Docenti e studenti del Maggia dicono NO

Riceviamo e pubblichiamo, due comunicati dei docenti e degli studenti dell'Istituto Maggia, in merito alla costruzione del nuovo Istituto e la contrarietà alla scelta nell’area cosiddetta “Campetti”.

  
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Comunicato Docenti Istituto Maggia:
Le sta scrivendo un numeroso gruppo di insegnanti dell’Istituto alberghiero e turistico “Erminio Maggia” di Stresa.
La nostra scuola ha compiuto 80 anni lo scorso anno e da sempre rappresenta un modello di eccellenza al quale si sono rifatti tutti gli istituti alberghieri italiani.
Ancora oggi dall’indagine della Fondazione Agnelli, denominata Eduscopio, il nostro Istituto risulta ai vertici della classifica tra le scuole alberghiere italiane totalizzando il 77,50% di occupabilità degli studenti nel settore lavorativo coerente col proprio titolo di studio, cosa di cui dovremmo essere tutti molto fieri.
Da circa 30 anni la scuola attende invano la realizzazione di uno stabile in grado di accogliere un numero sempre crescente di studenti (attualmente sono circa 800) provenienti da svariate regioni e province italiane. Ancor oggi si articola su quattro plessi “di fortuna” costringendo gli studenti a spostamenti difficoltosi e a un’organizzazione didattica complessa.
Dopo vent’anni di proposte e di progetti, di bandi e di stop, abbiamo appreso dai giornali che la Provincia del VCO ha approvato la proposta del Comune di Stresa per la costruzione della nuova sede nell’area cosiddetta “Campetti”, una zona non urbanizzata e molto difficile da raggiungere. Un’idea già a suo tempo non condivisa dalle precedenti amministrazioni provinciali e comunali per costi e luogo di costruzione che non permetterebbe la regolare frequenza di tutti gli studenti.
La soluzione attualmente proposta pare che non preveda nemmeno la costruzione della palestra.
Il sito scelto è situato a metà montagna, a grande distanza dal centro abitato, dove si trovano la stazione ferroviaria e le fermate dei vari mezzi di trasporto, dunque, non sarebbe oggettivamente possibile garantire una corretta e adeguata fruizione del servizio scolastico.
La nostra posizione non è fittizia: da anni siamo in servizio in una scuola che vive quotidianamente di criticità, ci assumiamo responsabilità in ordine alla sicurezza, all’accompagnamento degli alunni dalle succursali alla sede centrale dove si trovano i laboratori delle discipline caratterizzanti il corso di studio.
Molti dei nostri studenti si svegliano alle 4.45 tutte le mattine per poter frequentare il “Maggia”, alcuni usufruiscono di ben 3 mezzi di trasporto. La stragrande maggioranza di loro giunge al mattino con mezzi pubblici che arrivano a Stresa tra le 8.10 e le 8.25 e per il rientro a casa partono da Stresa tra le 14.30 e le 15.05 e tra le 17.15 e le 17.41, quando ci sono lezioni pomeridiane.
Una scuola ai Campetti non permetterebbe di frequentare il monte-ore annuo obbligatorio di 32 ore settimanali poiché gli studenti non arriverebbero mai in tempo per l’inizio delle lezioni e dovrebbero uscire prima del termine stabilito, rinunciando quindi alla prima e all’ultima ora di lezione!
Il fatto che l’attuale popolazione scolastica del “Maggia” rappresenti molta parte del territorio nazionale costituisce un grande valore per la scuola e per il territorio che la ospita. Stresa è infatti conosciuta nel mondo anche grazie agli ex studenti, ora eccellenze nel panorama turistico ed enogastronomico.
Dunque, ci chiediamo: perché questa scuola che è considerata di buon livello, che ispira fiducia alle famiglie, deve continuare ad affrontare disagi su disagi? Perché il merito e l’eccellenza non devono essere premiati? Perché si chiedono ulteriori sacrifici? Perché il Maggia deve lentamente morire?
Perché noi diciamo di no alla soluzione “Campetti”? Diciamo di no perché porterà dei danni irreparabili all’istituto, facendo non solo diminuire la popolazione scolastica, ma soprattutto creando disagi a chi continuerà a frequentarla. Come si può pensare di portare 800 studenti da Stresa centro ai “Campetti”? Come far arrivare tutti quanti puntuali per l’inizio delle lezioni? Quante navette occorrerebbero per portarli tutti quanti? E chi si accollerebbe la spesa ulteriore?
Sul territorio comunale e provinciale sono state individuate altre soluzioni più praticabili e sono state presentate delle proposte che permetterebbero la realizzazione di una scuola più fruibile, raggiungibile e completa di tutte le strutture necessarie per il suo funzionamento.
Perché però trovare una soluzione altrove se da sempre il Maggia lega il proprio nome a Stresa?
I nostri interrogativi troveranno finalmente una risposta?


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Comunicato rappresentanti degli Studenti in Consiglio di Istituto
In seguito a un comitato studentesco e successivamente un’assemblea studentesca che ha bocciato fortemente la soluzione “Campetti” non solo per la lunga distanza dalla stazione e dall’imbarcadero (luogo in cui molti pullman come SAF e STN fermano) ma anche per il fatto che sarebbe senza palestra, senza contare l’elevatissimo impatto paesaggistico. Inoltre le iscrizioni andranno drasticamente a calare, stiamo parlando dell’alberghiero più antico e più importante d’Italia ed è sicuramente un patrimonio per il nostro bellissimo territorio. Invitiamo l’amministrazione regionale, provinciale e comunale a rifletterci prima di prendere una decisione ufficiale. Quindi chiediamo con tono deciso ma non polemico, di tener conto delle nostre esigenze emerse sia in assemblea che nei vari comitati luogo studentesco ufficiale di dialogo e confronto, dato che saranno i futuri studenti a frequentare la scuola. Restiamo sempre a disposizione per il dialogo e per la risoluzione dei problemi che caratterizzano da molti anni la nostra scuola e sottolineiamo nuovamente che non abbiamo nessun interesse personale dietro questa vicenda ma un obbligo civile e morale a rappresentare in modo ottimale gli alunni che a inizio anno ci hanno dato fiducia. Leggi QUI il post completo