ’70 il piano edilizio denominato PEEP ha trasformato il rione, passato da 1.000 abitanti fino a 6.500 negli anni '90, ha reso necessario - in una realtà a maggioranza abitativa popolare e di immigrazione interna alla città, senza infrastrutture (piazza, servizi al cittadino) - realizzare un luogo aggregativo, che facesse convergere le migliori energie propositive per creare benessere e senso di comunità. La parrocchia, allora con don Piergiorgio Menotti, ha pensato di riconvertire il capannone della ex caserma dei Vigili del Fuoco (ex proprietà Sironi) in un auditorium a servizio del rione.

● Nel 1986 l’arrivo di don Egidio Borella, ed in seguito don Claudio Monferrini, ha permesso di continuare la stessa scelta e di potenziare la struttura, aggiungendo il locale del Circolo e sistemando a teatro l’Auditorium con i camerini e l’arredo della sala. E’ stato per due decenni il luogo di proposta religiosa (Catechismo, attività giovanili e per gli adulti, Acchiappestate e incontri vari) ed è diventata la classica “luce sempre accesa per la gente del territorio e del rione”.

● Negli anni 1997-1998, nell’ambito della collaborazione avviata con la parrocchia di Madonna di Campagna e dell’apertura del Centro Pastorale S. Francesco (nel quale si è cercato di avviare, con poco successo in realtà, l’Oratorio S. Francesco), la struttura ha perso la centralità formativa ed ha accentuato il servizio al territorio, con la proposta di animazione culturale (Auditorium), ricreativa ed aggregante (Bar–Circolo), con l'offerta di servizio alle persone (Consultorio Diocesano “A.G. Comoli per famiglie – Centro per gli adolescenti e per la famiglia “Egocentro”, collegato a Casa don Gianni di Domodossola).

● Negli anni 2012 -2016, con un quartiere ormai invecchiato, con pochi bambini, ragazzi e giovani, avendo portato quasi tutte le attività formative presso la struttura di Madonna di Campagna (a parere del Consiglio Pastorale interparrocchiale più idonea a tale servizio) ed avendo constatato che il cammino comune tra le parrocchie era avviato bene e con molti aspetti positivi, abbiamo avviato anche con i due CAEP una riflessione sull’uso delle strutture delle tre parrocchie (Madonna di Campagna – Immacolata e S. Bernardino – Natività di Maria Vergine a Cavandone) per un discorso progettuale e di “economia pastorale”, guardando con realismo al futuro prossimo delle nostre parrocchie.

Prospettive future…
In questo contesto si colloca in modo adeguato l’offerta da parte del Consorzio delle Cooperative Sociali del VCO di progettare insieme una riqualificazione della struttura e delle finalità del Centro d’incontro S.Anna che, da una parte non perda la sua “mission” di ambiente aperto alle domande del territorio (ora allargate a tutta la città di Verbania) e dall’altra possa favorire l’inclusione delle fasce di popolazione più svantaggiate tra cui anche i rifugiati che hanno il loro Centro di ospitalità a pochi metri di distanza, senza dimenticare la proposta culturale e solidaristica, che fa da base per ogni progetto concreto di inclusione sociale. Abbiamo analizzato il progetto, pensato insieme al Consorzio delle Cooperative Sociali, sostenuto da tutte le parrocchie delle città di Verbania, dalla Caritas Diocesana, dal Comune di Verbania, dal Consorzio dei Servizi Sociali del Verbano e da molte Associazioni della città che lavorano per “Verbania città solidale”ed abbiamo valutato in modo molto positivo l’idea di affidare loro la struttura per un tempo congruo per il rilancio ed il potenziamento dei servizi e delle proposte alle persone, sul solco delle scelte del passato ma con un sguardo aggiornato alla situazione di oggi.


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