SEL Vco sui profughi a Domodossola

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato di Sinistra Ecologia Libertà del VCO, sulla recente vicenda dei profughi a Domodossola

  
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“Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica …”

Evidentemente il Sig. Alberto Preioni, vice presidente della Provincia del VCO, ignora o finge di ignorare il dettato costituzionale sopra riportato (Art. 10). Egli infatti risulta abbia preso parte alla manifestazione anti stranieri organizzata a Domodossola da Lega Nord e Fratelli d’Italia.

Quaranta profughi africani sono stati ospitati provvisoriamente a Domodossola. Al di là di ogni considerazione politica, l’arrivo di 40 persone sfuggite a situazioni di guerre e persecuzioni, scampati alla traversata del mediterraneo a bordo di imbarcazioni di fortuna, senza vestiti adeguati al nostro clima, dovrebbero suscitare sentimenti di solidarietà, anziché scatenare reazioni di disumana avversità.

Sul piano politico è gravissimo che appartenenti ad istituzioni democratiche partecipino a manifestazioni xenofobe anziché adoperarsi, accanto agli assistenti sociali del Ciss ed ai dipendenti della casa di riposo, per dare a queste persone una sistemazione dignitosa ed un po’ di requie, dopo giorni, o forse mesi, di fuga da situazioni disperate di vita, attraverso il deserto libico ed il mare “nostrum”.
La maggior parte di loro sono Eritrei e alcuni Somali, cioè provenienti da paesi che sono stati nostre colonie e questo rende ancora più grave l’atteggiamento di rifiuto nei loro confronti.

Sinistra Ecologia Libertà sostiene il diritto dei profughi a chiedere diritto di asilo e l’opera di chi dà loro assistenza e condanna l’azione di coloro che strumentalizzano le disavventure di questi nostri fratelli per farsi un po’ di pubblicità spargendo odio xenofobo e razzista.

Sinistra Ecologia Libertà si batte per una politica di accoglienza – coordinata a livello europeo – che non consideri l’immigrazione un reato, partendo dalla convinzione che essa è il naturale frutto dell’ineguale ripartizione e sfruttamento delle ricchezze sul pianeta, retaggio del periodo del colonialismo e dello schiavismo praticato proprio dalle nazioni del Nord del mondo che oggi si mostrano così poco accoglienti verso le vittime e i figli delle vittime di quelle politiche da loro perpetrate per secoli.

Sinistra Ecologia Libertà si batte per l’abolizione del reato di clandestinità, un abominio giuridico, e della legge Bossi Fini che di fatto obbliga gli stranieri a immigrare clandestinamente nel nostro paese.

Sinistra Ecologia Libertà appoggia l’opera delle istituzioni (in primis il Comune e il Ciss) e delle organizzazioni di volontariato che si adoperano per risolvere situazioni di emergenza e dare a chi è più sfortunato di noi un minimo di accoglienza umanamente accettabile.
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