Zacchera su Referendum Lombardia

Riceviamo e pubblichiamo, una nota di Marco Zacchera, che torna sulla questione referendum per il passaggio alla Regione Lombardia.

  
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REFERENDUM PRO LOMBARDIA: RISCHIO DI OCCASIONE SPRECATA

Il 21 ottobre voterò SI al referendum per avviare il processo di trasferimento del VCO alla Lombardia, INVITO TUTTI AD ANDARE A VOTARE ma con dispiacere vedo che la questione sembra interessare a relativamente poche persone e che – mettendo in dubbio il raggiungimento del “quorum” - questo referendum rischia di diventare un boomerang a tutto vantaggio della sinistra che (in modo miope) si è schierata per il NO o il comodo astensionismo.

Il Verbano Cusio Ossola ancora una volta sta sciupando una occasione per riflettere, discutere, approfondire e UNITARIAMENTE scegliere. Siamo piccoli e divisi, evidentemente guidati da persone con poco spessore e che guardano forse a vantaggi personali od immediati, ma non hanno respiro strategico. In troppi nom si rendono conto che far parte di una realtà più evoluta, più moderna, più ricca, più dimanica come è la Lombardia rispetto al Piemonte sarebbe un vantaggio per tutti (oltre ai vantaggi immediati di carattere fiscale ed di autonomia di cui abbiamo già parlato diffusamente ed agli aspetti storici, logistici e culturali).

Invece no: si personalizza il dibattito e una volta di più si rischia di uscirne stritolati con le pernacchie torinesi davanti ad
una bassa affluenza di votanti. Purtroppo conta anche l’informazione(che non c’è), la mancanza di fondi per la campagna elettorale, l’assurda discriminazione verso gli scritti all’AIRE (gli emigrati non possono votare per posta, ma
contano come “non votanti”: è una assurda ingiustizia!)…

Insomma tutto congiura per un flop, ma poiché l’adesione alla Lombardia è un obiettivo strategico, conveniente e giusto mi auguro che la gente rifletta e partecipi votando SI. Nel frattempo anche il PD – dopo Liberi e Uguali - è uscito
ufficialmente dicendo di votare NO con un lungo e contorto ragionamento in cui sembrerebbe che sia logico votare SI, ma “opportuno” votare NO. Ogni opinione è sacrosanta, ma la matematica della storia non è un’opinione SOSTENERE CHE IL TRATTATO DI WORMS SIA STATO STIPULATO NEL 1748 (lo fu invece il 13 settembre 1743) SIGNIFICA PERLOMENO NON CONOSCERE LA STORIA, COSI COME SBAGLIARE NEL DESCRIVERE I CONFINI DEL DUCATO DI MILANO DOPO LA PACE DI LODI DEL 1752. Almeno in storia al PD serve un rinfrescata…
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