Zacchera: "ospededale unico finira in niente"

Riceviamo e pubblichiamo una nota di Marco Zacchera, estratta dall'ultima edizione della sua newsletter "Il Punto", riguardante l'ospedale unico del VCO.

  
a-
+
Riassunto delle puntate precedenti… La provincia di Verbania-VCO ad oggi ha due mezzi ospedali (a Verbania e Domodossola) con i pazienti che vanno e vengono, reparti spezzettati, una qualità media, nessuna eccellenza, costi in più e servizi ridotti. Servirebbe – da decenni – un ospedale unico baricentrico ed efficiente. Gli studi seri, logistici e sanitari, avevano individuato nella piana di Gravellona Toce il punto ideale, ma essendo fuori dall’Ossola si scatenò un putiferio, vinsero i campanili e tutto si arenò.

Si ripropose allora la scelta di Ornavasso, poco più a nord, poi di Piedimulera, a seguire - dopo uno strampalato referendum - una sosta decennale indi spuntò di nuovo l'ipotesi Ornavasso, come proposta dall’attuale maggioranza regionale di centro-sinistra.

Cinque anni fa si era infatti promesso che per quest’anno i lavori sarebbero stati quasi terminati invece non solo non sono mai iniziati, ma neppure ancora si sa che cosa effettivamente verrebbe realizzato visto che dopo 5 anni è stato partorito solo un “rendering” (ovvero solo una rappresentazione virtuale della nuova struttura) che verrebbe però costruita a mezza costa con costi maggiori e difficoltà di ogni tipo per collegamenti, logistica ed accessi.

Polemiche, ritardi, aggiustamenti urbanistici e dopo 5 ann isiamo ancora quasi al punto di partenza.

Forse è un bene che tutto si rallenti - anche se nella fregola elettorale si sostiene il contrario - perché nel frattempo si è fatta avanti un’idea geniale: la regione non costruirebbe direttamente la struttura ma affidandola ad una ditta privata e riconoscendole poi una percentuale di affitto legata ai costi di costruzione.

L’azienda ad oggi meglio piazzata per l’appalto risulta una pseudo-cooperativa emiliana di robusti contatti PD (ma guarda il caso…) che secondo questo schema godrebbe di un affitto annuo di circa il 9% della cifra spesa per i lavori e questo per alcuni decenni.

Un affare per i costruttori, anche perché così più si spende più si ricava e salire con il progetto a mezza costa vuol dire spendere diverse decine di milioni di euro in più.

Nel frattempo il centro-destra si è sfilato da queste scelte, il sindaco di Domo è tornato ad agitare l’ “ossolanità” del territorio (ovvero ospedale unico a Domo) mentre gli altri diranno logicamente di no.

Seguiranno scambi di accuse reciproche, polemiche…e tutto finirà in niente, vedrete per credere.

In queste cose servirebbe buonsenso e volere un ospedale unico baricentrico nella zona di Ornavasso ha una sua logica, ma è assurdo e dispendioso andare avanti con il progetto attuale. La piana del Toce può benissimo ospitare il nuovo complesso e certi vincoli idrogeologici (spesso assolutamente illogici) sono superabili con progettazioni sensate e per il bene collettivo .

Purtroppo come centro-destra non abbiamo avuto 20 anni fa il coraggio, la compattezza e la forza di IMPORRE le scelte iniziali tecnicamente ineccepibili ma franate per i campanilismi, le rivalità, la demagogia, le sciocchezze sparse a piene mani. I risultati sono – come sempre – sotto gli occhi di tutti.

In questo 2018 che ha visto spegnersi anche la possibilità di passare in Lombardia per il disinteresse dei più e mentre incombe il fallimento dell’ente provincia per la sciagurata legge Del Rio (ma nessuno fa pagare alle tasche del PD queste scelte catastrofiche?!?!) i bilanci di fine anno sono davvero tristi per il nostro territorio.
Leggi QUI il post completo