Richiedenti asilo e sgombero neve: una precisazione da Miazzina

Riceviamo e pubblichiamo, una mail di Donatella Nebuloni, Consigliere Comunale a Miazzina, che vuole precisare alcune situazioni riguardanti il recente comunicato sui richiedenti asilo al lavoro per lo sgombero neve.

  
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Mi chiamo Donatella Nebuloni , vivo a Miazzina e accetto la (non troppo) velata provocazione che la Cooperativa Versoprobo ha effettuato il giorno 2 marzo u.s. dalle colonne del vostro blog. Una doverosa premessa: benché io sia Consigliera di Minoranza al Comune di Miazzina, le opinioni che esprimo sono puramente personali, anche se, magari, condivise e condivisibili.

Il 2 marzo scorso compare, sul vostro sito, la seguente nota :

““Come il resto d'Italia, - si legge in una nota della Versoprobo - anche Gravellona Toce e Miazzina sono state investite dalla neve e dal gelo siberiano. Non sono state necessarie telefonate dal comune ai responsabili della Versoprobo: i richiedenti asilo ospitati in paese sono stati subito pronti a rendersi utili, pulendo vie e marciapiedi, spargendo anche il sale, al fine di agevolare la circolazione. Un altro passo verso la reciproca conoscenza e l'integrazione, fermo e sicuro nonostante il ghiaccio, il freddo e... ancora qualche freddezza.””


Voglio rivolgermi alla Cooperativa in questione per commentare le ultime parole : “… ancora qualche freddezza” : la freddezza che essa imputa alla popolazione di Miazzina NON è rivolta, in nessun modo e in nessun caso, ai richiedenti asilo ospitati in paese. È piuttosto rivolta al comportamento e al modo di agire della Cooperativa stessa al riguardo.

Miazzina si è trovata ad ospitare 20 giovani richiedenti asilo dall’oggi al domani, anzi meglio, a cose fatte, senza che nessuno ne sapesse nulla. Il Consiglio Comunale e il Sindaco hanno indetto due assemblee pubbliche, doverose stante la situazione, nel tentativo di comprendere le motivazioni, gli obiettivi e le finalità che la Cooperativa si proponeva. La Versoprobo si è sempre rifiutata, a volte anche in modo poco corretto, di confrontarsi con il Comune, con la popolazione e con chiunque altro. Poiché le assemblee sono state pubbliche e pubblicamente pubblicizzate, nessuno vietava alla Cooperativa in questione di partecipare per chiarire la propria posizione e rispondere alle più che lecite domande della popolazione. Se freddezza c’è stata – e lasciatemi aggiungere anche presunzione – questa non è venuta dagli abitanti di Miazzina, la cui unica preoccupazione sarebbe quella di CONOSCERE e CAPIRE la situazione, ma da coloro che hanno gestito l’inserimento – se così si può chiamare – di 20 giovani in un paese la cui struttura socio economica difficilmente può reggere costruttivamente tale presenza.

Perciò, prima di lanciare frecciate alla popolazione di Miazzina, la Cooperativa potrebbe tentare un confronto proficuo e costruttivo con il paese. Solo poi potrà essere in grado di giudicare.

Ringraziando per l’attenzione
Donatella Nebuloni
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