Dal VCO a Betlemme in memoria di Astori

Aamir, Kamal, Hassan: ci saranno anche loro a giocare al playground che sta sorgendo nel cuore di Betlemme grazie al sogno di Assist for peace che si è realizzato.

  
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Hanno 7, 8 anni. Da qualche mese si spingono oltre la strada non lontana dalla basilica della Natività, verso quell'area che prende forma, piena di operai e macchine che lavorano. Poi arriva il prato di erba sintetica e i loro volti si riempiono di un sorriso: tra poco ci sarà un campetto da calcio a Betlemme. Sarà aperto ai bambini di ogni religione e nazionalità. Bambine e bambini potranno giocare tutti i giorni, nel nome di un grande campione dello sport italiano, Davide Astori, nel segno di Assist for Peace, progetto internazionale che attraverso un pallone e un prato verde promuove il sogno dell'integrazione in Israele e Palestina, una terra splendida, divisa da perenni confllitti.

Il giorno dell'inaugurazione è fissato il 31 maggio alle 10.30 con i genitori di Davide Astori i giocatori della Nazionale Italiana Nicolò Barella, Federico Chiesa altri giocatori di Cagliari e Fiorentina e il campione del mondo con la Nazionale italiana del 1982, Giancarlo Antognoni

Sarà una grande festa dello sport per la pace, dove i bambini giocheranno a calcio con i campioni. Tra le istituzioni Politiche Ecclesiastiche e sportive, Anton Salman sindaco di Betlemme, che ha messo a disposizione l'area e ha seguito i lavori, con tecnici Italiani e del luogo, per realizzare il campo, nato da un'idea del manager verbanese Luca Scolari di Assist for Peace.

Sono state le Società di Cagliari e Fiorentina a finanziare il progetto di Betlemme. I lavori sono iniziati a marzo e riguardano un campo multisport in erba sintetica, spogliatoi, luci e tribune. Secondo quanto riportato all'interno del progetto della Municipalità di Betlemme sono 36mila gli abitanti che vivono nell'area della città in cui sorge il campo: a pochi passi da due scuole, accanto alla Basilica della Natività, vicino ad Alsaf Street. Qui un tempo vi era un campo profughi. Oggi il quartiere è densamente popolato con il 54 per cento degli abitanti che ha meno di 29 anni e non ci sono altre strutture sportive aperte anche al pomeriggio: lo sport viene praticato dai bambini solo in orario scolastico.

Il 30 maggio incontro coi campioni nel playground inaugurato da Assist for peace nel 2016 a Gerusalemme per costruire un simbolico ponte di pace tra Israele e palestina

Quello di Betlemme è il secondo campo realizzato da Assist for Peace con il contributo dei grandi campioni dello sport. Il primo è stato costruito nel cuore di Gerusalemme, nel quartiere armeno, e inaugurato nel 2016; visitato in seguito da grandi sportivi, oggi è aperto a tutti i bambini che qui si ritrovano per tornei e semplici partite dopo la scuola. Qui il 30 maggio, alle 16.30, faranno tappa le delegazioni di Cagliari e Fiorentina in arrivo dall'Italia. Ad attenderli bambini di tutte le etnie uniti dal gioco, un momento di festa dall'alto valore simbolico per unire con il filo dello sport Gerusalemme e Betlemme.

“Un lungo ponte che oltrepassa i muri e unisce con questi due playground le città di Betlemme e Gerusalemme nel segno del rispetto reciproco con i valori dello sport - spiega Luca Scolari – questo è l'obiettivo che ci eravamo prefissati tra un gruppo di amici e l'abbiamo chiamato progetto Assist for Peace un "sogno" utopistico che si sta realizzando. Ed è giusto che il playground di Betlemme porti il nome di Davide, un amico che si è sempre speso per i deboli e i meno fortunati. Educare i giovani allo sport e al confronto sullo stesso terreno di gioco, seguendo regole condivise, piuttosto che prediligere lo scontro, è la partita più bella da vincere, ci fa estremamente piacere che in queste iniziative siano coinvolte la parte più bella dell'Italia e dei campioni dello sport”.



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