Montani torna sulla frana in Vigezzo

Dopo la frana che ha causato due morti in Val Vigezzo, il Senatore della Lega Enrico Montani, che ieri ha partecipato al vertice tenutosi in Prefettura per fare il punto della situazione sulla messa in sicurezza della statale 337, torna con un comunicato a parlare del tragico fatto di cronaca avvenuto domenica scorsa.

  
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«Sarà soltanto l’inchiesta già avviata, e non le chiacchiere che ascolto in queste ore, a chiarire se lo stato di manutenzione della strada e della parete franata, fossero adeguati o no agli standard di sicurezza. Per quanto mi riguarda – dichiara Montani - ho piena fiducia nel lavoro della Magistratura, chiamata ad accertare le eventuali responsabilità di quanto successo a Meis. Ora, nel rispetto delle famiglie delle vittime – si legge sempre nella nota – invito tutti, a partire dal centro sinistra, ad abbassare i toni e a lavorare uniti perché la Valle ferita torni al più presto alla normalità.

Al Pd che ci accusa di far propaganda – dice sempre il Parlamentare della Lega – ricordo che se tutto andrà bene, se non ci saranno intoppi nell’erogazione dei 70 milioni già stanziati 4 anni fa, il termine dei lavori sulla 337 è previsto per il 2025. Fossi in loro, visto che il traguardo è ancora alquanto lontano e incerto, eviterei di usare toni trionfalistici e mi occuperei piuttosto delle cose concrete. Noto che nonostante Renzi sieda in panchina, la politica degli annunci resta comunque il piatto forte del Pd». Montani, preoccupato per i disagi che devono sostenere i frontalieri e per le ricadute negative sul turismo vigezzino, invita a non abbassare la guardia sulle condizioni di tutta la viabilità del Vco.

«Penso – si legge nella nota - alla statale 34 del lago dove, a seguito della chiusura della 337, il volume del traffico è aumentato in maniera considerevole e alla strada della Valle Strona, che necessita di interventi urgenti». «In questi giorni – conclude Montani – seppure a causa di questa triste vicenda di cronaca, ho ricevuto tantissimi attestati di stima, non soltanto da parte dei militanti del mio partito, ma anche da chi non mi ha votato. Garantisco a tutta la popolazione del Vco una presenza attiva in Parlamento, dove il mio impegno per il territorio sarà quotidiano e col solo fine di raggiungere il bene comune di questa provincia».
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