Gara Nazionale di canottaggio

Domenica 12 maggio dalle 9 per tutta la giornata a Suna (Verbania) si terrà una gara Nazionale di Canottaggio a Sedile Fisso, la prima in Italia organizzata su un lago "aperto". Verranno disputate 33 gare: 11 con imbarcazione "Singolo", 14 con imbarcazione "Doppio", 8 con imbarcazione "a Quattro".

  
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Uno spettacolo agonistico con tanti appassionati, amatori e spettatori a far da cornice lungo la riva del lago, ad ammirare tutta la bellezza del canottaggio, uno sport scenografico ed emozionante. Organizzare una Gara Nazionale richiede un grande sforzo da parte della società, ma necessario per la crescita di questo sport sul nostro territorio e dare un contributo, seppur indiretto, alla promozione turistica verbanese.

Il canottaggio è uno sport di velocità, resistenza ed equilibrio che utilizza delle barche dalla forma affusolata, nella quale gli atleti siedono su seggiolini mobili, scorrevoli o fissi, orientati verso poppa e usano dei remi per far muovere I' imbarcazione.

Il canottaggio sta vivendo in questi anni una nuova fase di grande espansione, coinvolgendo sempre più appassionati tra i giovani e amatori. Questa crescita, senza dubbio positiva, richiede alle Società sportive diversi sforzi per far crescere i giovani con lo sport, un impegno enorme che viene ripagato con il vederli impegnarsi per raggiungere risultati positivi, mettendo in campo ideali, spirito di sacrificio e grande rispetto, anche tra squadre avversarie. Le gare, specialità sedile fisso, vengono disputate su un percorso di 1500 metri; al via giovani dai 10 anni ai 17 nelle varie categorie giovanili, a seguire le categorie Juniores (18 -20 anni) e Seniores (dai 21 anni i su).

L'Associazione Sportiva Dilettantistica Canottieri Verbanese è tra le più giovani realtà del territorio nazionale, fondata da atleti che, a questo sport, hanno dedicato tutta la vita. Questi elementi hanno influito sullo spirito della società che, rispetto alle altre, si caratterizza per tre elementi distintivi: la dinamicità, la partecipazione — non solo degli atleti, ma anche delle famiglie - e l'intergenerazionalità; quest'ultimo rappresenta il vero principio fondante e viene declinato nella decisione di condividere spazi e tempi di allenamento, insieme a quelli ludici: l'entusiasmo dei più giovani contamina l'esperienza dei master e viceversa. Una squadra che ha il cuore nel passato e la testa nel futuri°.

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