Alberto Preioni risponde a SEL sui profughi

Riportiamo dalla nostra pagina Facebook, la risposta di Alberto Preioni, vice Presidente della Provincia del Vco, al comunicato stampa di SEL, che lo critica per la sua presenza alla manifestazione organizzata da Lega Nord e Fratelli d'Italia, contro la presenza dei profughi in Ossola.

  
a-
+
"Sel mi attacca per la partecipazione alla democratica protesta sul caso clandestini a Domodossola. Punto primo non è certo Sel che mi deve dire dove posso o non posso andare; secondo, loro come al solito abusano e utilizzano a sproposito i termini xenofobia e razzismo.

Ho già dichiarato che non era una protesta contro questi 40 disperati che scappano da guerra e fame, io penso che queste persone vadano aiutate a casa loro. La soluzione non è certo accogliere in Italia 200 milioni di potenziali clandestini africani; quali prospettive possiamo dar loro in un paese in piena recessione? andrebbero ad alimentare la già altissima disoccupazione, la schiera dei sottopagati, e la fiorente criminalità.

Protestare contro l'inerzia dell'Europa che se ne frega della gestione dei flussi migratori e lascia alla sola Italia la gestione di questo immenso problema. Questo non è certo razzismo.

Preoccuparsi di politiche di sviluppo nei loro paesi di origine non è xenofobia. Penso inoltre che l'aver scavalcato il territorio si sia dimostrata una scelta sbagliata, l'essersi barricati per non farsi identificare, la fuga, la bagarre al Dea, il trasferimento da un salone della casa di riposo ad una palestra...

L'amministrazione comunale di Domodossola chiaramente non era preparata a questo evento e non aveva strutture adatte, non doveva accettare la richiesta del prefetto, anche per una corretta gestione dei clandestini e una loro giusta incolumità. I compagni del SEL amano talmente tanto i poveri che lavorano costantemente per crearne di nuovi.

E’ il loro modo di vedere il mondo, senza regole, con le frontiere aperte, il mondialismo ed il buonismo. E’ proprio questo che alimenta false speranze in questi disperati e alimenta il flusso costante degli sbarchi, che a volte si trasforma nei drammi dei naufragi."
Leggi QUI il post completo