Forza Italia Verbania: post referendum

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato di Forza Italia Verbania, che analizza il post referendum sulla fusione Verbania Cossogno.

  
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Al di là dello specifico risultato del referendum sulla fusione di Cossogno in Verbania, vi sono alcuni temi che rimangono sul tappeto e rispetto ai quali vogliamo svolgere alcune brevi considerazioni.

L’invito all’astensione: rivendichiamo di aver invitato gli elettori verbanesi ad astenersi dal votare il 13 Maggio non certo avendo la pretesa di affermare che coloro che non sono andati a votare siano elettori di centrodestra o contrari a prescindere al Sindaco Marchionini. La presenza del quorum nei referendum (si veda quelli abrogativi a livello nazionale e l’invito di un presidente del consiglio in carica nel 2016 a non andare a votare per il referendum sulle trivelle) consente legittimamente di invitare all’astensione dal voto, senza che possano trovare seguito falsi moralismi legati ad un giudizio di presunta irresponsabilità di chi invita all’astensione. Moralismi che respingiamo al mittente. Di certo non hanno votato elettori di centrodestra, ma anche elettori di centrosinistra ed elettori disinteressati al tema. Tutto però si può dire meno che sia mancata l’informazione sull’argomento dal momento che se c’è un aspetto della campagna che i sostenitori del Si non devono rimproverarsi è proprio quello della scarsa o carente informazione.

Il perché dell’astensione: da subito abbiamo sostenuto che questo referendum non ci convinceva per due motivi. Il primo dovuto al fatto che la proposta di fusione di Cossogno era priva di una dimensione progettuale che, viceversa, avrebbe dovuto coinvolgere in un ampio tavolo di confronto Verbania con i Comuni limitrofi per fare il punto sullo stato e le prospettive di collaborazione che, a vario titolo, il capoluogo sviluppa da anni con i comuni confinanti. Non invece una fusione calata dall’alto. La seconda considerazione riguarda il balletto delle cifre legate alle risorse di cui Verbania, quale comune incorporante, avrebbe beneficiato: sono state sparate da mesi cifre in crescendo che altro non hanno fatto che far maturare in noi la consapevolezza di una totale incertezza di contenuti e di ricadute finanziare di una fusione senz’altro impegnativa per Verbania.

Come organizzare il territorio: sopiti gli ardori referendari, il tema rimane di attualità: Verbania deve articolare un tavolo di lavoro che riprenda, a nostro avviso il percorso avviato nel 2007 sul tema della “conurbazione dei Laghi” per ragionare in primo luogo con i comuni limitrofi, sulle modalità di riqualificare la reciproca collaborazione che deve svilupparsi senz’altro potenziando l’esercizio associato di pubbliche funzioni ma anche sviluppando strategie congiunte per reperire su progetti di ampio respiro finanziamenti europei. In questo contesto crediamo inoltre che il futuro amministrativo di Cossogno debba essere incardinato verso un percorso che veda questa realtà protagonista attiva all’interno dell’unione di Comuni con Cambiasca: un’opportunità alla quale Cossogno ha voluto purtroppo mancare sin dal 2013. Un tema che sicuramente sarà articolato nel nostro programma elettorale per il 2019. Da questa sfida Verbania e le comunità limitrofe devono ripartire.

Coordinamento cittadino Forza Italia Verbania
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